Cazzo che sbronza, nonostante sopporti bene l’alcol questa volta credo di avere esagerato, tra la musica a chiodo della discoteca e la birra, mi sento proprio rincoglionito. Però non sono completamente partito, visto che riesco ad aprire facilmente il portone. Ascensore, porta di casa, zitto che svegli mamma, camera mia, mi spoglio, bagno a fare un piscione mastodontico, sciacquone, ..no pirla niente sciacquone che svegli il condominio, letto, che bello il letto, zac sotto il piumone, che delizia. Porta che si apre, luce sparata negli occhi, fitta nel cervello. “Davide, cristo, sono le sei del mattino, ti sembra l’ora di arrivare?” con la voce leggermente impastata “dai mamma, sono stato in discoteca e oggi è domenica” apro mezzo occhio e la guardo, in sottoveste, leggermente scarmigliata, sguardo furente, che bella mamma che ho!Ha deciso di non mollare e di spaccarmi le palle. Si avvicina al letto “lo sai che non dormo se non ti sento rientrare” voce piagnucolosa “se ci fosse ancora tuo padre …””mamma, papà è morto da sei anni, io ne ho venticinque, ho voglia di fare la mia vita e non voglio essere controllato per ogni cosa che faccio”. Si siede sul letto di fianco a me, la voce si addolcisce, “dai, lo sai che non ti voglio controllare, è che….quando la sera sono sola mi intristisco, se so che sei fuori mi preoccupo, non ti vedo arrivare mi agito e il sonno sparisce”Faccio un sorrisino ebete di comprensione e subito lei “hai bevuto ? sai che non mi piace che bevi” “solo qualche birra” e apro mezzo occhio. Sento la sua mano che mi accarezza il viso “sei tutto rosso e sudato, stai bene?” “si mamma, sto bene, solo un po’ brillo e rilassato” La sua mano fresca continua ad accarezzarmi il viso e la testa, mi piace un mondo. “con chi eri fuori?” “con Katia” “chi è, una nuova, non l’ho mai sentita” “è una collega da poco arrivata da noi” “cosa seria?” Apro un occhio, sghignazzo da ubriaco, “mamma ma che seria, tanto bel sesso con una porcellona appena maggiorenne” sguardo serio da parte sua “ma cos’ ha, 18 anni?” Annuisco con sorriso ebete “e viene con te che hai 7 anni di più?” sguardo incredulo. “evidentemente i ragazzini della sua età non sono abili a fargli certe cose!” Il suo sorriso diventa malizioso “senti il mio bambino che fa l’uomo vissuto”la sua mano scorre dal viso ad accarezzarmi il petto, le unghie a grattarmi leggere i capezzoli. “sentiamo cosa sarebbero le cose che fai alla tua poppante” “ma dai…” mi schernisco ma percepisco un’atmosfera che mi fa venire la pelle d’oca. Guardo mamma negli occhi e vedo uno sguardo “liquido”, strano. Ridacchia “ti viene la pelle a grattugia ? Dai raccontami, penso di essere abbastanza grande per sentire certe cose. Cosa le piace alla bambina?”.La sua mano prende ad accarezzarmi tutto il petto che mi ha scoperto sollevando il piumone. L’atmosfera creatasi mi prende, l’essere un po’ brillo contribuisce “una delle cose che le piace?” “si” mi risponde in un sospiro “beH, le piace farsi leccare la topa, si bagna un casino” la pressione della sua mano sul mio petto diventa più forte. La guardo negli occhi, diventati proprio liquidi e dilatati. “dimmi come fai a leccarla”; rimango interdetto ma poi il gioco mi prende “le piace sentire la mia testa in mezzo alle cosce, la apro con le dita e le lecco il clitoride, le piace sentirsi succhiare il bottone, mi piace farla venire con la bocca, sentire la mia lingua che si riempie della sua broda”. Mamma ha un respiro un po’ affannato, si china e mi bacia sulla fronte, poi leggera mi bacia le labbra. Si china sul mio petto e mi lecca un capezzolo che subito si indurisce. Le prendo un braccio per allontanarla “smettila mamma” con uno scatto si libera il braccio e con voce bassa e arrochita “sta zitto, stupido”. La sua reazione mi gela e rimango immobile. Continua a leccarmi i capezzoli e a carezzarmi. Con imbarazzo mi accorgo che comincio ad avere un’erezione. Con uno scatto mamma si alza e si sfila la sottoveste rimanendo solo con un minuscolo tanga. La guardo a bocca aperta, osservando meravigliato il corpo di questa ragazza di 45 anni, con due tette non grandi ma sode e dritte, i fianchi e le cosce lisce senza un filo di cellulite. Sale sul letto e si siede sulla mia pancia. Mi guarda con quello sguardo che non le ho mai visto, mi prende le mani e le appoggia sul seno. Sento i capezzoli duri e puntuti nel palmo della mano. “le mie tette non sono belle come quelle della tua ragazzina?” “mamma – le dico- tu hai bisogno di un uomo” “non ho bisogno di nessun uomo, stronzetto” mi sento rispondere con quella voce bassa e sensuale. Stringendo le sue mani sulle mie si fa palpare il seno. Ha gli occhi chiusi e geme leggermente. Poi china il busto mettendomi le tette in faccia. “dai, succhiamele come facevi da piccolo”.La sfrontatezza e l’imperiosità che usa con me e la sbronza fanno il loro effetto, mi metto a leccarle le tette e a succhiarle i capezzoli, abbracciandola e accarezzandole la schiena liscia e bollente. Geme e respira come se le mancasse l’aria. Si alza di scatto, si toglie il perizoma, si rimette a cavalcioni su di me mettendomi l’inguine davanti alla bocca”dai, fammi venire con la bocca come fai con la tua puttanella”. L’odore di sesso che emana dalla sua figa è intensissimo e mi stordisce, le metto le mani sulle natiche e la spingo contro la mia bocca, tiro fuori la lingua e lecco leggermente le labbra esterne. Sento sulla lingua il sapore del suo bagnato. Mamma geme più forte e spinge il bacino contro la mia faccia. Mi infoio e comincio a leccare con forza, penetro con la lingua tra le labbra e cerco il grilletto, indurito e sporgente, lo prendo tra le labbra e i denti e succhio. Sento mamma urlare e le sue mani che mi attanagliano la testa e stringere i capelli. Succhio e lecco più forte e con le dita l’accarezzo da dietro. La penetro con un dito e mi sembra di entrare in un ambiente liquido tanto è bagnata. La penetro con due dita, non capisco più nulla; sulla punta dell’anulare sento il cerchietto dello sfintere anale, spingo deciso e il mio dito sparisce all’interno senza sforzare. Mi sembra di avere le dita nel fuoco. Continuo a leccarla e la penetro avanti indietro nei suoi buchi. Urla e ansima sino a che di colpo si irrigidisce, mi stringe forte la testa e i capelli, contro di se, e con un ultimo urlo butta fuori tutta l’aria trattenuta. Lentamente mi scivola lungo il corpo, sfilo delicatamente le dita dai suoi buchi, sento il suo respiro che lentamente si regolarizza, è spalmata su di me, con il viso nascosto tra la mia spalla e il viso. Sento il calore del suo inguine attraverso i boxer; ho perso l’erezione. Rimaniamo così per qualche minuto, mamma solleva il viso, mi guarda e mi sorride, mi accarezza il viso, mi bacia sul collo, sulle labbra. Si solleva e mi si mette di fianco, la sua mano scorre sul mio corpo, si infila sotto il boxer e mi copre il sesso moscio, raccogliendolo nel palmo e stringendolo. Faccio per parlare ma con l’altra mano mi copre la bocca. La mano accarezza e stringe il mio cazzo che rimane inerte, sono come inebetito. Mamma si alza, mi sfila i boxer e si accoccola vicino alle mie gambe. La sua mano dolcemente mi masturba, scappellandomi e accarezzandomi i testicoli. La guardo, lei guarda me sorridente. Il mio cazzo rimane moscio nonostante le carezze. Ad un tratto vedo che abbassa la testa, riesco solo a dire “o mio dio” che sento la sua lingua leccarmi la punta.”la tua ragazzina te lo lecca?” “si mamma, si, me lo lecca” dico con il respiro mozzo “vediamo se sono brava anch’io” e sento il mio cazzo sprofondare in un buco bollente e umido. La guardo, le sue labbra attorno al mio sesso, i capelli a coprirle in parte il volto, il mio cazzo che fa entrare e uscire dalla bocca, gli occhi chiusi, impegnata nel farmi diventare duro, ogni tanto mi guarda e mi pare che sorrida. Nonostante lo sbalordimento e l’imbarazzo il mio cazzo inizia ad indurirsi nella sua bocca e vedo che lei s’ impegna ancora di più leccandolo e aspirandolo tenendolo tutto sprofondato in bocca.”oh cazzo, glielo dico- sei bravissima a succhiarlo” “lo so, lo so” togliendoselo un attimo dalla bocca. E’ più forte della mia volontà, il pompino favoloso che mi sta facendo inizia a farmi gemere, mi sdraio rilassato e mi godo la sua bocca. Cazzo, sa fare dei pompini stupendi, mi è diventato duro in modo incredibile. La sua bocca mi ha fatto partire, non capisco più nulla. Ad un certo punto la sua bocca mi molla l’uccello, apro un po’ gli occhi e la vedo accoccolarsi sul mio ventre, con la mano si punta il cazzo e lentamente scende come se ne assaporasse ogni centimetro. Vedere mia madre impalata sul cazzo, con gli occhi chiusi e un’espressione, come posso dire, estasiata, mi dà una scossa ed è come se mi risvegliassi; faccio un movimento e lei, senza aprire gli occhi e, con una voce bassa e cavernosa, “sta fermo, fermo, mi muovo come voglio io”. Mi appoggia le mani sul petto per equilibrarsi e prende a muoversi lentamente su e giù, poi si ferma e spinge il bacino contro il mio per farsi penetrare di più e mugola e fa strani versi. La guardo affascinato muovere il sedere avanti e indietro, su e giù accelerando e smorzando i movimenti. E’ lei che mi sta letteralmente chiavando, usando il mio cazzo per trarre il massimo piacere. Accelera i movimenti, respira come i cagnolini, brevi e frequenti; immobile la guardo affascinato.Alza e abbassa il culo più velocemente, continua a sibilare “si,si,si…..” sino a che, urlando, si immobilizza e sento la sua figa contrarsi intorno all’uccello. Sento che con voce impastata e ad occhi chiusi continua a ripetere il mio nome. Ho l’uccello duro, ancora dentro di lei, che mi fa male. La rivolto sulla schiena, mi sistemo meglio tra le sue gambe, le piego le cosce sul busto per aprirla meglio e comincio a muovermi come piace a me. Tutte le volte che la penetro a fondo la sento gemere e dalla sua figa bagnatissima, che cola liquido, si sente un rumore simile a un pernacchietto. Dopo un po’ che mi muovo sento un formicolio che mi sale lungo la schiena e incomincio a gemere anch’io dal piacere “che bello, che bello, sto per sborrare……” sento la sua voce un po’ stridula “in bocca, in bocca…..” parto del tutto, mi sollevo di scatto e mi siedo sul suo petto e le ficco il cazzo in bocca e incomincio a chiavarla avanti e indietro. Praticamente ululo dal piacere. Sento le sue mani aggrappate alle mie chiappe, un dito che mi fruga alla ricerca del buco e il dito che mi penetra in fondo e mi schiaccia l’interno. E’ come una scarica elettrica, sento un fiotto di sborra uscire e riempirle la bocca. Sono irrigidito dall’orgasmo intensissimo, con gli occhi chiusi; sento solo la sua bocca e la sua lingua che continuano a muoversi, succhiando forte tutto quello che ancora c’è dentro. Il lavoro che mi fa con la bocca diventa fastidioso, mi sfilo aprendo gli occhi e guardandola; un filo di sborra bianca le cola dalle labbra. Con il dorso della mano si pulisce, e poi la vedo leccarsi le labbra. Ha ancora in bocca un po’ della mia sborra, che manda giù inghiottendo. Senza dire una parola mi stendo di fianco a lei dandole la schiena, lei copre entrambi con il piumone, si spalma contro la mia schiena, sento tutto il suo calore. Le sue mani ad abbracciarmi e le sue labbra a baciarmi leggera sulle spalle e sulla nuca. Mi addormento.Mi risveglio rincoglionito, faccio fatica a capire dove sono. Sento che c’è qualcuno nel letto, mi giro, vedo la nuca di mamma. Alzo il piumone e vedo la sua schiena nuda e il suo culetto. Di colpo mi ricordo cosa è successo e mi chiedo se è possibile, io ero mezzo ubriaco ma mamma no!. Ma lei è lì, nuda nel mio letto. Di colpo il mio cervello registra l’odore della stanza, un misto di sudore, di donna e di figa. Mi alzo e vado in bagno, piscio e mi lavo la faccia. Mi guardo allo specchio e mi chiedo come è stato possibile. Ho sempre pensato che qualche storiella con qualche uomo l’avesse, anche se con me non ne ha mai parlato; è intelligente, bella, dimostra 10 anni di meno e …… si scatena con suo figlio!E come ci sa fare…. Torno in camera e l’odore percepito prima, di sesso, mi prende di nuovo il cervello. Alzo il piumone e la guardo. La nuca con i capelli biondi e corti, spalle ben tornite, vita e fianchi sottili, culetto tondo, alto e sodo da fare invidia a tante ragazzine, cosce e gambe lunghe e sottili, dio, è proprio bella. Così sdraiata sul fianco, con le gambe un po’ piegate, s’ intravede il sesso coperto dal pelo biondo. Il vederla e l’odore mi stordiscono, mi eccito. Mi sdraio al suo fianco, le accarezzo le spalle e i fianchi, le do tanti piccoli bacetti sul collo e sulla nuca. Lei ha un gemito, si sveglia, gira la testa, mi fa uno splendido sorriso “ciao piccolo”. Si rigira e con voce dolce mi dice “continua, mi piace”. Riprendo a baciarla e ad accarezzarla. Lei fa dei rumorini di gola a dimostrare il suo piacere. Prendo a leccarla leggermente sulla schiena e pian piano scendo. Le prendo le natiche tra le mani e la lecco alla fine dell’osso sacro dove inizia lo spacco. Si stende completamente sulla pancia e mi apre piano le cosce. Mi metto tra le sue gambe, apro bene le natiche e lecco deciso tutto il solco insistendo sul buchino rosa. La cosa le piace perché il mugolio è più forte e apre di più le gambe. Si alza il ginocchio con il sedere in alto e le cosce spalancate. Così riesco a leccarla tutta, dal culo alla figa. E’ già bagnata, il clitoride già eretto, lo prendo tra le labbra e lo succhio. Le infilo due dita e la masturbo. La guardo, bocca spalancata, occhi chiusi, le mani contratte sul lenzuolo. “leccami, leccami che sto venendo…….” Qualche leccata e succhiata e la sento venire, irrigidendosi e urlando. La guardo, il sedere alzato, cosce spalancate, le labbra della topa aperte, lucide dal bagnato, di un rosa acceso, l’apertura della vagina dilatata. Ho un’erezione incredibile, rimango qualche attimo a guardare quella donna in posizione eccitante. Ogni remora mi passa, la prendo per i fianchi e la faccio mettere nella stessa posizione sul bordo del letto. Si lascia muovere come una bambola. “apri di più le gambe” le dico e lei ubbidisce spalancandole al massimo. Mi prendo in mano il cazzo e lo strofino su tutta la passera spingendolo forte sul suo bottoncino. Dopo un po’ di questo trattamento mamma è di nuovo eccitatissima, geme e agita il busto, le mani si aggrappano alle lenzuola. Io sono eccitatissimo ma molto presente. Mi piace l’idea di averla lì, alla pecorina, che gode delle cose che le faccio. Poi la penetro, lentamente, il quella posizione riesco a riempirla sino in fondo. Mi ritraggo e affondo, sempre piano, l’unica cosa che riesce a dire è un continuo “siiiiii…..” strascicato e roco. Accelero il movimento seguendo il crescendo del suo godimento sino a che con un urlo mamma viene. Non riesce neanche a stare in ginocchio, crolla supina sul letto con le gambe spalancate. Io sono lì con il mio cazzo indurito. Il mio sguardo và tra le sue natiche, il suo sfintere rosato risalta sulla pelle ambrata. Salgo sul letto, la prendo sotto le ascelle e la tiro verso il centro. M’ inginocchio tra le sue gambe spalancate. Mi bagno le dita strofinandole sulla sua topa e le inumidisco lo sfintere, mi bagno la cappella con la saliva e lo punto contro il suo buchino forzando un po’. Mamma, che si sta’ riprendendo, capisce cosa voglio e la sento irrigidirsi leggermente “Davide, non l’ho mai fatto” “fai quello che ti dico e andrà tutto bene” “non farmi male” “stai tranquilla, rilassati” La sento rilassarsi sotto di me. Spingo ancora un po’ e sento cedere leggermente lo sfintere. “spingi come se dovessi fare la cacca” Sento sulla punta del sesso che mi ubbidisce, mi sdraio su di lei completamente per tenerla ferma e spingo deciso senza fermarmi. Si lamenta un po’, respira corto e frequente. Quando sento che lo sfintere si è un po’ aperto mi rialzo con il busto, le appoggio le mani sulle spalle e la premo verso il basso e con un colpo deciso scivolo dentro tutto. Lei lancia un urlo ma ormai sono dentro; mi sembra di avere l’uccello in un forno tanto è calda.”rilassati, rilassati, non cercare di spingermi fuori”infatti la pressione intorno al mio cazzo diminuisce. Resto fermo un attimo e poi prendo a muovermi avanti e indietro. Il calore e lo stretto del suo culo mi deliziano, non sento più neanche i suoi lamenti. Nel mio cervello solo il caldo e i muscoli del suo sfintere. La sento che solleva il sedere e apre le cosce al massimo. Riesco ad entrare più a fondo, le mie palle schiacciate contro il suo culetto. Non ci metto molto a venire, quando sento la scarica lungo la schiena la penetro sino in fondo e lascio che le contrazioni mi svuotino. Mi riprendo che sono sdraiato su di lei a coprirla, il mio cazzo ancora dentro di lei. Mi sfilo e mi metto di fianco. E’ sveglia e presente, mi abbraccia e mi chiede”ti è piaciuto, piccolo mio?””si, tantissimo, sei fantastica””sei bravo ad usare l’altro buchino, evidentemente le tue donne te lo fanno usare” mi dice maliziosa. Ridacchio e le dico “si sono bravo ad usare tutti i buchi di una donna. Ma a te è piaciuto?” “All’inizio non tanto, ho sentito male ma poi mi è piaciuto abbastanza….. La prossima volta andrà meglio….. Hai visto che non ho bisogno di un uomo, stronzetto?”
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