Devo confessare che mi sono trasformato in un vero collezionista di cazzi. Sono convinto che un bel cazzo e una parte migliore del corpo maschile. Non possiamo dire noi maschi, che realmente conosciamo molto bene i cazzi, fino a che non diamo un’occhiata ad altri cazzi di tutte le specie e razze. Nel mondo ce ne sono molti tipi: lunghi, grossi, enormi, sottili, mosci, piccoli, scuri, bianchi, neri, gialli, marroni, rossi, cazzi con il pelo/e senza, tatuati, malformati, circoncisi/non circoncisi, cazzi erectos on-line, cazzi da satiro, cazzi eretti/curvati da caprino verso al ventre, o verso il basso, cazzi con cappelle a orecchio/a punta/quadrati/e rotondi, cazzi piatti/e a cilindro, cazzi con grosse palle/piccole/senza, etc. E come certi maschi che si fanno controllare i loro cazzi, come mi capita spesso a me, arrivo sempre oltre alla semplice occhiata. La maggior parte delle volte, hanno volumi e forme normali, ma non è molto raro riuscire a vedere alcuni sorprendentemente grossi di fuori misura. Credo che sia per quel motivo che il mio passatempo favorito consiste in guardare cazzi. L’internet è una gran risorsa per me! Ma i bagni e le docce sono ancora migliori, poiché posso avere un contatto reale con i cazzi e poi studiarli. Solo uno come me esperto di cazzi li può apprezzarli, se c’è un nobel del cazzo quello e mio. Mi piace andare ai bagni, perfino molto più di quello che ho bisogno fisiologicamente, e fermarmi di fronte agli orinatoi affinché, con molta precauzione, possa dare un’occhiata al cazzo del maschio giovane/vecchio che stia vuotando la sua vescica al mio fianco in quei momenti. Ho notato che alla maggioranza dei maschi non sembrano preoccupati, che i loro cazzi siano sufficientemente coperti mentre pisciano, affinché nessuno li guardi, dato che non mi è fatto mai molto difficile da arrivare a guardarli. È perfino qualche maschio notava che io lo guardavo ed essi con orgoglio espongono i loro cazzi per lasciarmelo vedere. Forse è per quel motivo che ho visto tanti cazzi nel corso della mia vita. * La cosa migliore e selezionare i bagni che non siano molto accessibili, affinché la quantità dei maschi che entrano ed escono non siano troppi. * L’esperienza che più ricordo volentieri e una delle tante prime volte che andavo nei bagni della stazione ferroviaria della mia città, allora sedicenne timido ragazzo di borgata. Era una delle tante sere che uscivo di casa e girovagando senza meta mi trovai alla stazione, approfittai della situazione di andare al bagno per svuotarmi la vescica piena di piscio. Entrai di fretta nel bagno senza pensare a cosa poteva accadermi. Nel pisciatoio c’era un distinto signore sulla quarantina appartato in mezzo ai orinatoi, mi affiancai e liberai il mio cazzetto piccolo con un bel sospiro svuotai tutto l’urina che troppo a lungo trattenuta. Sollevato da quel peso fastidioso ritornai in me, e accorto di quella presenza che mi fissava il mio cazzetto. Ero imbarazzato, con disagio mi coprivo il cazzo, non parlai e ricomposi in fretta per andare via, sotto ai suoi occhi desiderosi. Non mi dette il tempo di uscire che sentii la mano del maschio che mi palpava il culo ed io che in altre circostanze avrei provato ribrezzo, in quel momento provai una sensazione piacevole tanto che non mi mossi anzi, lasciai fare e per di più allargai le gambe facilitandogli la palpata. Cercai di capire perché, mi lasciavo fare quelle cose da uno sconosciuto. Ardevo di quel desiderio che ormai ogni freno inibitorio venir meno! Ad un tratto mi attirò con forza a se, era molto eccitato, mi sbottona i pantaloni infilandoci dentro le mani e strizzandomi le chiappe, e io chiusi gli occhi per parecchi minuti, mi sentivo allargarmi al massimo le chiappe, ma acconsenti di arrivare con le dita al fondo e poi sempre più in fondo fino all’ano. Poco dopo sentivo premere un dito e poi me lo cacciò dentro iniziandolo a muovere avanti e dietro, ma quel dolore era troppo e gli resistetti con tutte le mie forze. Lui non si diede per vinto ad un certo punto il maschione si sbottonò i pantaloni ed abbassate le mutande estrasse un enorme cazzo in erezione lungo circa trenta centimetri duro e venoso sormontato da una grande cappella lucida e violacea e mi fece inginocchiare davanti a quell’enorme cazzo turgido e paonazzo, che emanava una tipica puzza di cazzo non lavato da parecchi giorni! Quella puzza era per me, in quel momento, un odore imparagonabile che rendeva quell’enorme mazza ancora più appetitosa! In un primo tempo istintivamente tentennai, ma subito dopo lui mi prese la nuca e me lo cacciò in bocca, senza tanti complimenti e subito mi spinse con forza la mia testa verso il basso ed io contemporaneamente allargai le labbra e lo presi tutto in bocca. Il maschione allora iniziò a muovermi la testa su e giù in modo ritmatico, prima lentamente e poi sempre più velocemente stantuffandomi come si deve; sentivo quell’enorme palo di carne fare su e giù dentro la mia bocca vogliosa, passando per le labbra, per la lingua e poi sempre più in fondo fino alle tonsille. Leccavo e succhiavo con avidità e decisione e ritmicamente immettevo quantità enorme di saliva in modo irrefrenabile per circa venti minuti. All’improvviso una sborrata del mio improvvisato partner mi colse di sorpresa, mi finì in gola e cominciai a tossire e allora lui, gridando di piacere, mi venne in bocca. Era la prima volta nella mia vita che andavo ad inghiottire la sborra di un maschio. Aveva un sapore agrodolce nella mia lingua che non avevo mai provato, cosicché me l’inghiottii quasi tutto, mentre rimetteva di nuovo nella mia bocca il suo cazzo che incominciava già a perdere durezza. Sentimmo dei passi e un fischietto, fuori dalla porta. Trasalimmo entrambi era la paura di essere sorpresi dai poliziotti. Ci ricomponemmo in fretta, dopo essermi pulito come potevo, con la carta igienica, e non visti uscimmo uno alla volta. Da quella volta molti maschi si prestarono volentieri a me. Ora basta con i ricordi ritorniamo a noi e al mio racconto come accalappiare un bel cazzo nell’orinatoio: In quella particolare occasione, non c’era nessuno nei bagni quando io entrai, e dovetti rimanere dentro circa 10/20 minuti sperando che qualcuno entrasse. Io stavo di fronte ad uno dei tre orinatoi che erano disponibili. * Ricordate per tessere la tela, il posto migliore e sempre collocarsi in mezzo ai tre, o se sono 4/6 sempre in mezzo, affinché se qualcuno dei maschi entrando decideva di usare le cabine, ma non succede mai cosi, se vede uno che sta da solo nei orinatoi e matematico che dovrebbe fermarsi al suo fianco. * Quando senti aprire la porta, mi misi più vicino all’orinatoio e, con il cazzo in mano, feci finta di pisciare. Guardai verso la porta e vidi un giovane maschio che camminava verso dove io stavo. Non era particolarmente attraente, ma stava ovviamente al di sopra della media normale. Alcuni secondi più tardi, lui si fermò al mio fianco e prontamente potei sentire lo zip della lampo e un getto di orina calda rimbombava nella porcellana bianca. Mi sembrò che il getto durasse per sempre. Il mio cazzo, nella mano, si stava indurendosi a poco a poco mentre ascoltavo quello struscio di piscio. Quel giovane maschio aveva una prostata che produceva tanto piscio. Diventai molto nervoso che non osavo di tentare di guardare ancora il suo cazzo, ma all’improvviso sentii che il suono dell’orina era sparito e che lui cominciava ad agitare il suo cazzo per pulire qualunque gocce che potesse rimanere sul prepuzio. Il problema fu che, dopo alcuni minuti non senti lo zip della lampo, ovvio che egli non stava più pisciando, e, tuttavia, ancora rimaneva di fronte all’orinatoio. Ero sicuro che egli stava sperando che io facessi la prima mossa, cosicché non dubitai molto per prendere fiato e osare a guardare tutto d’un colpo il suo cazzo. E che cazzo? Per tutti i cazzi del mondo. Non mi ero pentito, perché fu una delle migliore viste che non ho avuto mai! Quasi non potevo crederlo! Non potevo togliere gli occhi sul quel cazzo non circonciso, il quale non era ancora abbastanza completamente duro. Il porcone, con la sua lingua slinguettava tra le labbra e aveva la mano ben afferrata al suo cazzo, e con movimenti lenti e brevi ritraeva la pelle del prepuzio che copriva la gran cappella da fungo, considerevolmente molto grossa. Lo guardavo fisso e sfacciatamente mi segavo davanti a lui, sbavando dalla voglia di prenderlo in bocca quel cazzone, e come una cagna in calore nei lati della mia bocca semichiusa fuoriusciva rigagnoli di bava. Avevo dovuto percepire quanto tempo rimasi li ad ammirarlo quel gran cazzone. Lui sorrise e invitandomi con la mano di avvicinarmi al suo cazzo che non finiva mai, ma in quanto dopo sentii la sua mano che mi palpava soavemente le mie chiappe, e alcuni secondi dopo mi disse: “Divoratelo tutto frocione”. In meno di un secondo, mi afflosciai di colpo trovandomi in ginocchio di fronte al suo grande cazzo di maschio. Le sue mani si depositarono sulla mia testa, mentre mi spingeva soavemente verso a quel palo che con la sua mano aveva tirato indietro la pelle del prepuzio per scappellarla completamente. Non potei evitare di tirare fuori la mia lingua per leccare la cima della cappella. Al principio, stavo leccando solo il filetto del cazzo, il quale era molto delizioso, ed egli stava godendo oltremodo, ma dopo incominciai a fare movimenti circolari con la lingua per leccare tutto il glande. Dopo alcuni minuti di lecca lecca, gli presi la cappella tra le mie labbra e succhiai fortemente, e con un movimento brusco incominciò a ciucciare con un bel su e giù, mentre io con la bocca mantenevo quel ritmo fino a che ingoiassi tutta la verga e con le labbra potesse sentire le pelurie delle sue palle e la punta del suo palo nella mia gola. Il maschione con la mia bocca si stava realmente masturbando e cominciava a muoversi ogni volta con più rapidità. Le sue palle erano cosi tese che sbattevano sul mio mento, per quello e soprattutto con la mia mano accarezzai, il suo peloso scroto. Io sapevo che lui stava cercando di venirsi nella bocca mentre gli facevo quel delizioso pompino, mentre lo lavoravo affannosamente per avvicinarlo ad una bella sborrata sulle mie labbra. Sentivo la pelle del suo prepuzio correre di sopra e sotto, percorrendo tutta la sua verga il gola. Mentre con la mano mi muovevo con una agilità sorprendente. Con vari sussulti e tremolii incominciò a gemere, e accelerare con molta fretta. la sborrata del mio improvvisato partner mi colse di sorpresa, ci fu una specie di esplosione nella mia bocca, che mi finì in gola e cominciai a tossire e mi riempe improvvisamente di sborra e dovetti stringere le mie labbra attorno alla cappella affinché non fuggisse né una sola goccia di sperma. Ma lui maschio allupato, ululando di piacere, stacco il cazzo dalla bocca e mi venne in faccia, sulla maglietta, sul collo, mi sporcò tutto. Sentimmo un rumore sospetto, provenire all’esterno dei bagni. Allarmato il ragazzo si ricompose e dopo uscì, lasciandomi nel cesso, impegnato a pulirmi come potevo. Poco dopo si aprì la porta ed entrano delle persone io, chino con il capo sul lavello mi dedicavo a lavarmi il volto e la bocca con schizzi d’acqua, quando mi sentii afferrare il polso da una presa ferrea: saltai per aria, guardai verso l’alto, intravidi dei ghigni di tre Senegalesi, sentii dei zip di lampo che tra l’altro si abbassarono i pantaloni e mi fecero inginocchiare e me lo cacciarono in bocca una alla volta, senza tanti complimenti. Avevo a disposizione tre cazzi neri che mi flettevano davanti la bocca ed io, inglobai subito uno iniziando a muovermi la testa avanti e dietro! Gli altri due cazzi li tenevo serrati nelle mani segandoli e strofinandoli sulle mie guance. I tre Senegalesi si muovevano contemporaneamente ed io travolto dalla loro foga e dai loro colpi frenetici, non capivo più nulla. Il tempo scorreva veloce, ma i maschi parevano instancabili e continuavano a limonarmi alla grande, con vigore in una meravigliosa triplice effusione. Trasformandosi in godimento crescente, sempre più crescente raggiungendo l’orgasmo emettendo un gemito da vero finocchio; poco dopo anche i tre raggiunsero a loro volta contemporaneamente l’orgasmo, eiaculandomi copiosamente in bocca. Era come tre fontane caldissime ed a pressione mi stavano riempiendo lo stomaco! Nonostante fossero venuti non si fermarono anzi, continuarono a ficcarmelo, senza mai togliere le verghe dalla mia bocca. Era incredibile soprattutto il numero di volte che eiacularono dentro la mia gola. Intanto altri maschi arrivarono successivamente; quella sera almeno venti maschi si fecero succhiare il cazzo da me ed io, bevvi la loro sborra: Giovani e vecchi, bianchi e negri, Italiani, Senegalesi, Marocchini, Turchi, Slavi ed Albanesi, tutti ripetutamente mi fotterono la mia bocca insaziabile per tutta la serata, riempiendomi di sperma lo stomaco. Dopo questa esperienza, mi sono trasformato in un collezionista di cazzi. Cosicché se trovavo dei bei cazzi grossi li apprezzavo di più, fino a conoscerli meglio
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