Il sole è alto nel cielo e comincia a scottare sulla pelle. Siamo arrivati alla residenza estiva su due auto rombanti e sbuffanti vapore dal radiatore per lo sforzo patito nell’affrontare alcune salite. Siamo sudati e accaldati per il caldo atroce. L’unico divertimento di quel viaggio allucinante è stato quello di osservare le facce stupite dei paesani che si voltavano per guardarci al nostro passaggio. A parte le macchine della nostra famiglia, avevano ben poche occasioni di poterne osservare delle altre, a quei tempi erano pochi coloro che se ne potevano permettere una e lontano dalle città erano addirittura una cosa rara. Appena arrivati, io, Sergio e Lory ce ne andiamo a passeggiare pigramente nel giardino prospiciente l’ingresso anche per sciogliere le gambe anchilosate dal lungo viaggio. Le zie invece si stanno già affannando a dare ordini alla servitù e come il solito alla fine verranno a raccontarci che sono sfinite, come se la fatica del lavoro l’avessero materialmente fatta loro e non il personale. Osservo mia madre mentre nervosamente corre su e giù per la casa e al solo pensiero che zia Pina riesca ad ottenere quello che mi ha promesso la sera prima, avverto subito un guizzo d’eccitazione all’inguine. Le fatiche della notte appena trascorsa sono solo un ricordo, la nostra giovane età ha fatto sì che l’unico strascico rimasto sia un colossale appetito che la frettolosa colazione del mattino non è riuscita a placare. Ci chiamano, finalmente si va a tavola, Sergio ed io ci abbuffiamo come due affamati che non hanno visto cibo da giorni. Subito dopo il pranzo, spinto dal desiderio irrefrenabile che non mi ha mai abbandonato, riesco a bloccare per un attimo zia Pina nell’angolo di un corridoio. La stringo per la vita facendole sentire il pene duro sul ventre, la bacio infilandole una spanna di lingua in bocca e le ricordo l’impegno preso.- Ti ricordi vero quello che mi hai promesso? Ti prego zia non perdere tempo, aiutami a realizzare il mio desiderio! — Vattene ora… qualcuno potrebbe sorprenderci, vai… vai! Farò ciò che posso, te lo prometto… fila ora! -Mi aggiusto l’uccello nei pantaloni perchè mi procura fastidio nel camminare da tanto è duro e poi esco in giardino. Sergio è seduto su una poltroncina di vimini all’ombra di un abete, mi guarda esprimendo con gli occhi una muta domanda. Ha capito che devo aver fatto qualche cosa e vuole sapere.- Ho fermato tua mamma nel corridoio e le ho ricordato quello che deve fare con la mia, l’ho anche baciata. — Zitto! Sta arrivando Lory… Ehi ci riproviamo con lei? — Ciao sorellina, non avevamo qualcosa in sospeso noi tre? Che ne dici se ci troviamo un angolino tranquillo e riprendiamo il discorso? — Uffaa! Avete sempre in mente solo quello voi ragazzi, possibile che non riusciate a pensare ad altro? — Eh no piccola mia! Non ci puoi trattare così, tu te la sei presa la tua soddisfazione quando ce li hai presi in mano, mentre noi non abbiamo fatto in tempo a dare neppure un’occhiatina di sfuggita alla tua cosina perché è arrivata zia Pina. — Zia Pina eh? Ti ho visto poco fa nel corridoio. — E cosa hai visto? Che le davo un bacio? Lo sai che sono il suo preferito e di baci sai quanti ce ne siamo dati? — Sì, sì, facciamo finta che sia andata così. -Per un attimo sono colto dall’angoscia, cosa diavolo avrà intuito mia sorella? Che abbia capito tutto? No non può essere per quel poco che può aver visto nel corridoio.- Dai Lory basta discutere, vieni andiamo alla vecchia casupola del custode, lì non ci verrà a disturbare nessuno. -Ci avviamo, Lory, un po’ recalcitrante, poco più avanti, Sergio ed io dietro a sghignazzare eccitati in previsione della nuova avventura con mia sorella. In breve arriviamo, apriamo la porta cigolante e spazziamo alcune ragnatele sull’ingresso aiutandoci con un mazzetto di erbaccia selvatica. Lory ha paura di trovare dei topi e fa resistenza, non vuole entrare, allora prendo l’iniziativa e precedo eroicamente gli altri due.- Potete venire sicuri! Non c’è nulla qua dentro, anzi è abbastanza pulito. – Apro la finestrella dalla quale una volta il custode controllava il vecchio ingresso alla villa. Dalle griglie entra un po’ di luce e a fatica riesco a farle scorrere un poco sui binari arrugginiti per aumentare la luminosità all’interno della stanza. Sergio ha già spinto mia sorella contro il bordo di un tavolo e sta cercando di baciarla sul collo, lei si difende, ma si capisce che lo fa per scena, per salvare le apparenze, infatti, non si oppone più di tanto. Vuole apparire una ragazza difficile da conquistare, ma sia io che mio cugino sappiamo benissimo quanto desideri potersi trastullare con un bel cazzo. Le sue difese durano poco e cadono immediatamente non appena Sergio glielo mette in mano. Iniziamo ad accarezzarla sui seni e fra le cosce, ansima tenendo gli occhi chiusi e per arrivare meglio a toccarle la fica, le rovescio sulla testa la leggera sottanella estiva e cerco di sfilarle le mutandine.- Avevate promesso di non toccarmi… e poi tu no! Tu sei mio fratello, non puoi! -Non le do retta e riesco facilmente nel mio intento perché, mentre mi dice di no, solleva il culo per facilitarmi l’operazione. Ma quanto sono strane le donne! Ci buttiamo come due affamati sulla fica di Lory, l’accarezziamo e cerchiamo di baciargliela. Com’è diversa da quella della zia! Le labbra sembrano più chiuse, più compatte, con meno peli ed anche il clitoride è meno evidente e pronunciato. Sergio è il più veloce a raggiungerla con la lingua e a me non resta che andare a strapazzarle le tettine. Le slaccio il corpetto, le metto a nudo le mammelle piccole e turgide ed inizio a succhiarle i capezzoli rosa. La mia cara sorellina che diceva di no, ora geme di piacere sotto l’azione contemporanea delle nostre lingue, anzi sta proprio godendo e si strapazza da sola le tettine artigliandole forte con le dita. I capezzoli le sono diventati duri e gonfi, mi godo il loro turgore fra le labbra, li stringo fra i denti fino a farla gridare di dolore e poi mi butto sulla sua bocca e la bacio quasi con ferocia. Risponde subito al mio bacio, mi cerca la lingua con la sua e penetra nella mia bocca esplorandola con mille guizzi. Come bacia bene mia sorella! E’ evidente che almeno in quello deve aver già fatto le sue brave esperienze. La sento ansimare sotto di me mentre continua a godere, con il corpo percorso da mille fremiti di piacere non riesce a rimanere ferma un solo attimo. Si muove, si agita, sobbalza, di certo non si abbandona passiva alle nostre attenzioni! E’ lei che ci cerca, che vuole essere accarezzata, baciata, succhiata, ma poi all’improvviso la sento contrarsi, irrigidirsi e per un istante l’ansimo della sua passione si blocca. Si scioglie in un gemito, un grido acuto.- Nooo! -Non gode più, il suo piacere sembra essere svanito nel nulla, ora giace ancora ansimante, ma passiva.- Che ti succede Lory? Ti senti male? Che cos’hai? -Non mi risponde, guardo Sergio per cercare il suo aiuto e in quel momento mi accorgo di quello che è successo.- Che cazzo hai combinato? L’hai sverginata…! E adesso che cazzo facciamo? -Ricambia il mio sguardo, ha un sorriso idiota sulle labbra e non risponde alla mia domanda, d’altra parte non ce n’è bisogno. La mia attenzione è, infatti, attratta dal suo cazzo che continua a pompare mia sorella, sposto lo sguardo dall’inguine violato al viso pallido di Lory, le accarezzo una guancia e la chiamo per nome.- Lory, Lory… -Apre appena gli occhi per guardarmi, allunga una mano ed anche lei mi accarezza il viso, non sembra essersela presa più di tanto.- Baciami Luca, non preoccuparti, non mi fa più male… baciami ancora come prima. -Accosto le mie labbra alle sue già dischiuse nell’attesa e delicatamente l’accontento. Nel medesimo istante Sergio gode, si è ritratto da mia sorella e tenendosi il cazzo con una mano sta sborrando per terra, lei rimane lì con le gambe allargate e penzoloni, la fica aperta, palpitante, una goccia di sangue sul margine della vagina. – Anche tu, anche tu Luca… fammelo anche tu! -Sono stupito dalla richiesta di mia sorella, pensavo fosse incazzata per la violenza subita e invece vuole che la chiavi anch’io. Mi sbottono e lascio che i calzoni cadano per terra, ho il cazzo che mi scoppia per l’eccitazione, la cappella è gonfia e violacea da tanto la pelle è in tensione. Mi accosto alle gambe divaricate di Lory e le strofino la punta del membro contro la vulva, solo in quel momento mi accorgo che è sporca, che ha perso del sangue. Ma certo! Stupido che sono, Sergio l’ha appena sverginata, è ovvio che perda del sangue! La consapevolezza del fatto mi eccita ancora di più e con un colpo solo mi infilo nella sua vagina. Mi accoglie con un gemito mentre comincio a spingere godendomi il palpitare della sua fica in calore. Mi artiglia la schiena piantandomi le unghie nella pelle, mi vuole, mi desidera e me lo dice urlandomi contro l’orecchio mentre gode come un’amante consumata. Comincio a muovermi in lei dapprima lentamente, poi con sempre maggiore lena e ben presto sento approssimarsi il mio piacere.- Ahh Lory come è bello! Guardami Sergio! Sto chiavando mia sorella! Guarda come piace anche a lei, guardala come gode! Ahh che bella figa calda, come è stretta! E’ ancora più bella di quella di tua mamma… -Immediatamente mi accorgo di aver parlato troppo. Cazzo ma è possibile che non riesca a tenere la bocca chiusa? Ormai è fatta! Godo anch’io spargendo il mio seme per terra accanto a quello di mio cugino e intanto scruto il viso di Lory con apprensione cercando di capire come ha incassato la notizia, ma quando parla nella sua voce vi è solo stupore.- L’hai fatto anche con zia Pina? E tu Sergio… lo sapevi? — Lo sapevo sì! L’ho… l’ho fatto anch’io… — Anche tu Sergio? Con tua mamma.., non ti credo! Noo, non è possibile! Non puoi aver fatto davvero l’amore con la tua mamma… — E allora? Perchè no? Non è poi molto diverso da quello che hai appena fatto tu con tuo fratello sai! -Aiutiamo mia sorella a scendere dal tavolo e a pulirsi con un fazzoletto la fica ferita. Si riveste lentamente mentre la mettiamo al corrente di quanto avvenuto con la zia, ci ascolta e ci guarda senza discutere, ora l’uno, ora l’altro e alla fine del racconto siamo noi a restare di stucco quando ci manifesta il suo pensiero.- La prossima volta ci voglio essere anch’io! -Lo dice con una tale veemenza che non lascia spazio ad alcuna obiezione, dobbiamo solo prendere atto del suo desiderio e pensare come fare per dirlo a zia Pina. Seduti sul tavolo cerchiamo di riordinare le idee mentre Lory, in piedi davanti a noi, ci accarezza le gambe. Con le sue manine ci fruga velocemente e sbottona ancora i pantaloni, ci vuole poco per riaccenderci l’eccitazione e farcelo tornare duro. Con gli occhi socchiusi e pieni di libidine riprende ad accarezzarci ed in breve ci succhia il cazzo a turno. Anche in questo siamo noi a rimanere stupiti, non lo sa fare bene però è evidente che l’ha già fatto. Il primo pensiero è dovuto alla curiosità di sapere chi sia stato il primo a metterglielo in bocca, ma la curiosità mi passa subito soffocata dal piacere di sentire la bocca di mia sorella cingermi il cazzo, sentire la sua lingua calda e umida lambirmi la cappella. Improvvisamente sono distolto da queste piacevoli sensazioni dalla voce preoccupata di Sergio.- Dobbiamo dirglielo Luca, ora, subito… — Dirle cosa? Di cosa stai parlando? — Di vostra madre e della mia mamma che ha promesso di convincerla a venire a letto con noi! -Impaurito scruto negli occhi mia sorella aspettandomi una sua reazione contraria ed invece:- La mamma? Vi volete portare a letto anche la mia mamma? Siete proprio due maiali schifosi, ma va bene anche per me. Se lei ci sta non me ne frega niente farmi scopare da voi due anche davanti a lei! -Alle sue parole l’eccitazione sale alle stelle, sto scoppiando dalla libidine.- Voglio sborrarti in bocca sorellina… dimmi che davvero ti piacerebbe vedermi chiavare con la mamma? Vedermi godere dentro la sua figa? Ahh godo Lory, non ti togliere, sto per goderti in bocca, eccomi… vengooo…! -Ha la bocca piena di sperma, sputa e tossisce perché gliene è andata un po’ di traverso, ma mi guarda soddisfatta mentre si forbisce le labbra con la lingua. Mai e poi mai avrei pensato che la mia sorellina fosse così troia, ma egoisticamente parlando a me stava bene così. Subito dopo si butta sul cazzo del cugino e la guardo, sempre più stupito ed ammirato, succhiare con foga. Sergio sta quasi per godere, me ne accorgo dal suo modo di agitarsi e da come ansima, ma sul più bello ci gela una voce che proviene da fuori.- Dove siete ragazzi? So che siete qui, avanti rispondete! -E’ zia Pina e non ci sarebbe nulla di grave se avesse sorpreso solo noi a fare porcherie, ma c’è anche Lory e non sappiamo come la prenderà. Non facciamo in tempo a ricomporci che il suo viso appare controluce nello specchio della porta della guardiola.- Ah siete qui monelli! Ma che state facendo? Ve lo state smanettando senza di me…? -Si blocca di colpo quando improvvisamente si accorge che c’è anche la nipote.- Ciao mamma, stavamo solo giocando. C’è anche Lory e… -Non lo lascia finire perchè le sue attenzioni sono tutte per la nipotina. Al suo occhio acuto non sono sfuggite le tracce di sperma per terra e ovviamente capisce subito quello che possiamo aver fatto.- Dimmi la verità Lory, hai forse permesso a questi due maiali di mettertelo dentro? -Lei non parla, fa solo cenno di sì con la testa e allora la zia la prende quasi con violenza e le solleva le vesti.- Svelta fammi controllare! Togliti le mutandine. -Lory ubbidisce in silenzio, zia Pina la fa distendere sul tavolo per iniziare un’accurata ispezione alle sue parti intime e ovviamente le risulta subito evidente che è stata deflorata da poco. Non ci rimprovera per quello che abbiamo combinato, accetta il fatto come fosse del tutto naturale e scontato però si rivolge alla nipote parlandole con tono serio e severo- E’ Stata la tua prima volta oggi vero? E voi maiali avete almeno cercato di prestare attenzione a non sporcarla con la vostra porcheria? Se mi aveste avvertito prima… basta poco sapete per finire in un grosso guaio? Ormai è fatta, ma prima di sera ti porto dal medico, no meglio, dalla levatrice del paese che è più pratica di queste cose e ti faccio applicare una spirale, per fortuna che ne tengo un paio di scorta per me, qui in paese non se ne trovano ed è difficile trovarne anche in città. -Ci è andata bene che sia stata la zia a sorprenderci e per come stanno andando le cose siamo tutti più tranquilli e rilassati. Sergio approfitta subito della situazione, quale migliore occasione per mettere al corrente la madre del desiderio appena espresso dalla cugina.- Sai mamma, Lory vorrebbe venire anche lei… insomma le piacerebbe partecipare ai nostri prossimi incontri. — Sei già al corrente di tutto a quanto sento, va bene se lo desideri non vedo perché non dovresti venire anche tu… bella porcellina di zia. -Mia sorella è ancora lì, sul tavolo con le cosce spalancate e la zia la sta accarezzando sempre più intimamente. – Che bella fichetta tenera hai Lory, ti piacerebbe se la zia te la baciasse? -Lory non si nega, anzi sembra gradire le sue attenzioni ancor più delle nostre. Evidentemente l’esperienza di zia Pina ha il suo peso. – E’ brava la zia? Ti piace? Da oggi ti insegnerò io a far bene all’amore, vedrai come ti farò divertire! E non dare troppo retta a quei due maiali che pensano solo al loro cazzetto… a proposito te l’hanno già detto che anche Sergio l’ha fatto con me? E’ stato bello sai? E a te è piaciuto farlo con tuo fratello? -A queste parole sollevo le vesti alla zia mentre è chinata a leccare la fica di Lory, le abbasso le mutandine alle caviglie e le accarezzo la figa pelosa. Che bel culo ha zia Pina! Pieno, pastoso, com’è piacevole palparglielo a piene mani! Mi devo fare da parte perchè il cazzo duro di mio cugino mi preme sulle dita cercando la strada per infilarsi nella fica della mamma. Sento mia sorella godere per le leccate della zia, si agita, muove le anche, mugola e a volte grida sommessamente.- Come è bello zia, come me lo stai facendo bene, è la prima volta che godo così… ancora… ancora zia Pina, non fermarti, continua… anche la mia mamma è brava come te…? Anche lei lo sa fare così bene? — Perchè pensi alla tua mamma? — Perchè noi tre ci speriamo e Luca mi ha detto che avresti tentato di convincerla… -La zia non risponde subito, impegnata com’è a leccare la fica di Lory non pensa ad altro, ma poi mugugnando perchè ha la bocca occupata a fare altro, fa capire che non se ne è dimenticata, come promesso cercherà quanto prima di convincerla. Anche lei arriva a godere e lo fa nell’attimo in cui il figlio le sborra nella figa. Sergio si toglie soddisfatto dalle terga materne per farmi posto. Mi avvicino al culo della zia col cazzo proteso in avanti e mi soffermo un attimo a guardare un rivoletto di sperma che lentamente le scivola fuori dalle labbra dischiuse della vagina. Mi sono eccitato a tal punto che quando glielo infilo con un colpo solo, le sborro dentro anch’io senza neppure iniziare a chiavarla. Rientriamo in villa dopo esserci rimessi in ordine, più tardi la zia porterà Lory dalla levatrice e la sera stessa, come promesso, cercherà di parlare con mia madre. Noi ragazzi stanchi, ma soddisfatti, ci infiliamo in cucina dove ci facciamo servire uno spuntino freddo dalla cuoca. Mentre mangiamo non perdiamo l’occasione di farla impazzire infilandole le mani, ora sotto le sottane, ora nella scollatura del corpetto. Lei grida fingendo rabbia e minacciandoci di raccontare tutto ai nostri genitori, ma non ce ne curiamo affatto, sappiamo che non lo farebbe mai anzi, sghignazzando è lei che a volte ci strattona afferrandoci per i genitali. Se non avesse un’età avanzata e non fosse già così appassita..

