Maria entrò nell’appartamento seguita dall’uomo che portava le sue valigie, gli indicò dove appoggiarle e quando l’uomo ebbe finito lo congedò dandogli la mancia. Rimasta sola diede un’occhiata in giro. Era come lo ricordava piccolo ma accogliente e ben arredato anche se certo non poteva sperare di trovarvi il calore di una vera casa.Per l’ennesima volta provò un senso di smarrimento e si domandò se avesse fatto la scelta giusta ma sapeva benissimo che quella domanda non aveva risposta e che solo il tempo le avrebbe dato una risposta… forse quella che cercava.Cercò di convincersi che la sua era stata una scelta obbligata…. Un lungo periodo di separazione era l’unico modo di riuscire a capire se il suo rapporto con Michele aveva ancora ragione di esistere o ne. Dopo vent’anni per entrambi era ormai una cosa scontata, una delle tante abitudini della vita e lei non era più disposta ad accettare una simile situazione.La proposta di quella lunga trasferta di lavoro era giunta al momento giusto per dissipare i suoi dubbi ma anche per dare un minimo di speranza ad un rapporto che altrimenti si sarebbe chiuso.Maria guardò dalla grande vetrata che dava sul grande giardino del residence dotato anche di una splendida piscina. Il sole stava ormai tramontando. Si voltò sconsolata e guardò la montagna di valigie ammonticchiata in un angolo…. Dalla borsa da viaggio trasse una maglietta ed un paio di jeans e rapidamente si cambiò per iniziare a sistemare un poco le cose.Verso le otto si decise a fare una pausa ed a sgranocchiare qualche pezzo di una pizza che si era fatta portare ma mentre lo faceva non potè fare a meno di lanciare una lunga occhiata alla figura che vedeva riflessa nello specchio e che, a suo parere mostrava chiaramente i chili di troppo accumulati negli ultimi anni e che forse erano la principale causa della crisi del suo rapporto con Michele.Non era colpa sua… era lei che non si piaceva più, e per questo aveva smesso di sentirsi bella e provocante, aveva smesso di alimentare con la sua fantasia il loro rapporto…..Così lentamente Maria aveva notato che Michele incominciava ad interessarsi alle altre… solo piccole cose… qualche occhiata distratta, una conversazione amichevole, ma quando lei gliene aveva parlato lui non aveva negato…”Ti amo ancora Mara…. Ma qualcosa è cambiato… qualcosa si è spento e penso che sia lo stesso per te…. Il brutto è che non ho la più pallida idea di come riaccenderlo…..” gli aveva risposto lui. Poi avevano parlato a lungo e lui aveva anche aggiunto “Non vorrei vivere a fianco di nessun’altra….” Ma quando lei lo aveva incalzato “Però ogni tanto pensi di andare a letto con altre….”, Michele aveva annuito pensosamente “Se ti dicessi di no sarei un bugiardo…. Ma non l’ho mai fatto… te lo giuro….”Avrebbe resistito il loro rapporto a dieci mesi di lontananza??? si domandò Maria. In quei dieci mesi ognuno avrebbe dovuto provare a vivere senza l’altro, senza vincoli ed alla fine avrebbero tirato le somme… si domandò ancora se avrebbe potuto tornare con Michele sapendo che l’aveva tradita…..ed era certa che sarebbe successo….. gettò quello che avanzava della pizza nel contenitore dei rifiuti e si rimise a sistemare le cose negli armadi cercando di non pensare troppo……Era giunto il momento più difficile, il week-end. Durante la settimana il lavoro l’aveva tenuta impegnata distratta dai suoi problemi e dalle sue malinconie…. Ma ora avrebbe avuto tutti il tempo per farsi venire una bella crisi di depressione…. Sperò che i libri che aveva comperato riuscissero a distrarla.La mattina era stupenda, il sole non ancora troppo caldo, Maria si stese sul lettino posto sul piccolo e riparato balconcino a prendere il sole…. Non avrebbe mai potuto presentarsi con quel costume in piscina… pensò guardando il giro vita un poco allargato. Aprì il libro cercando di concentrarsi nella lettura.Il libro era leggero e piacevole, si lasciò rapire dalla lettura sino a che all’improvviso una voce la richiamò alla realtà. “Ciao disturbo….”. Maria sollevò lo sguardo e vide una ragazza che si sporgeva dalla parete che divideva il suo balconcino da quello dell’appartamento attiguo.”No figurati… posso esserti utile???” domandò .”Volevo solo fare conoscenza…. Io sono Manuela ed abito qui… tu ti fermerai a lungo????” domandò la giovane “Io sono Maria…. Si mi fermerò qui molti mesi…. ” rispose Maria senza riuscire a fare a meno di notare, con una punta d’invidia i marmorei seni che la ragazza disinvoltamente lasciava scoperti .”Sono contenta…. Se vuoi io tra un’oretta esco per fare qualche spesa… potremmo andare assieme così ti mostro un po’ il circondario….” Disse Manuela. La ragazza sembrava simpatica e qualcuno che la aiutasse ad ambientarsi poteva tornarle utile. Maria accettò.Quando s’incontrarono , Maria si accorse che Manuela era veramente una bella ragazza, molto alta , dai lunghi capelli neri e con un corpo decisamente da sballo che non faceva nulla per nascondere indossando un vestitino a fiori decisamente corto e scollato.”Riesci a sopravvivere ad un’uscita in pieno giorno vestita così???” domandò Maria “Non ti piace???” domandò Manuela assumendo un’espressione preoccupata . Maria sorrise “Sei stupenda… solo mi stavo domandando quanti uomini si getteranno ai tuoi piedi nel corso della prossima ora….” Ridacchiò. Il sorriso tornò sul viso di Manuela “Io lo trovo divertente….” Rispose con sincerità.Quando rientrarono al residence, Maria si era ormai convinta che Manuela era veramente una ragazza simpatica “Come te la cavi in cucina???” “Mettiamola così… sono certa che un uomo non mi sposerebbe mai per i piatti che cucino….” Ridacchiò la ragazza “Ti va se preparo io qualche cosa e mangiamo assieme??” domandò Maria “Ho una fame !!!” rispose Manuela annuendo con forza.Nelle settimane successive le fecero rapidamente amicizia e, come si era aspettata , Maria scoprì che Manuela era una ragazza molto corteggiata. Usciva spesso quasi ogni sera e raramente la vedeva uscire due volte con lo stesso ragazzo. Quando glielo fece notare Manuela rispose con naturalezza “Il mio mestiere mi fa conoscere tanti uomini…. E io li torvo tutti così affascinanti….” E diede una piccola stretta di spalle come per dire … che cosa ci posso fare…..”Tu sei sposata? Fidanzata?” domandò a Maria “Sposata… da quasi vent’anni….” Rispose Maria con un briciolo di malinconia “Mi sembrava… ma avevo visto che non porti la fede….” Replicò Manuela “Le cose con Michele non vanno tanto bene…..abbiamo approfittato di questa mia trasferta per provare a vivere un poco da soli…. Una pausa di riflessione…” spiegò Maria. Manuela annuì “Vent’anni sono un casino…. Io non sono mai stata con lo stesso ragazzo nemmeno per 20 giorni….. ne trovo subito un altro che mi attira di più….” Spiegò a sua volta “Avrai disseminato la strada di cuori infranti…” rise Maria . Manuela diede un’alzatina di spalle poi assunse un’espressione furba “Ma ne ho fatti anche felici tanti…” disse con una risatina maliziosa…..”Non stento a crederci….” Ridacchiò a sua volta Maria.Maria lentamente si andava affezionando a Maria…. Molti l’avrebbero semplicemente definita una “puttanella” … ma lei sinceramente ne apprezzava la naturalezza… la capacità di abbandonarsi alla sua naturale sensualità, ai suoi desideri ed alle sue passioni. Anche se lei non sarebbe mai stata capace di comportarsi così sinceramente l’ammirava.Malgrado la differenza di età anche Manuela mostrava di considerarla una vera amica e, come spesso accade tra donne, non esitava a confidarsi con lei. Pur apprezzando la cosa, Maria spesso si trovava un poco in imbarazzo quando Manuela si lanciava in confidenze più intime”Non puoi continuare a restartene a casa tutti i week end…..io non so come tu faccia a resistere… da quanto tempo non vedi tuo marito??? Quasi due mesi??? Io non riuscirei a stare nemmeno una settimana senza scopare….”. le aveva detto un giorno cercando di convincerla ad uscire qualche volta con lei e subito dopo aveva rincarato la dose “Se vuoi organizzo con un mio amico che ha più o meno la tua età…. Lo conosco bene e sono certa che lui impazzirebbe per quelle tue belle tettone….”.Suo malgrado Maria non era riuscita a non ridere “…lo credo anch’io… almeno sino a quando non mi togliessi il reggiseno… allora cadrebbero sino alle ginocchia e dubito che resterebbe ancora così ammirato….” Scherzò, ma Manuela non si diede per vinta “… guarda che non saresti obbligata ad andarci a letto… è un uomo intelligente e gli farebbe piacere anche solo uscire con te…..” insistette “Tu ci sei uscita??” domandò Maria “Un paio di volte….” Rispose Manuela “E …ci sei andata a letto…” domandò Maria. Manuela annuì “Un paio di volte…” ridacchiò. “Vuoi dire che ci sei andata a letto già la prima sera???” domandò ancora Maria “E che serata sarebbe se non finisce a letto….” Ridacchio scherzosamente ma non troppo Manuela…Ormai Manuela passava gran parte del tempo in cui era a casa con Maria al punto che le due avevano fatto aprire la porta che metteva in comunicazione diretta i due mini appartamenti e spesso Maria se la ritrovava in casa senza preavviso. Un giorno la voce di Manuela la riscosse mentre un poco immalinconita stava sfogliando un vecchio album di fotografie “Ma eri bellissima… non che tu non lo sia ancora… ma in quella foto sei assolutamente strepitosa…” la sentì esclamare alle sue spalle “Vattene lecchina….” Scherzò Maria senza nemmeno voltarsi “Va bene allora dimmi chi è quel gran figo che sta uscendo dall’acqua???” domandò subito dopo Manuela. “Ragazzina datti una raffreddata… quello è mio marito Michele…..” rispose Maria con finta irritazione.”Come sei scontrosa oggi….” Scherzò Manuela “…se mi aiuti toglierò il disturbo subito… questo maledetto coso ha finito le batterie proprio sul più bello…. Non hai per caso due pile da prestarmi???” disse Manuela. “Adesso guardo…” disse Maria e si alzò, ma non appena voltatasi si bloccò fissando Manuela.La ragazza era completamente nuda e teneva in mano un gigantesco oggetto colorato che Maria impiegò qualche secondo ad inquadrare. “Dio mio Manuela… ma che cosa stavi facendo???” Balbetto sorpresa ed imbarazzata…”Mi stavo masturbando… l’uscita di ieri sera non è stata molto soddisfacente…” ridacchiò Manuela. Maria scosse la testa e si allontanò cercando le pile che Manuela le aveva chiesto.Ma la ragazza aveva notato il suo evidente imbarazzo “Non dirmi che tu non lo fai mai???” disse come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ancora una volta la naturale sfrontatezza di Manuela riuscì a rompere il velo d’imbarazzo che attanagliava Maria e lei rise “Diciamo raramente… e comunque come tutte le donne della mia età non sono così evoluta ed agli attrezzi meccanici preferisco cose più naturali….”Manuela scosse la testa “Molto meglio questo… dovresti provare… se vuoi ti porto dove l’ho comprato….” Disse e nuovamente Maria scoppiò a ridere “Tu vuoi vedermi morta… morirei di vergogna ad entrare in un simile posto….” Ma Manuela non sembrò molto convinta “Non capisco perché…. Comunque se vuoi te ne porto uno io….” Finalmente Maria trovò le pile che cercava e Manuela la ringraziò con un bacio e ritornò di corsa nel suo appartamento….lasciando sempre più esterrefatta Maria.Con l’accrescersi della confidenza Manuela incominciò ad insistere sempre di più perché lei uscisse con lei ed alcuni dei suoi amici, ma Maria continuava ad esercitare una strenua resistenza.”Va bene, ho capito che è inutile cercare di convincerti… però se sei una vera amica mi devi aiutare per la prossima settimana….” Le disse un giorno Manuela dopo l’ennesima discussione sull’argomento. “Sentiamo cosa dovrei fare….” Disse Maria un poco sollevata per quel cambio di rotta “La prossima settimana voglio invitare un ragazzo al quale faccio il filo da un sacco di tempo….” Disse Manuela “E io che centro?” domandò Maria subodorando una trappola. “Niente… ma devi sapere che lui è un tipo un poco mammone e poco mondano… non ama i ristoranti e le discoteche… pensavo di preparargli un buon pranzetto casalingo…. Ma come sai non so cucinare…. Sono sicura di cavarmela egregiamente nel dopocena… ma prima ho bisogno del tuo aiuto….”.Maria si mise a ridere “Questo si chiama ingannare la gente….” E Manuela scrollò le spalle “Un piccolo inganno a fin di bene…. Vedrai che dopo non si lamenterà…” ridacchiò a sua volta. Maria accettò ma la settimana successiva se ne pentì dal momento che Manuela sembrava così eccitata da quell’invito a cena che la tormentò quasi ogni giorno per definire il menù. ll giorno fatidico Maria prese persino un permesso per trascorrere il pomeriggio in cucina a preparare la cena.Poi aiutò Manuela a preparare la tavola ed infine tornò in cucina a controllare tutto e quando Manuela rientrò iniziò a darle le istruzioni per gli ultimi tocchi prima di servire le portate. “Hai capito tutto??” domandò “Posso andare???” , ma notò subito lo strano sorrisetto di Manuela mentre la ragazza scuoteva la testa “Troppo tardi… sono già arrivati… il nostro trucco è scoperto….” Ridacchiò lei “Arrivati chi… il nostro trucco cosa???” domandò Maria senza riuscire a capire “Vieni con me… arrendiamoci all’inevitabile….” Le disse Manuela prendendola sottobraccio.Quando giunse in salotto Maria notò subito che il tavolo era apparecchiato per 4 e non per tre come l’aveva lasciato…. Un’altra breve occhiata e notò i due uomini seduti sul divano “Maria ti presento Sandro e Giuseppe….” Maria dovette sforzarsi per non tentare di sistemarsi un aspetto che giudicava disastroso mentre sorrideva forzatamente ai due uomini.Sandro era un ragazzo di circa 25 anni alto ben oltre il metro e novanta e con un fisico che pareva scolpito nel marmo… Giuseppe poco sotto il metro ed ottanta aveva invece i capelli leggermente brizzolati e pur essendo vestito sportivamente appariva elegante e raffinato. “Piccola strega te la farò pagare….” Sussurrò Maria non appena le fu possibile… Manuela finse di non aver sentito.Malgrado tutto la serata per Maria risultò decisamente piacevole…Manuela e Sandro davano brio alla serata, Giuseppe era discreto ma piacevole e per Maria fu un vero piacere dopo tanti mesi ritrovarsi a parlare con un uomo…. Alla fine quando venne l’ora di ritirarsi Maria lo fece a malincuore “Ti accompagno a casa…..” si offrì galantemente Giuseppe “Purtroppo abito molto vicino… oltre quella porta…..” rispose Maria e negli occhi di lui lesse che l’avrebbe comunque accompagnata molto volentieri…..Lo salutò con un leggero bacio su di una guancia ringraziando per la splendida serata e, malgrado le insistenze di Manuela varcò la porta divisoria richiudendola alle sue spalle.Quella notte non riuscì a prendere sonno tormentata da qualcosa che la rodeva dall’interno e dai risolini soffocati che si udivano in lontananza….verso le tre del mattino uscì sul balcone per prendere una boccata d’aria e fu allora che notò Sandro e Giuseppe che uscivano insieme dal residence, guardò verso l’appartamento di Manuela e notò che una luce era ancora accesa….”Mi dispiace ragazzi…. La serata non è andata esattamente come speravo…. La mia amica è così timida ed indecisa….” Disse Manuela dopo che Maria se ne fu andata. Giuseppe ancora in piedi vicino alla porta guardò Manuela seduta accanto a Sandro… le mani di lui si erano già posate sulle sue cosce. “Be ragazzi… forse è meglio se vi lascio soli… è inutile che ci roviniamo tutti la serata…” ridacchiò. “Ma Sandro… se fai così mi sento in colpa… in fondo sono stata io a convincerti ad accettare questo invito….” Disse Manuela alzandosi e raggiungendolo….”. Sei un tesoro Manuela… ma non vedo proprio cosa potresti fare…..” disse lui abbracciandola…subito dopo però l’uomo s’irrigidì, mentre la mano di Manuela incominciava ad accarezzarlo attraverso i pantaloni “Io veramente un modo per farmi perdonare lo conoscerei… se voi ragazzi non vi scandalizzate….” ridacchiòLo sguardo di Giuseppe s’incontrò con quello di Sandro che fissava anch’egli stupito ciò che Manuela stava facendo. Incoraggiata dal fatto che Sandro non si era sottratto la mano di Manuela si fece più audace… il rumore della zip lacerò il silenzio della stanza…Manuela era inginocchiata davanti ai due… il vestito era abbassato lasciando scoperti i grossi e sodissimi seni mentre le mani e la bocca lavoravano abilmente sui due membri eccitati… la mano di Sandro la prese per la nuca costringendola con dolcezza ad affondarsi ancor più profondamente il membro in gola….Manuela trasse un gemito e si sforzò di ingoiarlo anco più profondamente… poi quando lui la lasciò libera ripetè il trattamento anche sul membro di Giuseppe mentre Sandro si spogliava per poi raggiungerla e stendersi sotto di lei ed iniziare a leccarla… la sua lingua si spinse tra le grandi labbra… vi giocò risalendo poi verso il clitoride eccitato. Quando la lambì Manuela gemette nuovamente soffocata dal membro che ora le scorreva con forza tra le labbra.Facendo forza su se stessa Manuela si staccò da Giuseppe e prese a spogliarlo mentre Sandro non smetteva di leccarla “Mi avete fatto venir voglia di fare cose pazze… ridacchiò e poi si mosse rapida prendendo Giuseppe e guidandolo a porsi vicino a Sandro. I due uomini non capivano cosa volesse fare ,ma quando i loro membri entrarono in contatto protestarono “Ma non così… cazzo che schifo Giuseppe….” Protestò Sandro “Non dirlo a me…” gli fece eco l’altro “Zitti voi due… volete che ve li succhi??? Allora lasciatemi fare….” Ridacchiò Manuela…Le sue mani posero i due membri eccitati quasi attaccati.. poi lei si chinò e la sua lingua iniziò a lambirli contemporaneamente…. Li imperlò di saliva poi iniziò a far penetrare i due membri tra le sue labbra. Muggendo e soffiando per lo sforzo e dilatandosi la bocca in modo osceno riuscì alla fine a farli penetrare gratificandoli con un gran lavoro di lingua.Ora danzava su Sergio mentre Sandro in piedi davanti a lei le porgeva oscenamente il membro da succhiare. Manuela s’interruppe per un attimo e mentre non smetteva di masturbare Sandro lo fissò negli occhi “E’ fantastico… ma vorrei tanto qualche cosa di più….” Gemette “Tutto quello che vuoi piccola… tutto quello che vuoi….” Disse Sandro con voce tremante ed infilandole subito dopo il membro in bocca per alcune stantufate veloci…. Manuela riuscì nuovamente a sottrarsi… ” … mi piacerebbe tanto che tu adesso mi leccassi…..” gemette. Sandro annuì…. “Si adesso ti lecco il culo e poi ti scopo anche li…..” mugolò eccitatissimo… poi si spostò e poco dopo le divaricò oscenamente le natiche iniziando a leccarle il roseo forellino anale… Manuela si abbassò su Giuseppe e lo baciò freneticamente.Poco dopo si rialzò ed implorò….”Scendi per favore… leccami anche la fichetta….”. Sandro la guardò stupito “Ma cazzo Giuseppe ti sta scopando…. Protestò…. “Leccamela….” Quasi urlò Manuela eccitatissima…. Sandro si abbassò ed iniziò a leccarla tra l’ano e la vagina “NO… non così…. Lecami la fichetta….” Protestò Manuela… scuotendo la testa Sandro scese e dopo qualche ulteriore esitazione iniziò a leccarla “Si!!!!!” le sfuggì dalle labbra dischiuse per il piacere mentre la lingua di Sandro contornava la sua vagina sfiorando il membro di Sergio che vi scorreva dentro. Il corpo di Manuela venne scosso da un potente orgasmo che quasi la fece crollare esausta… Sandro ne approfittò e smise di leccare spostandosi in modo da poter affondare il membro tra le natiche di Manuela….I due membri scorrevano potenti dentro di lei…. Poteva sentirli fondersi quasi in un unico gigantesco membro che la dilatava oltre ogni ragionevole limite “Siete fantastici… scopatemi… inculatemi….” Gemeva lei “Te ne diamo quanto ne vuoi puttana….” Ringhiò Giuseppe agitandosi sotto di lei per penetrare ancor più profondamente “Voglio che prima di venire me lo diciate…..” gemette Manuela. “Perché??? Che cosa vuoi fare??? Non dirci che non prendi la pillola….” Ridacchiò Giuseppe. Lei scosse la testa “No… voglio che vi sborriate addosso,,, tu Sandro sborrerai addosso a Giuseppe e tu Giuseppe sborrerai addosso a Sandro,…. Io poi vi ripulirò tutti e due con la mia lingua….. ” gemette Manuela mentre nella sua mente dava corpo a quella fantasie.”Tu sei matta….” Gemettero i due che però con i loro affondo diedero prova di essersi eccitati a quelle parole… così quando Manuela percepì che Sandro stava per godere si sfilò rapida e con la mano lo masturbò . Pochi colpi bastarono e prima che Giuseppe potesse sottrarsi una pioggia di sperma gli ricadde addosso. “Brutto frocio bastardo… Ruggì l’uomo e mentre Sandro si accasciava a terra esausto si alzo masturbandosi e poco dopo anche l’amico subì la stessa sorte. Manuela si gettò avida prima su Sandro e poi su Giuseppe e , come promesso li ripulì con la lingua che cacciava le piccole gocce di sperma saettando vorace…. Con la bocca ancora impastata del loro sperma li baciò uno alla volta… poi li attirò a se e li baciò nuovamente e questa volta anche le lingue dei due uomini si sfiorarono…..”Non provarti più a giocarmi un simile scherzo……” le disse Maria non appena Manuela ancora assonnata comparve sulla porta “Hai del caffè… io sono rimasta senza…” sbadigliò lei dirigendosi direttamente verso la cucina di Maria “Stammi a sentire quando ti parlo…” disse Maria seguendola verso la cucina “Ti spiace se ti ascolto mentre preparo un caffè… questa mattina sono distrutta ” disse per tutta risposta Manuela.”Va be… in fondo anche tu hai avuto la tua punizione… andandomene ti ho rovinato la serata con Sandro… sono rimasti a lungo comunque … li ho visti uscire verso le tre….” Disse un poco raddolcita Maria.Manuela mise la caffettiera sul fuoco e poi si voltò verso di lei “Guarda che non hai rovinato nessuna serata…” le disse Maria la fissò con aria incerta… ma il sorriso malizioso di Manuela la diceva lunga “Non dirmi….” Balbettò Maria “E che cosa dovevo fare… l’avevi eccitato da pazzi…. Ti sbavava dietro e tu te ne sei andata… io sono una ragazza sensibile sai… ” ridacchiò Manuela “Grazie per il sacrificio….” Non seppe che dire Maria “Di nulla… non lo faccio spesso con due uomini perché è troppo impegnativo… per questo sono distrutta… ma che sensazioni fantastiche….” Disse Manuela assumendo un’espressione sognante….Maria scosse la testa ed alzò le braccia in tono di resa “Ragazza per me sei troppo… mi arrendo….” Ed uscì dalla cucina.Andò a sedersi in salotto… Manuela la raggiunse poco dopo con in mano una fumante tazza di caffè. “Non riesco a capire proprio perché tu te ne sia andata….si vedeva lontano un chilometro che Giuseppe ti piaceva……” commentò per poi bere una lunga sorsata di caffè. “Hai ragione ma vedi… io sono una donna sposata… non una puttanella come te…” ridacchiò sconsolata cercando di sdrammatizzare.”Ma non hai detto che tu e tuo marito avete deciso di prendervi un periodo di pausa per riflettere… secondo me questo significa che se ti capita l’occasione e ne hai voglia una scopata ogni tanto dovresti fartela….” “Maria scosse la testa ” hai ragione… ma vedi non me la sento… e se poi Michele mi dicesse che lui non l’ha fatto??? Mi sentirei morire….””Chi tuo marito??? Ma Maria aprì gli occhi… è un figo incredibile… le ragazze si butteranno nelle sue braccia sarebbe un santo se resistesse tanti mesi lontano da te….”. Maria annuì “Comunque preferisco essere io a essere quella che non l’ha fatto…..” disse.Dopo quel giorno sembrò che Manuela si fosse rassegnata e non insistette più perché lei uscisse con lei.Erano le 18… Maria era appena rientrata a casa quando il telefono squillò “Pronto ” disse rispondendo “Ciao Maria… come stai….” La voce di Michele la fece tremare come una foglia esposta al vento “Ciao Michele… a che devo questa telefonata….” Disse sperando che la sua voce non tradisse l’emozione intensa che provava in quel momento “Senti lo so che è contro i nostri patti… ma ero da queste parti per lavoro e ho pensato che potremmo fare uno strappo e cenare assieme….” Disse lui.Maria fu assalita dal panico… voleva anche lei vederlo… ma sapeva che era ancora troppo presto… che se lo avessero fatto sarebbero ricaduti nell’antica monotonia che avrebbe lentamente ucciso il loro matrimonio…. Ma era troppo debole ed accettò. “Va bene… ma sono troppo stanca e domani ho una giornata terribile… se vieni qui preparo velocemente qualche cosa….” Disse “Va bene… tanto io poi devo ripartire presto….” Rispose lui e concluse la telefonata con un “Grazie…”Dopo pochi minuti dall’arrivo di Michele Maria ebbe la netta sensazione che quell’incontro avrebbe solo peggiorato le cose… entrambi apparivano imbarazzati e confusi… i minuti sembravano non passare mai mentre pur avendo tante cose da dire i due facevano fatica a spiccicare parola.Con sollievo Maria vide la porta divisoria aprirsi e comparire l’immagine famigliare di Manuela… “Che ne dici Maria… sono abbastanza Figa???” esordì Manuela prima di accorgersi della presenza di Manuela “Maria scoppiò a ridere rompendo la tensione che l’attanagliava.”Dio mio scusami non sapevo avessi gente….” Disse Manuela.. e per la prima volta Maria la vide arrossire leggermente “Scusala Michele… è un po’ matta ma è una brava ragazza…” disse Maria e subito dopo presentò Michele a Maria , poi prese sotto braccio Manuela e la condusse in cucina dicendo ad alta voce “Vieni Manuela dammi una mano a preparare qualche stuzzichino…”.”Che figura di merda… chissà che cosa penserà di me tuo marito…. ” disse Manuela non appena furono sole in cucina “Non ti preoccupare cara… dopo che ti avrà guardata un poco non si ricorderà nemmeno che sia accaduto….”. disse e Manuela rise nervosamente “Vuoi sempre farti perdonare per quella famosa sera???” domandò Maria. Manuela annuì con forza “Certo ” Allora fai una telefonata al ganzo per il quale ti sei vestita così indecentemente e fermati con noi a cena….” Le disse Maria.Manuela la guardò perplessa “Ma perché… è tanto tempo che non vi vedete… secondo me dovreste stare soli….” Cercò di dire Manuela “Fidati…. Non è il momento… prima che arrivassi tu stavamo li muti come pesci….vuoi aiutarmi o no???” la incalzò Maria. Manuela annuì poi aprì la borsetta e preso il cellulare fece una telefonata.Il brio e la vivacità di Manuela salvarono la serata, ad incominciare da quando tutti e tre se ne stavano in cucina con Maria che preparava la cena e Manuela che cercava di aiutarla combinando più disastri che altro per continuare con la cena in cui Michele incominciò a sentirsi tanto a suo agio da lanciarsi in battute con un umorismo che Maria quasi non ricordava nemmeno più che possedesse.Verso le 23 però Michele annunciò che era ormai giunta l’ora di partire e Manuela dopo un breve e cordiale saluto li lasciò soli. “Fammi restare….” Le sussurrò Michele mentre l’abbracciava. Maria avrebbe voluto, ma allo stesso tempo provò nuovamente il timore di sbagliare… di rovinare tutto “Abbiamo preso la decisione giusta Michele… non roviniamo tutto….” Gli rispose poi lo baciò teneramente. Con un breve ed amaro sorriso Michele la salutò. Maria richiuse la porta e poco dopo Michele bussò nuovamente alla porta…. Facendo forza su se stessa e stringendo le mani sulle orecchie per non sentire… Maria si allontanò dalla porta diretta verso la camera. Michele rimase immobile davanti alla porta con ancora la mano chiusa a pugno ed alzata. Se almeno lei gli avesse concesso di riabbracciarla… di baciarla anche solo per una notte….sentiva di non riuscire ad andare avanti… e quella sera ne era stata la prova…. La presenza di Manuela era stata una sofferenza per tutta la serata ed i suoi sensi parevano impazziti….”Devi avere pazienza… sta attraversando un momento difficile….” Disse una voce e lui istintivamente si voltò.Manuela stava sulla porta del suo appartamento, avvolta in una delicata vestaglia di seta. Michele annuì senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso…”Tu mi sembri sconvolto… vuoi qualche cosa da bere?? Un caffè… non puoi guidare in questo stato….” Gli disse lei “Grazie… ” rispose Michele e senza riuscire a trattenersi varcò la soglia dell’appartamento di Manuela pur sapendo come sarebbe andata a finire….Lui stava seduto in salotto… Manuela gli portò il caffè “Come ti dicevo prima devi avere pazienza Michele… Maria ha le idee molto confuse e non devi cercare di forzarle la mano….” Gli disse lui annuì “Si lo so… ma anch’io ho le idee molto confuse… anch’io sto attraversando un momento difficile… credi che sia facile vivere lontano dalla propria moglie mesi e mesi… Cristo sono un uomo sano io…. Questa sera le ho solo chiesto di poter restare con lei… sarei ripartito domani mattina… avevo … ho bisogno di lei….” Disse di slancio Michele….” Manuela si strinse a lui “Ti capisco… ma non posso che ripeterti che devi cercare di restare calmo… di non costringerla a prendere decisioni affrettate…”. La reazione di Michele fu brusca.Ma non capisci…” disse alzandosi di scatto e sottraendosi al contatto con il suo corpo….”Sono almeno sei mesi che io e Maria non facciamo all’amore… per me è ormai un tormento… anche stare qui con te… la nuova amica di Maria per me è un tormento… tu sei una donna… sei giovane… sei bella sei desiderabile…” Manuela si era alzata ed ora stava in piedi vicino a lui… “Quanto avrei voglia di stringerti a me….. di accarezzarti…. Mia moglie è di la… una piccola parete ci divide… ma io lo farei senza esitazione…. Capisci a che punto sono arrivato???”.D’istinto, senza riflettere Manuela prese la mano che lui agitava davanti al suo volto, la baciò poi se la portò sul seno e la spinse sotto la sottile vestaglia.Michele emise un gemito “Ma che cosa fai….”. Manuela gli pose un dito sulle labbra “Ti do quello di cui hai bisogno….” Sussurrò e subito dopo lo baciò… non parlarono più.Quando lei si aprì la vestaglia mostrandogli i sodissimi seni, lui vi si gettò baciando e mordicchiando avidamente i grossi capezzoli. Manuela gli accarezzava i capelli incitandolo “Mordicchiameli… ricorda che non stai facendo all’amore… stai scopando….” Lui iniziò a mordicchiarglieli e lei dovette mordersi a sua volta le labbra per non gemere… La vestaglia cadde a terra e lei rimase nuda… lo aiutò a spogliarsi e non appena lui si fu sfilato i pantaloni si gettò ai suoi piedi ed abbassate le mutande s’impossessò del membro eretto “Lo sapevo hai proprio un bel cazzo…” gemette e subito se lo infilò in bocca “Puttana…” gemette lui e la prese per la nuca affondando più profondamente nella sua gola… il suo bacino ebbe alcuni moti inconsulti che fecero tossicchiare Manuela… Con calma sopportò il suo assalto iniziale poi appena Michele ebbe ripreso un minimo di controllo iniziò a leccarlo e succhiarlo come sapeva…la sua lingua scorreva dal glande sino ai coglioni… le labbra carnose accoglievano il glande e scorrevano lungo l’asta quasi a volerlo ingoiare tutto per poi abbandonarlo e riprendere l’abile lavoro di lingua…Incapace di resistere Michele la fece alzare e la stese sul divano… la sua bocca e le sue mani s’impegnarono sul pube di lei… la lingua tormentava il turgido clitoride… la dita la penetravano sempre più profondamente e rudemente… ben presto il ventre di Manuela si sciolse e la sua vagina divenne un lago di dolci umori ai quali lui si dissetò avidamente.”Scopami…” gemette Manuela… il corpo di Michele rispose come un diapason… la fece voltare con la pancia sul divano e portatosi alle sue spalle la penetrò con vigore… il pube prese a sbattere freneticamente contro le sue sode natiche “Lo sentì…” ruggì “Cazzo come è duro… mi stai spaccando…” gemette Manuela “E’ quello che voglio… te la distruggo non potrai più scopare per una settimana dopo questo trattamento…” continuò eccitatissimo Michele…Le sue mani forte l’afferrarono la voltarono e lui la penetrò nuovamente tenendola oscenamente scosciata… penetrando completamente in lei sino a farla gemere ad ogni affondo. Estasiato dal dolce sobbalzare dei seni di Manuela Michele si chinò… la sua bocca si applicò ai capezzoli duri come il marmo ed il primo travolgente orgasmo esplose in Manuela….Lei gli passò le gambe intorno alla vita.. lo attirò a se facendolo penetrare ancor di più… il glande prese a sbattere furiosamente contro la bocca dell’utero, e Manuela gemette di dolore ma non lo allontanò.”Sei una vacca… e ti scoperò come tale…” ruggì Michele. Manuela si ritrovò carponi sul pavimento con Michele che la cavalcava spronandola furiosamente… palpandole i grossi seni,… torcendole perversamente i capezzoli… sentì che Michele stava passando il limite ed era ormai incapace di resistere “Vienimi in bocca….” Gemette… lui la accontentò.Le sue mani forti la rovesciarono sul pavimento… lui le salì a cavallo masturbandosi freneticamente… Manuela spalancò la bocca e lui vi appoggiò il glande… il primo furioso schizzo le scese direttamente in gola.. la fece tossire ma Manuela non si sottrasse non chiuse la bocca e nuovo sperma le si riversò in bocca… Manuela mugolò e bevve… bevve e mugolò sino a che lui affranto non si accasciò a terra …..Maria si svegliò senza capire che cosa stesse accadendo. Manuela era sul letto accanto a lei, l’abbracciava e singhiozzava. “Maledizione …volevo non dirtelo ma non posso….”. Maria fece fatica per riacquistare lucidità e poi le prese la testa costringendola a fissarla “Adesso calmati e spiegami che cosa è successo…..” incominciò a preoccuparsi quando Manuela abbassò gli occhi. “Maledizione è anche colpa tua… se tu non avessi insistito per farmi restare ieri sera… se tu non lo avessi mandato via….”. Per qualche istante Maria non riuscì ancora a capire poi lentamente gli occhi le si aprirono “Stai parlando di Michele vero??? Ci hai scopato vero???” disse quasi in trance. “Cazzo Maria lo sai come sono fatta??? Ma in fondo è meglio così no… lo sai che io non scopo mai due volte con lo stesso uomo….” Continuò a singhiozzare Manuela “Se mi perdoni giuro che non scopo più per una settimana….”.Incredibilmente a quelle parole Maria iniziò a ridere…. Dapprima in modo appena accennato… poi in modo sempre più aperto. Manuela la guardò perplessa poi iniziò a ripetere ossessivamente “Allora non sei arrabbiata….” Maria la prese a l’abbracciò “No ragazzina… non sono arrabbiata…” le disse accarezzandole i lunghi capelli “Ma non devi essere arrabbiata nemmeno con lui…. Sta soffrendo tanto sai… ed era così solo… per questo è entrato in casa mia quando gli ho aperto…..” disse con foga Manuela perorando la causa di Michele “Non ce l’ho nemmeno con lui….” La rassicurò Maria “Anche se non gli hai aperto solo la porta ma anche qualcos’altro vero????” e con le mani le fece il solletico tra le cosce ed anche Manuela si mise a ridere.Maria successivamente si sorprese di poter parlare tranquillamente dell’accaduto “Secondo me dovresti andare da lui e farla finita con questa stupidaggine… hai un marito fantastico Maria….” Le disse Manuela “Lo so… e me ne convinco ogni giorno di più… ma il parere di un’esperta come te mi conforta… sono sicura che nel tuo letto ne sono passati tanti….” Scherzò Maria “Non so… generalmente non chiedo ad un uomo se è sposato prima di portarmelo a letto….” Ridacchiò Manuela stando allo scherzo.”Va bene… però d’ora in poi cerca di evitare quelli che sai per certo che sono sposati….” Aggiunse Maria e lei alzò solennemente la mano per giurare “Non sai cosa mi costi….. oltre a essere un gran figo Michele è anche una bomba….” “Non me lo ricordare per favore… è già abbastanza difficile resistere così…..” la interruppe Maria.”Forse conosco un rimedio che potrebbe ridarti un po’ di forza….” Disse maliziosamente Manuela “E sarebbe?” domandò Maria “Ricordi Giuseppe… quel simpatico e fighissimo signore che abbandonasti solo costringendomi a consolarlo?” domandò Manuela “Già in altre parole quello che ti sei fatta insieme all’altro … come si chiamava Sandro???” “Non me ne parlare… al solo pensiero….” La interruppe Manuela stralunando gli occhi come per estasi “… comunque si si chiamava Sandro è hai capito benissimo…. Mi piacerebbe replicare quella bellissima serata….”Maria assunse un’espressione pensosa poi scosse leggermente la testa “Non sono sicura…. Forse è meglio che ci pensi ancora un po’…. Non vorrei farti fare ancora brutta figura tirandomi indietro …..”, Manuelae strinse le spalle “Come vuoi……”I giorni passavano e più rifletteva e più Maria si rendeva conto di essere pervasa da una strana inquietudine, di avere dubbi sul suo amore per Michele. Forse era stata Manuela con il suo comportamento libero e spregiudicato, la sua naturale sensualità a far nascere in lei quei dubbi… forse erano da sempre in lei solo soffocati dai pregiudizi di una rigida educazione. Il pensiero di un incontro con un uomo che non fosse Michele la attirava ed allo stesso tempo la spaventava….ma non sapeva nemmeno lei per quanto tempo la paura sarebbe stata superiore ad un’attrazione che cresceva giorno dopo giorno….””Sono qui a fantasticare…. Ma chi vuoi che ti desideri… vecchia e grassa come sei….” Si disse guardandosi allo specchio poi ricordò Giuseppe che l’aveva corteggiata per tutta una serata… che avrebbe voluto passare la notte con lei “Chissà che cosa gli aveva raccontato quella strega di Manuela…..” si disse per giustificare un’attrazione che non credeva possibile.Poi improvvisamente prese una decisione e spogliatasi indossò un minuscolo bikini. Pochi minuti dopo si trovava tranquillamente sdraiata al sole lungo il bordo della piscina.”Buon giorno signora… lei è sicuramente una nuova ospite….io sono Walter il bagnino…. Se ha bisogno di qualche cosa non ha che da domandare….” Disse una voce . Maria aprì leggermente gli occhi e vide un bel ragazzo poco più che ventenne non molto alto ma decisamente muscoloso. Maria scosse la testa “No sono ormai molti mesi che abito al residence…. Ma non mi ero mai decisa a venire in piscina….” Rispose “Comunque mi chiamo Maria ed al momento non ho bisogno di nulla grazie….”.Il ragazzo sorrise “Non doveva aspettare tanto…..niente di meglio che rilassarsi prendendo il sole…..” disse il giovane. Maria annuì “Verrei più spesso se potessi avere un posto un poco più riparato…. Capisce alla mia età si preferisce prendere il sole in modo più discreto…..”Walter scosse la testa “Se vuole posso procurarle un posto più appartato… ma se lo lasci dire, lei può camminare a testa alta… l’avessero molte giovani un fisico come il suo…..”.Maria rise “Fa parte dei compiti del bagnino adulare le clienti???” domandò. Lui sorrise e scosse la testa “Lo giuro su quanto ho di più caro… la mia piscina… sono assolutamente sincero….”. Maria annuì leggermente… poi tornò a stendersi lasciandosi crogiolare dal sole. Nei giorni successivi tornò con regolarità in piscina ogni volta che il lavoro glielo permetteva.”Dio mio hai un abbronzatura fantastica… ma come hai fatto???” domandò Manuela “Non dirmi che l’hai preso sul balcone perché non ci credo”. Aggiunse subito dopo. Maria scosse la testa “No… da qualche tempo mi sono decisa ad andare in piscina….” Rispose. Manuela ridacchiò. “Anch’io ci avevo provato un po’ di tempo fa… ma non sono mai riuscita ad abbronzarmi…” disse assumendo una strana espressione che ridestò la curiosità di Maria “Davvero e come mai??? Mi sembra che l’esposizione sia ottima…..” commentò Maria.Manuela fece spallucce “Chissà… forse perché passavo troppo tempo chiusa nelle cabine con il bagnino….quel ragazzo non è male sai?? Anzi è grande…un po rozzo forse… ma grande…..” Ridacchiò “Ma non ti stanchi mai???” fu lo sconsolato commento di Maria “E perché??? Ci sono talmente tanti modi di farlo… e tanti uomini con cui farlo…..” rispose sorridente Manuela.Nei giorni successivi Maria si accorse che Walter sembrava molto interessato a lei. Era sempre molto premuroso, spesso si fermava vicino a lei a chiacchierare e, almeno così sembrava a Maria, lanciava lunghe occhiate ai suoi seni. “Non dovresti perdere tanto tempo con una vecchietta come me Walter…” disse un giorno scherzando “Se tutte le vecchiette fossero come lei signora Maria… per le giovani non ci sarebbe più spazio….” Rispose lui galante. Maria lo guardò sorridendo con espressione enigmatica “Walter scusami la domanda… mi sbaglio o mi sembra che da un po mi stai facendo la corte???”. “Ma signora Maria cosa va a pensare… le sembro il tipo da fare una cosa simile….” Rispose Walter sfoderando un beffardo sorriso…. “Meno male… perché sai corteggiare una donna della mia età non è facile come corteggiare le ragazzine sai….” Continuò a giocare Maria.Lui annuì “Certo capisco cosa intende…. Magari occorre mandare dei fiori… fare un invito a cena in un bel ristorante pieno di atmosfera….” , Maria annuì “certo non potrei comportarmi come con una ragazzina… non potrei dirle Maria mi fai impazzire…. Se potessi ti trascinarti in una cabina per mostrarti sino a che punto…..” disse lui senza mai staccarle gli occhi di dosso…. Maria si accorse che i suoi capezzoli incominciavano ad inturgidirsi “Certamente no….” Riuscì solo a dire per paura che la voce tradisse quello che provava…..,”E’ stato un piacere chiacchierare con te Walter… adesso vado a farmi un bagno e poi me ne torno a casa…” disse Maria e subito dopo si alzò e con mosse armoniose si tuffò in piscina.Nella cabina si sfilò il costume e prese ad asciugarsi i capelli. Ad un tratto trasalì al rumore della porta che si apriva…. Non se l’era aspettato malgrado per ogni evenienza avesse evitato di chiudere. A fugare ogni dubbio sulle intenzioni dell’uomo sentì la serratura scattare.Poi Walter le fu alle spalle “Grazie per aver lasciato aperto mia bella signora…..ne deduco che oggi avevi voglia di cazzo…. Sono venuto per accontentarti….” “Alla faccia della raffinatezza…” pensò Maria…le mani di Walter si posarono sui suoi seni “Proprio come immaginavo… due belle tette da vacca… grosse morbide…” le sussurrò Walter mentre premeva il suo pube contro le natiche nude di Maria… attraverso il costume lei poté percepire chiaramente il membro eccitato… era grosso come non aveva mai immaginato che potesse essere… istintivamente si mosse per accentuare il contatto.”Ti piace bella signora… lo senti come è grosso… pensa cosa ti farà quando te lo metterò dentro….” Continuò Walter senza smettere di accarezzarle i seni… i capezzoli di Maria erano ormai duri e le dolevano piacevolmente. “A questo punto dovresti essere già tutta bagnata… sentiamo se ho ragione…” continuò lui.. e la sua mano scese lungo il ventre di Maria… raggiunse il pube e si spinse con le forti dita a sfiorare il clitoride … a penetrare tra le grandi labbra. “Come immaginavo… sei un lago….. la mano si staccò da lei dal rumore alle sue spalle Maria capì che il giovane si stava leccando le dita “Profumo da gran signora… ma non ti montare la testa sei una puttana come tutte le altre….” Ridacchiò lui… la sua mano tornò a sondarla tra le cosce… poi Walter la costrinse a leccare e succhiare le sue dita sporche dei suoi stessi umori.Maria non resisteva più e fece per girarsi… ma lui glielo impedì “Resta così………. Tu sei solo una puttana… decido io che cosa fare….” Ruggì Walter. Quando lo sentì chinarsi e spingere la lingua tra le sue cosce per poco le gambe di Maria non cedettero… un gemito di piacere le sfuggì dalla gola… subito sussultò mentre lui spingeva due dita dentro di lei………Walter improvvisamente si staccò da lei…. “Adesso puoi girarti…. ” le disse e quando lei si voltò per la prima volta vide l’enorme membro tra le mani del giovane… lo faceva sobbalzare… dai bella signora… vieni qui ed inginocchiati davanti a me…. Voglio che mi dimostri quanto sei brava a succhiare i cazzi…..” la incitò….. senza esitare Maria lo accontentò. Iniziò passandosi quell’enorme membro sul viso… baciandogli e leccandogli lo scroto… poi iniziò a risalire lentamente lungo l’asta… giocando con la lingua su ogni millimetro infine contornò amorevolmente il glande ed iniziò nuovamente a scendere… ma lui la bloccò strattonandola per i capelli “Basta giocare… ti ho detto di succhiarlo….” Disse Walter e Maria lo accontentò ancora una volta accogliendolo in bocca…. La mano non si staccò e dettò il ritmo del pompino… la costrinse ad affondarsi profondamente quell’enorme bastone in gola,…. Quasi al limite dell’asfissia… intanto Maria si accarezzava come non le capitava più da anni….Quando lui decise il membro scomparve in lei con facilità… Maria si sentì dilatata come mai in vita sua… ma senza provare dolore… tutto il suo essere si concentrò su quel membro che scorreva in lei… sulle dita che le sfioravano il clitoride…… sulla mano che le accarezzava i seni strizzando malignamente i grossi capezzoli….. il suo respiro divenne più affannoso… i suoi gemiti sempre più ravvicinati sino a fondersi in un unico interminabile gemito mentre l’orgasmo la travolgeva.”Godi puttanona… c’e ne ancora sai….” Lo sentì dire mentre docile si lasciava guidare dalle sue mani. Ora era appoggiata alla panchina della cabina… il sedere rivolto verso l’alto e la testa tra i gomiti…. Walter la penetrò nuovamente mentre le sue mani giocavano con le grandi natiche “Complimenti un culo bellissimo… peccato che questo forellino sia così stretto…. Mi spellerei il cazzo se cercassi di sfondartelo….” Rise Walter… ma un suo dito violò l’inviolato sfintere di Maria.Invece di sottrarsi Maria gemette “Ti piace è????” gridò lui accentuando il moto dei suoi fianchi… le natiche di Maria risuonarono oscenamente percosse dal pube di Walter. Le mani di lui tornarono sui suoi seni….. ed improvvisamente lui si staccò nuovamente da lei…. “Adesso te lo metto tra queste belle tettone….” Ridacchiò lui… la fece stendere sulla panca e le salì a cavallo adagiando l’enorme membro tra i seni di Maria….lei istintivamente strinse le carni intorno all’asta e lui iniziò a muoversi “E brava signora… quante spagnole hai fatto in vita tua… scommetto che hai iniziato presto vero???? ” rise sguaiatamente….il glande avanzava sino a pochi millimetri dal suo viso… Maria protese la lingua e lo lambì…..pochi abili colpi e Walter perse il controllo…. Maria chiuse gli occhi mentre un diluvio di sperma le pioveva sul viso… “Apri la bocca troia… bevi tutto….” Gemeva Walter… Maria obbedì e la lingua frullò nell’aria catturando le gocce di sperma che le piovevano addosso………Walter se ne era andato… lasciandola distrutta e distesa sulla panchina… Maria si sforzo per alzarsi e tornare a chiudere la porta… si guardò allo specchio e vide il viso ridotto dallo sperma ad un’oscena maschera…. Con calma aprì e regolò la doccia e s’infilò sotto il tiepido getto… sperando che le gambe la reggessero….”Allora Maria per quella famosa cena… ci hai pensato???” domandò Manuela “Non so se vi sia ancora ragione di farla….” Rispose pensierosa Maria. Manuela si mise a fissarla “E questo che cosa vuol dire???” domandò “Niente… solo che ho riflettuto… e forse ho già le risposte che cercavo….” Rispose evasiva Maria “Per la verità la risposta che cercavi ha anche un altro nome meno poetico…. Se hai già quella risposta vuol dire che ti sei fatta una sana scopata con qualcuno… se sei un’amica mi devi assolutamente dire chi è …..” sbraitò Manuela “Ma dai…. Lasciamo perdere…” tentò di svicolare Maria “Non lasciamo perdere… io ti racconto sempre tutto… sai che è così… anche la volta che mi sono scopato tuo marito non ho saputo non dirtelo….” “Grazie per avermelo ricordato….” Rispose Maria per un attimo adombrata “Su dai non fare la santarellina adesso… anche tu l’hai tradito e quindi adesso siete pari….sputa solo quel nome….”. Maria non rispose restandone per lunghi istanti in silenzio poi trasalì “Walter… ti sei fatta Walter… non può essere che così…. O sei a lavorare o sei in piscina… e la sera non esci mai….” . Maria fu investita da Manuela che l’abbracciò esultante “Avanti adesso raccontami tutto… quando è successo… come ti ha convinta… come l’avete fatto….” Disse Manuela non appena ripreso un minimo di controllo e dopo averla costretta a sedersi al suo fianco sul divano “Ma dai Manuela…. Io non sono come te… m’imbarazza parlare di certe cose…” balbettò Maria “…Figuriamoci… quando eri ragazza tu e le tue amiche non parlavate mai dei ragazzi dei baci… delle pomiciate che vi facevate????” la incalzò Manuela. “… si va bè… ma erano altri tempi eravamo ragazzine… e tu potresti essere mia figlia…”.Manuela sbuffò di frustrazione “Già… ma non sono tua figlia… sono tua amica… e dai dimmi almeno come l’hai trovato… ti ha soddisfatto???” . . Maria scosse la testa “Quell’uomo è un ciclone… avevo dimenticato che potesse esistere un simile slancio….” Si lasciò scappare Maria”Finalmente…” disse Maddalena abbracciandola “Scommetto che l’avete fatto nelle cabine… è un classico di Walter….e ti ha trattata come una puttana….” Maria annuì “Non credevo che sarebbe arrivato a tanto….” “Già… è un uomo pieno di sorprese… ma dimmi ti è piaciuto farlo con un buzzurro di 25 anni???” domandò lei schiacciandogli l’occhio “Credo che il ragazzo sia un poco complessato… continuava a chiamarmi signora poi un secondo dopo puttana… e comunque mi trattava come una puttana….” Rispose Maria “Questo lo sapevo già… io lo trovo il bello di Walter….” Ridacchiò Manuela “Quello che non so è se a te è piaciuto….” La incalzò “E’ stata una cosa strana… mi sentivo imbarazzata ed allo stesso tempo eccitata… per la sua eccitazione.. il suo slancio… potrebbe essere mio figlio eppure…” “Ti rombava alla grande….” Completò la frase Maddalena con una gran risata… Maria annuì prima di aggiungersi alla risata dell’amica…. “Sai che ti dico mia cara Maria… sei pronta per la più grande serata della tua vita… faremo cose grandi io e te….” Disse alla fine Manuela… Maria non colse esattamente il significato di quella frase… ma si unì comunque alla felicità della ragazza….”Questa sera sono in vena di cose pazze….” Disse Manuela “No dire così… mi fai un poco paura…. ” Disse Giuseppe senza staccare la mano dalle cosce di Maria ringalluzzito dal fatto che lei non si era sottratta. Per tutta risposta Manuela si alzò allontanandosi da Sandro ed andandosi a sedere vicino a Maria. “Deve essere la tua presenza a farmi impazzire…. Sai che da quando ti conosco non riesco a pensare ad altro che a queste tue stupende tette???” ridacchiò. Maria s’irrigidì mentre la mano di Manuela si posava sui suoi seni, accarezzandoli attraverso la maglietta….”Dai Manuela smettila…” implorò la bionda… ma i suoi capezzoli s’inturgidirono sotto il tocco delle dita di Manuela. Le slacciò un bottone della camicetta… poi un altro. Incapace di reagire Maria rimase immobile quasi pietrificata… Manuela scodellò in capezzolo e subito dopo si chinò a leccarlo e succhiarlo emettendo un piccolo gemito “Meravigliosi….” “Stupendi…”le fece eco Giuseppe allungando la mano….Manuela la colpì con uno schiaffo bloccandolo “Fermo… sono mie… soltanto mie….” Disse minacciosa Manuela….e con entrambe le mani prese e sollevò i grossi seni di Maria “Non lascerò che tu ci metta le tue manacce o peggio il tuo cazzo….” Disse. La mano di Giuseppe tornò sulle cosce di Maria spingendosi un poco di più sotto il brodo della gonna. Ma Manuela lo colpì nuovamente.”Fermati… vuoi due potete anche guardarci… ma non toccarci….nemmeno sfiorarci… se avete tanta voglia vedete di sbrigarvela tra voi……..” gli intimò nuovamente… titubante Giuseppe arretrò la mano… la mano di Manuela sostituì la sua risalendo decisamente sotto la gonna… Maria gemette mentre le dita dell’amica raggiungevano il suo pube….Maria e Manuela giacevano abbracciate…le mani vagavano suo loro corpi, le lingue s’intrecciavano furiose ed i loro gemiti si fondevano spesso in un unico gemito. “Non sapete che cosa vi perdete….” Ridacchiò Manuela guardando i due….che le fissavano… le mani accarezzavano i membri attraverso i pantaloni e le sagome del cazzi eccitati risaltavano sotto la stoffa….”Anche a noi piacerebbe guardarvi… chissà forse ci ecciterebbe abbastanza da farvi partecipare…..” continuò a stuzzicarli Manuela….per poi tornare a baciare il corpo di Maria e scendere lungo il suo ventre sino a lambire con la lingua la vagina di Maria… il corpo della bionda reagì con incredibile prontezza… si teste spasmodicamente e poi prese a vibrare convulsamente mentre un prolungato gemito le sfuggiva dalle labbra.Manuela si voltò offrendo all’amica il proprio pube depilato…. Strusciò la vagina sul viso di Maria sino a che questa non cedette iniziando a leccarla… quando tornò a sollevare la testa Sandro e Giuseppe avevano ceduto… le fissavano ancora… ma le mani accarezzavano i rispettivi membri…”Baciatevi….” Li incitò… e dopo un’esitazione i due uomini si baciarono continuando a masturbarsi reciprocamente….Manuela si staccò da Maria e li raggiunse…. La sua bocca sostituì la mano di Giuseppe nel masturbare Sandro…. Mentre con la mano invitava Giuseppe a raggiungerla…..l’uomo cedette e le loro lingue s’intrecciarono sul membro di Sandro…Maria fissava quell’incredibile scena masturbandosi… aveva voglia di raggiungerli ma non aveva il coraggio… per fortuna poco dopo ci pensò Manuela.Il membro di Sandro le scorreva nel ventre con irruenza giovanile, le sue natiche si arrossavano e risuonavano per i potenti colpi del pube del giovane… i suoi seni si agitavano massaggiando l’asta di Giuseppe mentre Manuela leccava ora l’asta ora i grossi e turgidi capezzoli.. Quando la bruna si attaccò ad un capezzolo succhiandolo avidamente un nuovo orgasmo travolse Maria. I due uomini si accanivano sul corpo di Manuela… Sandro la scopava in bocca mentre lei danzava sul membro di Giuseppe che assecondava i suoi movimenti affondando il membro in profondità nel ventre della bruna che rispondeva con gemiti soffocati dal membro di Sandro. Maria si dedicò ai seni sobbalzanti della bruna strappandole a sua volta gemiti che la eccitarono come non credeva possibile….I due maschi scorrevano nel corpo di Manuela… Giuseppe sopra di lei affondava tra le sue natiche mentre Sandro era imprigionato nel ventre. Manuela non parlava… la sua bocca era dischiusa e gemiti soffocati scaturivano ad ogni colpo dei due. Maria provò l’istinto di baciarla e lo fece… la bruna ricambiò accentuando i gemiti… la mano di Sandro la raggiunse e scivolò sul suo ventre prima che le sue dita affondassero nella vagina madida d’umori… quando Maria vide il giovane portarsi le dita alla bocca per assaporare i suoi umori di donna eccitata l’eccitazione fu sul punto di travolgerla…..non si rese nemmeno conto quando i due uomini la presero.Lanciò un grido soffocato dalla bocca di Maddalena mentre il membro di Sandro le affondava nel culo… quasi urlò quando anche il membro di Giuseppe affondò in lei scivolando nella sua vagina riempendola come lai le era capitato…. La bocca di Manuela si attaccò ai suoi seni con una ferocia che le fece dolere i capezzoli duri come pietruzze nel greto di un fiume…. Non percepiva più il passare del tempo… l’unico riferimento temporale era il ritmico scorrere dei membri nel suo ventre… quasi con dispetto vide Giuseppe staccarsi da lei… spostarsi in modo da far scomparire il membro tra i grossi seni… agitarsi freneticamente sino a che lo sperma non eruttò d i copiosi schizzi volarono verso il suo viso… si stamparono sul suo collo… sul mento… tra i capelli….. un nuovo interminabile gemito le scaturì dalla bocca… Manuela lo smorzò baciandola e poi prese a leccare le bianche gocce che imperlavano il suo corpo… poi la bruna scese e con forza staccò il membro di Sandro dal culo di Maria… lo masturbò freneticamente sino a che lo sperma non eruttò con violenza allagandole la bocca….Le loro bocche si unirono mentre un fiume di caldissimo e vischioso liquido bianco defluiva dalla bocca della bruna verso quella di Maria … le loro lingue s’intrecciarono e giocarono sino a che non ne rimase nemmeno una goccia.”Non credo che riuscirò mai più a guardare negli occhi Michele…. Non dopo questa notte…” disse a bassa voce Maria. Maddalena si alzò ed appoggiandosi su di un gomito la fissò con i lunghi capelli neri che le ricadevano sul prosperoso petto. “Dimmi che non ti è piaciuto ….” La sfidò Manuela. “Questo non centra… anzi è proprio per questo, ma ti rendi conto… non sono più una ragazzina… sono una donna matura, e…. quello che ho fatto questa notte…. Arrossisco solo a pensarci….”. Manuela rise “Ma dai adesso non esagerare… comunque dimmi… cosa ti ha sconvolta di più… quello che ti hanno fatto loro o quello che ti ho fatto io.????” ridacchiò perversamente Manuela… Maria chiuse gli occhi e scosse la testa “Questo è quello che mi ha sconvolto di più…. Arrivare a quasi cinquant’anni e scoprirmi lesbica….”.Manuela rise nuovamente “Non dire cazzate… guarda me… anche a me è piaciuto moltissimo… ma non mi posso certo definire lesbica… a me piacciono gli uomini eccome… ma di tanto in tanto…. Diciamo che ho tendenze bisessuali… non certo lesbiche…”. Maria la guardò e non potè fare a meno di sorridere amaramente “Sarebbe bello poter essere come te…. Tutto sarebbe più facile ed invece….” Sospirò “Non è tutto oro quello che luccica sai… pensaci bene per quanto potrò andare avanti… 20 anni… 30??? Prima o poi invecchierò e in quel momento mi ritroverò sola…. Tu invece avrai sempre al tuo fianco Michele… è una cosa molto bella sai….” Disse con serietà Manuela.Maria sorpresa da quella reazione la prese e la attirò a se “Vedrai che prima o poi troverai anche tu l’uomo giusto… e a differenza di mei saprai anche tenertelo….” Le disse accarezzandole i capelli. “Ma che dici…. Tu non hai perso Michele… ” protestò Manuela “… lo perderò quando gli racconterò quello che è successo… “. Manuela agitò la testa “Ma non devi per forza dirglielo….” Protestò “… ed invece devo… non riuscirei mai più a guardarlo negli occhi se non lo facessi….” Rispose Maria. “… non lo perderai comunque… ne sono certa…” rispose Manuela con convinzione. “Sei così cara….” Gemette Maria mentre le lacrime le salivano agli occhi. “Manuela si alzò e la vide piangere “Non è questo il momento di piangere… dobbiamo fare i piani per dirlo a Michele nel modo migliore…. Ma prima avrei un’altra cosina da sistemare…… questa notte non sono riuscita a capire bene se sei una donna fragola o una donna mela ….”. Malgrado le lacrime che le salivano incontenibili Maria rimase a guardare Manuela con aria interrogativa “Non sai che cos’è una donna Mela??… mia cara è semplicissimo… dipende tutto dal tuo sapore….” Ridacchiò e subito dopo scivolò lungo il corpo di Maria… “… ma cosa mi fai fare…” ebbe solo la forza di dire Maria… ma non ebbe la forza di sottrarsi….”E’ meraviglioso poter di nuovo cenare con te in un posto simile…. ” disse Michele fissandola con intensità. Maria per un attimo rischiò di essere travolta dalla paura di perderlo… solo in quel momento percepiva chiaramente quanto lo amasse….Annuì leggermente “Vorrei che accadesse già nel futuro….che ne so tra una settima… un mese…” disse enigmatica “Perché dici così?? Cosa mi vuoi dire???” domandò lui .”Non mi fraintendere Michele… anche per me è bellissimo… anch’io non vedevo l’ora di rivederti….” Gli disse “Ma ….” Le fece eco lui. Maria annuì “Si c’è un ma…. Io non sono più la stessa di un tempo Michele… nemmeno tu sei più lo stesso… quello che è accaduto in questi mesi ci ha cambiati…. Non so se ci piaceremo ancora….” Disse Maria.”Perché?? che cosa è accaduto in questi mesi???” domandò lui senza capire. Maria si sforzò e lo fissò con forza ed allo stesso tempo con dolcezza….”Dimmelo tu Michele… cosa è accaduto in questi lunghi mesi???”. Per un attimo vide imbarazzo nel viso di Michele… poi lui non resse ed abbassò lo sguardo. “Lasciamo perdere Maria… questi mesi sono passati… dovevano servire a farci capire se avevamo ancora desiderio l’uno dell’altra ed in questo hanno svolto il loro compito… io voglio tornare a stare con te Maria… a svegliarmi la mattina al tuo fianco….” Disse.”La mia non voleva essere un’accusa Michele…. Ma non possiamo far finta che non sia successo nulla, non possiamo ignorare ciò che è accaduto… ciò che è accaduto ci ha cambiati Michele….” Disse Maria, ma Michele non rispose “Dimmi Michele… sei stato con altre donne???”. Maria lo fide sollevare di scatto la testa e lesse nei suoi occhi colpa e disperazione. Michele annuì “Manuela ti ha raccontato vero???” disse e senza attendere risposta continuò “Avevo così bisogno di te quella sera… ma tu mi mandasti via…” aggiunse e subito come un fiume in piena proseguì “Ma lei non è importante Maria… te lo giuro… non accadrà più….”.Maria lo fissò con un sorriso che lui interpretò come d’incredulità “Non mi credi vero?? Non so darti torto….” Disse con voce stanca e subito riabbassò la testa. Maria allungò la mano e gli accarezzò i capelli. “Non ti preoccupare Michele.. non sono arrabbiata… non ti rimprovero per quello che è accaduto….sono ancora amica di Manuela anche se lei mi ha confessato tutto la mattina successiva…..”. Lui rialzò la testa e la guardò incredulo “Anch’io ti ho tradito sai… “. Michele scosse con forza la testa “Non ci credo… non tu… lo dici per non farmi sentire in colpa… ma se anche fosse vero non m’importerebbe sai… mi basta che tu mi dica che mi ami…..” le disse con slanciò.Maria si sollevò leggermente ed attraverso il tavolo gli diede un leggero bacio su di una guancia.”Te lo dirò amore mio… ma prima devi conoscere tutto…” gli disse…. La cena era finita ormai da tempo… così Maria si alzò e gli tese la mano “Vieni andiamo…”. Michele le prese la mano e la seguì……..Entrarono nell’appartamento di Maria e subito lui la baciò appassionatamente…..”Dimmi che mi ami ancora….” Sussurrò lui appena le loro labbra si staccarono dopo un bacio appassionato. Maria annuì “Non avere fretta ti ho detto… prima devi sapere di me… poi se vorrai ancora ti dirò che ti amo ….”.Si portò le mani dietro la schiena e le mani slacciarono la lampo del vestito…. La stoffa lentamente scivolò dal suo corpo e cadde a terra e lei si mostrò ostentatamente a lui. Indossava un reggiseno a balconcino che teneva sollevato il suo grosso seno rendendolo ancor più evidente… la vita era cinta da un elegante reggicalze e le gambe rese più slanciate dagli altissimi tacchi erano fasciate da raffinate calze di seta. “Mi hai mai vista così Michele???” domandò Maria. Lui scosse la testa ma con un gemito rispose “Sei bellissima…..”. lei rise e gli porse nuovamente la mano. Lo condusse sino alla soglia della camera da letto poi gli fece cenno di fermarsi. Lui obbedì e lei si avvicinò al letto.Con una mano sollevò il copriletto e subito dopo con l’altra accese la luce mentre allo stesso tempo sfilava il copriletto… davanti agli occhi esterrefatti di Michele comparve il corpo nudo di Manuela. “Ciao Michele !!! ” disse la ragazza sorridendogli. Lui scosse debolmente la testa “Come vedi anch’io ti ho tradito con Manuela…. Non solo con Manuela ma anche con Manuela….. “Disse Maria e subito dopo si chinò e le sue labbra si fusero con quelle della giovane…… il bacio durò a lungo… mentre le mani delle due esploravano a loro volta i corpi. Al termine Maria si stese sul letto… Se gli occhi di Michele fossero stati lucidi in quel momento avrebbe notato la tensione che l’attanagliava… Manuela agile si rialzò e corse da Michele… Le labbra di lei si posarono su quelle di Michele.. che dalla sorpresa rimase immobile e passivo mentre lei lo baciava. Le mani della ragazza iniziarono a spogliarlo… poi Manuela lo condusse al letto dove Maria lo aiutò a completare l’opera.Nudo ed eccitato Michele si ritrovò abbandonato dalle due e non gli rimase che guardare mentre i corpi delle due donne si fondevano…. Il membro sobbalzò nell’aria alla vista di Maria china tra le cosce della giovane… i gemiti di Manuela lo fecero fremere nuovamente e non si trattenne iniziando a masturbarsi. “Vorresti scoparla???” gli domandò Maria mentre leccava perversamente la vagina di Manuela che se ne stava carponi sul letto…. La rosea vagina umida di piacere occhieggiava a Michele mentre le dita di Maria accarezzavano dolcemente il clitoride “E magari vorresti che prima te lo succhiassi vero???” insistette Maria…. Michele era turbato da quel linguaggio … da quel modo di comportarsi… ma allo stesso ne era terribilmente eccitato.Fece per muoversi e raggiungerle dando corpo alle sue fantasie… ma Maria lo fermò “Non provare a muoverti sai… Manuela è solo mia… solo io posso scoparla….” Gli intimò Maria… poi prese da sotto il cuscino un dildo e se lo legò alla vita….l’enorme oggetto di plastica sobbalzò nell’aria creando un osceno contrasto con il corpo giunonico della bionda. “Scopami Maria….” Gemette Manuela… e la bionda l’accontentò accolta da un gemito di piacere…..più tardi sotto gli occhi sempre più esterrefatti di Michele le due usarono un altro fallo molto più lungo che scomparve nei loro ventri contemporaneamente. Maria stava sopra Manuela baciandola furiosamente mentre il fallo le congiungeva formando una grande ed oscena U. Manuela teneva oscenamente dilatate le giunoniche natiche di Maria e l’ano rosseggiante attirava irresistibilmente Michele.Non si trattenne e si avvicinò alle due che parvero non notarlo il membro eccitatissimo si spinse tra le natiche della bionda che però ancora non reagì… Maria si bloccò solo quando il glande violò lo sfintere penetrandovi… ed un lungo gemito le sfuggì dalla gola… ma non si sottrasse… Michele continuò a penetrare ed il suo membro si ritrovò ben presto a scorrere lungo il fallo di plastica che riempiva la vagina di Maria…. Ma continuò a penetrare sino a che non fu completamente scomparso .Le sue labbra raggiunsero il collo di Maria… che spostò leggermente la testa per facilitargli il compito… i colpi imposti dal pube di Michele scuotevano il suo corpo che a sua volta imprimeva movimenti incontrollati al fallo di plastica che regalò fitte di piacere anche a Manuela…. L’amplesso si fece selvaggio ed i gemiti dei tre si fusero in un unico crescente canto d’eccitazione sino a che i movimenti di Michele divennero incontrollati mentre il suo seme sgorgava riversandosi nell’intestino di Maria…..Maddalena discretamente se ne era andata…. Maria e Michele giacevano soli sul letto…..”Ora sai tutto o quasi,… se lo vorrai ti racconterò più tardi il resto… ma prima devi rispondere ad una domanda “Vuoi ancora che ti dica che ti amo???” disse Maria… quando ebbe pronunciato quelle parole nel suo petto il cuore parve arrestarsi mentre i secondi sembravano diventare secoli. La mano di Michele si sollevò e con forza si abbattè sul collo di lei… la attirò a se e la baciò furiosamente “Ti amo Maria….” Disse ancora senza fiato dopo quell’interminabile bacio “Ti amo Michele… rispose lei….
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