Avevo 18 anni quando mio fratello per la prima volta mi inculò. Ora ne ho 20, ed ancora, quando possiamo, facciamo sesso anale, ma con il fatto che lui lavora e che io vivo ancora a casa con i miei è difficile trovare del tempo per stare da soli. Mio fratello Brian ha 4 anni più di me, e se non ricordo male tutto successe un sabato mattina. Mi alzai alle 9, e per quanto ne sapevo, ero sola in casa quindi me ne andavo in giro con addosso una corta camicia da notte e le mutandine. Ah, sono alta 1 metro e 60, peso circa 45 chili, ho capelli rossastri tagliati corti ed occhi verdi. Non ho un torace molto sviluppato ma mi piaccio. Comunque, pensavo che mio fratello fosse a giocare a calcio, la mia mamma a lavorare e mio padre fuori per il week-end. Scesi al piano terra e cominciai a controllare se la mamma avesse lasciato del caffè fatto. Non le piace che io lo beva, ma lo rubacchio quando lei è fuori. Aveva sceso un paio di scalini quando udii qualcosa che mi fece gelare il sangue nelle vene. Non saprei dire se fosse una voce od un suono e nemmeno da dove proveniva. Ero terrorizzata all’idea che ci fosse qualcuno in casa. Poi lo sentii ancora. Una sorta di gemito soffocato. Silenziosamente mi girai e tornai verso le camere da letto. Allora potei sentire il suono della tv che proveniva, smorzato, dalla camera di mio fratello. Ancora una volta emise un suono come se stesse tossendo. Cedetti alla curiosità e mi diressi verso la porta della sua stanza. Sapevo che non avrebbe potuto vedermi perché il letto era vicino alla porta e la tv dalla parte opposta. Dovetti spingere appena per guardare dentro e vederlo disteso sul letto a guardare la tv. In quel momento mi resi conto che si stava masturbando! Cercai di non ridere, ma poi lui disse qualcosa che mi incuriosì. “Sì, prendilo! Prendilo nel tuo piccolo culo di troia!” e cominciò a muovere più rapidamente il braccio. Mentre stavo lì in piedi potei vedere la Tv. Volevo vedere che cosa stava guardando. In tv c’era una donna con dei bei capelli lunghi, distesa nuda sulla schiena su una cassettiera. Mi resi conto che veniva scopata con forza dal modo in cui le sue tette si muovevano. Poi mostrarono la sua figa. Allora vidi qualcosa che non avevo mai visto, almeno fino a quel momento. Veniva scopata nel culo da un uomo con un grosso cazzo. E la cosa più eccitante era che lei stava godendo! Continuava a dire all’uomo che le piaceva il modo in cui le faceva il culo. Non riuscivo a crederci. La cosa cominciava ad interessarmi ma mio fratello pareva averne avuto abbastanza. Si stese sulla schiena continuando a pompare il cazzo (che non avevo mai visto duro prima, e non riuscivo a credere alle sue dimensioni), e grugnì ancora più forte. Stava borbottando qualcosa del tipo “prendi la mia crema nel tuo culo, piccola troia rotta in culo” e cominciò a venire. Sparò lo sperma in aria, e non riuscivo a credere che fosse così tanto. La donna in Tv stava gridando quanto gli piaceva averlo in culo mentre lui finiva di godere. Rimase steso ansimando, sempre tenendo il suo cazzo in mano, dopo che l’orgasmo era terminato. Decisi di tornare nella mia stanza a dargli il tempo di pulire. Andai in camera e mi infilai sotto le coperte e feci rumore come se mi fossi appena svegliata. Lo sentii camminare in corridoio e chiudere la porta del bagno, poi udii la doccia e decisi di rimanere nel letto ancora un po’ ed aspettare che finisse la doccia. Mentre me ne stavo distesa con il sole che illuminava il mio torace, cominciai a riflettere su quello che avevo appena visto. A mio fratello piaceva il sesso anale! Mi chiesi se era quella la ragione per cui si era lasciato con la sua ragazza. Non avevo mai pensato prima alla possibilità di prendere un cazzo nel culo. Avevo fatto sesso, una volta, e mi era piaciuto. Lui era più vecchio di me e venne presto. Mi fece male andando su e giù e spingendo in tutti i modi, e non avevo mai provato prima. Mi ero masturbata, e mi era piaciuto. Mentre stavo pensando a mio fratello che si masturbava guardando un film di sesso anale, feci scivolare la mano sotto le coperte e poi nelle mutandine. Fui un po’ sorpreso di trovare la mia figa così bagnata. Non intendevo ammetterlo ma quello che avevo visto mi aveva eccitata. Decisi di lasciarmi andare e cominciai ad accarezzarmi la figa. E’ davvero bello darsi piacere. Solo tu sai come farlo, e come è più piacevole. Ero già abituato a fare delle prove e sperimentare in molte maniere come stare bene, sia con le dita dentro mentre mi accarezzavo il clitoride o stringendomi i capezzoli mentre mi accarezzavo la figa. Mi piaceva esplorare il mio corpo. Per cui mi sembrò ovvio, mentre mi accarezzavo il clitoride, portare l’altra mano sul dietro delle mutandine. Sollevai il culo sul letto e cominciai solo stuzzicando con il dito lungo il solco tra le natiche. Infine cominciai a massaggiare vicino alla figa, tra il culo e la figa. Cominciai a tremare mentre mi accarezzavo la figa. non potevo credere a quanto era eccitante fare cose sporche. Venni all’improvviso. Le mie ginocchia vibrarono mentre venivo, mentre chiudevo gli occhi cercando di non gridare. Così fu questa la mia prima esperienza di sesso anale, ma certamente non l’ultima. Dopo di questa cominciai a pensare al sesso anale in modo diverso. Divenne eccitante pensare di fare qualcosa di così sporco di cui non tutti parlavano e che non tutti facevano. Più ci pensavo è più mi eccitavo. Provai a toccarmi il buco del culo mentre mi accarezzavo la figa. Mi piaceva. Quasi venivo in quel modo. Dopo cominciai ad accarezzarmi il buco del culo ogni volta che mi masturbavo. Una volta mi introdussi di soppiatto nella camera di mio fratello e trovai la sua collezione di materiale pornografico, e non fui sorpresa nel vedere che erano tutti film sul sesso anale. Ne guardai un paio mentre lui era fuori, una volta. Vidi due donne che lo facevano su una motocicletta con un vibratore. Una ragazza era stesa sul sellino e l’altra le infilava il vibratore su per il culo. La prima ragazza non faceva che dire quanto gli piaceva averlo nel culo. Non riuscii ad impedirmi di cominciare ad accarezzarmi la figa E il mio buco del culo, mentre guardavo. Mi eccitavo proprio, e facevo anche tornare indietro il nastro per rivedere la ragazza che per prima lo prendeva dentro fino in fondo, ed in quel momento mio padre tornò a casa. Mi chiamò per dirmi che era rientrato ed io mi tirai su rapidamente le mutande. Andai verso il bagno gridandogli che lo avevo sentito e che stavo andando a fare il bagno. Quando la porta fu chiusa imprecai contro mio padre. Era mancato un soffio. Risi spogliandomi mentre aprivo l’acqua. Mentre ero immersa nell’acqua calda a pensare al film, tornai ad eccitarmi. Non potei fare a meno di accarezzarmi di nuovo la figa. Per qualche ragione nell’acqua calda sembrava fantastico. Feci scivolare un dito sul buco del culo e non potei fare a meno di vibrare. Tenni entrambe le dita al loro posto facendo eccitare la figa e sollecitando il buco del culo con il dito. Avevo preso una decisione. Volevo qualcosa nel culo. Ma non sapevo come farlo. O con cosa. Non ero sicura di come farlo, tutto quello che sapevo era quello che avevo visto nel film, cioè che la ragazza aveva avuto il buco del culo lubrificato, e quindi sapevo di avere bisogno di un lubrificante. Guardai in giro per il bagno e trovai della crema per il corpo. Ne spremetti un po’ sulla mano e la spalmai sul buco, tremando di eccitazione. Ma quando cercai di infilare un dito mi resi conto che la maggior parte della crema si era sciolta nell’acqua. Mi serviva qualcosa d’altro. Tolsi il tappo dalla vasca e rimasi lì in piedi ad asciugarmi. Poi pensai alla vaselina nell’armadio delle medicine. La presi e ci ficcai dentro il dito. Rimasi in piedi pronta a farlo, ma non ancora sicura. Avevo una gamba appoggiata in alto sul bordo della vasca, una grossa porzione di vaselina sul dito ed ero incerta se volevo farlo davvero. Pensai di nuovo al film e spalmai la vaselina sul buco del culo. Era fredda, inizialmente, ed il mio buco del culo si strinse, ma continuai a spalmarla e si scaldò. Potevo sentire il succo della mia figa che scorreva lungo la gamba e ficcai un altro dito nella figa. Rimasi lì in piedi, una gamba sulla vasca, il dito nella figa ed un altro dito che lentamente lavorava sul mio ano. Appena fu dentro sentii una sensazione strana nel culo, come se dovessi andare di corpo, ma era così eccitante che continuai a spingere. Stavo proprio per scoparmi con il dito quando mi venne in mente che non avevo chiuso a chiave la porta del bagno. Non mi importava. Ero in estasi. Tutto il dito ora era dentro il culo e due dita erano nella figa. Ero così bagnata che si muovevano facilmente. Mentre mi scopavo da sola con le dita che pompavano i miei buchi, cominciai a pensare ad un grosso cazzo che entrava nel mio culo. Potevo immaginare il mio amante che veniva dietro di me e bruscamente mi spingeva giù facendomi piegare sul mobile del bagno. Mi avrebbe preso per le tette così da potermi sussurrare nell’orecchio che stava per violentarmi analmente e io gli avrei detto “sì, prendi il mio culo vergine”. Mi avrebbe rudemente aperto le gambe e massaggiato il mio buco del culo con il suo pollice. Poi avrei sentito il calore del suo cazzo contro le natiche. Avrei avvertito il suo fiato caldo nell’orecchio quando mi avrebbe detto che stava cominciando a violentarmi nel culo. Ed io avrei spinto il culo verso di lui e pregato di farmelo. Improvvisamente sentii la portiera di un auto che si chiudeva. Aprii gli occhi e guardai verso il vialetto di ingresso. Mio fratello era a casa. Nel giro di un minuto avrebbe cominciato a salire le scale. Mentre lo guardavo le mie dita pompavano anche più in fretta nei miei buchi, ed io venni. Accidenti quanto venni! Lo sentivo colare lungo le gambe. Le ginocchia mi si piegavano. Gemetti, anche forte. Sentii la figa che si contraeva sulle mie dita e le contrazioni mi fecero infilare il dito ancora più profondamente nel culo che a sua volta aveva cominciato a stringersi sul dito. Lo guardai mentre toglieva le sue cose dall’auto ed entrava. Sapevo che cosa volevo dopo. Corsi fuori dal bagno e attraverso il corridoio fino alla mia camera. Lasciai apposta i miei vestiti, soprattutto il reggiseno e le mutandine, nel bagno. Mi infilai nuda sotto le coperte ed ascoltai mio fratello che saliva le scale. Passò davanti alla mia camera senza nemmeno dare un’occhiata nella mia. Buttò le sue cose sul letto e sentii che tornava indietro. Pensai che forse questa volta avrebbe guardato dentro la mia stanza, ma andò direttamente in bagno. Udii la doccia e mi resi conto che se volevo farlo non avevo molto tempo. Raccolsi le idee e il bagnato tra le mie gambe mi aiutò a decidere. Mi alzai e camminai nuda verso le scale. Potevo sentire il suono della tv, di sotto. Sperando che mio padre sarebbe stato impegnato per un po’, nuda ed in punta di piedi entrai nella camera di mio fratello. Prima di perdere il controllo dei nervi mi inginocchiai sul letto di mio fratello e mi misi in posizione con la testa sul suo cuscino ed il culo all’aria. Mi chiesi se era il caso di coprirmi e nascondermi fino a che non fosse entrato in camera, ma non ebbi il tempo di rifletterci perché la doccia si fermò. Rimasi lì, con l’ansia per l’attesa e l’eccitazione che mi facevano tremare, con il mio culo nudo in aria. Che cosa avrebbe fatto mio fratello? Probabilmente si sarebbe arrabbiato ed avrebbe chiamato mio padre. Ma non mi importava. Il mio buco del culo stava ancora vibrando per quello che avevo fatto con il dito ed io volevo di più. Rimasi lì pensando a lui che entrava in me quando la porta del bagno si aprì improvvisamente. Sentii Brian che camminava ed ero sulle spine in attesa della sua reazione. Sentii, che si asciugava i capelli con un asciugamano. Chiuse la porta dietro di se ed io aspettai che togliesse l’asciugamano dalla testa. “Ma che cazzo?” sibilò verso di me. “Cosa cazzo stai facendo?” Raccolse l’asciugamano da terra e rapidamente lo stese sul mio culo nudo. Mi sentii gelare, non potevo nemmeno parlare. Mentre stavo lì nuda, mi diede una sculacciata e mi chiese di nuovo che cazzo stavo facendo. “Senti” cominciai a dire semi soffocata dal cuscino “ti ho visto mentre ti masturbavi guardando un film di sesso anale e mi sono eccitata. Ho cominciato a pensarci e voglio provare. So che ti piace, ho trovato i tuoi film. Anch’io ne ho guardati alcuni e mi sono toccata. Per favore Brian, non arrabbiarti” lo pregai. “Che cazzo?!” disse di nuovo, confuso da quello che avevo detto. Sedette sul letto e notai che aveva indosso solo un asciugamano attorno alla vita. Nell’apertura di fronte, dove i due angoli dell’asciugamano si toccavano, potei vedere il suo cazzo. Questo me lo fece desiderare ancora di più-“Per favore Brian, sono così dannatamente eccitata. Lo voglio. Voglio farlo con qualcuno di cui mi posso fidare anziché con qualche bastardo della scuola. Per favore, lo voglio davvero tanto” gli dissi. Scossi anche il culo in modo che l’asciugamano cadesse. “Guardalo Brian. Il mio culo è così stretto. Ci ho già messo il dito, e mi ha fatto godere. Guardalo, giocaci, leccalo, succhialo, non mi importa. Voglio essere la tua troia rotta in culo”. Lui aveva cominciato a guardarlo, mentre parlavo. Era come se stesse parlando con il mio culo, non con me. Sapevo che usare il termine “rotta in culo” lo avrebbe fatto eccitare. Era come se gli mettessi sotto il naso qualcosa che lui aveva desiderato da sempre ma non aveva mai potuto avere. Si chinò sul letto e mi guardò dritto negli occhi. “Fallo, leccalo” gli dissi. Questo era troppo. Si mise dietro di me sul letto e mi afferrò i fianchi. Quando abbassò la faccia sul mio sedere sentii la lingua calda e morbida sul mio buco del culo. Mi procurò un brivido di piacere per tutto il corpo senza che potessi controllarmi. Mi leccò il buco come un uomo assetato che può finalmente bere. Mi sentivo benissimo e per un istante immaginai mio padre che entrava e trovava suo figlio che leccava il culo di sua figlia, ma non me ne importava. Avrebbe indurito la lingua e l’avrebbe infilata nel mio buco per quanto ne avesse avuto voglia. Potevo sentire un misto di saliva e di succo della mia figa che scorrevano lungo le gambe e mi sentivo in paradiso. “Ti piace, vero?” disse. La sua voce era intrigante. “Tu piccola troia. Ti piace eh?””Sì, accidenti, sì” urlai nel cuscino. “Non fermarti”. “Oh, ma devo fermarmi” disse mio fratello alzandosi dal letto. “Perché è il momento che apra quel culo piccolo e stretto e lo scopi bene in fondo”. Tremai di nuovo. Alzai la testa e lo guardai. Andò verso la sua cassettiera e ci trafficò dentro. Tirò fuori una bottiglia di qualcosa e tornò verso il letto. Mentre si girava vidi il suo cazzo. Era duro ed eretto, puntato verso il soffitto. Era enorme, o almeno mi pareva perché sapevo che stava per entrarmi nel culo. Lui fece uscire qualcosa di chiaro sulla mano e la spalmò sul cazzo. “Ti piace? Sta per entrare tutto nel tuo culo stretto” disse Brian mentre lo massaggiava con il lubrificante. “Comincia ad accarezzarti la figa, così sarà più facile per me mettertelo dentro” disse tornando dietro di me. Mi accarezzai il clitoride come avevo fatto nella vasca da bagno e sentii il freddo del lubrificante mentre ne faceva uscire una lunga striscia facendola colare nel mio buco del culo. Tremai ancora per il freddo e l’anticipazione. Finalmente stavo per prendere quell’enorme cazzo nel culo. Mentre usava un dito per spalmare il lubrificante attorno al mio buco del culo, io portai dietro le mani e mi aprii entrambe le natiche. Gli piacque. “Oh sì, che bel culo, piccola rotta in culo. Stai per prendere tutto il mio cazzo”. “Sì, lo voglio. lo voglio tutto” gridai con la bocca contro il cuscino di mio fratello. Sentii il suo dito che spingeva il lubrificante nel buco. Cominciò a pompare con il dito dentro e fuori il mio ano mentre faceva scendere altro lubrificante. Quando fui a posto, scivolosa ed aperta, disse “Pregami di incularti”. Alzai la testa e parlai. “Per favore Brian, inculami. Trattami come la tua piccola rotta in culo. Puoi scopare il mio culo quando vuoi. Voglio sentirlo ben dentro il mio culo”. Non gli serviva altro. Sentii il glande caldo sul mio buco. “Spingilo dentro, ora” dissi. Cominciai a massaggiarmi il clitoride, impazzendo di piacere. Sentii il suo cazzo che apriva il buco e cominciava a scivolare dentro. Deglutii un poco mentre lo sentivo aprirmi. Mio fratello cominciò a pompare dentro e fuori entrando di più ogni volta. Mi sentivo come mai mi ero sentita prima. Potevo sentirlo andare avanti e indietro, ed una volta che fui aperta non mi faceva nemmeno male. Mi piaceva la sua durezza mentre entrava e raggiungeva un certo punto. Mi spediva ondate di piacere attraverso il corpo e gli chiesi di andare più forte. “Lo vuoi più veloce piccola rotta in culo? Ancora più dentro?” chiese. “Sì, più forte”. Un’onda di piacere mi travolse e prima che fosse esaurita lui stava spingendo dentro di me ed un’altra onda arrivava. Presto crebbero fino a che non furono la sola cosa che riuscivo ad avvertire. Mi stavo massaggiando il clitoride, e mi ritrovai a mugolare con una specie di ruggito mentre sentivo il piacere che aumentava di intensità. “Oh dio, questo culo stretto mi fa godere, puttanella” annunciò mio fratello. Pensai a lui. Più ancora del piacere che provavo nel culo mi eccitava sapere che questo lo faceva eccitare. “Sì, godi per me” gli dissi. Questo gli fece sobbalzare il cazzo nel mio culo. “Sì, vuoi che venga nel tuo culo, rotta in culo” chiese eccitato. Non lo sapevo. Non ci avevo pensato. Suonava bene l’idea di avere il culo pieno del suo orgasmo. Ma non dovetti rispondergli. “Oh dio, Karen. Sto venendo! Ti riempio il culo stretto. Oh che rotta in culo che sei. Ti scoperò nel culo tutti i giorni”. disse altro ma mentre veniva non si rendeva nemmeno conto di quello che diceva. Mormorava qualcosa di sporco. Dovrei saperlo, ormai sono tre anni che mi allarga il culo. Ma torniamo alla storia. Come sentii il suo primo fiotto di sperma che mi riempiva, avvertii una scarica di adrenalina sapendo che il seme di mio fratello era dentro di me. Sentii la mia figa contrarsi e cominciai a venire più che mai prima. Avevo già il viso sepolto nel suo cuscino, e lo morsi per soffocare le mie urla. Mio fratello uscì dal culo tenendomi le natiche aperte e guardando il mio buco del culo dilatato. “Dio, questa è una bella vista” disse. E la vide spesso, da allora in poi.
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