Come sempre, da quando i nostri rapporti si sono rasserenati, Lei intuisce all’istante le mie tensioni, il mio stato d’animo. Ieri notte ero piuttosto agitato sicuramente per lo stress dovuto al lavoro che in questi ultimi mesi si è fatto piuttosto impegnativo. Mi sono attardato in salotto approfittando del fatto che stavano trasmettendo un film molto bello, Prima Pagina, con Walter Mattau e Jack Lemmon. Quando dai rumori ho capito che si era coricata ho spento il televisore, mi sono avviato verso la nostra camera, sono entrato e ho chiuso la porta. Lei giaceva sul nostro talamo provocante e stupenda, indossava il babydoll nero semi trasparente acquistato a Madrid, calze nere con la riga e giarrettiere nere con un leggero ornamento rosso. Mi sono avvicinato a lei, ho iniziato ad accarezzarle i capelli, la bocca, le spalle, il collo….. lentamente. Soffermandomi su ogni punto sensibile del suo morbido corpo sono sceso verso il suo monte di Venere. Lì giunto mi sono arrestato, l’ho fatta coricare sul ventre ed ho ricominciato ad accarezzarla partendo dai piedi. Ho prestato particolare attenzione alle caviglie, all’incavo dietro alle ginocchia, alla piega che le cosce formano nel punto in cui si staccano dai glutei…. infine ho fatto scorrere la punta della lingua umida lungo la linea della sua spina dorsale, partendo dal collo per indugiare appena sotto il coccige…. Ad un certo momento ho avuto un pensiero perverso, ho aperto il cassetto del comodino, ho sfilato silenziosamente due banconote da cento euro dal portafoglio, le ho chiesto di girarsi ed ho infilato le banconote tra la sua pelle morbida e le giarrettiere, una per parte. Quando mi sono steso sopra di lei per penetrarla, ho trovato la giusta via senza alcun aiuto, lei era umida, tiepida ed accogliente. Abbiamo fatto l’amore con un ardore inconsueto, cambiando alcune volte posizione. Dapprima stringendo le sue cosce tra le mie e muovendoci molto lentamente: Quando ho sollevato le sue gambe per appoggiarle sulle mie spalle abbiamo cambiato ritmo, l’ho penetrata con veemenza, strappandole piccoli gridolini di piacere dalla bocca socchiusa. Poi è venuto il suo turno, mi ha ordinato di stendermi sul dorso, si è comodamente seduta sopra di me, ha arcuato il corpo flessuoso all’indietro e ha iniziato a cavalcarmi con una mano appoggiata sul petto mentre con altra stringeva i miei testicoli. Non ho resistito a lungo alla dolce tortura, le ho afferrato i glutei per disarcionarla, l’ho costretta sdraiata con due cuscini sotto al ventre. Dopo aver inumidito il suo morbido buchetto con la mia saliva ho introdotto il membro ancora umido del suo umore. Lei non è capace di trattenersi quando la prendo così…… mi sono lasciato subito andare per godere insieme a lei, immensamente…….. Non male per duecento euro……vero???
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