I miei giorni scorrevano tranquilli e spensierati, Lori nel mio Ufficio si era rivelata una impiegata eccezionale, svolgeva il suo lavoro con una professionalità incredibile, era veramente brava e svelta nel suo lavoro, e poi le piaceva farlo e questo dava molta soddisfazione a entrambi, Simonetta la incontravo sporadicamente, e ogni volta rimandavamo il nostro prossimo incontro, anche con Lori non l’occasione di poter stare con lei magari un paio d’ore, con le altre mie impiegate non volevo creare gelosie e pettegolezzi di sorta, ma l’idea di averle entrambe non mi abbandonava anzi, l’occasione arrivò inaspettata un Venerdì mattina, ero ritornato nel mio appartamento per una fattura che avevo dimenticato, e all’ingresso incontravo Simonetta, si parlava così in generale di cose diverse e infine le dicevo, perché non combiniamo una cena a casa vostra magari questa sera stessa, la vedevo titubante ma io pronto le dicevo, per la spesa non devi preoccuparti ci penso io e le davo 200 Euro, fai tu il menù mi fido dei tuoi gusti, la vedevo che guardava molto interessata il mio portafoglio, sapevo che non disponeva di molti soldi, e a quella età se ne ha un bisogno disperato, si è quasi pronti a tutto per una manciata di Euro, io provavo a buttarla li, al limite mischiavo il fatto che aveva capito male, le dicevo, senti Simonetta, che mi piace tua madre lo hai capito dal primo giorno, che ne diresti se questa sera a cena la facciamo bere e poi, mi fermavo li per saggiare la sua reazione, chiaramente continuavo, per te ci sarebbe un regalo extra, e tiravo fuori 300 Euro dal portafoglio ma senza darglieli, aspettavo la sua risposta, allungava la mano e li prendeva dicendomi, accetto, ma solo per una grossa curiosità che ho da tanti anni, e quale sarebbe le rispondevo, non immagino mia madre a letto con un uomo, e la vorrei vedere all’opera, e poi le voglio molto bene e se la potessi fare felice lo farei, con quello stronzo di mio padre ha sempre sofferto, e un po’ di felicità la merita anche lei, ma una cosa la vorrei sapere concludeva, la mia parte in cosa consisterebbe? la tua e determinante le rispondevo, non vorrai lasciarmi solo sul più bello, mi dava un bacio contentissima e mi diceva, conta senza dubbio meno su di me, questa sera sarà indimenticabile per tutti e andava via quasi correndo.Ritornavo in ufficio, e mentre ci gustavamo un caffé avvisavo Lori della sorpresa per la serata stessa, aggiungendo per evitarle pensieri di sorta, ho dato il denaro a Simonetta e per la spesa ci pensa lei, e ritornavamo al lavoro entrambi, la sera alle 18 accompagnavo Lori a casa e io salivo nel mio appartamento, mi facevo una doccia da favola, ero felice per il programma che avevo elaborato, poi indossavo una tuta della Adidas scarpe stessa marca, nella tasca del giubbetto mettevo un tubetto di Vasellina Borica, l’idea che avevo non lasciava dubbi di sorta, questa volta se mi riusciva volevo incularmi anche Simonetta, quel culetto mi aveva stimolato molto, e poi se era sano sarebbe stata una grossa soddisfazione.Alle 20 scendevo da loro sbarbato e profumato, mi facevano i complimenti per il profumo che avevo, e dopo piccoli baci ci mettevamo a tavola, la cena era veramente squisita, tutto a base di pesce, antipasti vari, spaghetti alla pescatora, e gamberoni ai ferri, e per il dolce Simonetta aveva scelto una torta Mimosa, e notavo sulla tavola una bottiglia di bianchetto d’Alba, ne versavo chiaramente a tutti un bel bicchiere quasi colmo, dovevamo pregarla Lori per berlo, ma alla fine ci riuscivamo, basilare era l’aiuto di Simonetta, che distraendo la madre ne aggiungeva altro prima che lo finisse, e mi faceva l’occhiolino per farmi notare come era brava, arrivati al caffé Lori era completamente partita, seguendo la mia richiesta, Simonetta prendeva sottobraccio la madre e la accompagnava a letto, poi continuando a ridere la spogliava completamente, si denudava anche lei e si metteva sotto le coperte, io rimanevo a guardare loro due eccitatissimo, ma Simo non si fermava lì, presa da una sorta di eccitazione, metteva la sua mano in mezzo alla fica della madre, e iniziava a masturbarla, lei non faceva molto caso a chi la stava toccando, e iniziava a godere senza capire chi lo faceva e perché, poi si girava a guardarmi e mi diceva, ma cosa aspetti a infilarti dentro, la mia eccitazione adesso era ai massimi storici, mi spogliavo e entravo nel letto mettendomi dietro a Simonetta, lei alzava la gamba dicendomi, aspetti ancora per entrarmi dentro lo prendeva con la mano, e se lo metteva nella fica gia fradicia di umori, le scivolavo dentro che era una gioia, cominciavo a scoparla mentre lei continuava a masturbare la madre, Lori stava godendo alla grande, si era scoperta e stava con le gambe spalancate, Simonetta prima mi sborrava con un lamento, e poi mi diceva, adesso scopami alla pecorina che io voglio fare una cosa, si alzava e si metteva piegata a leccare la fica a Lori, e io dietro a leccare la fica a lei, poi gli rimettevo il cazzo dentro ricominciando a scoparla, ma mentre la pompavo le farcivo il buco del culo di Vasellina, poi con un dito e al secondo lei iniziava a urlare il suo piacere, adesso mentre la scopavo, stavo con due dita dentro al suo culetto che continuavo a stuzzicare, ma al momento propizio lo sfilavo dalla fica e lo puntavo sul culo, iniziavo a spingere e la cappella riuscivo a farla entrare, lei stava godendo per la madre e perché le strofinavo la clitoride, era un momento, ma cercava di sfilarlo dicendomi hai sbagliato, questo e il culo, ma che cazzo fai, io continuavo a spingere e martoriarle la clitoride, e infatti lei cominciava a sborrare abbondantemente, e mentre godeva io le entravo ancora nel culo, ormai più della metà era dentro, le afferravo un seno e continuavo con la clitoride, Simo iniziava a provare piacere con il culo, con una mano mi prendeva i ciglioni e li carezzava, poi si piegava ancora di più per il piacere che provava, adesso lentamente ma iniziavo a pomparle il retto sempre più forte, gli piaceva e me lo dimostrava dicendomi, mi hai voluto fare il culo, e adesso pompami forte che lo voglio sentire tutto, dai, non fare lo stronzo che sto per sborrare di nuovo, ma lo vuoi mandare fino in fondo, ma che aspetti spingo io per farlo entrare tutto? e poi, ma senti questa vacca di mia madre come sborra è una fontana, e sa anche di buono il suo succo, dai mamma che ti voglio bere di nuovo dai, io stavo godendo come un pazzo, l’avevo riempito così tanto di Vasellina il culo, che lo aveva dilatato bene senza farla soffrire, scivolavo in quel canale meraviglioso che era una favola, adesso si stava godendo il mio bastone con tutti i suoi sensi, e poi l’eccitava da morire leccare la fica alla madre, e più lei sborrava e Simonetta si affogava con i suoi umori, adesso ero io che terminavo la mia corsa, facevo appena in tempo ad avvisarla, che iniziavo a scaricarle un fiume di sborra in quel buchetto senza fondo, ora Simonetta si contorceva dal piacere che stava provando, si attaccava ancora di più alla clitoride di Lori, cercando di bere più umori possibili che lei inconsapevolmente le donava, io adesso crollavo da una parte del letto, mentre Simonetta rimaneva con il viso in mezzo alla fica della madre, adesso Simonetta era soddisfatta, si girava dalla mia parte dicendomi, quando sarai pronto di nuovo, vorrei che la inculassi come hai fatto con me, ma io voglio essere sotto di lei, mi piace troppo la sua sborra che ne voglio bere in quantità, e poi devo confessarti una cosa, tante volte ho pensato che mi sarebbe piaciuto leccare una fica, più per la curiosità che per il piacere di farlo, ma la mia mamma ha una fica veramente meravigliosa, è grassa, paffuta, e con due labbra carnose che ti chiedono di morderle, e poi il bosco folto di peli è meraviglioso, e altre a questo, quando sborra schizza liquido in quantità industriale, dove lo troverà tutto quel ben di dio lo sa solo lei, e poi guardale la clitoride, le allargava le labbra della fica e si notava il bottoncino, ma come lo strusciava con il dito, lei allargava le gambe e la clitoride usciva per oltre due centimetri, lo vedi che sembra un cazzetto mi diceva lei, adesso mi prendeva in mano il cazzo e cominciava a segarmelo lentamente, per crescere ci metteva veramente poco, mi dava una mano per girare Lori che continuava a parlare senza un filo logico, e una volta a pecorina era lei che mi ungeva bene il cazzo, e poi cominciava a riempire il culo della madre di Vasellina, ci godeva a metterle le due dita nel culo, e mi diceva aspetta un momento che debbo fare una cosa, e mentre pompava con le dita il culo della madre, l’altra mano la metteva in mezzo alla sua fica e cominciava a masturbarsi, tutto questo mi faceva eccitare moltissimo, e mentre lei godeva con questo ditalino e le dita nel culo della madre, io mi alzavo leggermente e le mettevo il cazzo in bocca, questo la faceva sborrare prima di quello che pensava, e poi si ripeteva ancora, a quel punto se non lo toglievo da quella bocca famelica mi faceva sborrare di nuovo, io dovevo assolutamente entrare nel culo di Lori, mi piaceva troppo lei sborrare nella bocca di Simo, adesso che Simonetta si era sfogata come voleva, si sdraiava a 69 sotto la madre, e ora che si era posizionata mi diceva, dai che voglio vederlo entrare dentro al culo di mamma questo bel cazzone, dai che non vedo l’ora e ricominciava a spararsi un ditalino mentre iniziava di nuovo a leccarle la fica, io puntavo il mio bastone sul buchetto di Lori e lentamente entravo dentro fino in fondo, lori si stava posizionando meglio con il culo per favorire l’entrata, gli piaceva molto essere sodomizzata, cominciava a lamentarsi e sborrava dall’inizio, sotto Simo godeva da morire, la sentivo succhiare gli umori della madre come una piovra, si era attaccata con le labbra alla fica, e tutti i liquidi che le produceva lei trangugiava avidamente, non la conoscevo la ragione, ma il culo di Lori mi affascinava in senso assoluto, adesso l’avevo afferrata per i seni, e la stavo inculando magnificamente, le sensazioni che mi trasmetteva erano uniche, e poi l’eccitazione cresceva nel sentire Simonetta, che si beava dei succhi della madre e dei ditalini che si stava sparando, poi non sapremo mai come accadde, avvenne il miracolo, nel pieno orgasmo Lori poggiava le labbra sulla fica della figlia, e iniziava a leccarle la clitoride, per me e Simo era il massimo, cominciavamo a sborrare simultaneamente senza riuscire a fermarci, la mia era stata un venuta chilometrica, sentivo che non mi fermavo più di eiaculare dentro a quel culo fantastico, e Simo che stava gridando tutto il suo piacere continuando come Lori a sborrare in continuazione, infine crollavamo nel vero senso della parola, e ci addormentavamo tutti, quando riaprivo gli occhi non mi rendevo conto di dove ero, vedevo solamente Lori seduta sul letto che guardava sia me che sua figlia, ma non riusciva a rendersi conto del perché eravamo tutti insieme al letto, io mentendo le dicevo che mentre noi ci stavamo riposando dopo esserci amati, lei era arrivata e si era messa a letto, ma è nuda mi diceva, lo so amore rispondevo, voleva assolutamente schioccarti quando ti saresti ripresa, mi avvicinavo e la baciavo abbracciandola, poi la rimettevo supina e gli puntavo il cazzo nel buchetto gia scivoloso, ma con la mano mi ero impossessato della fica e cercavo la clitoride, si rilassava quel tanto che mi permetteva di entrarle di nuovo in quel culo stupendo, e lei quasi bisbigliando mi diceva, ma ti rendi conto che se si sveglia che cosa facciamo, non preoccuparti amore mio le dicevo, che se accade la facciamo partecipare le dicevo ridendo, ma lei continuava a mettere il viso sul cuscino per non urlare il suo piacere, adesso se lo stava godendo veramente il mio palo, però la bambina che diceva la madre si svegliava improvvisamente, e dopo essersi goduta per pochi secondi la scena, decideva di partecipare attivamente, si rimetteva sotto alla madre che la guardava incredula e incapace di parlare, e ricominciava a leccarle di nuovo la fica, Lori rimaneva stupefatta per quello che accadeva, era senza parole e non sapeva che fare, ma il mio palo la stava scandagliando a fondo e in modo molto piacevole per lei, e poi quella linguetta che le scorreva per tutta la fica, la riportavano di nuovo ne mondo di Sodoma e Gomorra, con un accenno di serena sopportazione, si piegava con il viso, e cominciava a leccare sempre più avidamente la fica della figlia, questa volta mi fermavo per ricominciare lentamente, era troppo bello quello che stavo facendo, e lo spettacolo che mi offrivano madre e figlia, e decidevo in quel momento che non le avrei lasciate più, e mentre sborravo in quel paradiso lo dicevo anche a loro, ragazze l’ho sempre pensato che….tre è il numero perfetto, e allora sapete cosa vi dico? io non vi lascio più, parola di Piero.
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