Sono le 8.30 e nella cucina di Cristina si sta svolgendo un’insolita colazione in quanto, raramente, l’intera famiglia si ritrova insieme.Luca, eccitato per il prossimo incontro di lavoro con un gruppo di asiatici nella sede centrale della sua ditta a Milano, sembra fare le prove e tiene quasi una conferenza, facendo la felicità di tutti i presenti, ognuno immerso nei propri pensieri.Marco, nonostante la sua breve nottata di sonno, è ben sveglio e continua a guardare con occhi languidi sua madre; si rende conto che l’attrazione che prova nei suoi confronti è incredibile e ogni volta che la vede il suo cazzo sembra voglia saltarle addosso per dimostrarle tutto quello che prova.Pensa con dolore al turno lavorativo odierno e, per un attimo, gli balena l’idea di telefonare e darsi malato; ma, ricordandosi della promessa fatta alla Direttrice Sanitaria, a fatica si alza e va a baciare sua madre, accarezzandole quasi distrattamente, una tetta.“Ciao mammina, io vado a lavorare; ci vediamo a pranzo”.Cristina ha un piccolo sussulto, in quanto soprapensiero, ma risponde prontamente al bacio di suo figlio accarezzandogli una gamba; è tentata, per un attimo di salire lungo quella coscia muscolosa e di abbrancargli l’oggetto dei suoi pensieri ma si riprende subito e gli risponde: “Ciao amore mio, sarà una lunga mattinata senza di te; ma per farla trascorrere più velocemente ho deciso di prepararti il pollo ripieno”.“Wow, è la tua pietanza migliore; allora rientrando porterò del buon vino”.“Cos’è, state festeggiando la mia partenza? “ irrompe Luca “Ma no, caro, è che Marco ultimamente mi sembra un po’ troppo trascurato nel mangiare e fa troppo ginnastica; non vorrei che mi si ammalasse”“Guarda che tuo figlio è ormai un bel giovanottone e, non credo proprio, abbia ancora bisogno di essere trattato come un bambino. In ogni caso, più che per la ginnastica, credo che si stia affaticando per qualche bella ragazza”“Ma dai, pà, lo sai che da quando mi sono lasciato con Angela l’unico amore della mia vita è rimasta ….. la mia mamma”“Si, si, scherza pure, ma, con un amore così, di attività fisica ne farai ben poca”A sentire quest’affermazione, il viso di Cristina s’imporpora e lo sguardo che lancia al figlio è un misto di rimprovero e di eccitazione.“Ok, smettiamola con questi stupidi discorsi. Marco guarda che ora si sta facendo veramente tardi”“Porc.., hai ragione. Ciao a tutti”In quel preciso istante, si sente lo squillo del citofono.“Ok, è arrivato il taxi. Ciao amore, io vado”.Luca si avvia alla porta e, quando la apre, si sente tirare verso l’interno della casa e si trova affondato nella bocca di sua moglie: un bacio intenso, erotico e quasi disperato.“Tranquilla amore, manco solo per tre giorni e non per sei mesi. Purtroppo sono in ritardo, ma quando torno … te la faccio io la festa, altro che pollo ripieno”“Torna presto, ti prego” quasi lo supplica Cristina.“Vedrai, questi giorni voleranno in un fiat. Ciao amore”.Cristina rientra in cucina con un miscuglio di pensieri che le vorticano nella mente e, solo allora, si rende conto che, durante l’intera colazione, suo padre non ha quasi aperto bocca; non che sia un tipo particolarmente ciarliero, ma, solitamente, interveniva sempre nelle loro chiacchiere mattutine, specialmente se si parlava di Marco.“Papà, ancora un po’ di caffé? Io, non mi sono ancora svegliata: è come se non avessi dormito stanotte”“Sembra proprio così, a vedere le tue occhiaie. In effetti, dai rumori che ho sentito stanotte provenire dalla cucina, ero proprio convinto che tu stessi trafficando qui. Pensa che stavo venendo a vedere ma, quando ho sentito la voce di Marco, mi sono tranquillizzato e ho proseguito a dormire”Cristina ebbe un sussulto: cosa aveva sentito suo padre? Pensò subito di giustificarsi:“No, è che mi ero alzata per bere un bicchiere d’acqua …. anche Marco aveva sete ….. ci siamo incontrati qui ….. abbiamo bevuto insieme ….. poi abbiamo parlato un po’ …..” si accorse che quasi balbettava.Ma perché suo padre la guardava in quel modo? Il suo sguardo sembrava indagatore ma, quel sorrisetto? Che avesse sentito qualcosa? O stava mentendo ed aveva visto qualcosa?Abbassò un poco lo sguardo, vergognandosi al pensiero che suo padre potesse averla vista, mentre stava spompinando suo figlio e, improvvisamente, rimase impietrita: attraverso la leggera stoffa dei pantaloni del pigiama, vide che suo padre aveva un’immensa erezione.Lo spettacolo che stava vedendo aveva quasi del miracoloso: le sembrava di intravedere il cazzo di suo figlio Marco, solo che si trovava al centro delle gambe di suo padre; evidentemente, in famiglia il fattore ereditario aveva una sua grande, anzi grandissima, importanza.Enzo, non poco imbarazzato per la sua erezione, frutto del ricordo della vista di sua figlia alle prese con il cazzo di Marco, bevve in fretta il caffé e, troncando quasi in maniera brusca la discussione, si precipitò in bagno.Si abbassò i pantaloni e gli bastarono pochi su e giù con la mano per rovesciare nel lavandino una quantità incredibile di sborra.“Cristina, Cristina, bambina mia …. vengo … vengo … oh si, ssssiiiiiii” sussurrava, mentre l’immagine della figlia alle prese con il cazzo di Marco gli si stampava nella mente. Fece subito una bella doccia fredda, si vestì e ritornò in cucina.Cristina era ancora lì, immersa nei suoi pensieri.“Vado fuori, hai bisogno di qualcosa ? ““No, papà, ho tutto quello che mi serve per il pranzo. Ci sarai anche tu, oggi ? ““No, oggi ho appuntamento con Antonio e, penso proprio, che trascorrerò con lui l’intera giornata”.“Ok, allora apparecchio solo per me e Marco” sussurrò quasi Cristina, già eccitata all’idea di poter restare sola con il figlio per tutto il giorno.Non poteva minimamente immaginare che Enzo avesse mentito spudoratamente: il suo piano era quello di rientrare di soppiatto dopo pranzo per sorprendere, ancora una volta, madre e figlio mentre facevamo l’amore.Per Cristina fu una mattinata piena di tensione erotica incredibile e dovette andare in bagno a masturbarsi per ben due volte.All’ora di pranzo, Marco rientrò felice e con due belle bottiglie di prosecco ghiacciato.“Ciao, mammina” e scoccò un sonoro quanto innocente bacio a sua madre; ma, quando si accorse che la tavola era apparecchiata solo per due, il cuore gli balzò in gola e, al pensiero di pranzare solo con sua madre, il cazzo cominciò la lenta e inarrestabile erezione.“Che odorino! Hai preparato un pollo delizioso” disse e per vedere l’aspetto della pietanza preparata dalla madre le andò dietro, strusciandosi sul suo bellissimo culo.Cristina, che non aspettava altro, si girò e, accarezzandogli il cazzo, gli infilò tutta la lingua in bocca.“Amore mio, l’ho preparato tutto per te” gli disse, mentre continuava a dargli baci sulla fronte, sugli occhi e sulle orecchie.Marco, ripresosi dallo stupore iniziale, aveva anche lui iniziato ad accarezzare la madre e, quando con due dita penetrò nella sua fica, esclamò:“Sento che ti sei preparata anche tu, sei tutta un lago”“Si, amore mio, è tutta la mattina che penso a te e al tuo bellissimo cazzo” e detto questo s’inginocchiò e cominciò subito a succhiare quell’enorme cazzo che la mandava in delirio.“Si, brava mammina, sei la migliore pompinara che abbia mai conosciuto ….. continua così ….. succhia, succhia ancora …… ti prego”Cristina continuò la sua operazione a lungo, quasi smascellandosi per riuscire a contenere nella sua bocca l’enorme muscolo del figlio, che cresceva sempre più e, contemporaneamente prese a masturbarsi, prima con due, poi tre e infine con tutte e quattro le dita, riuscendoci molto facilmente in quanto la sua fica era interamente allagata.Ad un certo punto, Marco si rese conto che così avrebbe sborrato molto presto e volendo prima far godere la madre, la fece alzare e l’appoggiò carponi sul tavolo.“Ora te lo voglio infilare fino in gola, ti voglio sventare tutta, mammina cara” e, senza aspettare la penetrò con un sol colpo per l’intera sua lunghezza.“Così, così, prendimi …… sei enorme … non smettere …… continua …… godo, godo, aaahhhhh …… si, si, ancora …… ancora …… per tutto il giorno …… per tutta la notte …… per tutta la vita …… spingi, spingi, amore mio, sono la tua troia, fai di me quello che vuoi, ma non smettere ……”Cristina godeva e godeva, non riusciva più a capire se avesse avuto dieci, cento o mille orgasmi o se uno solo che durava da quando Marco le era entrato dentro; era una fontana e il suo liquido le colava lungo le gambe e il sentirlo la faceva impazzire ancora di più.Marco la penetrava ora lentamente, come per farle apprezzare l’intera lunghezza del suo cazzo, ora con furiose e velocissime bordate come un toro impazzito.Improvvisamente si fermò, uscì da quella bellissima e lubrificatissima caverna e prese a leccare e stuzzicare l’ano della madre che, stimolato, incominciò a pulsare come per invitarlo.Approfittando della boccettina di olio, posta sulla tavola, cominciò lentamente a stuzzicarlo e allentarlo, penetrando prima con un dito e poi con due.Mentre era intento a quest’operazione, notò riflessa nella bottiglia posta sul tavolo l’immagine di suo nonno che li spiava masturbandosi: non ci pensò due volte e, voltandosi, gli fece cenno di avvicinarsi.Enzo, così come aveva progettato, era rientrato di soppiatto e, nascosto nel corridoio, aveva spiato la coppia, masturbandosi furiosamente. Si stupì, quando vide il nipote fargli segno di unirsi a loro due, in quanto si trattava del suo nipotino e della sua amatissima figlia ma, era anche vero che quella che vedeva oscenamente divaricata su un tavolo di cucina era la più bella e arrapante femmina che avesse mai visto.Superò quindi tutti i suoi tabù e si avvicinò silenziosamente al tavolo della cucina con il cazzo in mano, al massimo della sua erezione.“Preparati mammina che ora te lo infilo nel culo”“Si, vieni dentro che sono pronta, così …… fai piano …… piano …… sembri ancora più grosso di prima …… no, non così, ora sento male, no, no …… si, no, si, si, si, …… continua …… continua …… è bellissimo …… sei un toro …… godo …… spingi …… mi stai spaccando tutta, ti sento dentro la pancia …… non smettere, ti prego, continua così, cos씓Sì mamma, sei stupenda, sei la migliore troia che conosco: scommetto che ora vorresti anche più di un cazzo a tua disposizione …… dimmelo, fammi sentire quanto sei troia …… dimmi che vorresti succhiare un altro cazzo, mentre ti sto inculando”“Sì amore …. Oh si, sì …… sono la tua puttana …… così, si, oh sì …… voglio un altro cazzo da succhiare …… ti prego …… un altro cazzo”A quel punto, capendo che la madre era ormai decollata, Marco si pose davanti al suo viso con il bastone mostruosamente in tiro e Cristina lo accolse subito tra le sue labbra, iniziando un furioso pompino.A quel movimento e alla vista del nonno che stava furiosamente inculando sua madre, Marco non resse più e cominciò ad eruttare nella gola di Cristina una quantità incredibile di sborra imitato subito da Enzo che scaricò nelle viscere della figlia tutta la sua libidine.Solo in quel momento Cristina capì che non si trovava più sola con il figlio e si girò per scoprire chi fosse il proprietario di quell’altro imperioso cazzo che l’aveva inculata, mandandola in visibilio.“Ma papà, sei tu, no, non può essere, CAZZO”“Si, figlia mia, sono proprio io e, da oggi, questo è il nome con cui lo chiamerai” e gli porse il suo bel bastone di carne da pulire.E sua figlia, vergognata ma tremendamente eccitata, non esitò ad accogliere nella sua bocca i due cazzi del figlio e del padre pensando “Che fortuna una famiglia così !!”
Aggiungi ai Preferiti