Come ogni anno, nel periodo dei saldi, devo accompagnare la mia fidanzata Marta di 28 anni alla ricerca degli affari migliori. Anche quest’anno abbiamo passato qualche Sabato in giro per i vari negozi di moda e anche quest’anno ha speso molti soldi, Sabato scorso ha acquistato un vestitino molto carino ma che richiedeva un piccolo lavoro di sartoria.Il compito di andare a ritirare il vestito tocca a me che facendo il rappresentante ho maggiore tempo libero, allora Mercoledi’ alle 10 di mattina mi reco al negozio con lo scontrino per ritirare il vestito, nei miei 30 anni di vita sono sempre stato un po’ voyeur e l’idea di andare in un negozio frequentato prevalentemente da donne non mi dispiaceva. Entrato nel negozio la cassiera mi dice gentilmente di attendere qualche minuto e quindi mi accomodo ad aspettare, durante l’attesa mi guardo intorno e vedo una signora di circa 50 anni, portati piuttosto male, che sta entrando in un camerino di prova con dei capi intimi, la seguo con lo sguardo e mi accorgo che una volta nel camerino non chiude completamente la tenda.Continuo ad osservare e mi accorgo che la signora inizia a spogliarsi mettendo in mostra un paio di tette cadenti, ma non e’ finita qui, perche’ si spoglia completamente e rimane completamente nuda, noto che e’ completamente depilata.Non essendo di legno inizio ad eccitarmi e faccio fatica a rimanere seduto perche’ ormai ho un’erezione notevole, mentre sono intento a spiare la signora mi accorgo che di fianco a me c’e’ la cassiera di prima che mi sta guardando sorridendo, io divento rosso dalla vergogna e faccio anche fatica ad alzarmi per l’erezione.La cassiera (che poi ho scoperto chiamarsi Paola) mi dice di non preoccuparmi che non c’e’ nessun problema e che e’ comprensibile che un uomo si ecciti vedendo una donna nuda, anche se non capisce come possa eccitarmi vedendo quella vecchia signora.Mentre Paola mi consegna il vestito che dovevo ritirare arriva la signora (Eva) chiedendo dov’e’ il bagno e Paola glielo indica, poi si rivolge a me sottovoce dicendo che se ero cosi’ tanto interessato alla signora Eva potevo osservarla anche nel bagno delle donne, infatti la titolare del negozio ha messo uno specchio per poter osservare le clienti alle prese con i loro bisogni perche e’ una vecchia depravata, chiaramente eccitato com’ero non dico di no e la seguo in uno stanzino con vista sulla toilette.Qui vedo Eva che si alza la gonna e si siede sulla tazza ad espletare i propri bisogni, ormai non capisco piu’ niente, mi stavo eccitando vedendo una vecchia signora fare i propri bisogni.Mi guardo intorno vedendo che sono solo ho tirato fuori il mio cazzo ed ho iniziato a masturbarmi come un forsennato, sono durato meno di un minuto e sono venuto sporcandomi tutte le mani e il pavimento di fronte a me, nella foga non mi ero neppure accorto che Paola era venuta a controllare e quindi ha assistito alla scena, vedendomi in queste condizioni inizia a ridere dopo un attimo di attesa in cui non so cosa dire ne cosa fare si apre la porta dello stanzino ed entra Eva.Eva inizia a parlare con Paola dicendo “abbiamo beccato un altro piccolo depravato, ora ci divertiamo un po’ anche noi”.A questo punto capisco tutto, Eva era la proprietaria del negozio ed ogni tanto si divertiva a far cadere in tranelli di questo tipo dei ragazzi come me, ormai era fatta, io ero senza parole e con la testa china, perche’ non avevo il coraggio di guardarle in faccia. Lo stanzino era rimasto aperto e avevo paura che anche il commesso omosessuale si accorgesse di quanto stava accadendo, invece per ora non si vedeva.Eva mi consiglia di spogliarmi completamente cosi’ finiamo il divertimento, io non credevo alle mie orecchie e in un attimo mi sono ritrovato nudo e con il cazzo ancora in erezione, Paola a questo punto dice che pero’ e meglio pulire dove ho sporcato prima e quindi mi aspetto che vada a prendere uno straccio, invece mi dice: “allora cosa aspetti, hai sporcato tu o mi sbaglio?”Io rispondo “certo ma servirebbe uno straccio”, Eva e Paola scoppiano in una fragorosa risata e mi dicono “allora non hai capito proprio un cazzo, tu devi ripulire tutto con la tua lingua”, io senza sapere perché obbedisco e mi ritrovo a leccare il mio sperma dal pavimento, era la prima volta che facevo una cosa simile ma la situazione mi stava eccitando.Nel frattempo Eva e Paola iniziarono a darmi dei calci sui fianchi, ormai avevo capito di essere finito nelle grinfie di due Padrone e sinceramente la cosa non mi dispiaceva, terminata la pulizia del pavimento Eva si avvicina a gambe larghe e mi dice “ora termina le pulizie, prima mi hai visto pisciare ma non hai fatto in tempo a vedere che non mi sono pulita, questo tocca a te” iniziai a leccare la figa bagnata di piscio anche questa cosa la facevo per la prima volta, con la mia ragazza ho sempre fatto del sesso tradizionale e nulla di trasgressivo.Mentre lecco la figa di Eva, Paola si e’ spogliata completamente e si avvicina, mio ordina di sdraiarmi a faccia in su e si avvicina con la sua passerina al mio viso, io gia’ mi gusto una bella leccata di figa, invece quando si trova a tre centrimetri da me inizia a pisciare, parte mi entra in bocca e il resto finisce sui capelli e sul viso, aveva uno strano gusto ma non mi dispiaceva, poi Paola era veramente una bella ragazza di circa 25 anni.Terminato anche l’ultimo getto di piscio pensavo si fossero divertite a sufficienza, invece era solo l’inizio di una lunga giornata.Entrambe salirono in piedi sul mio corpo nudo schiacciandomi il torace e li sopra di me iniziarono a slinguare come due dannate e non stavano ferme due secondi, io non ero abituato a questo tipo di giochi e quindi soffrivo parecchio, mi sono ritrovato pieno di piscio sotto i piedi di due donne, io che non avevo mai fatto questo tipo di giochi ma che sotto sotto l’ho sempre desiderato, era la mia grande occasione, potevo imparare molto da quella esperienza.Quando videro che mi ero nuovamente eccitato dissero che ci voleva qualcosa per punirmi, decisero di chiamare anche il commesso gay e di chiudere il negozio.Marco 35 anni circa 180 cm di muscoli ma gay fino all’osso entro’ nello stanzino dopo aver chiuso il negozio, si mise a ridere anche lui vedendomi sdraiato per terra tutto bagnato di piscia e con le due donne che nel frattempo avevano iniziato a sputarmi addosso.Eva stringendomi i coglioni disse di camminare a quattro zampe fino a Marco e di fargli un bel pompino, una cosa simile non rientrava nei miei pensieri e quindi dissi che non l’avrei mai fatto, Eva strinse i coglioni così forte da farmi urlare e Paola mi rifilo’ una ginocchiata sul costato, si era messa male, le due donne mi stavano malmenando e fortunatamente Marco era rimasto impassibile.La mia resistenza non poteva durare ancora molto cosi’ con lo stomaco che si rivoltava dovetti iniziare ad avvicinarmi a Marco, con Eva che teneva sempre i miei coglioni belli stretti.Arrivato di fronte a Marco Paola mi ordinò di aprirgli i pantaloni e di prendere in bocca il suo cazzo, fortunatamente era di dimensioni normali, con i conati di vomito mi avvicinai al pene di Marco e iniziai a leccarlo lungo la cappella, Eva strinse di più e disse “ingoialo e facci vedere quanto ti piace”, dovetti obbedire e presi il cazzo di Marco tra le labbra iniziando il primo pompino della mia vita, era disgustoso, il cazzo di Marco cresceva sempre più e io continuavo a leccare, Eva, sempre con la mano stretta su di me nel frattempo slinguava con Paola.Marco stava per godere e io d’istinto lasciai la presa cercando di spostarmi, Eva e Paola contemporaneamente mi presero la testa e la tennero sull’asta turgida di Marco che iniziò a sborrare copiosamente, il mio primo pompino era addirittura con l’ingoio. In un’ora mi ero trasformato, ero addirittura diventato bisex, cosa che mai e poi mai mi era passata per la testa.Pensai che il peggio fosse passato, ma invece il terzetto aveva ancora voglia di divertirsi, sporco di sborra e di piscio nelle mani di tre persone che non conoscevo.Eva aveva voglia di scopare e pensavo che finalmente avrei potuto divertirmi anch’io, invece chiamò Marco e si fece penetrare nello stesso momento Paola si faceva leccare la figa da Eva e slinguava con Marco, io ero li in un angolo con il cazzo in tiro a guardare. Si accorsero di me, Paola mi prese e mi fece infilare la faccia tra le chiappe di Marco obbligandomi a leccare il suo cazzo che entrava ed usciva dalla figa di Eva, Marco bastardo com’era emise un peto puzzolente sulla mia faccia, questo era troppo, cercai di ribellarmi ma questa volta fu Marco a bloccarmi e le due donne iniziarono a pestarmi con tutto quello che trovavano, con una cintura mi colpirono anche sui coglioni facendomi urlare di dolore, pensavo di morire, loro per non farmi urlare mi infilarono in bocca le mutande di Paola accuratamente inimidite passandomele sul corpo pieno di urina e sborra.Mi bloccarono le mani e le gambe con delle cinture e mi fecero sdraiare a pancia in su, Paola si sedette sopra il mio viso con il suo buco del culo in corrispondenza del mio naso, Eva e Marco si misero a scopare sopra di me, finalmente Marco venne nuovamente nella figa slabbrata di Eva la quale togliendomi le mutande di bocca si sedette sopra il mio viso facendo colare nella mia gola i suoi umori mischiati con la sborra di Marco, poi dovetti ripulire con la mia lingua sia la sua vagina che il cazzo di Marco. Il mio cazzo era sempre più eretto e Paola mi ordinò di masturbarmi davanti a loro, era l’ennesima umiliazione in un minuto venni copiosamente ma per mia sfortuna sporcai i piedi di Paola, mi ero guadagnato l’ennesima punizione, forse la peggiore, decisero che Marco mi avrebbe inculato.Marco si posizionò dietro di me con un sorriso stampato sul volto, era quello che aspettava, le due donne mi tennero fermo mentre il cazzo mi apriva un buco finora vergine, il dolore fu lancinante, iniziò a stantuffare il mio culo come se fosse una normale figa, lo sentivo ingrossarsi, tutto sommato passato il dolore, iniziava anche a piacermi e se ne accorserò vedendo la mia erezione, Marco ci mise dieci minuti prima di farmi un clistere di sborra calda, chiaramente si fece ripulire il cazzo sporco di sborra e merda dalla mia lingua.Mi permisero di fare una doccia e mi mandarono a casa con la promessa di rivederci, avevo una sete folle e prima di andarmene mi diedero un bicchiere, lo bevvi e capii che si trattava di piscia, era quella di Eva prelevata direttamente dal water sul quale la vidi all’inizio della storia. Me ne andai felice dal negozio con l’idea di tornarvi prima o poi, arrivato a casa mi accorsi che non avevo ritirato il vestito della mia fidanzata e quindi sarei dovuto tornare al negozio il giorno dopo.
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