La prima volta pensavo di essermi sbagliato, mi sembrava che le avessi riposte in maniera diversa, poteva essere un caso, non ero sicuro.Ma adesso sono sicuro. Qualcuno ha frugato nel mio cassetto, ha preso le mie riviste porno, una ventina in tutto, e le ha rimesse via in un ordine diverso.Ma chi è stato? Forse mia sorella, per i suoi 18 anni è abbastanza disinibita e curiosa, però me lo avrebbe detto, ci raccontiamo tutto.Mio padre no, non c’è, non vive con noi. Quello scemo di mio cugino che viene a giocare con il computer quando non ci sono? Sì forse è stato lui. Intanto gli cambio posto e gli do un ordine diverso, poi vedremo.Per una settimana niente poi, oggi di nuovo sono fuori posto. Quello stronzetto di Luigi le ha trovate anche qui, non che abbia niente in contrario se legge le mie riviste, ma potrebbe almeno chiedermele e poi è talmente scemo che è capace di lasciarle sulla scrivania e se le becca mia madre sono dolori.Così lamentandomi per aver perso dei giochi sul computer chiedo a mia madre se è venuto Luigi quando non c’ero.Macché, sono più di dieci giorni che non si vede.Non mi ci raccapezzo più, se non è stato lui allora chi è.Provo a chiedere a mia sorella prendendola alla larga. Le chiedo se non ha mai visto riviste porno e se le piacciono. Sì qualche volta, le piacciono pure ma non è stata lei. Sono proprio incazzato il fatto che qualcuno frughi nelle mie cose mi dà proprio fastidio per non parlare di mia madre che è talmente puritana che se venisse a saperlo sarebbe capace di tutto.Stavo quasi pensando di regalarle per risolvere la cosa una volta per tutte quando, una mattina tornando a casa dall’Università prima del previsto, pensando non ci fosse nessuno, aprii la porta con le mie chiavi e mi avviai verso la mia camera.La porta era socchiusa, stavo per spalancarla quando udii dei gemiti, sbirciai dentro e, sorpresa, vidi mia madre seduta sul mio letto con una rivista in mano, la vestaglia aperta e le mutande abbassate sotto le ginocchia che si stava masturbando.Ero senza fiato, non riuscivo a vederla in faccia, ma vedevo benissimo la mano in mezzo alle gambe strette che si muoveva velocemente.Prima di venire abbassò la rivista e, con il viso stravolto, venne con un gemito trattenuto ma travolgente poi si sdraiò sul letto e, da vera porca, si leccò le dita.Non riuscivo a crederci, ero eccitatissimo e turbato allo stesso tempo, non sapevo che pesci prendere così, sempre senza fare rumore, uscii da casa ed andai a farmi giro cercando di raccapezzarci qualcosa.E così era lei quella che leggeva di nascosto le mie riviste, se non l’avessi vista non l’avrei mai creduto …e faceva tanto la puritana.Però che scena. Vedere un’elegante signora di quarant’anni masturbarsi in quel modo, anche se era mia madre, mi aveva eccitato da morire.Tornai di fretta a casa, mia madre era seduta in salotto a leggere una rivista "normale" la salutai, scambiammo i soliti convenevoli, io intanto la guardavo con altri occhi, avevo sempre in mente la scena di poco prima così andai in camera e mi masturbai furiosamente.Era chiaro che mia madre aveva la mia stessa passione per la pornografia e aveva trovato in me un fornitore di materiale che non poteva procurarsi in altro modo.Da quel giorno cominciai a procurarmi le riviste più spinte che riuscivo a trovare, con travestiti, lesbiche, animali ecc. che invariabilmente trovavo fuori posto Una mattina, sperando di sorprenderla di nuovo in camera mia, tornai prima del previsto e la trovai a leggere una delle ultime riviste che mi ero procurato, era in sottoveste con i capelli scarmigliati, era bellissima.Avevo il cuore in gola, mi preparavo ad assistere ad un’altra scena travolgente, quando mia madre, alzando gli occhi dalla rivista mi scorse dietro la porta, rimase un attimo sorpresa ma poi mi disse <<Non stare impalato dietro la porta. Visto che mi hai scoperto tanto vale che tu venga dentro>>.Aprii la porta titubante, mia madre poggiò la rivista sul letto e mi guardò divertita.<<Non fare quella faccia, non sarai mica scandalizzato. Per uno che colleziona queste riviste dovresti essere più disinvolto>><<È che vedi… non è che…>> non sapevo che dire.<<Dai siediti qui vicino a me e non fare quella faccia. Trovi così strano che anche a me piacciano queste cose?>><<No, però sei sempre stata così puritana che non pensavo..>><<Hai ragione, ma non posso mica andarlo a dire a tutti. Sai mi hanno sempre eccitato le immagini spinte, però non sapevo come procurarmele, non posso mica andare dal giornalaio e comprarle. Quando ho scoperto queste riviste nel tuo cassetto sono stata felice che avessimo gli stessi gusti, avrei voluto dirtelo in qualche modo e in fondo non mi dispiace che tu mi abbia scoperto, sai finora ho condiviso questo mio vizietto solo con Tiziana ma anche lei non ha molte possibilità di procurarsi queste riviste >>.Ci guardammo per un attimo negli occhi, era una rivelazione sconvolgente, mia madre e la sua migliore amica, anche lei signora raffinata e di buona famiglia erano appassionate cultrici di riviste porno.<<A proposito ho notato che ultimamente i tuoi gusti vanno alle riviste sempre più porche>><<Spero non ti scandalizzino>> le dissi con complice ironia. Ormai mi ero ripreso e la situazione aveva preso una piega molto intrigante.<<Vuoi scherzare, sono proprio quelle che mi eccitano di più anzi, se ti servono soldi chiedimeli pure>><<Confidenza per confidenza devo confessarti una cosa, visto che ormai non abbiamo più segreti>> e le raccontai del giorno che l’avevo spiata in camera mia.<<Bravo il porcellino che spia la sua mamma, e cosa hai fatto poi?>><<Sono uscito senza far rumore, ho fatto un giro ma non riuscivo a levarmi quella scena dalla testa, sono rientrato a casa, ti ricordi tu eri in salotto a leggere>><<Si il giorno che sei tornato prima, e poi?>><<Sono andato in camera mia e mi sono fatto una sega colossale>>Scoppiò a ridere <<Se l’avessi saputo sarei venuto a vederti>><<Possiamo sempre rimediare se vuoi…>><<Vuoi menartelo davanti alla tua mamma?>> fece finta di scandalizzarsi.<<Sì>> le risposi ridendo<<e voglio venirti sulla pancia >><<Dai allora spogliati>>Mi spogliai in fretta, lei si sdraiò sul letto, si sollevò la sottoveste e si tolse le mutandine, io m’inginocchiai fra le sue gambe e cominciai a menarmelo, vedevo la sua figa aperta e bagnata, lei mi guardava l’uccello, eravamo tutti e due eccitati.Non ci misi molto ad inondarle la pancia. Quando ebbi finito mi sorrise si bagnò le dita nel mio sperma e iniziò a masturbarsi velocemente, neanche lei non ci mise molto a venire.Mi sdraiai a fianco a lei, eravamo esausti. Mi baciò sulle labbra poi mi disse<<Dai rimettiamoci in ordine che tra un po’ arriva tua sorella>>Ci alzammo, lei andò in bagno e io rimisi a posto la camera.Da quel giorno cominciai a portarle le riviste più strane che potessi trovare, qualche sera, quando ero sicuro che mia sorella dormisse, andavo in camera sua e ci masturbavamo in maniera furiosa poi, dopo che lei aveva finito, le succhiavo le dita.Dopo un paio di mesi mia sorella ci annunciò che andava in gita con la sua classe per tre giorni, io e mia madre ci guardammo increduli, saremmo restati soli per tre giorni e tre notti.Cominciammo a fare progetti su come approfittare della situazione.<<Possiamo procurarci un bel po’ di riviste e sollazzarci come ci pare senza essere disturbati da nessuno>> dissi.<<Sì e potresti anche procurarti qualche cassetta, non le ho mai viste >><<Certo so dove andare, dammi un po’ di soldi e faccio una bella scorta >><<Per i soldi non c’è problema>> mi disse e poggiandomi una mano sulla patta dei pantaloni aggiunse <<tu sai quali sono i gusti della tua mamma vero?>><<Gli stessi che ho io>> risposi ammiccando.Con i soldi in tasca mi recai in una videoteca ben fornita e feci incetta delle videocassette più zozze che riuscii a trovare.Di ritorno a casa con lo zaino pieno di cassette portai mia madre in camera mia, c’inginocchiammo ai piedi del letto e iniziammo a dare un’occhiata ai titoli dei film che erano inequivocabili.Mia madre era eccitatissima, le misi un mano sotto la gonna <<Ti stai bagnando tutta, sei una vera porcella >><<Si, non vedo l’ora di stare da sola con te per vederceli in santa pace, i titoli sono molto promettenti>>Venne il giorno della gita, tornammo a casa dopo aver accompagnato Elena al pullman.Nell’ascensore le misi la mano fra le gambe sussurrandole << Finalmente ci daremo alla pazza gioia>><<Certo bambino mio e vedrai ho una sorpresa per te>>A casa cominciai ad armeggiare con il videoregistratore, mia madre chiuse le tende poi andò in camera sua e tornò poco dopo, indossava una vestaglia nera semitrasparente, calze a rete e un paio di scarpe con i tacchi a spillo.<<Sei uno schianto. Dove tenevi quella mise?>><<Ti piace il mio costume da troia?>> si aprì la vestaglia, era completamente nuda sopra le calze a rete e si era depilata anche la figa << L’ ho comprato per te>>Avevo l’uccello che mi scoppiava nei jeans, mi spogliai in fretta. <<Vedo che ti ha fatto effetto>><<Non credo tu n’abbia mai dubitato>> le risposi <<Che ne dici di iniziare da due ragazze che si trastullano con il loro cane>><<Sì, ma sbrigati non ce la faccio più >>Feci partire la cassetta e ci mettemmo sul letto.Le due protagoniste della cassetta dopo essersi date da fare tra loro si avvicinarono ad un grosso cane, iniziarono a leccargli l’uccello poi si fecero leccare la figa da lui e iniziarono a scoparselo. Finito di scopare con il cane ricominciarono a leccarsela fra loro e alla fine una delle due si avvicinò al viso dell’altra e iniziò a pisciarle in faccia.Finito il film guardai mia madre e le chiesi se le era piaciuto, lei per tutta risposta aprii le gambe, era bagnata fino alle cosce e il lenzuolo sotto era fradicio.<<Non ho mai visto niente di simile, sono eccitata da morire>> riuscì a sussurrare a malapena.Fece per alzarsi <<Dove vai?>> le chiesi <<In bagno, mi scappa>> <<Posso venire a vederti?>><<Certo tesoro>>La seguii in bagno ma invece di sedersi sul water aprì la porta della doccia<<Mettiti dietro e stringimi forte le tette>>Eseguii stringendola forte e strusciandogli l’uccello da dietro, iniziò a pisciare e a mugolare, sentivo il liquido caldo bagnarmi i piedi.Stavo per venire quando lei si staccò da me <<Non precipitiamo le cose, andiamo a vedere un altro film>>Misi un film di travestiti, l’eccitazione salì ulteriormente.A metà film io ero congestionato<<Non ce la faccio più a resistere, ho i testicoli che mi scoppiano>> <<Povero piccolo>> li prese in mano e li massaggiò delicatamente <<anch’io non resisterei oltre>> Si avvicinò e iniziò a succhiarmi la punta dell’uccello, dopo poco però smise, si stese sul letto con gambe spalancate e m’invitò a succhiarle il clitoride che aveva assunto le dimensioni di un piccolo cazzo.Iniziai a succhiarlo lentamente poi passai a leccarle la figa e il buco del culo, lei intanto si dimenava e mugolava da vera troia.Non resistetti più <<Girati che voglio mettertelo nel culo>>.Non se lo fece ripetere. Si mise in ginocchio aprendosi le natiche con le mani. Vederla così oscenamente protesa mi dette un’ulteriore scarica di eccitazione.Glielo appoggiai nel buchetto, abbondantemente lubrificato, e spinsi senza tanti complimenti, entrò di colpo, iniziammo ad agitarci come forsennati.Gli scoppiai dentro mentre lei pronunciava frasi oscene e disarticolate.Eravamo sfiniti, ci abbracciammo.<<È stato fantastico>> mi sussurrò <<non speravo più di fare sesso in questo modo selvaggio>><<Anche per me è stato devastante non sono mai venuto così intensamente>>.<<E così abbondantemente>> scherzò lei mettendosi una mano fra le gambe.Ci addormentammo esausti.Il giorno dopo, mentre ci preparammo ad un’altra giornata di sesso, chiesi a mia madre<<Cosa dirai a Tiziana di questa esperienza?>> <<Povera Tiziana, chissà come sarà invidiosa>><<Potremmo invitarla >> disse dopo un po’ mia madre <<se a te non dà fastidio>><<Vuoi scherzare, sapessi quante seghe mi sono fatte pensando a lei>>Mia madre scoppiò a ridere <<Sarà lusingata di saperlo>>Andò al telefono e compose il numero. Dopo i soliti convenevoli le chiese se era sola e se poteva parlare liberamente, evidentemente non lo era perché iniziò a parlare per sottintesi comunque le disse che se poteva fare un salto aveva delle cose da farle vedere. <<Ha detto che rimanda tutti i suoi impegni>> mi disse ridendo dopo aver riattaccato <<e corre subito qui>> <<La cosa si fa sempre più interessante>> conclusi io massaggiandomi l’uccello.Tiziana arrivò poco dopo, baciò mia madre in modo non proprio innocente poi mi vide e rimase sorpresa, guardò mia madre per chiederle cosa stesse succedendo, lei sorrise, la fece sedere e iniziò a raccontarle ogni cosa.Tiziana guardava me e mia madre sempre più incredula, quando poi mia madre iniziò a raccontarle del nostro festino del giorno prima Tiziana mi sorrise era evidentemente eccitata.<<Cosa aspettate>> disse <<a farmi vedere qualcosa?>>Le portai alcune cassette, lei ne scelse una e io la infilai nel videoregistratore.Ci mettemmo tutti e tre sul letto e iniziammo a vedere la cassetta.Dopo un po’ l’eccitazione era alle stelle, mia madre cominciò a spogliarsi e invitò anche noi a fare altrettanto. Non ce lo facemmo ripetere due volte.Tiziana era proprio un bella donna con un cespuglio nero ed abbondante, si accorse che la stavo guardando, mi sorrise e mi carezzò l’uccello <<Hai proprio un bell’arnese>> poi si girò verso mia madre, la baciò sulla bocca e le strinse forte un seno, mia madre per tutta risposta le mise una mano fra le gambe.Lo spettacolo era meglio della cassetta, l’uccello mi tirava da matti.Finita la cassetta ne misi un’altra con donne e animali vari, Tiziana aveva il respiro affannoso, le misi una mano fra le gambe lei mi baciò <<Scopami, non resisto più>>.Mia madre ci fece posto sul letto e io entrai dentro senza complimenti e iniziai a stantuffare alla grande mentre mia madre si masturbava guardandoci, poi mi tolse e si inginocchiò fra le gambe di Tiziana e iniziò a leccarla fino a farla venire.Vedere quella scena mi aveva elettrizzato, mi avvicinai a mia madre e iniziai a spingerlo nel culo, Tiziana, intanto, era scivolata fra le sue gambe e gliela stava leccando.Venni mentre mia madre si contorceva come un serpente.Ci prendemmo una bella pausa. Tiziana era entusiasta <<Possiamo organizzare dei bei pomeriggi>> disse <<finalmente abbiamo trovato chi ci rifornisce del materiale necessario>><<Non c’è problema>> risposi io <<posso procurare tutto quello che volete, purché non mi escludiate dai vostri giochi>><<Stai tranquillo piccolo mio>> rispose mia madre <<ti vogliamo sempre con noi>>.Tiziana si alzò dicendo che andava in bagno, io e mia madre ci guardammo e senza dir nulla la raggiungemmo e prendendola sottobraccio la portammo con noi nella doccia, Tiziana capì al volo e una volta chiusa la porta cominciammo a pisciarci addosso.Rimessici in ordine salutammo Tiziana che doveva tornare al lavoro.L’uccello mi si era drizzato di nuovo e mia madre mi portò sul letto e me lo succhiò fino a farmi venire.Tornata Elena dalla gita la nostra vita riprese come prima, ogni tanto di notte raggiungevo mia madre nel suo letto ma, per paura di essere sorpresi da Elena, dovevano fare molta attenzione.Qualche volta ci vedevamo con Tiziana a casa sua ma non sempre era possibile a causa di suo marito che aveva orari strani.Così l’unico momento buono per sfogarci come si deve restava la mattina quando Elena era al liceo e io potevo saltare le lezioni all’università.<<Certo che quei tre giorni sono stati meravigliosi>> disse una volta mia madre in un momento che eravamo soli <<Chissà quanto dovremo aspettare per averne altri>>.<<Secondo me ci facciamo troppi scrupoli per Elena>> le risposi <<non è più una bambina e che io sappia è piuttosto vivace, ha già avuto parecchi ragazzi e poi più di una volta mi ha chiesto in prestito delle riviste porno>><<E tu gliele hai date?>><<No. Però secondo me è più smaliziata di quanto pensi>><<Allora è proprio un vizio comune. Se è come pensi saremmo proprio una bella famiglia >>.<<Ti dispiacerebbe tanto?>><<Che vuoi che ti dica se ce l’ ha nel sangue come me e te c’è poco da fare. Io non mi diverto a fare sesso senza immagini pornografiche e quando mi prende la voglia non c’è niente che possa impedirmelo, perciò se anche Elena è come noi tanto vale assecondarla>> <<Proverò a sondare il terreno>><<Ma senza correre troppo>><<Stai tranquilla, so come fare>>.Così alla prima occasione una sera passai ad Elena un paio di riviste fra le meno esplicite tanto per vedere le sue reazioni.Il giorno dopo sondai il terreno.<<Sai fratellone che sono proprio forti, non ne hai altre?>> mi rispose tutta eccitata<<Ma sei proprio una bambina sfacciata, chissà cosa hai fatto stanotte?>><<Mi sono consumata le dita, dai non fare il puritano chissà quante seghe ti fai tu, prestamene qualcun’altra mi piacciono troppo >>Decisamente era un vizio di famiglia.<<Quelle che ho non sono adatte a te, sono troppo spinte, quelle che ti ho dato erano le uniche un po’ normali che avessi>>. Volevo vedere se abboccava.<<Perché c’è anche roba più spinta?>> Aveva abboccato<<Certo c’è anche roba molto più spinta>> e le feci una breve panoramica.<<E tu tieni tua sorella all’oscuro da certi sollazzi. Se non me le passi subito ti ripudio da fratello. Se invece mi tieni al corrente degli sviluppi editoriali sulla materia te ne sarò riconoscente>>.<<Va bene >> risposi <<ti darò qualcosa di più spinto>> e la sera le passai un paio di riviste di travestiti e una di lesbiche.Il giorno dopo Elena venne da me entusiasta.<<Le tengo ancora qualche giorno… non ti dispiace vero… e che sono troppo forti… non immaginavo che ci fossero certa roba in giro …>>Cercai di calmarla <<Devi averci dato dentro di brutto stanotte, hai due occhiaie…>><<Non riuscivo a smettere, ho la figa che mi brucia. Quasi quasi resto a casa e mi do malata…>><<Non ci pensare nemmeno… Cosa ci mettiamo sulla giustificazione? >>Scoppiò a ridere, mi dette un bacio e si preparò per andare a scuola.Ne parlai con mia madre che parve rassegnarsi all’idea di avere di due figli maniaci come lei e altrettanto perversi.Qualche sera dopo invitai Elena in camera mia a vedere l’intera collezione. Accettò entusiasta, ci chiudemmo dentro e misi sul tavolo un bel pacco di riviste. Seduti sul letto iniziammo a sfogliarle.Ogni tanto davo un’occhiata a Elena che più andava avanti e più deglutiva a fatica. Quando pensai che si fosse eccitata ben bene con noncuranza mi tirai fuori l’uccello e cominciai a carezzarmelo.<<Ma che fai? Se entrasse mamma? >><<Stai pure tranquilla>>le risposi<<non viene nessuno e se anche venisse la sentiremmo >> Tranquillizzata mi guardò indecisa, poi, evidentemente anche lei moriva dalla voglia, cominciò a togliersi gli slip <<Facciamolo insieme ti va?>> Le sorrisi lei spalancò le gambe e iniziò a strofinarsi con furia.A vederla così aumentai il ritmo anch’io e venimmo cercando di fare meno rumore possibile.<<Siamo proprio due porcelloni>> mi disse sorridendo <<Ma come facevi ad essere sicuro che mamma non sarebbe venuta?>><<Sai le risposi forse sapeva quello che stavamo facendo e non voleva disturbarci>> risposi sibillino.<<Ma se è una puritana, figurati se avesse immaginato una cosa simile sarebbe diventata una furia>><<Non sempre le apparenze rispecchiano la realtà, se ti dicessi che mamma sa bene ciò che stiamo facendo e che lo fa anche lei ti meraviglieresti tanto?>><<Non ci credo, ti sei fatte troppe seghe e ti si è annacquato il cervello>>Stavamo dicendoci queste cose quando ad un certo punto la porta si aprì ed entrò mamma che ci trovò così: io con l’uccello di fuori ed Elena con le gambe aperte e la mano ancora sulla figa.<<E bravi i miei porcellini>> ci disse sorridendo<<vedo che vi siete sollazzati>>.Elena ci guardava incredula <<Non ti arrabbiare… non so cosa ci ha preso… >>Mamma scoppiò a ridere <<So bene cosa vi ha preso, fatemi posto>> si sedette in mezzo a noi e parlammo della nostra passione comune.Lasciai passare qualche giorno poi, una sera, tornai a casa con un pacco di riviste nuove accuratamente selezionate, le misi sul tavolo del salotto dicendo <<Visto che non abbiamo più segreti possiamo leggerle insieme>>.Mamma ed Elena si buttarono sulle riviste ed iniziarono a sfogliarle. <<Bene ragazzi>> disse mamma ad un certo punto <<visto come stanno le cose mettiamoci comodi e andiamo sul lettone>> Elena mi guardò incredula <<Dai prepariamoci>> le dissi dandole una pacca sul culetto.La portai in camera mia e dopo un po’ ci presentammo in camera di mamma io con solo i pantaloni del pigiama ed Elena con la mia giacca, mamma aveva una maglietta bianca.Ci accomodammo sul letto ed iniziammo a leggere e a fare commenti sempre più eccitati.Dopo un po’ mi tolsi i pantaloni del pigiama ed iniziai a carezzarmi l’uccello , Elena guardava me e mamma indecisa, poi anche mamma allargò le gambe e iniziò a carezzarsi la figa con studiata lentezza. A quella vista Elena non si trattenne più e iniziò a masturbarsi con foga.Io mi spostai mettendomi ai piedi del letto per poterle vedere bene tutte e due e le inondai con il mio sperma.Nonostante si fosse masturbata con foga Elena era ancora eccitata, mi si avvicinò e cominciò a carezzarmi l’uccello <<Sai fratellone che hai proprio un bell’uccello >> mamma ci guardava sorridendo poi Elena se lo mise in bocca e ricominciò a masturbarsi e venne di nuovo.Il mio uccello ricominciava a tirare, mi avvicinai a mia madre le allargai le gambe e tuffai la testa nella sua figa piena di umori, in poco tempo il suo clitoride divenne duro e sensibile la feci venire mugolando di piacere.Mi misi in mezzo a loro e stringendole mi feci la migliore sega della mia vita.Il giorno dopo Elena venne in camera mia e cominciò a tempestarmi di domande, voleva sapere da quanto tempo io mamma facevamo di queste cose e fino a che punto ci eravamo spinti ecc.Così le raccontai tutto anche dei tre giorni che era stata in gita. Lei mi mise una mano nei pantaloni, mi afferrò l’uccello sussurrandomi all’orecchio <<E a me quando me lo fai assaggiare. Non mi basta più menarmela, sono sempre eccitata>><<Vedremo>> le risposi sibillino.Ne parlai con mamma che non fece obiezioni <<Solo>> mi disse <<visto che siete fratelli non la scopare, fate quello che volete ma non te la scopare >> Promisi e pensai a come organizzare la cosa.Un giorno chiesi a mia madre di lasciarci soli nel pomeriggio, poi andai da Elena che stava studiando e le chiesi se voleva fare una pausa.Non se lo fece ripetere. La portai in camera di mamma e infilai una cassetta nel videoregistratore.<<Hai mai visto cassette porno?>> le chiesi<<No e non vedo l’ora>> <<Spogliati allora che stai per vederne una>>Ci spogliammo in silenzio e ci mettemmo sul letto vicini.Avevo scelto la cassetta con cura, dopo un paio di scene Elena iniziò a carezzarmi l’uccello mentre io le strizzavo i capezzoli. A metà film eravamo infoiati, ci mettemmo in posizione e iniziammo un 69 con i fiocchi.<<Mettimelo dentro… Non resisto più… >>Iniziai ad infilarle un dito nel culo, era stretto ma Elena faceva di tutto per facilitare la cosa.Quando il dito cominciò a scivolare agevolmente aiutato dagli umori abbondanti della sua figa le dissi <<girati che te lo metto dentro>>.Glielo appoggiai nel buchetto ed iniziai a spingere, entrava a fatica ma Elena mi incitava ad andare avanti. Quando fu tutto dentro mi fermai un attimo per darle il tempo di abituarsi poi iniziai a muovermi avanti e indietro, Elena era in trance, gridava oscenità e mi incitava a riempirle il culo.La accontentai riempiendole la pancia di sperma.
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