Incominciò proprio cosi …….. Eravamo alle superiori e un giorno durante la ricreazione, ci eravamo su una panchina isolata con questa mia compagna che si chiama (non è il suo nome vero) Luisa. Quando a me scappò di orinare, le dissi guardare se non arrivava nessuno all’ora lei mi chiese se poteva guardarmi mentre orinavo, io acconsentii. Dopo essermi sollevata la gonna, mi sfilai le mutandine bianche e mi accovacciai lei, mi si inginocchiò davanti dove poteva vedermi la mia fessura tutta rossa e dalle labbra semi aperte si intravedeva anche la clitoride grossa come un’oliva. A quel punto, incominciò a uscire dalla mia fessura un liquido giallo e paglierino che cadde, a piccoli getti bagnandomi tutti i peli. Finito di orinare, presi un fazzolettino di carta e mi asciugai e lo gettai. Luisa raccolse il fazzoletto, bagnato della mia pipi e poi se lo passò sotto il naso e sulle labbra……. Io le chiesi se provava piacere lei mi disse di si e che mi aveva già spiato, mentre ero nei gabinetti della scuola. Quella sera la invitai a dormire da me, arrivate a casa andammo subito in bagno chiudendo la porta a chiave, mi sfilai la gonna e le mutandine e mi sedetti sul WC lei si inginocchiò davanti a me poggiando, le mani alle mie cosce e mi guardò di nuovo mentre orinavo questa volta, fu lei ad asciugarmi con le sue mani che poi si passo sulle labbra. Mi venne un’idea quella sera, bevvi molto poi di notte quando mi scappò, di fare pipi svegliai la mia amica la portai in bagno, la feci spogliare nuda e mi spogliai anch’io, la feci distendere nella vasca mi accovacciai, e presto cominciò il mio liquido giallastro cominciò a grandi getti, a irrorarle i seni, il pancino e la sua vagina. Luisa aveva gli occhi che gli brillavano, si rialzò afferrandomi il mio maestoso sedere porto una terza di mutandine, cominciò a leccarmi la mia vagina, divaricandomi le labbra per mordicchiarmi la clitoride rossa e gonfia, io gemevo mentre Luisa mi infilava la lingua nella mia fessura e nel buco del sedere. A quel punto, infilò tre dita nel mio orifizio e dovetti trattenermi dall’urlare dal piacere presa da incontrollabili spasimi per non svegliare i miei. Ora anch’io presi a frugare, l’interno della sua figa accarezzandole la clitoride in fiamme. Anche lei, era arcicontenta ed eccitata per quello che le facevo. Era la prima che facevo sesso con una del mio stesso sesso e fu bellissimo.
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