Questa volta io e mia moglie Monica vi vogliamo raccontare come è nato il nostro “gioco di tradimenti” che via via è andato sempre più in crescendo.Già da prima del matrimonio io e Monica abbiamo sempre fatto sesso cercando di trovare di volta in volta cose più eccitanti. Le è sempre piaciuto assecondare i miei desideri più nascosti che le confessavo nei momenti più intimi. Un primo desiderio esaudito fu quello di vestirsi provocante in pubblico in modo che tutti la guardassero mentre passeggiavamo al parco, a fare la spesa o nei pub frequentati sempre da molti giovani. Le gonne diventavano sempre più corte e le camicette più scollate in modo da lasciare intravedere le sue splendide forme. Questo gioco ci eccitava moltissimo, anche a lei infatti piaceva mostrarsi, vedere come i maschi la osservavano desiderosi di scoparla. Per chi se ne fosse dimenticato sto parlando della mia Monica, una bella biondina di 29 anni con occhi verdi, di circa 168cmX53kg con una bella seconda piena di seno e un bel culetto tondo. Il culetto poi è sempre stato un mio chiodo fisso: anche a questo la mia cara mogliettina ha ceduto molto presto provando i piaceri del sesso anale, anzi a volte era lei stessa ad implorarmi di incularla, si piegava in avanti allargandosi le natiche e si penetrava con un dito lubrificandosi con le secrezioni vaginali per prepararsi a ricevere il mio cazzo. Una cosa che mi stupì all’epoca dei primi incontri amorosi era la sua bravura nel bere lo sperma, le piaceva farmi godere direttamente nella sua bocca dopo avermi leccato per bene. Da come avrete capito è sempre stata una ragazza molto disinibita dal punto di vista sessuale, tanto è vero che una sua confessione dopo il matrimonio fu quella di masturbarsi spesso (le avevo regalato due vibratori) immaginando di essere presa da più uomini contemporaneamente. Navigando in internet ci divertivamo a leggere i racconti erotici pubblicati su alcuni siti; ne esistono di diversi argomenti, ma la attrazione per Monica cadeva sempre verso quelli in cui una donna era al centro delle attenzioni di qualche bel maschietto. Una sera mi decisi a confessarle che anche a me mi sarebbe piaciuto vederla scopare con un altro, vederla succhiare un altro cazzo e farsi riempire di sborra. Iniziammo ad immaginare la presenza di una altra persona nei nostri amplessi e si abituò a provare le doppie penetrazioni infilandosi il vibratore nella figa mentre la inculavo. Il passo successivo fu quello delle chat private a sfondo sessuale. Cominciammo a chattare con nomi falsi cercando di capire se altre coppie avessero i nostri stessi desideri. In realtà la cosa che la eccitava di più era quando qualche singolo cercava di coinvolgerla in qualche fantasia “erotica”. Finiva sempre col fare la parte della troia scopata nei luoghi più insoliti, dove si piegava alle voglie di molti maschi che la insultavano con parole volgari.La lasciavo chattare, io accanto a lei con il cazzo in tiro e lei bagnatissima in mezzo alle gambe mentre s’immedesimava nella parte della puttana. Era bellissimo scoparla subito dopo, si lasciava andare come non mai e mi incitava a trattarla da troia: “dimmi che sono la tua troietta e che domani mi farai scopare da qualche bel cazzone, dai amore riempimi tutta”. Una sera in chat un certo Antonio di 40 anni lasciò il segno. Era riuscito a portarla a masturbarsi davanti a me mentre le parlava di come la avrebbe scopata. Le diceva che abbigliamento avrebbe dovuto indossare il mattino seguente al lavoro (è segretaria in un ufficio amministrativo) e quali atteggiamenti avrebbe dovuto tenere. Un volta le ordinò di indossare una minigonna senza mutandine e di lasciarsi vedere in mezzo alle gambe da qualche sconosciuto all’ora di pranzo (pranza sempre in un bar vicino all’ufficio). La sera successiva si faceva raccontare tutto, le diceva quanto fosse troia, la insultava e le dava nuovi ordini. Spesso le chiedeva di infilarsi una candela, una spazzola o una matita nella figa o nel culo, di fare la cagna mettendosi a quattro zampe e di succhiarmi il cazzo come un’abile bocchinara. Monica godeva, le piaceva questo gioco e anche io mi divertivo molto. Mi masturbavo sempre più di frequente mentre lei confessava (non mi diceva niente prima) le sue avventure esibizioniste del pomeriggio. Una sera ci propose di parlare al telefono, dopo un po’ d’indecisione accettammo e fu una vera sorpresa. Scopavamo con il viva voce mentre lui comandava Monica durante l’amplesso. Inutile dire che le telefonate si susseguirono e si finì col programmare un incontro. Chiese a Monica se potevamo vederci e se poteva masturbarsi mentre lei, nuda, lo osservava. Ci pensammo per qualche giorno, poi fissammo l’incontro. Anche se i fatti risalgono a circa un anno e mezzo fa, ricordiamo ancora tutto come fosse ieri. L’appuntamento era per un venerdì sera in un pub di Milano ben noto a me e a Monica. Dobbiamo dire che Antonio aveva mentito un poco riguardo al suo aspetto fisico: non era un brutto uomo, solo con una leggera pancetta e pochi capelli, non certo il fisico muscoloso che ci aspettavamo! Comunque una persona gradevole, divertente che dopo alcuni bicchieri di tequila ci propose di guidarci in una zona periferica di Milano. Ormai il gioco era iniziato e non potevamo fare marcia indietro, tra poco avrei visto la mia Monica mostrarsi per intero al nostro amico di chat. Era una serata di fine marzo, abbastanza fredda da giustificare un giubbotto in pelle lungo fino alle caviglie. Fino all’uscita dal pub, infatti, Monica non aveva mostrato il suo abbigliamento (neanche io la avevo visto a casa). L’unica cosa che si vedevano erano i suoi stivali neri con tacco a punta da 12cm, i suoi capelli lunghi sulle spalle, il lucidalabbra rosa e un trucco appena accennato anch’esso di tonalità rosa. Salimmo sulla nostra auto, Antonio dietro e Monica di fianco a me. Il nostro amico ci guidò in una zona abbastanza isolata, in macchina a parte le sue indicazioni, l’atmosfera era cambiata, non una parola, solo un misto di tensione ed eccitazione.Parcheggiammo in una zona periferica e accesi le luci dell’abitacolo, il nostro gioco aveva inizio!Monica scese dalla macchina, si tolse il giubbotto e rimase……..nuda! Indossava solo delle autoreggenti nere (40 denari) e gli stivali, era fantastica. Quando si sedette sul sedile posteriore, Antonio aveva già il cazzo in mano e aveva iniziato ad accarezzarsi. Io vedevo bene mia moglie a gambe larghe offrire lo spettacolo della sua figa ad Antonio.“Era questo che immaginavi vero?” mi disse mia moglie, “adesso zitto e guarda, ma resisti fino a casa”. “Ti piace la mia fighetta, Antonio? L’ho depilata per te proprio prima di uscire.”Antonio si menava sempre più forte, mentre Monica si apriva con due dita le grandi labbra.“Sei proprio una puttana, si vede da come ti stai bagnando, sei un lago, troietta”. Antonio aveva iniziato ad insultare mia moglie, che a quelle parole iniziò a masturbarsi con le dita. “Dai godi maiale, fammi vedere con quanta sborra vorresti sporcarmi”. Antonio era al massimo della eccitazione, strinse la mano di mia moglie e si sborrò sulla sua pancia e sulla mano. Il gioco andò ben oltre, perché ormai anche Monica era eccitatissima ed a sentirsi trattata da troia perdeva ogni inibizione. Infatti contrariamente a quanto mi aveva detto prima dell’incontro, cioè che non voleva per ora rapporti, abbassò la testa e prese in bocca il cazzo di Antonio. Cercava di farlo rizzare di nuovo, leccò la mano e il ventre di Antonio, assaporando per la prima volta la sborra di un altro uomo. Mi guardò con occhi carichi di lussuria, aveva lo sperma sulle labbra e sul mento. “No amore resisti, non masturbarti, vedrai come sarà bello duro quando mi scoperai”. Cominciò a leccare e succhiare con maggiore velocità. Antonio godeva, la teneva per i capelli dandole il ritmo del pompino e tutto davanti ai miei occhi! Con una mano era arrivato a toccarle il culo e la figa: “sei caldissima, hai voglia vero?”. Mia moglie si lasciava masturbare mentre con la bocca continuava il a pomparlo. “Vienimi in bocca, mi piace”. Strinse il cazzo nella sua mano masturbandolo velocemente, poi quando sentì Antonio arrivare al culmine, chinò nuovamente il capo sull’uccello, avvolgendolo. Un urlo liberatorio, mia moglie che chiude gli occhi e accoglie la sborra nella sua bocca. “Dai puttana, tienila in bocca, da brava, così, falla vedere tutta al tuo maritino, fai vedere come bevi la sborra di un altro maschio”. Monica si girò verso di me e aprì la bocca. Era piena di sperma. Poi ingoiò tutto, fino all’ultima goccia. Baciò Antonio sulla guancia dicendogli che per questa volta poteva bastare, perchè aveva voglia di scopare, ma con suo marito. Quindi indossò di nuovo il cappotto e riportammo Antonio alla sua macchina. Prima di congedarci però mia moglie si accordò per un altro incontro promettendogli una bella scopata.Quando restammo soli: “Sei stata bravissima Monica, ti amo”. “Anche io ti amo caro”.“Però adesso ho una gran voglia di scoparti”. “Scommettiamo che adesso ti faccio venire nei pantaloni?”.Io mi misi a ridere, poi lei mi baciò in bocca! E per poco non sborrai veramente.Sentire il sapore di sperma in bocca a mia moglie aveva moltiplicato la mia eccitazione. “Ti piace che la tua mogliettina abbia in bocca il gusto di un altro cazzo? Che maiale! Adesso accelera che voglio scopare”. Si lasciò andare, aprì leggermente le gambe, scostò il giubbotto e si accarezzò fin sotto il portone di casa.

