Sabato pomeriggio Antonio ci chiamò subito al cellulare per congratularsi con Monica e per stabilire un nuovo incontro. Fu mia moglie a proporgli il prossimo venerdì sera dicendo però che se gli andava di giocare ancora poteva chiamarci domenica verso mezzanotte.Come al solito domenica notte scopammo con la voce di Antonio che guidava Monica durante l’amplesso incitandola a fare la troia. Mercoledì pomeriggio verso le 18 stavo guardando la TV seduto in poltrona quando Monica tornò dal lavoro con una voglia pazzesca e mi disse: “oggi pomeriggio durante la pausa pranzo, mentre ero al bar con i miei colleghi, mi ha chiamata Antonio al cellulare e mi chiesto di chiudermi nel bagno.” Mentre mi raccontava l’avventura pomeridiana mi abbassò la lampo dei jeans, estrasse il cazzo e cominciò a menarlo.”Ha l’aria di essere una bella storiella, dai continua.””Ha voluto sapere come ero vestita (gonna lunga sotto il ginocchio e camicetta), poi mi ha ordinato di sedermi sulla tazza, di alzare la gonna e abbassare i collant e le mutandine fino alle ginocchia. Ha voluto sentire il rumore della mia urina, poi mi ha detto di toccarmi la fichetta e il culetto con le dita e di descrivergli qualche mia fantasia molto porca. Dall’altra parte anche lui si masturbava e mi insultava dandomi della troia e della puttana succhiacazzi. Continuava a chiedermi se mi era piaciuto il suo sperma, sentirlo scendere in gola fino in pancia. Fuori sentivo i passi di alcune persone e parlavo a bassa voce cercando di ansimare il meno possibile. Però alla fine è riuscito a farmi godere, ero tutta bagnata in mezzo alle gambe con tre dita ricoperte di umori. Quando sono uscita il cuore mi batteva forte ero rossa in viso, mi tremavano le gambe e dovuto spiegare che non mi ero sentita molto bene.””Anche lui ha sborrato?” le chiesi.”Sì anche lui, dopo che su sua richiesta ho simulato di godere immaginando di essere inculata da uno di colore.””Vediamo se riesci a fare godere anche me allora…”Ha aumentato la velocità della sega, poi mi ha detto “ti ricordi dell’appuntamento per venerdì?”. “Sì mi ricordo”. “Bene perché visto che ormai sono la sua troietta, mi ha ordinato di incontrarci stasera alle 21 al solito pub!”. Io non credevo alle mie orecchie e al pensiero di vederla fottuta da un altro le ho abbassato il viso vicino al cazzo e ho sborrato sporcandola sul naso.Mangiammo in fretta, poi lei andò a lavarsi e a prepararsi per l’incontro.Indossò una minigonna di jeans che arriva appena sotto al culo, una camicetta nera e un paio di autoreggenti bianche. Ai piedi stivali bianchi da 12 cm con tacco e suola neri e con cerniera laterale nera. Capelli sciolti sulle spalle e trucco molto marcato. Prima di uscire indossò il giubbotto di pelle nero lungo fino alle caviglie e mi disse:”Allora sono abbastanza porca?”.”Sì amore, ma sopratutto sei bellissima.”Arrivammo con un po’ di ritardo, per cui dopo un drink veloce, Antonio propose di andare al solito posto di periferia. Come la volta prima parcheggiai e accesi la luce dell’abitacolo. Monica tolse il giubbotto, e salì dietro insieme al nostro amico. Antonio prese in mano la situazione e disse: “complimenti alla tua puttana, adesso voglio infilarle il cazzo dentro, non vedo l’ora. Tu, Diego se vuoi fatti una sega gustandoti la scena, a tua moglie ci penso io. Vieni Monica, da brava, tirami fuori l’uccello e comincia a succhiare.” Monica cominciò il pompino, mentre lui toccandola con la mano sinistra si accorse che era senza mutande: “proprio brava la tua troia, non finisce mai di stupire, fai vedere a tuo marito come sei uscita di casa con la figa al vento”. Dicendo questo fece allargare le gambe a mia moglie che mi mostrò la sua fighetta depilata. Io mi masturbavo cercando di resistere il più possibile, mentre Monica sbocchinava Antonio a gambe divaricate.Antonio continuava rivolgersi a me: “dovresti sentire come è bagnata, deve avere una voglia matta del mio cazzone”. Quindi fece girare mia moglie su un lato con la figa verso di lui e si abbassò a leccarla in mezzo alle gambe. Vidi che Monica cominciava a godere perché respirava sempre più velocemente. Poi la tirò più vicino a lui e disse: “Adesso ti scopo brutta troia, Diego guarda bene quando la sfondo perché non lo scorderai mai più, e anche tu Monica guarda il mio cazzone mentre ti entra dentro!”. La fica di mia moglie era pronta alla penetrazione, vidi il cazzo infilarsi con un colpo deciso e Monica cominciare a godere al ritmo della scopata. Quando lei mi guardò con lo sguardo pieno di lussuria non resistetti e mi sborrai in mano. Intanto anche Antonio sembrava godersela proprio: “Come sei calda e larga troia, guarda come ti entra fino in fondo. Ha proprio una bella figa la tua signora, non so proprio perché preferisci farti delle seghe, non sarai mica un frocetto? Diglielo come ti sto aprendo, puttana”. E mia moglie: “Mi sta scopando.. Diego, mi sta facendo godere, sono la sua troia, siiii Antonio montami.”I colpi di Antonio diventarono sempre più forti e veloci, a volte mia moglie sbatteva la testa contro la portiera ed io ripresi a menarmi l’uccello. Per un attimo tolse il cazzo dalla figa di mia moglie facendomi vedere come era tutto bagnato dagli umori di Monica.”Dai cagnetta che adesso ti riempio per bene, voglio farti sentire il mio sperma mentre ti schizza dentro.” “Ahhhh si amore, mi riempie, guarda la tua mogliettina mentre si fa farcire dalla sborra di un altro”. Antonio ormai al massimo dell’eccitazione sborrò nella figa urlando il suo piacere, poi Monica dopo averlo ricevuto ad occhi chiusi si avvicinò alla mia bocca e mi baciò con la lingua facendomi venire per la seconda volta. Antonio nel frattempo aveva sfilato il cazzo e ordinò a Monica di scendere dalla macchina. La fece camminare lentamente attorno all’auto poi la fece risalire e le allargò le gambe. Un po’ di sborra le stava uscendo dalla figa sporcandole le autoreggenti bianche. Antonio le infilò il dito medio dentro per farne uscire dell’altra e glielo fece leccare. Vedevo la sborra uscire dalla figa di mia moglie e mi eccitavo di nuovo, avrei voluto scoparla subito. Invece ci rivestimmo, riaccompagnammo Antonio promettendogli un altro incontro che ci salutò. “La prossima volta ti porto a scopare come una puttana, mia bella Monica”.A casa mia moglie si sentiva sporca, quindi prima di raggiungermi a letto si fece un bel bagno rigenerante.

