Venivo da una storia lunga ormai 10 anni e mai avrei pensato di potermi riprendere tanto subito dopo una così dolorosa separazione; ma le cose tra me e lei ormai non andavano più bene, ed anche se il nostro affetto è vivo ancor oggi, penso che la rottura era inevitabile, eravamo diventati come fratello e sorella, anche se il sesso tra noi era l’unica cosa che funzionava. Il cambio di vita, ero passato da convivere, ad essere single; mi creava non pochi disagi, ed avevo deciso di mettere una “tata” per sbrigare le faccende domestiche. Non fu facile trovarne una; ma dovetti subito licenziarla perché ero rimasto senza lavoro. Questa nuova situazione mi spiazzò completamente, e mi gettò nello sconforto più totale, cosa che mai avevo vissuto nella mia vita. Cominciai a bere e a far uso di droghe leggere fino a quando mi giunse una nuova offerta di lavoro che accolsi con notevole felicità. Mio cugino era partito per Londra e aveva chiesto ai suoi vecchi datori di lavoro di offrirmi il suo posto di lavoro, che consisteva nel gestire un privé all’interno di una discoteca. All’inizio non sapevo da dove cominciare però l’idea mi piacque da subito. Il primo giorno di lavoro mi resi conto che quello era il lavoro giusto per me, vedere donne nude ballare e provocare sempre più mi eccitava da matti. Una sera, mi trattenni più del solito, e mi trovai dinanzi ad una scena stupenda, due delle mie cubiste preferite si stavano strusciando ed inculando con le dita; a quel punto eccitato come non mai decisi di buttarmi in mischia, e mi avvicinai a loro due. Cominciai ad accarezzare il culo di quella che mi piaceva di più Claudia, e comincia anche a perdere i sensi, la sola idea di sfondargli la passera mi eccitava moltissimo, ma ahimè fui colto da una sorpresa che mi fece rabbrividire: tra le gambe mi ritrovai un “passero”, e che passero, era enorme, non riuscivo nemmeno ad afferrarlo con una mano sola. Lo sconforto si impadronì di me… Claudia, forse scocciata per l’intrusione, mi afferrò i polsi e li legò alle gambe del tavolo, mettendomi a 90 gradi. Alessandra invece, cominciò a slacciarmi i pantaloni. Ora ero nelle loro mani, mi avrebbero scopato, ed al solo pensiero di ciò sarei svenuto; ma ci fu un altro colpo di scena, le luci si spensero, ed io rimasi solo per un po’, fi! no a quando senti qualcosa di freddo entrare nel mio culo, mi stavano spalmando della crema, erano pronte a sfondarmi, e non potevo nemmeno vederle in faccia per il buio. Passarono altri infernali minuti, senza che accadesse nulla, fino a quando non senti un grosso uccello far forza sulle mie labbra ed un altro posarsi sulla mia mano. Ero sorpreso dal fatto che si erano accontentate di così poco lasciando vergine il mio culo, ma non ebbi nemmeno il tempo di gioire che un altro cazzo, sicuramente il più grande, mi si piantò in culo. Erano in tre e questo era ormai certo, ma chi era il terzo incomodo? Cominciarono quest’opera di sverginamento totale tutti e tre insieme, non ce la facevo nemmeno a respirare, ma il dolore più lacerante era sicuramente quello riservato al mio culo. Mi senti riempire e svuotare ritmicamente, e la situazione stava cominciando a piacermi quando ad un tratto si riaccesero le luci e i tre cazzi mi riempirono di calda e saporita sborra, fui costretto a leccarli tutti e tre senza potere alzare nemmeno la testa per guardare in faccia i miei stupratori. Ma avevo già intituito che delle due porcone che avevo intenzione di scoparmi non c’era nemmeno l’ombra; quando fui libero finalmente mi resi conto delle situazione, erano tre uomini, i primi due non li avevo mai visti, ma rimasi di stucco quando vidi in faccia colui che mi aveva sverginato il culo per tutto il tempo… era quel benefattore di mio cugino che si era inventato la storia di Londra per avermi nel suo staff, e non solo mi aveva sfondato con 22 cm di carne, che poi avevo perfettamente ripulito, ma mi aveva anche filmato durante tutto quello che era successo… da allora sono uno dei suoi uomini più fidati.
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