Non chiedevo altro che essere la donna dell’uomo che amo ma a lui non bastava aveva vizi e voglie da soddisfare perversioni che voleva realizzare ed ogni volta al centro dovevo esserci io, per lungo tempo ho resistito a questo assedio 5 anni di Matrimonio in cui i momenti di gioia erano intervallati dalle sue richieste che via via si facevano sempre più pressanti finchè una sera cedetti e per me fu l’inizio di un incubo senza fine. Eravamo andati al Ristorante un bel locale molto alla moda come sempre mi aveva fatta vestire in maniera provocante non sfacciata ma quanto basta per attirare lo sguardo di un uomo, indossavo un vestito lungo con un vistoso spacco laterale e sotto intimo in pizzo con calze e reggicalze che si vedeva sotto lo spacco scarpe con tacchi a spillo e scollatura evidente, diciamo che visto che porto benissimo i miei 31 anni non passavo per nulla inosservata, il cameriere era un bel giovanotto sulla ventina che ogni volta che veniva al nostro tavolo non mi staccava gli occhi di dosso e P. mi aveva detto chiaro e tondo che avrebbe voluto vedermi mentre mi si faceva, tutto come al solito non faceva che chiedermi di scopare con chiunque dovunque andassimo; la cena stava per finire avevo già preso il caffè non potevo più sentirlo “Vado in bagno” Mi alzo e mi avvio il cameriere mi vede e prende a seguirmi quando sto per entrare mi fermo e mi volto “Perchè mi sta seguendo cosa vuole?” E lui “Aspetti il bagno è chiuso a chiave devo aprirlo” Armeggia sulla serratura ed apre la porta entro mi segue in un attimo chiude la porta dietro di se “Esca subito o mi metto ad urlare” Ho appena il tempo di finire la frase mi tappa la bocca con una mano e mi spinge con forza contro il muro “E’ tutta la sera che ri diverti ad attizzare il fuoco non puoi evitare di scottarti adesso” Mugolo faccio resistenza cerco di respingerlo ma lui è forte e non si lascia scoraggiare mi infila una mano sotto il vestito e la sento subito sopra le mie mutandine “Piantala di fare tutte queste storie sei bagnata fradicia” Era vero ma cercavo lo stesso di ribellarmi lui infila la mano sotto le mutandine si fa largo tra le mie cosce e sento le sue dita dentro la fica “Stronza sei un lago lì dentro non vedevi l’ora di farti sbattere non è così? Dillo puttana” Mugolo e faccio no con la testa ma lui non si ferma mi spinge ancora quelle dita dentro mugolo con tutte le forze che ho mentre continua a ripetere quel “Dillo puttana” Ed alla fine la verità non può più essere nascosta e faccio si con la testa, ho ceduto di schianto, toglie la mano dalla bocca e subito mi molla un bacio da togliere il fiato la mia bocca si apre e subito la sua lingua l’invade la sento saettare come un serpente infuocato le mie cosce non offrono più alcuna resistenza e si aprono davanti a lui le sue dita si insinuano in profondità dentro la mia fica ormai immersa in un fiume di piacere con l’altra mano mi tira fuori i seni e comincia succhiare i capezzoli fino a farli sparire nella sua bocca comincio a gemere come una cagna in calore “Datti da fare anche tu” Tiro fuori il suo cazzo e comincio a menarglielo a tutto spiano mentre le sua mani si insinuano dappertutto mi solleticano il culo un dito si insinua all’interno strappandomi un gemito più forte degli altri, sono vergine lì, mi spinge verso il basso vuole che glielo prenda in bocca mi accuccio ed un attimo dopo il suo cazzo è dentro la mia bocca che lo succhia avidamente me lo spinge dentro con forza ed io sento le palle che sbattono sul mento lecco anche loro lo liscio con la lingua come se fosse il più saporito dei gelati sono infoiata al massimo ed anche lui mi solleva mi sbatte contro il muro afferra una mia coscia e solleva la gamba verso l’alto, vuole scoparmi, sento il suo cazzo che cerca la mia fica stacco leggermente il ventre dal muro per aiutarlo ad impalarmi e subito dopo è dentro di me entra come treno in una galleria lo sento dentro in un attimo trattengo a stento un urlo di godimento ed un orgasmo da paura arriva subito, mi accascio su di lui svuotata di energie “Sei già finita? Ho appena cominciato con te” Le sue parole mi giungono ovattate non capisco più niente mi ha sbattuta sul pavimento ma non mi è venuto sopra mi ha afferrata per il bacino e mi ha sollevata da terra quasi del tutto sono poggiata in terra solo con le spalle e la testa lui è in ginocchio e mi spinge il suo cazzo dentro che entra di nuovo come un Tir impazzito un morso al labbro mi evita un altro urlo ma stavolta non si ferma un altro colpo ed un altro ed un altro infiniti colpi del suo cazzo dentro la mia fica, la mente ormai sconvolta i sensi in fiamme ed orgasmi a ripetizione incapace di connettere e di fermare la valanga che mi sta travolgendo, mio marito non mi aveva mai scopata così è una cosa sconvolgente fuori dal mondo da impazzire del tutto e non è finita mi ha messa alla pecorina vuole incularmi non provo neppure ad opporre resistenza mi solletica il buco con le dita lo lubrifica con la saliva e con il mio godimento sento il suo cazzo che spinge entra la sua cappella è dentro poi il resto quasi tutto dolore tanto dolore ma non è ancora nulla un colpo violento completa l’inculata, la prima della mia vita, caccio urlo che solo in parte riesco a trattenere “E ficcati in bocca qualcosa stronza” Non riesco a capire nulla “Mi fai male non l’avevo mai preso lì” Ride “Sentirai adesso” Tutto vero comincia ad incularmi sul serio ed il dolore diventa atroce insopportabile ma il piacere diventa anch’esso incredibile non avevo mai provato nulla di simile lui non si ferma è un pistone che entra dentro di me vincendo ogni possibile resistenza ad ogni il colpo il dolore è fortissimo come il piacere che subito lo sostituisce ed il passare lento dei minuti mi rende completamente succube di questo ragazzo che ormai fa di me ciò che vuole, ho perso il conto degli orgasmi da un pezzo adesso ha ripreso a scoparmi sempre tenendomi alla pecorina e qui trova la strada aperta anzi spalancata ed io mi offro a lui senza ritegno ne pudore sta per venire lo sento io sono del tutto sfatta di me resta ben poco mi afferra la testa e me lo sbatte dentro la bocca dove un attimo dopo una serie di fiotti mi tolgono quasi il respiro ingoi tutto a fatica passano un paio di minuti in cui lo tiene tutto dentro la mia bocca mentre il suo piacere mi scende in gola lo sento smosciare ha finito con me ed anch’io sono finita mi lascia la testa e crollo in terra come un sacco vuoto si riveste con calma “Tirati su che devo riaprire il bagno se viene qualche cliente le verrà un colpo a vederti così” Faccio uno sforzo mi rialzo lo specchio manda un immagine che non riconosco, sono io quella? Ho appena finito di farmi sbattere come un cagna in calore da un cameriere intraprendente solo perchè non ho saputo resistere all’ennesima pressante richiesta di mio marito che mi vuole così l’ho fatto per lui l’ho fatto per amore ma ho anche goduto come una pazza ed il culo mi fa un male pazzesco, anche quello gli ho dato; mi sono data una ripulita lui mi aspetta al parcheggio vicino la macchina sta fumando una sigaretta, mi avvicino “Allora?” Prendo un lungo respiro “Sei un cornuto adesso contento? E’ questo che volevi no?” Sorride butta la sigaretta e mi apre la portiera “Sali in macchina adesso voglio che mi racconti tutto fin nei minimi particolari” Il viaggio più lungo della mia vita era felicissimo, non ci potevo credere, ha detto che creerà per me altre situazioni e che adesso tutto sarà più facile perchè il ghiaccio è rotto…se lo dice lui, per quanto mi riguarda l’unica cosa rotta è il mio sedere, me l’ha sfondato quel figlio di puttana mi è piaciuto ma ora non sono più io e non sono sicura che questa nuova Cristina mi piacerà più della vecchia…
Aggiungi ai Preferiti