Da piccolo sono stato abbandonato dai miei genitori, anche se non li giustifico li capisco, infatti sono nato deforme, mezza faccia è paralizzata, dalla bocca sempre aperta sul lato destro esce sempre un rivolo di bava, i capelli sono molto radi, ho la gobba sulla spalla destra e cammino claudicando.Quando i miei genitori mi hanno visto hanno deciso di lasciarmi in un istituto perché si vergognavano troppo a portarmi a casa, non mi dettero nemmeno un nome, e qualche stupido dell’istituto decise di chiamarmi Quasimodo, quando dopo vent’anni sono morti entrambi in un incidente automobilistico sono venuto a sapere che mi avevano nominato loro erede, non avevano più avuto figli e forse il senso di colpa per avermi abbandonato aveva fatto il resto.Quindi a vent’anni mi sono ritrovato ricco e per la prima volta sono uscito dall’istituto in cui ero stato rinchiuso, avevo una bellissima villa, due splendide macchine che non sapevo guidare, ma neppure un amico, infatti quando andavo in giro vedevo che tutti si giravano a guardarmi e li sentivo fare commenti e ridere alle mie spalle, addirittura i bambini piccoli si spaventavano e correvano in braccio alle mamme dicendo di aver visto il gobbo di NotreDame.Passavo quindi le mie giornate quasi sempre in casa, una sera sentii dei rumori provenire dal piano di sotto, scesi a controllare e scoprii un ladro che si era intruffolato da una finestra, quando mi vide rimase paralizzato dalla paura e non pensò neppure a scappare, io avevo un fucile in mano ma non era stato quello a spaventarlo bensì il mio aspetto, lo feci sedere e lo legai con una corda, dopo il primo momento di sorpresa lui cominciò a pregarmi di non chiamare la polizia, che per lui era la prima volta, si chiamava Luca, si era fatto convincere dagli amici, quella per lui era solo una prova per essere ammesso in un gruppo.Cominciammo a parlare, erano anni che nessuno più parlava con me, mi raccontò tutto di lui, e anch’io gli descrissi la mia vita, ci vollero solo pochi minuti, passammo tutta la notte così, lui seduto sul divano senza più alcuna paura verso di me e io che ascoltavo i suoi racconti come se da quelli dipendesse la mia vita, quando poi mi raccontò delle ragazze rimasi senza fiato, non riuscivo a credere ai racconti di sesso che mi descriveva, lui si divertiva del mio non sapere nulla del mondo, arrivò l’alba e mi disse che doveva tornare a casa ma che se volevo sarebbe tornato la sera seguente.Passai tutta la giornata aspettando il suo arrivo, quando arrivò mi disse che aveva una sorpresa per me, aveva visto che ero fornito di un impianto video e così mi aveva portato tutta la sua collezione di cassette porno, ordinammo delle pizze e passammo la serata a visionare i film, per la prima volta il mio cazzo era duro per l’eccitazione, Luca ad un certo punto mi disse che non ce la faceva più e mi chiese se poteva tirarsi fuori il cazzo e farsi una sega.Era strano vedere un ragazzo che fino al giorno prima non conoscevo, stare davanti a me con il cazzo in mano, dopo pochi colpi sborrò e si accasciò sul divano poi vendendo che io lo stavo guardando mi chiese se non avevo voglia di fare lo stesso, mi lasciai convincere, mi abbassai i pantaloni e levai gli slip, il mio cazzo spuntò fuori e Luca rimase a bocca aperta dicendomi che avevo un cazzo fuori dal comune, non ne aveva mai visti di così grossi, in più c’era una protuberanza a metà lunghezza che lo rendeva ancora più strano.Iniziai a menarmelo come avevo visto fare a Luca e quando sborrai non ero preparato al piacere che avrei provato, in breve quella notte venni per sette volte,Quando Luca tornò a casa mi lasciò le cassette così che potevo rivederle per tutto il giorno, il pomeriggio mi chiamò e mi chiese se avevo un po di soldi da spendere, voleva farmi un’altra sorpresa ma non aveva il denaro necessario, gli dissi che non c’erano problemi.Arrivò verso le nove, entrò e mi chiesi 500 euro, io glieli diedi senza chiedergli nulla, lui uscì e tornò con due donne, allora non sapevo che esistevano le prostitute, e quando le vidi la bava che di solito mi colava sul mento aumentò d’intensità.Luca doveva averle preparate per bene infatti anche se gli facevo ribrezzo fecero finta di niente, Luca mi disse di sedermi sul divano e di guastarmi la serata e si accomodò vicino a me, le due puttane cominciarono uno spogliarello e poi su ordine di Luca cominciarono a toccarsi e a baciarsi la figa, ero fuori di me per l’eccitazione, quando non ce la feci più Luca lo capì e mi disse che se volevo potevo partecipare, io non sapevo cosa fare allora lui mi disse di fare come lui.Mi avvicinai alle due donne, e cominciai a toccarle, prima le tette, poi la figa, erano tutte bagnate, vidi Luca che metteva le due dita dentro di loro e lo imitai anche quando infilò un dito nel culo di una di loro io feci lo stesso con l’altra, poi Luca disse loro di farci un pompino e loro senza esitare si misero in ginocchio davanti a noi e presero in nostro cazzo in bocca, era una sensazione meravigliosa, poi si misero entrambe alla pecorina e io per la prima volta entrai nel corpo di una donna, era una sensazione nuova per me, sentivo il mio cazzo stretto in una morsa umida e viscida, andava dentro e fuori dalla figa senza nessun problema malgrado la protuberanza che avevo sul cazzo, anzi proprio quella sfregando sul clitoride della donna le procurava piacere, anche se era una puttana ed era abituata a tutto il mio cazzo fece fatica ad entrare e lei mi diceva di fare piano, una volta dentro cominciai a scoparla violentemente non riuscivo a contenermi, sborrai almeno tre volte ma il mio cazzo rimaneva duro, Luca mi disse che stavo strapazzando troppo la donna e mi disse di provare con la sua, quando mi avvicinai con la punta del cazzo alla sua figa, Luca mi prese il cazzo e ne lo guidò sul buco del culo, lei non voleva diceva che un cazzo come il mio l’avrebbe rovinata, ma io spinsi e la punta entrò dopotutto era una puttana chissà quanti ne aveva già presi, quando però lo infilai tutto in un colpo dentro il suo intestino, gridò come se la stessi scuoiando, infatti il bitorzolo che avevo sul cazzo è grande come un’albicocca, e aggiunto alla circonferenza già sopramisura del mio cazzo doveva farle molto male infatti cominciò a sanguinare dopo altri colpi sborrai nel suo culo.La puttana si lascò cadere a terra, io ero molto eccitato la girai e la baciai sulla bocca, lei non voleva ma Luca le disse che i soldi li aveva presi e ora doveva fare tutto quello che le chiedevamo, lei provò ancora a ribellarsi allora Luca la prese a sberle, lei si calmò e si lasciò baciare, la mia bava scendeva copiosa e lei fu obbligata a leccarla e inghiottirla tutta, anche la sua amica che era stata fino a quel momento sbattuta sia in culo che in figa da Luca fu obbligata a raggiungerla, sborrai un’altra volta così senza che nessuno mi toccasse, solo con le due donne che mi baciavano.Purtroppo venne il momento che se ne dovettero andare, ma Luca mi disse che aveva altre sorprese per me.
Aggiungi ai Preferiti