Mi chiamo Marta, ho 36 anni e sono sposata da 7 con Luca che ha la mia stessa età. Possiamo definirci a tutti gli effetti una coppia felice: mai un litigio serio, ogni estate andiamo in vacanza insieme, con altre coppie di amici, visitando di solito paesi extra europei. D’inverno, invece, ci concediamo un viaggio separati; io vado con le mie amiche ai tropici (amo i mari caldi d’inverno), lui preferisce la montagna visto che ama sciare. Mai ho pensato di tradirlo, neanche quando alle Mauritius ho conquistato il cuore del capo villaggio, un nero sudafricano bello come un dio. Anche Luca, che mi dice sempre quando incontra una “bella figa” mi ha mai tradito, e io gli credo.Ma non so che cosa mi è iniziato a frullare per la testa da quando abbiamo deciso di fare un figlio: io sono avvocato, lui ingegnere, e fino ad ora abbiamo pensato solo alla carriera. Ora, dopo 7 anni di matrimonio e dopo aver comprato casa al centro di Verona, abbiamo deciso di mettere in cantiere un bimbo.Improvvisamente ho iniziato a sentirmi eccitatissima all’idea di dover fare sesso con Luca non solo per nostro piacere, ma con un fine più “nobile”; lui ha iniziato ad essere con me ancora più affettuoso (ma di solito lo è già abbastanza), e le nostre notti di sesso si sono fatte sempre più lunghe e focose. Ho cominciato a prenderci gusto in particolare 2 settimane fa, quando Luca ha iniziato sistematicamente a venirmi dentro, e a restarci per qualche minuto, continuando a dirmi parole dolcissime e ad accarezzarmi per asciugarmi il sudore (qui a Verona a maggio c’e stato un caldo insopportabile). I tentativi andavano però per le lunghe, visto che avevo smesso di prendere la pillola da poco, e credo fossi ancora abbastanza sballata a livello ormonale.Cinque giorni fa sono tornata a casa e ho sentito lo scroscìo della doccia; la porta del bagno era aperta, sono entrata senza farmi sentire e mi sono denudata. Luca si è girato in tempo per vedermi togliermi gli slip (non portavo reggiseno). Lui è restato a fissarmi sotto la doccia, così io mi sono avvicinata e mi sono inginocchiata; gliel’ho preso in bocca ed ho iniziato a masturbarlo succhiando con passione. Di solito in questi casi mi piace farlo venire in bocca, per poi far colare un pò di sperma dalle mie labbra e guardarlo lussuriosa dritto negli occhi, per poi ingoriare il liquido restante. Ma quella volta gli ho chiesto di sdraiarsi a terra, sulle nude mattonelle bianche del bagno; lui dapprima ha indugiato, poi, viste le mie insistenze, si è sdraiato pancia all’aria e io mi sono impalata su di lui, iniziando a cavalcarlo con estrema lentezza. Dopo pochi minuti ha iniziato a respirare affannosamente, mentre l’orgasmo lo coglieva: io ho allargato ancora di più le gambe, facendolo entrare fino alle palle, finchè non mi ha schizzato tutto il suo seme dentro. Siamo rimasti qualche minuto in quella posizione, poi mi sono spostata con la figa verso la sua bocca che lui ha iniziato a leccare sapientemente fino a farmi venire. Ma la nostra vita sessuale era cambiata, la passione di prima, sfrenata ed animalesca, durata per tutti questi anni, sembrava svanita o, non so come nè perchè, trasformata: ho iniziato a provare solo affetto per Luca quando facevamo sesso, e a scoparci come si scopa con un caro amico di cui ti fidi ciecamente. Io credo invece che volessi indietro quell’eccitazione avuta fino a pochi mesi prima, quando lui mi sbatteva sul letto e mi saliva sopra possedendomi con tutto il suo peso, con violenza e gridandomi di tutto, spesso venendo egoisticamente senza aspettarmi e poi addormentandosi sopra di me ancora desiderosa di amore. Allora ero io che insistevo, che lo svegliavo per chiedergli di più, e lui iniziava a masturbarmi, con tre, quattro dita, leccandomi e sputandomi dentro, mordendomi il clitoride fino al tormento e poi all’orgasmo. Questo, non so perchè ma ormai mi mancava.Non potrei dare altra spiegazione, del resto a quello che mi è successo, o che forse io ho fatto succedere in palestra tre giorni fa. Frequento da 2 mesi questo fitness center dove oltre ad attrezzi vari c’è anche una piscina, ben fatta anche se non grandissima. Avevo deciso di trascorrere il pomeriggio, così per circa un’oretta ho nuotato, con il mio bikini bianco nuovo di zecca, i capelli legati dietro a coda. Come al solito nei pomeriggi intra settimanali c’erano quasi solo uomini, per lo più ragazzi di 20 – 25 anni. Nella mia corsia ero infatti l’unica donna, e la dividevo con 3 maschietti ben fatti, credo frequentatori abituali della piscina, visto il fisico notevole. Dopo una decina di vasche mi sono fermata sul bordo, iniziando a chiacchierare con uno dei tre giovani, Alex, di 22 anni, occhi di un verde chiarissimo da togliere il fiato, capelli castano chiari. Ha iniziato a scherzare, dicendo che no credeva avessi 36 anni e poi iniziando a tirarmi la coda bagnata quando gli ho detto che io gli avrei dato 15 anni (in realtà era ben sviluppato, credo cercassi solo di provocarlo). Ha iniziato poi ad accarezzarmi il collo con la punta delle dita, nonostante io mi fossi dapprima ritratta (come tutti i ragazzi meridionali, lui è campano, è molto sveglio e appena mi ha vista divertita, per non dire eccitata, ha colto l’occasione). Io gli sono sfuggita iniziando a nuotare, lui è restato sul bordo vasca guardandomi con interesse. Poi, quando stavo girandomi su me stessa per tornare verso di lui mi sono sentita cingere ai fianchi; era Alex, che mi aveva seguita in immersione e aveva deciso di farmi prendere un colpo, riuscendoci perfettamente. Mentre mi stringeva senza volerlo mi ha sfiorato leggermente i seni, poi si è appoggiato ai galleggianti che dividono le corsie, tirandomi a sè. Iniziavo ad avere un pò di paura, era la prima volta che mi trovavo tra le braccia di un altro, se escludevo quell’animatore di colore cui avevo dovuto dirne quattro per convincerlo a liberarmi. Ma Alex si limitava a tenermi a galla (in quel punto l’acqua era profonda circa 2 metri), cingendomi i fianchi con la sinistra, mentre con la destra mi toccava leggermente i capelli, scostandomeli dagli occhi. Devo confessarlo: ero eccitatissima, lui ci stava provando, era riuscito a farmi accettare di essere nelle sue mani, con il suo boxer a contatto con il mio slip. Sentivo il suo membro su di me, anche se mi dicevo che di certo era la sua gamba. Mi ha fissato negli occhi, guardandomi come si guarda una innamorata alla prima uscita. E siamo restati così per alcuni secondi, fino a che lui mi ha baciata sulle labbra, con un bacio casto e poi un altro solo un pò più appassionato. Poi mi ha lasciato andare, e io mio sono diretta, delusa, verso il bordo vasca, dove l’acqua era più bassa. Di colpo l’ho sentito alle spalle, mi si è avvicinato e mi ha preso per i seni. Ormai in piscina eravamo soli, se si esclude due tizi sui settanta anni dalla parte opposta della vasca. Ero fuori controllo, lui ha iniziato a tastarmi il sedere e poi la fica, ormai bagnata da più di mezzora. Mi sono girata abbandonandomi ai suoi baci, ora appassionati, con la lingua, e alle sue carezze, sui seni, sui fianchi e sul sesso. “Vieni con me”, mi dice col suo accento che ormai aveva l’effetto di ipnotizzarmi. Mi prende di peso “vieni alle docce degli uomini” mi dice, io lo seguo, mentre lui mi tiene per mano, decisa ad andar via se avessimo incontrato qualcun’altro. Ma le docce erano completamente vuote, così lui mi spinge dentro chiudendo la porta. Con nonchalance apre l’acqua, la regola sul caldo – tiepido, ed inizia a bagnarmi, con tanto di doccia schiuma che mi spalma sul corpo. Poi mi tasta tra le gambe, sempre con più forza. Mi toglie lo slip ed il reggiseno e inizia a palparmi e a pizzicarmi i capezzoli. Da quel momento non sono stata più in grado di pensare, dato che quando sono eccitata mi basta che Luca mi sfiori i seni per venire anche 2 volte in pochi secondi. Di fronte al trattamento rude di Alex perdo il controllo e gli prendo il cazzo dai boxer, che gli spingo verso il basso denudandolo. Ora lo masturbo con due mani, con forza, quasi a fargli male, mentre lui mi bacia con forza e continua a tormentarmi i seni. Dopo alcuni minuti, durante i quali credo di essere venuta senza essere toccata tra le cosce, mi penetra con tutta la mano destra che mi inserisce quasi fino al polso. Sento un dolore e un piacere immenso e grido. Lui, che di colpo sembrava allarmato, forse per il casino che stavo facendo, mi solleva per i glutei, e con un colpo violentissimo mi penetra, senza profilattico. Vorrei oppormi, ma non ricordo quando sono stata così eccitata l’ultima volta: è bellissimo, sono in paradiso, lui ha un odore fantastico e la pelle della sua schiena, cui mi appoggio. è liscia e soda. Ora mi fissa di nuovo con i suoi occhi verdi e lo sguardo da innamorato. Gli chiedo di non fermarsi mai, lui rallenta, poi inizia a dare colpi più violenti e profondi: è in affanno, credo stia al limite. “Ti amo, resta dentro amore, resta” lo imploro allargandomi al massimo: lui mi bacia, poi mi morde il seno e mi schizza dentro tremando come in preda ad una scossa. Quasi cede sulle gambe, ma riesce a tenermi sollevata ancora, giusto per dirmi “amore ..amore..”. Mi lascia andare. Lo bacio, gli lecco i capezzoli, poi apro il getto della doccia e restiamo a bagnarci a vicenda per alcuni minuti. Da allora non l’ho più visto: ma da quel giorno le mie notti di sesso con mio marito sono state diverse, più appassionate. Ho fatto il test, ancora non sono incinta, tra qualche giorni io e il mio Luca ci riproveremo.
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