Nel periodo poco dopo l’adolescenza, quando non ero ancora sicuro di quale strada avrei preso, sono stato sposato per quasi un anno con Mary. Sembravamo la coppia ideale di coniugi, benché non avessimo progetti per la costruzione della famiglia. Vivevamo in una grande casa in un piccolo sobborgo di Londra, io avevo trovato un lavoro come disegnatore per un fabbricante di indumenti sportivi e Mary lavorava quasi tutti i giorni in città in un piccolo ufficio di assicurazioni.Avevamo pensato di prendere qualcuno "alla pari" per un certo periodo, ma alla fine avevamo deciso che poteva essere bello avere con noi uno studente durante le vacanze.Ci era stato riferito che una scuola di lingue non lontana da noi cercava famiglie a cui affidare gli studenti stranieri, che arrivavano ogni anno. Avevo contattato subito il preside ed avevo detto che saremmo stati felici di ospitare uno degli studenti in agosto.Avevamo ricevuto una lunga lettera dal segretario della scuola, diceva che sarebbe arrivato un ragazzo danese diciottenne, e ci chiedeva di confermare che tutto fosse in ordine. Mary ed io eravamo impazienti di vedere il giovanotto; io lo ero particolarmente, recentemente mi ero gradualmente reso conto di essere completamente, non solo in parte, gay…e me ne ero reso conto alla stazione in attesa di mia moglie.La mia attenzione era attirata spesso da alcuni dei ragazzi più attraenti che potessero esserci da quelle parti. Mi tornava in mente la quantità di studenti che prendevano il treno, tutti con i loro vestiti estivi, e particolarmente sexy! Talvolta quando ero solo nella mia camera da letto, avevo un’erezione, ed attraverso i leggeri pantaloncini mi massaggiavo la verga mentre pensavo ai ragazzi che vedevo durante il giorno.Avevo anche cominciato a comprare riviste gay: la mia preferita si chiamava "Junior" e mostrava adolescenti in pose veramente sexy. Il mio favorito era John: alto, diciottenne, vestito da jogging col cazzo che faceva capolino da una gamba dei pantaloncini. Guardavo quella fotografia e mi masturbavo finché non eiaculavo, desiderando di fare davvero qualcosa con quel giovanotto.Mia moglie, naturalmente, non sapeva nulla di queste attività, e dovevo essere prudente nel tenere nascoste le mie riviste. Il giorno finalmente è venuto e Sven è arrivato. Mary ed io siamo andati alla stazione per incontrarlo. Ero ansioso. Che aspetto avrebbe avuto? Al binario 7 una moltitudine di giovani scendeva dal treno, tutti con bagaglio. Quando tutti gli altri se ne erano andati, un ragazzo biondo era rimasto solo sulla banchina.Portava jeans scoloriti e tagliati, una T-shirt e, da quanto potevo vedere, boxer bianchi. I suoi bei capelli scendevano oltre il collo, aveva profondi occhi blu ed una bocca sensuale. Mi sono eccitato immediatamente. Sono state fatte le presentazioni, e ben presto Sven era in macchina con noi diretto verso quelle che sarebbero state vacanze memorabili. Quando abbiamo raggiunto casa, Mary ha mostrato a Sven la sua stanza, e lui è salito a disfare i bagagli.Quella sera abbiamo saputo tutto del ragazzo. Era un studente di liceo artistico di Copenhagen, dove viveva coi genitori e due sorelle. Ci ha detto che attualmente non aveva una ragazza, e naturalmente era impaziente di riunirsi con gli altri studenti del corso di lingua. Alla fine era venuta l’ora di andare a letto.Come mi sono sdraiato la mia mente ha cominciato vagare e ho cominciato a pensare al bel ragazzo biondo nella stanza vicina. A quei pensieri il mio uccello ha cominciato lentamente ad ingrossarsi, ma ero determinato a godere senza l’assistenza di mia moglie. Alla fine, sebbene piuttosto frustrato, mi sono addormentato.Naturalmente svegliandomi alla mattina mi sono trovato con un’erezione furiosa sotto i pantaloncini trasparenti che indossavo invece del pigiama. Non volevo disturbare Mary, così sono uscito silenziosamente dal letto, intenzionato ad andare in bagno…e magari farmi una sega… Immaginate la mia sorpresa quando ho raggiunto la porta. Era spalancata, e davanti al lavandino c’era il giovane Sven! Era nudo a parte un paio di piccoli pantaloncini da corsa, ed era intento a lavarsi il viso. Non sembrava mi avesse sentito arrivare."Mi dispiace disturbarti, Sven. Non pensavo che fossi già alzato. Sono solo le sette," ho detto."Oh, non c’è problema. Vuoi usare il bagno?" ha detto il ragazzo, un po’ sorpreso. Doveva aver osservato che il mio cazzo si era gonfiato un po’ di più sotto i pantaloncini."Sì, ma posso usare quello di sotto," ho risposto.Ho guardato il ragazzo. Non era particolarmente muscoloso, ma aveva un corpo deliziosamente liscio. Tipico di un’adolescente, ho pensato. Un bel culo. Mi sarebbe veramente piaciuto metterci intorno le mani! E, quando si è girato verso di me, ho visto un’invitante protuberanza dentro i suoi pantaloncini che io avrei voluto esplorare.Più tardi ero in cucina quando è entrato, ora indossava un paio di stretti pantaloncini da calcio che aderivano al suo inguine. Aveva anche una maglietta che metteva in evidenza il suo giovane corpo, calze corte e sandali. Gli ho detto che Mary quel giorno sarebbe andata in città e che avrei potuto accompagnarlo alla scuola mentre andavo alla stazione. Sven ha detto che sarebbe ritornato a mezzogiorno e gli ho suggerito che avrebbe potuto prendere il sole in giardino. Mary ha preso il treno per la città e Sven ha passato la mattina a studiare alla scuola d’inglese.Sono ritornato a casa come al solito all’ora di pranzo e sono salito in camera a cambiarmi. Quando ho guardato fuori dalla finestra che dava in giardino, ho visto Sven sdraiato sul prato su un enorme asciugamano. Questa volta portava piccoli pantaloncini da bagno, la testa era appoggiata ad un cuscino gonfiabile. Non potevo togliere gli occhi da quel biondo Adone.Mi sono trovato a spogliarmi davanti alla finestra…penso che desiderassi che Sven mi vedesse… e ben presto ero nudo e mi stavo toccando.Improvvisamente ho preso una decisione. Non sarei ritornato al lavoro, ma invece avrei passato il pomeriggio in giardino. Sono scivolato in un paio di shorts di raso sottile molto aderenti, ho sceso le scale, ho telefonato al mio ufficio e mi sono affrettato in giardino."Ciao! Mi sembra che ti stia divertendo," ho detto con la maggior naturalezza possibile."Si! Sono ritornato mezzora fa, e ho pensato di prendere un po’ di sole," ha risposto Sven."Saggia decisione. Ti dispiace se mi unisco a te?"Il ragazzo ha accennato col capo e io mi sono sdraiato quanto più vicino ho osato, sul suo asciugamano. Nei minuti seguenti abbiamo parlato di molto cose, poi ci siamo riposati. Dopo circa un’ora ho cominciato ad avere un altra erezione.La mia verga si era gonfiata alla sua estensione massima, come se volesse scoppiare fuori dalla sua prigione di raso e salutare il ragazzo. Sven si è voltato verso di me proprio in quel momento ed ha gettato uno sguardo al mio inguine eccitato. Improvvisamente mi sono sentito imbarazzato. "Mi dispiace… deve essere il calore!" Ho detto in fretta.Sven guardava confuso. "Cosa vuoi dire?" ha domandato, poi ha capito a cosa mi riferivo."Ho avuto un’erezione. Spero non ti dispiaccia."Il biondo giovane guardava la mia arma massiccia, palpitante e ha detto, "Oh, spesso accade anche a me! Non è nulla di cui ci si debba sentire imbarazzati!"Ho lasciato cadere la mano sui pantaloncini e ho cominciato a strizzare dolcemente il mio organo pulsante. Il ragazzo guardava affascinato. "Farai venire subito anche me!" ha detto."Sai," ho risposto, "che sei uno dei responsabili di questa situazione!""Cosa vuoi dire?" ha domandato, e così gli ho spiegato tutto.Sven era solo preoccupato per Mary, ma gli ho detto che non sarebbe tornata fino alle sette, e non era necessario che sapesse. "Vuoi sentirlo?" Gli ho domandato.Sven lentamente ha abbassato la mano e l’ha messa su di me, sentendo l’erezione attraverso i pantaloncini come avevo fatto io. "Molto bello," ha bisbigliato."Continua, strofinalo," ho chiesto senza fiato. Sven ha cominciato a giocare dolcemente col mio cazzo, cercando di afferrarlo attraverso la stoffa.Ho capito che voleva divertirsi e sono sceso con le mani ai suoi pantaloncini."Sei così attraente," ho detto, e Sven ha ridacchiato mentre io sentivo il suo giovane corpo liscio. Presto il suo gonfiore ha cominciato a mostrare qualche segno di vita. "Voglio averlo, Sven," gli ho detto. "Voi ragazzi danesi siete come i vostri biscotti. Dolci!"Sven si divertiva alle mie attenzioni, sebbene in un primo tempo fosse rimasto un po’ sorpreso. Ora avevo trovato i capezzoli del ragazzo ed avevo cominciato a giocarci. Sven ha sospirato. Volevo baciarlo."Metti la mano dentro i miei pantaloncini," ha bisbigliato affannato, "e fammi una sega!"Ho fatto subito quello che il ragazzo mi aveva suggerito, e ben presto le mie dita erano concentrate sulla sua arma palpitante. Dopo un po’, mentre le dita del ragazzo continuavano il loro delizioso lavoro sopra il mio congegno, ho spostato la stoffa dei pantaloncini a sufficienza per portare all’aperto il suo gustoso attrezzo. La mia testa è scesa e la mia bocca gli si è chiusa dolcemente intorno. Ho leccato le palle del ragazzo e ho lasciato che la mia lingua lavorasse tutt’intorno alla testa del cazzo. Sven non è sembrato contrariato.Ho cominciato a succhiarlo e masturbarlo lentamente mentre Sven continuava ad esplorare il mio corpo.Dopo qualche minuto mi sono fermato per un tempo sufficiente per dirgli, "Ho una confessione da fare, Sven. I ragazzi come te mi eccitano alla follia, specialmente quando portano pantaloncini!""Qualche volta i miei pantaloncini eccitano anche me," ha risposto Sven con quel suo morbido accento. Ora ambedue eravamo veramente eccitati ed i miei pantaloncini stavano diventando bagnati ed appiccicosi per la pre eiaculazione.Il giovane danese ha lasciato che le sue dita massaggiassero il mio cazzo attraverso la stoffa e questo mi faceva eccitare sempre più. Facendo scivolare le mani sulla parte posteriore dei suoi pantaloncini e chiudendole intorno alle piccole natiche strette di Sven, ho sentito la fessura di quel invitante giovane culo…e a Sven piaceva ogni secondo di questa azione! Mi sono mosso verso il viso del ragazzo e ho baciato le sue labbra morbide."Dio! Sei bello!" Ho detto.Sven ha risposto solo "Grazie."Con uno dito ho penetrato delicatamente il buco del ragazzo, e Sven ha sospirato di nuovo mentre sentiva un brivido che lo attraversava. Improvvisamente ho desiderato che ci eccitassimo di più parlando in maniera sexy a Sven, benché fossimo vicini a produrre due orgasmi enormi!"Mi piacevano anche i pantaloncini che portavi questa mattina," gli ho detto. "Scommetto che sono stati testimoni di azioni particolarmente calde! E’ per quello che ti stanno tanto bene?""Si! Ci vado in bicicletta indossandoli e qualche volta, tornando a casa a Copenaghen, mi capita che mi venga duro lungo la strada. E allora può capitare qualsiasi cosa…e spesso succede!"Potevo a mala pena credere a quello che sentivo! "Raccontami un’occasione che ricordi molto bene," ho provato a suggerirgli."Strofina di più il mio cazzo," ha ordinato Sven, "e lo farò. Portami all’umore giusto!"Ho fatto come meglio potevo…quei pantaloncini erano così morbidi ed invitanti! Ora Sven giocava coi suoi piccoli capezzoli rigidi, mentre io gli strofinavo la verga attraverso il nailon e lavoravo sulla mia attraverso i miei shorts di raso, quel tanto che bastava per tenerlo al punto d’ebollizione."L’estate scorsa," ha cominciato, "ero giù al porto quando un giovane americano mi si è avvicinato. Era alto, aveva diciannove anni, ed indossava un paio di pantaloncini veramente belli. Come i tuoi, ma blu. Ci siamo diretti in un angolo solitario del parco, lui ha cominciato a diventare un po’ violento e ha cercato di strapparmi i pantaloncini!"Diventavamo sempre più eccitati mentre Sven continuava con la sua storia."Ben presto mi è diventato veramente duro…ed anche a lui! Mi sono abbassato e gli ho succhiato il cazzo rigido attraverso i pantaloncini azzurri. Era veramente grosso, come il tuo! Ho succhiato a lungo. Quel raso azzurro mi eccitava da morire! Poi mi ha afferrato e ha cominciato a spingere contro il mio culo!"Sven continuava a raccontare, evidentemente gli piaceva ricordare, mentre io continuavo ad accarezzargli i pantaloncini. "Mi ha tirato giù i pantaloncini finché non mi sono arrivati alle caviglie…e poi ha sbattuto la sua grande verga nel mio buco! L’ha fatta scivolare dentro e fuori, e la sentivo pulsare dentro di me! Mi ha chiavato a lungo ed allo stesso tempo mi masturbava lentamente! Accarezzavo le sue gambe sexy, su fino a quei bei pantaloncini e la mia carezza ha fatto aumentare il ritmo della sua chiavata! Il mio culo formicolava per l’eccitazione di averlo dentro e ben presto il mia sperma stava volando in aria ed atterrando sull’erba."La mia eccitazione era arrivata al massimo mentre ascoltavo Sven raccontare le sue esperienze. "Poi ho trovato le sue palle e le ho afferrate, e lui è venuto a ripetizione dentro di me!" Che cosa fantastica, ho pensato.Ed il ragazzo continuava a masturbarmi attraverso gli shorts, mi tirava il prepuzio lentamente indietro ed avanti. Quei piccoli e stretti pantaloncini, ho pensato tra di me… Sven è così sexy, devo succhiarlo!Poi ho cominciato a gridare il mio incoraggiamento. "Sono quasi pronto a venire, Sven. Sborro dentro i miei pantaloncini! Fammi venire, Sven…aiutami!" Il ragazzo era un vero esperto!Al caldo sole del pomeriggio stavamo sudando tutti e due, i nostri corpi stavano portandoci al mio inevitabile orgasmo. Ma proprio quando ero pronto ad eiaculare, il ragazzo improvvisamente si è fermato.Mi ha guardato negli occhi e mi ha bisbigliato nell’orecchio, "Vuoi scoparmi ora? Voglio il tuo cazzo dentro di me quando sborrerai!" Non ci potevo credere! Come ho accennato col capo, Sven si è inginocchiato nell’erba e ha tirato giù la parte posteriore dei pantaloncini. "Ecco," ha detto. "sono pronto per te." E senza altre parole, ha aperto le natiche per me.Era un’opportunità che non potevo perdere! Ho sputato sulla mia mano e mi sono lubrificato più rapidamente che ho potuto, poi ho posizionato la testa della mia asta contro la sua apertura. Sven si è appoggiato sopra di me mentre si inginocchiava, forzando il mio cazzo caldo proprio dentro il suo giovane culo, poi ha cominciato ad ondeggiare avanti ed indietro gridando "Scopami! Scopami! Voglio la tua sborra dentro me!" Dopo pochi secondi ho sentito la crema sgorgare a getti ed entrare nel ragazzo, cinque, sei, sette sprizzi, e continuavo a venire!Alla fine Sven ha rallentato e ho visto che il ragazzo non aveva ancora eiaculato. L’ho tirato fuori delicatamente da lui, mi sono sdraiato tra le sue gambe e ho preso il suo giovane cazzo caldo tra le mie labbra. Non appena è scivolato profondamente nella gola, Sven è venuto a ripetizione! Finalmente potevo assaggiare il paradisiaco latte di ragazzo che sgorgava da lui… e non volevo perderne una goccia!Avendo optato per uno studente invece che per un ragazzo alla pari, io e Mary abbiamo dovuto continuare a fare le faccende domestiche. Ma questo non era molto importante… stavo per avere le migliori vacanze della mia vita!
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