Mi chiamo Concetta, ho 19anni, e sono di Trapani. Sono una ragazza da tutti ritenuta stupenda, la mia unica sfortuna è stata la mia famiglia. La mia vita è iniziata felicemente, ma si è conclusa tragicamente!!. Avevo un ragazzo, Giuseppe di 20 anni, un ragazzo che amavo teneramente, ma i miei mi hanno tenuta quasi prigioniera per impedirmi di vederlo e così non fui nemmeno in grado di offrirgli la mia verginità alla quale lui teneva tanto. I miei invece volevano che la offrissi ad un nostro vicino, Santo, un ricco possidente, che alla fine nolente o volente fui costretta a sposare. Giuseppe dal dolore per non essere riuscito a stare con me e anche per la scarsità di lavoro se ne ando’ a lavorare in Arabia Saudita. Mi scriveva di tanto in tanto inviandomi delle lettere al nostro fattore, Saro suo amico carissimo che me le recapitava… Insomma mi struggevo per amore per un uomo lontano e mi facevo scopare da un uomo disgustoso. Peggio di così non poteva andare!! Poi un giorno seppi che Giuseppe era tornato per una breve vacanza…. Era un’occasione irripetibile! Io volevo lui e lui voleva me… Non poteva andare diversamente al cuore non si comanda!!! Così con la complicità di Saro, che mi era stato sempre vicino, ed del cuoco, Aziz che veniva dal Congo ma che viveva con noi da quando ero nata, organizzammo un incontro alla siciliana… fingemmo un rapimento. Giuseppe e Saro si travestirono da rapinatori ed irruppero dentro casa quando mio marito era fuori per lavoro. La scena del rapimento fu eseguita in modo perfetto, tanto che mi sembrava vero!! Entrambi erano vestiti con passamontagnia ed artiglieria…. Saro si era già raccomandato con me dicendomi che quando sarebbero entrati avrei dovuto urlare il forte possibile in modo tale che tutta la servitù che era già stata sistemata e legata in un’altra parte della casa, grazie alla collaborazione di Aziz che fingeva di non sapere nulla ma teneva gli animi calmi, potesse udire quello che stava accadendo….. io urlavo come se tutto quanto fosse vero. "Aiuto… aiuto cosa volete farmi…. vi prego"….."Zitta troia… mani in alto e niente scherzi"……"No no vi prego…. lasciatemiiiii!""Santo… Santo aiutami… dove seiiiiiiiii""Il tuo Santuccio dovrà pagare una grossa somma per riaverti!""Santo vi ammazzerà… vedrete bastardi!!!!""Non preoccuparti…. adesso siamo vivi e vegeti… e sono cazzi tuoi in tutti i sensi brutta bagascia!!"Mi legarono a dovere e mi imbavagliarono, mi fecero sfilare così davanti alla servitù che sembrava aver bevuto la scena in quanto erano tutti terrorizzati. Montati in macchina e partiti a razzo ci dirigemmo verso un casolare in aperta campagna dove avevano appena finito di mietere e per cui sicuramente nessuno sarebbe andato da quelle parti. Durante il breve tragitto Giuseppe era dietro con me mentre Saro era impegnato alla guida. Il viso di Giuseppe faceva trasparire una notevole eccitazione, le sue mani erano ovunque sul mio corpo. Capii che Giuseppe non era più il timido fidanzatino che mi lanciava tenere occhiate da lontano e che non aveva avuto mai il coraggio di toccarmi. La situazione mi aveva eccitato moltissimo e no vedevo l’ora di arrivare per fare l’amore con l’uomo che avevo sempre desiderato. Finalmente arrivammo al casolare, dopo tanto tempo ero solo con il mio amato Giuseppe. Il casolare non era molto pulito, al centro della stanza c’era un materasso ed ancora legata ed imbavagliata venni gettata li’ sopra. La situazione era molto arrapante, Sarò usci dal casolare per controllare che tutto fosse a posto e che non arrivasse nessuno.Io aprii in modo osceno le gambe invitando Giuseppe a servirsi il pasto che non aveva potuto assaggiare per causa della mia famiglia. Mi tolse il bavaglio e mi slegò ci baciammo in modo appassionato e gli dissi: "Quel fetuso di mio marito non è un gran bastardo!….. non è riuscito mai a darmi l’amore che ho sempre voluto e meritato!!" "Ci penso io piccola mia…… ma adesso di do anche qualcos’altro""Ma…. ma Giuseppe… non dirmi così mi fai sentire una troia!!!!…. se ho fatto tutto questo è perché ti amo immensamente""Lo so cara, anch’io ti amo,…ma ho voglia di scoparti… dimmi che anche tu lo vuoi!""Certo amore sarò la tua buddana…. ma solo perché sono sicura del nostro amore!!!"In effetti ero eccitatissima, era il secondo uomo della mia vita, ed in più ero innamorata… avrei fatto qualsiasi cosa per lui!!!Mentre mi baciava sentivo il suo cazzo durissimo strofinarsi sulle mie coscie. Capii subito che era qualcosa di molto più grande di quanto ero solita avere. Mi mise una mano nella figa, ormai bagnata oltre misura. Le sue dita erano molto abili e mi davano un piacere immenso."Hai la figa molto stretta!""Si… siii… sono quasi vergine…… ti prego fai piano!!""Non ti preoccupare….. ti aprirò delicatamente"Il mio antico innamorato tremava tutto. Prese a succhiarmi delicatamente i capezzoli che erano diventati duri e grossi come more selvatiche senza mai lasciare la mia fighetta. Io mi torcevo in preda ad un attacco di epilessia sessuale… Ero ormai completamente nuda e manipolata ad arte venni in un primo e lunghissimo orgasmo!!! Ora toccava a me e lui lo sapeva benissimo. Con un movimento felino portò la mia faccia vicino alla patta dei suoi pantaloni. Il rigonfiamento prometteva un’asta grandiosa. Gli abbassai in sol colpo pantaloni e slip e con un contraccolpo il suo cazzo mi colpì la faccia. Era grosso e nodoso. E gli arrivava molto più su dell’ombelico. Mi soffermai a guardarlo impietrita. "Solo adesso ti posso presentare a minchia!!!!""E’ bellissimo….. lo voglio tutto e subito"Non appena la minchia di Giuseppe fu a portata di bocca, me la cacciai in gola assaporandone gli spasmi del desiderio. Quello di Giuseppe era il secondo cazzo della mia vita, era così grosso così imponente da non poter fare nessun raffronto con il primo. Mi resi conto che il quello di mio marito era un pisellino smunto, viscido senza alcuna attrattiva. Avendo la bocca piccola facevo fatica ad accoglierlo tutto… dunque mi limitavo a succhiarli con voracità la cappella….. e massaggiandogli coglioni ed asta ad un ritmo sfrenato. Avevo voglia di assaggiare la sua sborra. Ma lui da uomo esperto quale era diventato… si staccò dalla mia bocca mostrandomi così la maestosità della sua erezione. Capii che era arrivato il momento della monta. Mi girò a pecorina e me lo buttò nella fregna. Mi sembrò di essere lacerata per la prima volta!! Era un toro scatenato stantuffava come un treno… la sua presa era forte ed ogni tanto mi sculacciava dicendomi che ero la sua cagna da monta. Con mia sorpresa, mentre ero riversa sulla pancia, mi allargò con violenza le chiappe, infilandomi la lingua nel buco del culo! Ero esterrefatta da cio’ perché non sapevo che quella preparazione serviva a facilitare l’ingresso del cazzo in culo!! Non avendola mai provata. "Cosa stai facendo amore….. non capisco"" Ti voglio inculare… hai un culo magnifico che merita di essere rotto"Mi ficcò prima un dito del culo.. poi due.. la sensazione era un po’ dolorosa ma l’idea mi stava facendo impazzire….."Inculami… inculami ti pregooooo" …urlai incurante del dolore che avrei sentito."Sei proprio come ti immaginavo… una grande zoccolona""Si… Siii sono la tua zoccola…. fammi male… ti prego fammi urlare" Smise la preparazione del mio forellino e dopo un po’ di resistenza del mio sfintere metà del suo cazzo mi era dentro. Urlai per il dolore… ma lui con un secondo colpo deciso fece entrare il suo bastone di carne tutto dentro il culo. Mi chiavò l’intestino con ferocia…e dopo pochi minuti venne nelle mie budella. "Ti amo amore… quello stronzo di Santo… non mi ha mai fatto godere così""Certo… certo ma vedi tutto ciò ha un prezzo""Non capisco caro.. cosa intendi""Vedi Concetta Saro ed Aziz devono essere pagati anche loro!!""Non c’e’ problema mi hanno visto crescere….. e poi li pagherò con i soldi delcornutazzo"In quel momento entrarono Saro ed Aziz. Cercai di coprirmi velocemente perché la cosa mi imbarazzava moltissimo."Cosa fate… aspettate fuori… o vi farò licenziare!!!!" "Non credo Donna Concetta"… risposerò in coro."Anche noi vogliamo la nostra parte…. anzi i nostri cazzoni vogliono essere ricompensati!""Ma come potete parlarmi così!!!….. la mia famiglia vi ha dato da vivere… mi avete visto crescere!!""Si si…. ma siamo stati sempre trattati come degli schiavi… e tu sei la nostra vendetta""Giuseppe come puoi permettere questo… fai qualcosa!""Concetta io sono un uomo d’onore… mantengo sempre la mia parola….. zitta e fatti scopare senza storie"La situazione era estremamente umiliante. Saro ed Aziz erano sempre stati comandati a bacchetta da me. Adesso avevano la possibilità di farmela pagare. Tremavo dalla paura e capii in un istante che quel figlio di puttana di Giuseppe non mi amava per nulla..Mi aveva solo usata per i suoi scopi. Saro mi si buttò sopra con una furia animalesca. Puzzava di sudore, il suo odore era vomitevole. Giuseppe si era seduto e si gustava quella scena di violenza. Aziz mi aveva posizionato il suo bastone nero di notevolissime dimensioni all’ingresso della mia bocca. Per una donna come me succhiare un cazzo nero era il massimo delle punizioni. Non volevo farlo, ma Saro con una furia inaudita si buttò con la faccia tra le mie coscie…. e dopo una breve ricerca trovò il mio piccolo clitoride. Lo prese tra i denti e mugugnò "Se non succhi i nostri cazzi a dovere te lo strappo a morsi""Va bene va bene risposi….."Accolsi quella nerchia bruna nella mia boccuccia… e subito dopo mi ritrovai anche il cazzo di Saro a portata di bocca, anch’esso di dimensioni mondiali. Alternavo la poppata con difficoltà visto che i due assatanati lottavano per sbattermelo in gola. "Era una vita che volevo farlo…. per tutto quello che mi hai fatto passare… brutta vaccona" disse Aziz. Giuseppe aveva di nuovo il cazzo duro e mentre io ero impegnata a succhiare quei due cazzoni puzzolenti mi fotteva a pecorina. Presto cambiarono posizione e mi ritrovai con il cazzo di Saro nel culo, quello di Aziz in figa e quello di Giuseppe in bocca. Il ritmo era forsennato, mi facevano molto male e speravo che venissero presto. Sentivo il culo in fiamme e la figa lacerata. Mi sentivo come una puttana!! Le loro frasi erano terribili: "Succhia zoccola""Aspirami il cazzo con il culo!""ti spacco la fica boddana!" "Cosa ne pensi di una abbuffata di sperma!""Sei proprio una stracciaculo di donna" Il cazzo di Saro era un dirigibile che mi sprofondava nelle viscere. Seguitavano a fottermi con la volgarità di tre facchini del mercato generale. Finalmente sentii un mare di sperma invadermi il culo e poco dopo la mia figa fu anch’essa inondata. Poco dopo anche Giuseppe mi venne in bocca facendomi bere fino all’ultima goccia di sborra.Saro ed Aziz si fecero pulire accuratamente il loro cazzi manifestando un immensa soddisfazione."Finalmente hai avuto quello che ti sei sempre meritato brutta mangiacazzi che non sei altro!!!""Siete finalmente soddisfatti brutti porci!!!" ringhiai selvaggiamente….. non lo avessi mai detto!!!!I tre si guardarono con sguardo famelico."La stronza dovrebbe provare un cazzo un po’ piu’ grosso… diciamo animalesco" Si parlarono nell’orecchio e di colpo mi portarono via di forza dal casolare. Ero ancora tutta nuda, ma loro erano del tutto incuranti di ciò. Lì vicino c’era una stalla, entrammo e mi buttarono per terra. All’inizio non capii. Ma quando sentii il nitrito di un cavallo mi ricordai delle loro frasi. Un brivido mi salì lungo la schiena."Adessa brutta troia devi fare un bel bocchino a questa bestiolina… MUOVITI!!!!!!"Io mi rifiutai con tutte le mie forze ma le loro minacce, se Santo avesse saputo la verità sarebbe stata la morte per tutti, ed una serie infinita di sberle mi convinsero a farlo. I tre guardavano divertiti la scena. Iniziai a masturbare con le mani il coso del cavallo che all’inizio non capiva cosa stava succedendo ma presto si eccitò. La cosa era disgustosa il suo membro era enorme e pesantissimo. Cercavo di succhiagli la "cappella" cosa impossibile ma lavoravo molto con le mani… fino a che dopo dieci minuti di estenuante lavoro il cavallo venne con una sborrata che sembrava un fiume. Ero tutta imbrattata di sborra. I bastardi ridevano eccitati dalla scena. Scoppiai a piangere sentendomi distrutta nel profondo."Adesso brutta vacca siamo soddisfatti… hai pagato le tue malefatte""Bastardi…prima o poi…""Prima o poi ti scoperemo ancora…. e magari faremo partecipare qualche belmaialino….. adesso sparisci e racconta a quello stronzo di Santo che sei riuscita a scappare!"Tornai a casa distrutta. Tutti credettero alla mia versione. Ma quella del cavallo non ebbi proprio coraggio di raccontarla.
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