Dopo l’avventura in panetteria mi era balenata una strana idea, rientrato a casa avevo raccolto tutti i miei risparmi e mi ero recato in un sexi-shop dove avevo comprato uno di quei dildo bicefali lungo piu di mezzo metro e un vibratore di generose dimensioni del tipo indossabile, pensavo di fare un regalo a Luciana e Mara.MI svegliai già eccitato per tutta la notte avevo sognato Luciana e Mara che usavano il mio regalo nelle maniere più estrose, come colazione mi feci preparare un’uovo sabattuto con il caffé e verso le 8 e 30 presi il mio pacchetto e salii da Luciana e Gino.Mi aprii la porta Gino "Ciao Mimi Luciana stà facendo la doccia, cos’é quel pacchetto" gli spiegai qual’era il contenuto e come abrebbero potuto utilizzarlo le due donne lui sembrò soddisfatto "Mimi sei un diavolo ma la cosa mi eccita" mentre parlavamo sentimmo dei lamenti dal bagno "Luciana è già sovraeccitata" affermò ed io gli proposi di unirci a lei sotto la doccia lui approvò, ci spogliammo e raggiungemmo la moglie in bagno.Luciana era appoggiata al muro e si massaggiava la fica con il getto della doccia non si accorse di noi finche le fummo addosso io esordì "possiamo lavarti la schiena" lei rimase sbigottita il marito le aveva già afferrato le tette mentre io le impastavo le natiche "Mimi che piacere" disse Luciana afferrando i nostri cazzi uno per mano "hai risvegliato mio marito ieri sera non è neanche uscito" intanto si era abbassata e leccava con trasporto i nostri cazzi "eccome se mi sono svegliato con me erano anni che facevi la ritrosa troia pompinara" rispose Gino suonarono alla porta e Gino indossò un’accappatoio per andare ad aprire.Feci alzare Luciana e la piazzai appoggiata di schiena al muro a gambe larghe. presi a leccarle la fica giocando con i suoi glutei venne quasi subito "andiamo Mimi sarà Mara" uscimmo dal bagno e ci accolse lo spettaclo di Gino che si faceva spompinare da Mara, "mi stava dando il buongiorno" ghigno Gino Mara si alzò e ci trasferimmo in camera sul letto avevo appoggiato il mio regalo dissi "è un presente per due magnifiche troie" lo scartarono subito e rimasero a bocca aperta Mara si spogliò subito Gino la coricò sul letto e prese a leccarle la fica "sai di buono troietta oggi ti sfondo" lei era sorpresa ma mugolava io feci indossare il cazzo finto a Luciana "non hai mai sognato di scoparti Mara" le dissi un orecchio "fottila è tua" lei spalancò gli occhi scostò Gino e infilzo Mara per tutta la lunghezza del dildo "ahhhhh Luciana fai pianooooo" ansimò Mara "no le troie come te vanno sfondate" rispose Luciana "hai ragione disse Gino infilando l’uccello nel culo della moglie, e dando lui il ritmo di quel trenino le due donne godevano come matte vennero lasciando Gino ancora in tiro, fece spostare sua moglie e si infilò nella fica di Mara "ti piace di più quello vero" le disse " "oggi ti faccio la festa puttanella", Mara non si era ancora ripresa dal primo orgasmo e ricominciò a godere Gino ad un certo punto estrasse il cazzo la girò su se stessa e glielo piantò nel culo "questo per tutte le volte che ti ho spiato mentre ti sditalinavi in bagno" e prese un ritmo infernale squassando la ragazza, le sborrò nel culo mentre lei veniva urlò "la prossima volta viennnni a tenerrmi compagniaaa" io e Luciana eravamo ipnotizzati da quella scena.suonarono alla porta e calò il silenzio Luciana si mise una vestaglia ed andò ad aprire non ritornava perciò mi affacciai dalla camera e vidi Luciana che scopava una ragazza alla pecorina, mi avvicinai e lei mi vide "ti presento Lilli la sorellina ventenne di Mara" disse Luciana penetrando più a fondo la ragazza Lilli era leggermente più bassa della sorella rossa di pelo con una quinta o piu di seno e due labbra carnose, accoglieva gli affondi di Luciana mugolando, arrivarono anche gli altri due e Mara apostrofo sua sorella "non eri la verginella di casa, puttanona ti fai scopare in piedi da una donna" Lilli con il viso stravolto "sono vergine Luciana mi stà rompendo il culoooo" "mi sono sbagliata ma e molto accogliente, Gino ti và di sverginarla" lui deglutti. Andammo tutti in camera e Gino si sdraiò sul letto Mara preparò a colpi di lingua la sorellina mentre Luciana le leccava le tette poi la calarono lentamente sopra il cazzo di Gino e spinsero con forza Lilli per le spalle la quale cacciò un urlo ma prese a muoversi, io non resistetti alla tentazione di quello sfintere ancora spalancato e la impalai Mara nel frattempo indossato il cazzo finto si chiavava Luciana alla pecorina "mi hai sfondato la sorella e io sfondo te puttana" Luciana rispose "l’ho inculata perché è una troia come teeeee".Lilli sbatteva la testa a destra e a sinistra farfugliava "sono una troia con dueee cazzi dentroooo "Gino era vicino all’orgasmo, perciò girammo Lilli ma mentre stavo per riprendere posto Mara mi scansò e penetrò la sorella con il cazzo finto "ti scopo sorellina per tutte le volte che mi hai rotto le palle", per vendetta mi piazzai dietro Mara e la inculai "sei stretta che è un piacere, ti fotto mentre ti fotti la sorellina, Luciana dirigeva l’orgia pastrugando le tette delle due sorelle a turno, finché Gino non sborrò nel culetto di Lilli che raggiunse l’orgasmo anche grazie alla sorella piantata in fica e io inondai le budella di Mara.Nella stanza c’era un forte odore di sesso e noi eravamo stanchi morti.Facemmo colazione a base di focaccia poi Mara prese il cazzo bicefalo "questo non lo abbiamo ancora provato, Lilli andiamo di là" e si appartarono in camera.Gino guardò sua moglie negli occhi "ti devo confessare che negli ultimi tempi mi lasciavi a secco mi sono fatto qualche altra donna" "ma continuo ad amarti e sono contento che grazie a Mimi ci siamo ritrovati" lei commossa "non te ne faccio una colpa anch’io ho avuto altri uomini ma non credevo che tu avessi ancora così tanto ardore" "sono due giorni che scopi come un riccio" rispose lei "proprio di questo volevo parlarti" lui proseguì "stamattina ho un appuntamento con due donne e vorrei portarmi Mimi per darmi una mano, se sei d’accordo"lei era sbigottita "ho un marito mandrillo e non lo sapevo, va bene però mi devi dire chi sono"lui tentennava "Luciana devi però tenertelo per te" lei annuì a lui disse d’un fiato "la vedova xxx e sua figlia"lei proruppe "quelle beghine, che si lamentano sempre, sfondategli il culo da parte mia" e indossando il cazzo finto "io ho due sorelline da scoparmi" e dopo aver baciato il marito andò in camera.Io e Gino ci vestimmo e per strada mi disse "siamo andando da una bella coppia troie ma vergini di culo, io le scopo una dopo l’altra ma vorrei con il tuo aiuto vederle lesbicare" annuii e lui mi spiegò che prima si fotteva la mare e quando aveva finito lei batteva tre volte sul muro e arrivava la figlia.Arrivammo alla casa e lui suonò con un segnale, era una villetta un pò separata da tutto "seguimi e stai zitto", entrammo nella casa la porta era socchiusa l’ingresso era bene arredato ma tutte le finestre erano chiuso, raggiungemmo una stanza con un grande letto a tre piazze al centro c’era una donna la stanza era quasi buia, ci spogliammo in silenzio e Gino piazzo l’uccello davanti al viso della donna "Ciao Agnese scusa il ritardo" lei ingoiò subito il cazzo a un segnale di Gino mi piazzai tra le cosce di Agnese e l’accarezzai partendo dalle cosce e arrivando alla fica già umida la vellicai dolcemente lei sobbalzò, voleva parlare ma Gino le teneva la testa affondata sul cazzo "rilassati ho portato un amico per darmi una mano, la fica di Agnese era un cespuglio bene ordinato a cui mi dedicai con passione "scopala" esclamò secco Gino la infiocinai fino all’elsa e vidi il suo seno piccolo ma molto sodo sobbalzare, mugolava rumorosamente mentre la pompavo "chiama tua figlia e dille di obbedirci alla lettera o non mi vedrete mai più".Agnese esitava ma alla fine fece il segnale e Gino accese la luce, entro una biondina ventenne con le trecce lunghe e il corpo candido e minuto "Mamma mia" urlò Agnese le si rivolse con tono piagnucoloso "Federica figlia mia mi hanno costretto, dobbiamo soggiacere alle loro turpi voglie, senò Gino non verrà mai più a trovarci" lei rispose tra le lacrime "va bene mamma""Mimi mettimi di schiena ma continua a trombarla, Federica lecca il buco del culo di tua madre" ordinò Gino e dato che non obbediva le diede una sonora sberla sul culo.Federica allora si posizionò dietro la madre e cominciò a leccarla, ogni tanto qualche finiva sui miei coglioni, Gino spostò la ragazza e piazzandosi tra le natiche della madre "vai da Mimi a farti leccare, da brava" Federica obbedì, aveva un fichino implume di un rosa pallido che aveva però una forte fragranza, presi a leccarla dolcissimamente e lei strabuzzò gli occhi, sentii che Gino era sprofondato dentro Agnese e ora ci muovevamo in sincrono, Agnese si mordeva le labbra ma poi urlò "spaccatemi bastardi, sfondatemi coi vostri cazziiii " e prese a leccare il clitoride della figlia.Eravamo in due a leccare quella tenera fichetta e Federica venne urlando "mamma sei una sporca troiaaaaa" Gino eruttò nell’intestino di Agnese che venne "siiii figliaaa miaaaa sono una lurida bagasciaaaaa" e crollo di lato, il mio cazzo era libero e svettante vidi Federica impalarcisi sopra e glielo guidai nel culetto "ohhhh nonnn valeee", era sdraiata di schiena su di me, ciò mi diede agio di stringerle le giovani tettine.Agnese stava ripulendo il belino di Gino "fottila" le comandò e Gino ben contento le penetrò la fichina "hoo, ma sonooo in paradisooo, sbattetemi per bene", il culetto le si restrinse e mi fasciava il cazzo, per giunta Agnese ci stava suggendo i coglioni, venni nel retto di Federica "che due troiiiieee siete" urlai Gino sfilò l’uccello e madre e figlia presero a spompinarlo fino a farsi sborrare addosso."siete contente" disse Gino "mi sento sprofondata nell’abisso del peccato" tuonò Agnese "ricominciamo" aggiunse sorridendo.
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