Ciao sono Nicola (nico) ho da poco compiuto 19 anni (da circa 6 semi ) e quello che vi sto per raccontare ha avuto inizio circa 7/8 mesi fa, raggiungendo il culmine il giorno prima del mio compleanno.Ma andiamo con ordine.Io sono, come già detto, Nico di anni 19 fisico longilineo alto 1,80 cm. Baciato dalla natura che mi ha dotato di una attrezzatura sessuale non indifferente circa 22 cm e spesso da non far toccare pollice e indice nell’impugnatura, sono ultimo figlio e unico maschio dopo 5 sorelle.La storia erotica che mi è successa è accaduta proprio con una delle mie sorelle, con Imma la maggiore.Imma ha 35 anni portati un pò malino, a guardarla sembra che abbia già superato i 40, mora alta circa 1,70 fisico tondeggiante con due seni enormi, fianchi rotondi e un culo da spavento.Che culo, tondo sodo da ricordare la migliore Serena Grandi. Capite che spesso era stata oggetto del mio desiderio e non so quante seghe gli ho dedicato a lei e al suo fantastico culo.Imma à sposata con Antonio ma ultimamente sembra che il loro rapporto non sia tanto idilliaco, litigano spesso, sono stanchi dei dieci anni di matrimonio, e credo ce non si siano ancora separati solo per i due figli di 9 e 6 anni che hanno.Circa 7/8 mesi fa ebbe inizio quello che solo in sogno era accaduto, era un caldo pomeriggio di fine settembre verso le 17:00 che mi recai a casa di Imma per consegnarle delle cose che aveva prestato a nostra madre.Imma abita in una palazzina a 3 piani (lei sta al secondo), mentre salivo le scale la sentii litigare (come capita spesso da un anno a questa parte) con suo marito il quale sbattendo la porta si infilò nell’ascensore , e quindi non incontrai nel mio percorso.Arrivato alla porta di mia sorella ero indeciso se bussare o andare via, sapevo che sicuramente l’avrei trovata molto scossa e certamente in lacrime.Ma dovevo consegnarle delle cose urgenti e poi pensai che magari si poteva distrarre e non pensare al litigio, così bussai e Imma mi apri.Indossava un vestitino a fiori, tipo camicione, con i bottoni sul davanti, si notavano i due enormi seni contenuti in un reggiseno merlettato bianco che accentuavano ancora di più il solco tra le sue mammelle. La salutai, aveva gli occhi rossi dalle lacrime ed era sconvolta (chi sa da quanto tempo stavano litigando), entrai e mi recai nel salottino, il clima era di quelli pesanti in cui non sai mai cosa dire o fare.Mi sedetti sul divano e feci sedere a Imma al mio fianco, e ruppi il ghiaccio chiedendole se ci fossero problemi. Lei prima annui cercando di dire che tutto andava bene poi portandosi le mani al volto scoppio in lacrime. Non sono un gran diplomatico e l’unica cosa che mi venne di fare , fu quella di abbracciare Imma e provare a consolarla.”dai Imma non fare così …….. dai non dargli retta ….. vedrai passera questo momento brutto e tutto si accomoda ……..”ma lei non voleva sentir ragione anzi singhiozzando incalzava e imprecava contro Antonio, dicendo che la trascurava che la trattava male, l’aggettivo più simpatico che gli attribuiva era stronzo, io cercavo di non aggravare la cosa carezzandola le spalle e stringendomela al petto.Ma ad un tratto mia sorella esclamò “quello stronzo sicuramente mi tradisce……. se ne fossi capace………….. gli metterei le corna con il primo che mi capita………… gli farei vedere io se sono una troia o no come dice lui……”Quella affermazione mi sconvolse la mente, ad un tratto Imma si trasformò da semplice sorella da consolare in oggetto di desiderio, la mia mente divenne perversa e i miei pensieri si scontravano.Da un lato volevo approfittarne e magari scoparmela da l’altro pensavo che era mia sorella maggiore e che mi aveva visto nascere e crescere.Così mentre prima mi limitavo a far scorrere la mia mano dietro la sua schiena in modo rotatorio per consolarla ora man mano scendevo e tenendola abbracciata le davo dei piccoli baci sul collo in prossimità delle orecchie.La mia mano massaggiandola scese sui fianchi prosegui lungo la coscia e arrivo al polpaccio, visto che mia sorella non dava segni di opposizione la feci risalire fermandomi prima dietro il ginocchio e poi risalendo coscia fianchi e schiena.Nel farlo avevo sollevato un po’ la gonna e i miei baci erano diventati più insistenti anche il singhiozzo di Imma cambiava si era calmato e si era trasformato in respiro profondo.Rifeci il massaggio più volte diventando sempre più audace sollevando sempre la gonna, lei non opponeva alcuna resistenza così pensai “ora o mai più”.Cominciai a sbaciucchiarla sul collo e con la mano mi spostai dalle spalle al seno carezzandolo, la palpavo la grasso mammella da sopra il vestito e sentivo il capezzolo inturgidirsi e diventare anch’esso enorme.Imma si era rilassata e aveva portato la testa dietro con gli occhi socchiusi muovendo solo le labbra che manifestavano il piacere provato. Con la mano scesi giù per la pancia e oltre fino a raggiungere il basso ventre, timoroso infilai le dita tra lo spazio di due bottoni ed tastai le mutande, sotto le dite sentivo la morbidezza e lo spessore fatto dalla folta peluria.Non trovando alcuna resistenza sbottonai un paio di bottoni e comincia un vero e proprio massaggio alla fica di Imma avvolta da uno stupendo paia di mutande bianche. Con il medio le sagomavo la fica e le dividevo le grandi labbra, lei era in estasi e respirava profondamente.Le sue gambe non erano divaricate ma aperte quel tanto che potetti sollevare l’orlo delle mutande ed intrufolare il dito medio tra le grosse labbra della fica di Imma. Mi sentivo impazzire avevo il dito medio che si stava facendo strada nella fica di mia sorella che avevo sempre sognato.Arrivato all’apertura della caverna di piacere feci scivolare dentro, agevolato anche dalla grossa lubrificazione dovuta all’eccitazione che Imma aveva raggiunto, prima il medio e poi l’anulare che furono quasi risucchiati dalla fica.Solo a questo punto mia sorella ebbe un impeto di ragione e stringendo le gambe e afferrandomi l’avambraccio disse “No Nico, cosa fai………….. non possiamo siamo ……… fratelliiiiiiiiii.” la voce di Imma si interruppe perché nonostante avesse stretto le gambe iniziai a muovere le dita masturbandola, lei si rilasso e io incomincia a baciarle i seni e a denudarla con l’altra mano.Mi misi in ginocchio e senza smettere di penetrarla con le dita iniziai a baciarle la Fica, lei mi carezzava i capelli e farfugliando frasi sconnesse mi implorava prima ora di smettere e ora di aumentare il ritmo.Avevo il mio pisello che ormai mi faceva male tanto era diventato grosso e duro, con la mano non impegnata lo liberai dal pantalone e dai boxer e completamente fuori di seno tolsi le dita dalla fica di Imma e spostando completamente le mutande la penetrai con un colpo secco.Lei diete un urlo soffocato ed esclamo “Madonna Nico, cosa stai facendo……. hhhhhhuuuuuuu, ma è enorme……………”Iniziai a stantuffarla lentamente ficcando dentro il mio grosso bastone fino alle palle, lei era stretta e bollente, le sue frasi in pochissimo si trasformarono in “hhhuuuuuuu che bello…………. spingi……spingi………. come e bello grosso …….sto venedoooooooooooo”. Sentivo del miele caldo avvolgermi l’asta e colare lungo le palle prima e le gambe poi, capii che Imma stava godendo e dal modo e quantità che cacciava erano mesi che non godeva. Gli reggevo le gambe e contemporaneamente dovevo tenerle le mutande scosta perché l’orlo mi sfregavano l’asta, così Imma mi venne in contro e iniziò a reggersi l’orlo delle mutande da sola anzi scopri completamente la sua ficona per agevolarmi la scopata.Iniziai ad aumentare il ritmo dando sempre colpi più violenti tanto da spostare il divano fine a raggiungere l’orgasmo che fortunatamente riversai tutto sulla pancia e mutande di Imma .Mi stesi su di lei sfinito e mi ripetevo “e un sogno è un sogno…… ora mi sveglio nel mio lettino con le lenzuola macchiate ” ma invece era realtà avevo appena scopato mia sorella maggiore la quale avevo goduto come non mai.Mi sedetti accanto a lei e rimanemmo in silenzio fino a quanto lei, portandosi le mani al volto, disse ” ho mio dio, Nico, ma cosa abbiamo fatto………… tu sei mio fratello ………………. abbiamo ……. abbiamo……… , madonna che disastro”.Non sapevo cosa dire, chi sa quante volte avevo sognato di scopare Imma, ora che avevo coronato il mio sogno ero preso da rimorsi.Non so di preciso cose accadde ma preso da impeto di orgoglio o forse perché la perversione aveva ormai preso il sopravvento iniziai a dire ad imma che era successo perché eravamo sconvolti le chiedevo quasi scusa poi dissi ” non so come sia successo ……. poi proprio con te che mi hai visto nascere e crescere……………”Lei allora sorrise e disse “ti ho visto crescere………… e sei cresciuto anche bene……….. guarda che cosone ti ritovi” Non avevo notato di avere ancora il Cazzo nudo e che anche se moscio era di notevoli proporzioni lo coprii e richiesi scusa, Imma rise e la sua espressione era ben diversa da quella di quando aveva aperto la porta.In un minuto capii che era tutto passato e che forse aveva ragione il marito, Imma dentro doveva essere una gran troia e bisognava tirarlo fuori.La riabbraccia e sfacciatamente gli chiese da quanto tempo non faceva l’amore, lei arrossendo disse che con il marito non scopava da almeno due mesi ed un affare grosso come il mio non l’aveva mai preso. Gli chiesi allora se le era piaciuto il bastone del fratellino e lei carezzandolo disse ” come fa a non piacere un cazzo cosi, bello grosso e…….. di nuovo duro” le sue carezza avevano avute un effetto sconvolgente il mio bastone stava risvegliandosi. Mi alzai in piedi e mi posizionai davanti ad Imma la quale guardandomi prima negli occhi e poi la punte del mio glande comincio pria a baciarlo e poi a farlo scomparire tra le sue labbra.Era incredibile Imma mi stava facendo un pompino con una maestria inimmaginabile, non ero un grosso esperto in fin dei conti la mia esperienza era legata a qualche scopata a pagamento e un paio di pompini fatti da ragazze conosciute in Disco.Vedevo le guance di Imma sagomarsi alla penetrazione e gli occhi li Imma arrossire ogni qual volta provava ad ingoiarlo tutto. Ad un tratto mia sorella cominciò a pompare solo con la testa mentre con le mani si sbottonava il resto dei bottoni del vestito, lo tolse e portando le mani alla schiene slacciò anche il reggiseno.Per la prima volta che vedevo le tette di Imma completamente libere, lei le carezzo e mollato il palo di carne dalla bocca lo fece scorre tra le due grosse mammelle avvolgendolo completamente.”biricchino………. ti piacciono le tette della sorellona ……..devi essere proprio un bel maialone””sono bellissime Imma …….. ma anche tu sei una gran……….. puttanona……”stavo liberando la gran troia che si nascondeva in Imma. Intanto lei continuava a masturbarmi con le tette e continuava a baciarmi la cappella ogni volta che appariva dal grande solco. Ad un tratto dissi che stavo per venire e mia sorella si affretto a far scomparire completamente il mio basto nelle sue labbra bevendo tutta la sborra che con grossi schizzi cacciavo. Ero esausto ma al settimo cielo Imma mi aveva regalato un pompino da favola e aveva anche ripulito il pisello con la sua famelica lingua.Ci ricomponemmo e andai via ripromettendomi di continuare la storia.Passarono alcuni giorni in cui non facevo altro che ripensare a quanto accaduto ma un po’ non avevo il coraggio di tornare da Imma un po’ non mi era capitata la scusa adatta.Ma un giorno, dopo circa 10 giorni dall’accaduto, dovetti ritornare sul luogo del delitto ma questa volta trovai anche mio cognato Antonio. Gli sguardi tra me ed Imma erano di chi voleva evitare o di chi non aveva il coraggio di farlo poi Imma mi chiese se potevo darle una mano a sistemare alcune provviste nel ripostiglio ed io accettai.Il ripostiglio, situato in fondo al corridoio, essendo abbastanza capiente, aveva la porta che si apriva verso l’interno. Una volta dentro per sistemare lo scaletto dovemmo chiudere la porta che con lo scaletto dietro non si riusciva ad aprire.All’esterno vi erano mio cognato Antonio e i figli intenti a giocare mentre chiusi dentro eravamo io e Imma la quale, non fidandosi del mio ordine, si era posizionata sullo scaletto per posizionare alcuni barattoli sullo scaffale.Ero eccitato come un toro in calore, così iniziai a sollevare la gonna ad Imma e sbirciarle sotto lei tutta allarmata ma con voce bassa “ma Nico cosa fai c’è Antonio e i bambini se si accorgono di qualcosa……. dai…………….. smettila” “dai Imma,…… lasciami solo guardare un po’ sono eccitatissimo……. vorrei……..” “sei tutto matto “dopo quest’ultima mi lasciò fare e si voltò per continuare il suo lavoro, intanto io da sotto le guardavo l’enorme culo avvolto un una biancheria intima color rosa pallido e reso ancora più prorompente dal fatto che le mutande si erano conficcate nello spacco a mo di perizoma. Preso dall’eccitazione iniziai a baciarglielo e leccarlo , mia sorella per agevolarmi a dimostrazione che la cosa le piaceva aveva quasi assunto la posizione della pecorina sulla scala. In quella posizione potevo leccare sia il cula che la fica, in men che non si dica Imma era tutto un lago e si tratteneva nel godere in silenzio, io giocavo sia con la lingua che con le dita, e la penetravo selvaggiamente. Non mi ci volle molto per farla godere come una cagna in calore, aveva le mutande bagnate, la feci scendere dalla scale e la feci riposizionare alla pecorina mi sbottonai i pantaloni e tirai fuori il pisello che ormai si era pietrificato, duro come il marmo, iniziai a passarlo nell’enorme solco del culo e provai ad incularla, lei si ribellò e mi disse che era vergine in culo.Così dovetti accontentarmi di una bella scopata a pecorina tra gli schiamazzi dei miei nipoti e il brontolio di mio cognato, Imma mi ripulì nuovamente il cazzo con la lingua e ci ricomponemmo.Nei giorni che seguirono scopai ripetutamente Imma ma ogni volta che volevo il suo Culo lei mi diceva di no, ormai per me era diventata un’ossessione in ogni rapporto giocavo, baciavo e leccavo per almeno mezzora il culo di Imma che mi lasciava fare tutto tranne che scoparlo.Ogni giorno che passava aumentava sempre in me la voglia di scopare il culo di mia sorella ma non ci riuscivo.Dopo un mese si avvicinò la data del mio 18-imo compleanno così un giorno Imma per telefono mi chiese cosa gradivo per regalo, io presi al balzo l’occasione e molto candidamente le dissi che per regalo volevo il suo culone almeno per una volta. Lei continuava a rispondermi che ero matto e che era già tantissimo le maialate che facevamo e proprio non poteva anche perché era vergine e non l’aveva mai fatto nel culo neanche con suo marito, ma niente io insistevo dicendo che i 19 anni si festeggiano una sola volta nella vita.Sembrava proprio che non ci fosse nulla da fare, il culo di Imma dovevo dimenticarlo ma……………….Il giorno precedente al mio compleanno Imma mi telefona e mi disse se potevo aiutarla a portare dei pacchi nella casa in campagna.La casa in campagna, come la chiamiamo noi, e la casa di nostra nonna paterna lasciata in eredita a nostro padre, e situata nell’estrema periferia di in un fondo agricolo semi abbandonato, la usiamo solo in primavera per le gite fuori porta, ma il suo utilizzo principale e quello di deposito di cianfrusaglie varie.Non del tutto entusiasta mi recai con in auto, guidata da Imma, alla casa.Imma indossava un vestito formato da gonna ampia a mezza gamba e una camicia informale con una giacca in tinta e calze nere, arrivati a destinazione iniziammo a sistemare i pacchi in modo da non dare fastidio. La casa era avvolta dal completo silenzio e non si vedeva alcuna anima viva in giro.Terminato il lavoro Imma esordì “allora giovanotto domani diventi maggiorenne….. ora potrai guidare, giustificarti da solo a scuola beh fare molte cose……………hai organizzato una bella festa per domani??”Ed io “certamente che ho organizzato una bella festa per domani è il mio diciottesimo compleanno e si festeggia una sola volta nella vita “”ed io sono invitata??” rispose Imma”beh alla festa si entra solo se si è in possesso di invito e relativo REGALO” dissi scherzzando”l’invito mi è pervenuto ma il regalo domani non posso dartelo anche perchè………..” rima immobile e mi fissava con un aria strana allora io risposi “perché?????”e lei candidamente disse “perché se non ti dispiace il mio regalo preferisco dartelo ora tieni Auguri Fratellino ” e tirò fuori dalla borsa un pacchettino incartato e confezionato a dovere piccolo come mezzo confezione di dentifricio.La mia espressione fu di enorme delusione, io sognavo ben altro per regalo e poi lo scatolino e leggero e mi sembrava il classico scherzo inutile che si regala per far ridere a voglia non ne avevo proprio. Cosi iniziai ad aprile la confezione e con mia grande meraviglia mi ritrovai tra le mani una confezione medica di crema all’estratto di olio di non so che, con la dicitura di umidificatore.Guardai Imma con aria meravigliata in cerca di una spiegazione del regalo ma principalmente a cosa servisse dicendole “ma che cosa è …………….. crema per cosa?? …. mica per i foruncoli ……….”Lei mi sorrise e con la classica aria maliziosa mi rispose “Non hai capito a cosa serve ……………… ok ora ti do il vero regalo…”Così dicendo portò le mani al fianco e dopo aver aperto la lampo della gonna la fece scivolare a terra raccogliendola e ripiegandola su di una vecchia sede.Rimasi con gli occhi sgranati avevo davanti a me mia sorella Imma con uno slip minuscolo rosso con bordature e ricami neri, che a mala pena riusciva a coprire la folta peluria nera della fica, le calze nere tenute su da una giarrettiera in tinta. Ero senza parole la fissavo e non riuscivo a capire a cosa miravo, poi lei si voltò mostrandomi il generoso culo esaltato dal perizoma e chinandosi alla pecorina e voltando la testa verso di me disse “AUGURI FRATELLINO volevi essere regalato il mio culo e qui a portata di mano…….anzi ci cazzo…………………. è tutto tuo inculami” Non credevo alle mio orecchie e ai miei occhi, mia sorella china alla pecorina in perizoma che mi chiedeva di incularla dopo che aveva sempre opposto resistenza. Mi inginiocchiai e iniziai a leccarla baciala l’enorme culo, le con le gambe aperte mi implorava di non farla male e di usare la crema per lubrificare il forellino.Misi quasi tutto il tubo di crema sul foro anale di Imma e con le dita cercavo di abituare l’orefizio a dilatarsi poi mi alza afferrai il mio cazzo ormai duro come la pietra e lo punti all’ingresso del culo, spingevo ma sembrava proprio non riuscire ad entrare, poi Imma con le mani allargò le chiappe e spinse anche lei con il bacino. Sentii la cappella farsi largo nel buco ed entrare in quello che mi sembrava un forno ardente, era caldissimo, intanto Imma si lamentava perché le bruciava e diceva che voleva smettere ma io la imploravo di aspettare che il bruciore sarebbe passato.Con un colpo di reni secco feci entrare tutta l’asta nel culone di Imma che diede un urlo di dolore, la tirai a me e tenni il cazzo fermo nel culo di mia sorella per farla abituare e dare modo alle pareti del buco di aderire alla verga.Dopo un paio di respiri profondi Imma, inizio a dire che il bruciore stava passando e che potevo iniziare a giovare con il mio regalo di compleanno, iniziai a muovermi lentamente agevolato ache dall’effetto della crema lubrificante usata e a scopare il culo ad Imma.Passata la tempesta Imma inizio a provare piacere e mi incitava a sfondarla tutta, cosi incalzavo il ritmo sostenuta da Imma “dai fratellino sfonda il culo alla sorellona ………………..dai inculami selvaggiamente …….. fottimi fottimi Nico hhhhhoooooo dai Nico fammi godere ho il culo un fuoco ma è bellissimmmmmmo hhhhhhhhhhhhho che bello spingi spingi spingi godoooooooo”Mentre la sbattevo Imma si tintinnava la fica, dopo un po che ormai andavo meccanicamente urlai “IMMA GODOO STO GODENDO “”SI NICO GODIMI DENTRO RIEMPIMI IL CULO DI SBORRA GODOOOOOOOOOOOOO” venni inondando il culo di Imma di sborra, avevo il cazzo che mi duoleva e mia sorella si lamentava per il bruciore al culo ma eravamo tutti e due esausti ma contentissimi.Il giorno dopo festeggiai il mio compleanno con tutti gli amici e parenti e Imma e suo marito mi regalarono un braccialetto di acciaio e ore ma il più bel regalo lo avevo avuto il giorno prima.Oggi sono 8 mesi che scopo regolarmente Imma anche se nel frattempo mi sono fidanzato con una bravissima ragazza la quale oltre a qualche pompino non vuole ancora farmi ma non fa nulla tutto quello che non riesco a fare a Rosa (la mia Fidanzata) lo faccio ad Imma (mia sorella)
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