Come sempre, seguì per Bruno un nuovo periodo di tranquillità nel quale completò brillantemente gli studi e trovò il suo primo lavoro. Anche sul lavoro ben presto si dimostrò brillante come negli studi ed iniziò una rapida carriera che lo portò nel giro di un paio di anni a divenire un personaggio di spicco nella sua azienda.Se i primi tempi erano stati per lui tranquilli con il progredire della carriera le cose cambiarono. Con il passare degli anni la sua avvenenza fisica non era certo migliorata anzi Bruno aveva messo su qualche chilo di troppo e questo gli aveva consentito di vivere tranquillo. Ma assumendo ruoli sempre più rilevanti nell’organizzazione incominciò a destare l’attenzione di molte della ragazze che lavoravano con lui.Nulla di straordinario solo qualche sorriso, qualche moina in più, ma più che sufficiente per ricordare a Bruno ciò che pensava delle donne e ravvivare l’antico fuoco che covava nascosto in lui.L’incendio divampò però solo un anno più tardi quando tra gli uffici incominciò a spargersi la voce che Bruno avrebbe ben presto fatto il gran balzo soffiando il posto al vice direttore.Non c’era assolutamente nulla di vero in quelle voci , ma si sa le dicerie nascono a volte per caso e si alimentano da sole anche per le più piccole ed insignificanti coincidenze. Così la voce prese forza quando per una fortuita coincidenza Bruno ebbe modo di lavorare per oltre una settimana a stretto contatto con il vicedirettore Casperi.Stavano in realtà preparando insieme un rapporto per un nuovo investimento della società all’estero, ma le voci incominciarono a dire che il cambio era ormai imminente e quei continui contatti tra i due non erano altro che gli ovvi preparativi al cambio di consegne.Le voci divennero tanto forti che giunsero persino all’orecchio di Lucy, la segretaria del Casperi. Trattandosi di un progetto molto riservato nemmeno lei era stata messa al corrente del vero motivo degli incontri tra il Casperi e Bruno, così la giovane credette alle voci e si spaventò.Poco più che ventenne, Lucy era una ragazzona alta ben oltre un metro e settanta ed apparentemente corpulenta. Vestiva sempre in modo sobrio e riservato cercando di mascherare quel suo corpo dalle forme esplosive ed era da tutti considerata una ragazza seria. In realtà Lucy era una ragazza furba ed ambiziosa e da quasi due anni, pochi mesi in meno della sua anzianità di servizio, intratteneva una relazione proprio con il suo capo il Dott. Casperi.Sulle prime Lucy pensò di cercare di screditare Bruno per aiutare il suo capo, ma quasi subito desistette dal momento che l’ascesa di Bruno nella gerarchia aziendale sembrava inarrestabile e da ragazza furba decise di mutare strategia e di cercare di entrare nelle grazie di quello che per tutti a breve sarebbe diventato il nuovo Vicedirettore.Il mutato atteggiamento della ragazza non sfuggì a Bruno che incominciò a domandarsi il perché. Non gli ci volle molto a scoprire le voci che circolavano. Quelle nuove informazioni gli consentirono di guardare Lucy in una nuova luce e per la prima volta Bruno vide dietro l’apparenza di quella ragazzina complessata da un fisico esuberante la puttana che era in realtà. Con discrezione Bruno si mise a tenere d’occhio Lucy e nel giro di pochi giorni ebbe conferma dei suoi sospetti.Un pomeriggio inoltrato, mentre lui ed il Casperi erano ancora a lavorare in ufficio fu costretto ad uscire dall’ufficio per espletare un bisogno fisiologico. Al suo rientro fu spettatore inosservato di una telefonata del Casperi proprio a Lucy che gli diede l’indiscutibile prova della relazione tra i due. Da quel giorno Bruno incominciò a dar corda a Lucy cercando di portarla allo scoperto e si diede da fare per incontrarla spesso da sola. Sfruttando come pretesto il lavoro che stava svolgendo con Casperi, Bruno andava spesso nell’ufficio di Lucy per chiederle documenti ed informazioni . Ogni qualvolta Casperi non era presente in occasione delle sue visite, Lucy non mancava mai di dedicargli particolari attenzioni. Ben presto tra i due parve nascere una sorta di amicizia che Lucy sfruttò per cercare di coinvolgere sempre di più Bruno.Così un giorno dopo che lei gli aveva fatto i complimenti per la brillante carriera, fu lui ad affondare il primo colpo….”Be anche tu non stai andando male…. Sei ancora giovanissima e sei già la segretaria del vicedirettore…. Si può dire che tu sia ad un passo dal vertice….” Lucy ridacchiò furbescamente “Non è stato facile sai….anche se nessuno lo sa Casperi non è altro che un vecchio porco…..”. Bruno si sforzò di mostrarsi eccitato dalla rivelazione e farfuglio “Vuoi dire che tu e lui????” “Diciamo che mi fa fare molti straordinari….” Ridacchiò Lucy mostrando una volgarità sorprendente accompagnando le parole con un’oscena strizzata alle enormi tette.In quell’occasione Bruno si limitò a mostrasi confuso ed eccitato ed ad andarsene farfugliando un sognante “Come lo invidio….”.Ma alla successiva occasione Lucy, che aveva intravisto una concreta possibilità di far colpo su Bruno passò decisamente all’azione iniziando a lamentarsi apertamente dell’efficienza sessuale di Casperi. “Il vecchio bavoso parla tanto ma fa pochi fatti…. Sarà anche perché a sempre paura di essere scoperto dalla moglie…. Dio come mi piacerebbe essere la tua segretaria…..” disse sospirando mentre i loro visi si trovavano a pochi millimetri di distanza … Bruno decise d’incoraggiarla e finse di essere travolto dalla sua sensualità e la baciò fugacemente ma con straordinaria passione.Nei giorni successivi Bruno iniziò a mettere in atto il suo piano dilungandosi spesso in lunghe e sempre più intriganti chiacchierate con Lucy. “Sai, devo ammettere di essermi completamente sbagliato su di te….” Le disse un giorno. “Davvero e perché? “ rispose lei “Ti avevo sempre considerato una bacchettona frustrata ed invece…..” continuò Bruno “Ed invece cosa?” lo stuzzicò lei “Invece ora credo che sotto quelle mentite spoglie da santerellina ci sia una ragazza che può far impazzire un uomo…..” lei ridacchiò civettuola “Io invece non ho ancora capito chi tu sia veramente….”.Bruno alzò le spalle “Non sono un vecchio come Casperi… sono un giovane al quale stai confondendo molto le idee facendo nascere certi pensieri che mai aveva avuto in vita sua….” Lei sorrise divertita “Ad esempio…..?” domandò e lui rispose fissandola intensamente “Ad esempio passo le notti a cercare d’immaginare come siano effettivamente le tue tette….”.Il giorno stesso ricevette una busta che gli confermò definitivamente che non si era sbagliato.. Lucy in un attimo in cui era rimasta da sola in ufficio si era fotocopiata le tette… i due enormi globi di carne occupavano tutto il foglio ed i grossi e scuri capezzoli paurosamente eccitati dimostravano chiaramente quanto la ragazza si fosse eccitata nel farlo.Quando Bruno fece il passo decisivo lei gli dimostrò chiaramente quali erano le sue intenzioni.“Che ne diresti di uscire con me una di queste sere?” le domandò e la sua risposta lo sorprese “Ti direi di no… io ho già un fidanzato e non ne cerco un altro….. ma se tu mi chiedessi di diventare la tua amante… forse ne potremmo parlare…..”.Bruno emise un fischio sommesso “Questo si chiama parlar chiaro…” “Posso parlare ancora più chiaro se vuoi…. come tutti, so benissimo che tra poco prenderai il posto di Casperi …… io ci tengo molto a tenermi il mio posto anche perché credo che la tua strada non sia ancora finita….” Disse guardando in alto per indicare la presidenza i cui uffici erano al piano superiore “Quando accadrà …. Mi piacerebbe molto seguirti ….”.Bruno fece nuovamente una smorfia “E io che cosa ci guadagnerei???” la stuzzicò Lucy sorrise “Non credo che tu abbia abbastanza fantasia per immaginarlo……..”. L’espressione di eccitazione che lesse sul viso di Bruno era sincera… ma Lucy la interpretò male… non sapeva che in quel momento Bruno stava pensando a come gli sarebbe piaciuto rovinare quella puttanella….Bruno si alzò e le si avvicinò. Estrasse dalla tasca un bigliettino e glielo passò “Vieni domani sera a casa mia e firmiamo l’accordo….” Le sussurrò poi se ne andò, immaginando lo stupido sorriso soddisfatto che in quel momento illuminava il visetto tondo di Lucy.Il corpo di Lucy completamente nudo era ancor più incredibile di quanto Bruno avesse immaginato. I seni erano enormi ma sembravano sfidare impunemente la forza di gravità rimanendo alti e sodi anche senza reggiseno. La vita era sottile a dispetto dei fianchi potenti… le natiche rotonde come cocomeri, marmoree e senza traccia di cellulite, le cosce potenti ma aggraziate. Lei si offriva senza pudore alla sua esplorazione “Ti piace quello che vedi?? Sei deluso speravi forse di trovarti di fronte una grassona….” Lo stuzzicava aprendo oscenamente le cosce per mostrare la vagina perfettamente depilata. Bruno si dimostrò particolarmente interessato alle sue natiche ed in particolare allo strano tatuaggio che adornava la sua natica destra…“Per ora quello che vedo non mi dispiace…..” rispose Bruno affondando due dita nella vagina di Lucy…la ragazza sospirò mordicchiandosi leggermente le labbra “Ma se fossi in te non mi stuzzicherei troppo….. potrebbero succederti cose insospettate….” …la mano di lei raggiunse il pube di Bruno accarezzando il membro attraverso i pantaloni “Se ciò che sto toccando è quello che penso io….. qualunque cosa mi accada non mi dispiacerà affatto…..” mugolò. Iniziò a slacciargli i pantaloni . Lui la lasciò fare.Lucy lo masturbò a lungo, tenendo il membro a pochi centimetri dal suo volto sorridente “Questo si che è un cazzo…” mormorò poco prima di spalancare la bocca ed accoglierlo completamente in gola…. Bruno si stupì della facilità con la quale le sue labbra raggiunsero la base del membro ma ancor di più del fatto che la ragazza aveva lasciato che la lingua scorresse lungo l’asta ed ora mentre lo teneva profondamente conficcato nella sua gola la lingua si muoveva saettando perversamente sul suo scroto…. “Puttana….” Sfuggì dalle sue labbra…. Lucy invertì il moto e quando il membro sfuggì dalle sue labbra gli sorrise e rispose “Non sai ancora quanto…..” subito dopo adagiò il membro nel profondo solco tra i seni e con le mani strinse le scultoree mammelle introno all’asta iniziando a massaggiarlo.Bruno volle metterla alla prova “Sai c’è una cosa che ho sempre sognato di fare e che non ho mai avuto il coraggio di provare a realizzare….” Le disse lei non mutò il suo sorriso “Mi piace sperimentare cose nuove……” rispose lei Bruno annuì iniziando a spogliarsi quando fu nudo la prese per mano e lei lo seguì docilmente…. La portò in bagno e la fece entrare nella vasca la innaffiò con la doccia…poi cosparse il grande corpo di lei con il bagno schiuma ed iniziò al lavarla. Lucy si chinò a succhiarlo mentre lui entrava nella vasca insieme a lei.Mentre la scopava carponi nella vasca Bruno non potè fare a meno di ammirare quell’incredibile corpo… che conciliava grazia e potenza indicibili… era addirittura estasiato dal sobbalzare elastico dei seni di Lucy…. Timoroso al cospetto delle giunoniche natiche.Quando estrasse il membro e lo spostò appuntandolo allo sfintere Lucy sembrò quasi non accorgersene… il suo culo era morbido d accogliente, i suoi gemiti non si differenziavano da quelli che aveva lanciato sino a poco prima quando lui la scopava…. Bruno regolò il getto di acqua in modo che diventasse sempre più fredda e continuò ad innaffiare la sua pelle lucida.“Cazzo è gelata….” Ridacchiò lei… la sua pelle s’increspò per il freddo…Bruno continuò ad incularla a ritmo profondo e regolare… il corpo di Lucy incominciò a fremere per il freddo… Lui si chinò a baciarla sul collo “Con il freddo non ti scappa la pipì??? le domandò “Porco … era questo il sogno che non sei mai riuscito a realizzare???” ridacchiò lei “Una parte si…… una parte era incularmi una troia come te mentre lei si piscia addosso…..” quasi le gridò nell’orecchio…. Le parole fecero solo fremere Lucy di eccitazione… vide il bel viso contrarsi per lo sforzo e poco dopo lo scrosciare dell’urina di lei nella vasca ed il caldo liquido piovergli sulle cosce e sui piedi… il getto lentamente diminuì mentre Lucy sembrava impazzita “Ho fatto quello che volevi… sono la tua troia inculami…..” quasi gridò.Per tutta risposta Bruno si arrestò. Le prese tra le mani il viso e la leccò oscenamente “Ancora un poco troia… questa era solo la prima parte del mio sogno…. Adesso viene il meglio…..”. Con un misto di orrore e di delirante piacere Lucy fissò il viso di Bruno contorto dallo sforzo… poi improvvisamente si sentì allagare dal suo caldo liquido.“Si grandissima troia… ti sto pisciando in culo….. ti gonfio come una balena….” Gridò a sua volta Bruno stravolto…… Lucy chiuse gli occhi e chinò il capo emettendo un gemito mentre il suo intestino si gonfiava. Poi quando il caldo flusso cessò lui la costrinse nuovamente ad sollevare il capo ed a guardarlo “Ora mi sfilo… guai a te se te ne fai sfuggire una goccia…..” le ringhiò in viso… Lucy annuì. Bruno uscì dalla vasca, la fece posizionare in modo che rimanesse eretta ma accucciata sui talloni. Porse il membro alla bocca di Lucy…. “Potrai scaricarti quando sarai riuscita a farmi godere nella tua bocca….” disse Lucy trasse un gemito mentre iniziava a succhiarlo con foga tenendosi il ventre dolorante. Bruno intanto continuava ad innaffiarla con l’acqua gelata.La bocca di Lucy era diventata un mantice… lui si sforzava di resistere per prolungare la sua tormento.. ma ad ogni gemito della ragazza provocato dagli spasmi rischiava di superare la soglia del piacere… improvvisamente lei non resistette più ed osceni rumori si alzarono dalle sue natiche…. A sua volta Bruno superò la barriera del piacere ed il membro si contrasse nella bocca di Lucy scaricandovi copiosi getti di sperma … poco prima si era trattenuto e quando l’orgasmo gli diede tregua si concentro ed iniziò a pisciare nella bocca di Lucy che ancora stava ingoiando il suo sperma….La lasciò li nella vasca a ripulirsi provando un senso di rabbia nel vederla tranquilla e sorridente… anzi soddisfattaLucy era rimasta sinceramente sorpresa del comportamento di Bruno…ma non in modo negativo… quell’uomo era un autentico perverso… ma a lei non dispiaceva…certo soddisfarlo sarebbe stato più difficile ma se ci fosse riuscita l’avrebbe legato a se per sempre… Non si meravigliò quando le giunse il suo messaggio “In assenza del tuo capo questa sera sarò io a farti fare gli straordinari… aspettami in ufficio. Mi raccomando Senza mutande !!!”.Con il viso affondato tra i suoi seni… le mani che stuzzicavano i grossi capezzoli Bruno la scopava con foga… di tanto intanto staccava una mano e faceva scattare la fotocopiatrice. “Ma che fai???” ridacchiò lei la prima volta “Mi hai dato tu l’idea …con la fotocopia delle tue belle tette…” la fece voltare sul fianco destro ed estratto il cazzo glielo infilò con forza nel culo…..lei gemette di piacere… Bruno scattò l’ennesiama copia certo che il tatuaggio sarebbe stato ben visibile in quella copia….Valter Casperi si domandò per quale motivo Bruno avesse chiesto di vederlo così presto quella mattina…. Fu contento nel vederlo arrivare puntuale “Accomodati Bruno… un caffè? “ Domandò facendoli segni di sedersi. Bruno annuì e poi prese la tazza fumante che gli porgeva. “Che cosa c’è di tanto urgente?” domando il Casperi. “Volevo che tu fossi il primo a saperlo….lascio l’azienda…” Casperi assunse un’espressione stupefatta “Ma dai stai scherzando non è possibile non mi avevi mai parlato di problemi….” Farfuglio stupefatto e confuso Bruno scosse la testa “Nessun problema… solo si è creato per me un ambiente che non mi piace… forse non lo sai ma circolano voci secondo le quali io dovrei sostituirti nel giro di pochi giorni… non sono vere naturalmente… ma molti le credono vere… come ad esempio quella puttana che sta nell’ufficio a fianco e che ti sbatti regolarmente. …” il viso di Casperi si fece rosso per la sorpresa e per la rabbia di fronte a quell’accusa. “Sei impazzito non ti permetto…..” sibilò“No mi permetti cosa??? Di chiamarla puttana o d’insinuare che te la scopi???? Per la prima affermazione ho le prove … per la seconda potrei procurarmele….” Rispose Bruno sorridente e subito dopo trasse dalla cartelletta le fotocopie che aveva scattato la sera prima “Non sono di grande qualità ma tu potrai riconoscerla sicuramente… quel tatuaggio è vicino almio cazzo che le sfonda il culo inconfondibile non trovi….” Disse mentre Casperi fissava attonito le fotocopie con il membro di Bruno che scorreva in ogni buco di Lucy….Bruno si alzò “Io me ne vado… vuoi un consiglio…. Togliti subito dalle palle quella troia….. prima che certe voci giungano alle orecchie di qualcuno in alto….” Al Casperi non sfuggì la velata minaccia contenuta in quelle parole… lo fisso mentre se ne andava e mentre la rabbia cresceva in lui….Dal parcheggio Bruno potè ammirare con estrema soddisfazione la cacciata di Lucy… il vederla disperata ed in lacrime gli diede più piacere di quello che aveva provato la sera prima….”Puttana…” le sue labbra si mossero… ma dalla sua bocca non sfuggì alcun suono.Gli anni passarono e lentamente il fuoco dentro Bruno si spense. Dapprima le sue vendette si fecero sempre più rare poi lentamente Bruno incominciò a provare un totale disinteresse per le donne ed iniziò ad ignorarle. Non gli era mai capitato di lavorare e vivere per tanto nello stesso posto ed anche quello faceva parte dei grandi cambiamenti che erano occorsi alla sua vita. Ormai Bruno si sentiva completamente guarito anche se non provava alcun interesse per le donne. Qualcuna riusciva persino a sopportarla e questo per lui rappresentava un cosa quasi incredibile.Cercava sempre di non dare nell’occhio e di confondersi nel più totale anonimato ma, almeno sul posto di lavoro, era riuscito persino a coltivare qualche amicizia con i colleghi d’ufficio.Mirella era una di questi, aveva grossomodo la sua stessa età cioè era all’incirca sulla quarantina, decisamente piccola di statura era comunque quella che si può definire una bella donna, una vera bambolina . Ciò che agli occhi di Bruno la rendeva sopportabile è che non si atteggiava a vamp e non civettava mai con nessuno anche se ormai da molto tempo era divorziata. In molte occasioni poi aveva anche dimostrato di possedere un cervello al punto che spesso Bruno si era ritrovato a parlare con lei traendone anche piacere.In ufficio organizzavano abbastanza spesso cene tra colleghi e Mirella era persino riuscita a convincere Bruno ad andare a quelle cene…cosa straordinaria lui aveva persino incominciato a divertirsi .Quando a Mirella erano capitate nel giro di un paio di mesi una serie di disgrazie che l’avevano messa in difficoltà, Bruno si era persino sorpreso a dispiacersene ed a cercare di consolarla.“Dai non ti abbattere, la sfortuna è così, arriva tutta in un colpo…. Ma dura poco….” Le disse lei annuì stancamente “Già, ma in due soli mesi, l’appartamento svaligiato, la macchina distrutta in un incidente e poi la machina nuova rubata….. mi sembra un po troppo….” Aveva risposto lei. Comunque aveva cercato di non far pesare le sue difficoltà sui colleghi mantenendo il suo solito sorriso e il modo di fare gioviale ed allegro.Ma un giorno una nuova botta l’aveva fatta crollare. Era una bruttissima giornata d’inverno, nevicava come Bruno non ricordava da molti anni. Uscendo dal parcheggio dopo mille difficoltà Bruno la trovò singhiozzante appoggiata a quello che restava della sua macchina che scivolando sul ghiaccio era andata a schiantarsi contro una grossa pianta. Non si era fatta nulla, ma la macchina era semi distruttaBruno ebbe solo un attimo d’esitazione… poi scese ad aiutarla “Non puoi fare nulla qui… lasciamo che smetta di nevicare poi troveremo qualcuno che venga a recuperarla….” Le disse strappandola dolcemente dai rottami della macchina. Mirella singhiozzando si lasciò accompagnare e salì sulla macchina di Bruno. Mentre lui l’accompagnava a casa lei si sfogò “Non ce la faccio più Bruno…. Mi ero indebitata per acquistare quella macchina…. Adesso come farò???” pianse “Non ti abbattere… vedrai che ce la farai…. Puoi sempre chiedere un aiuto al tuo ex marito….” Le disse lui lei scosse il capo “Sarebbe come ammettere una sconfitta…. Lui è sempre stato convinto che io fossi un’imbranata….”.Giunsero a casa di lei ed il discorso cadde. Mirella rimase un paio di giorni lontana dall’ufficio ed al suo ritorno sembrò essersi ripresa ed aver riacquistato il suo naturale buonumore e tutto ritornò alla normalità sino a quando una mattina Bruno non la notò scendere dall’autobus. Mirella pareva decisamente infuriata e mentre posteggiava la macchina la vide gesticolare verso l’autobus che si allontanava. Dato che era molto più alto di lei non gli ci volle molto per raggiungerla “Siamo di ottimo umore questa mattina…” la canzonò arrivandole alle spalle. Lei si voltò pronta a rispondergli per le rime, ma quando lo riconobbe tutta la sua furia svanì lasciando il posto ad un sospiro di rassegnazione.“Ciao Bruno….” Si decise finalmente a dire “Non ti hanno ancora riparato la macchina?” domandò lui. Lei scosse la testa “L’avrebbero anche riparata… se avessi i soldi per pagarla…. Così mi tocca prendere il pulman…” rispose Mirella “A quanto vedo non ami molto i pulman…” la stuzzicò lui, e fu abbastanza per farla infuriare nuovamente anche se solo per un attimo “Non amo i bastardi che approfittano della ressa per palparmi il culo….” Sbottò.Bruno sorrise deliziato. Mirella era sempre la solita “Se vuoi possiamo venire a lavorare assieme… .. ti prometto di tenere la mani a posto….” Disse scherzando… lei parve decisamente sollevata “Davvero lo faresti… ma dovresti allungare il giro….” Disse e quando lui rispose dando una scrollata noncurante alle spalle le gli sorrise “Sei davvero un tesoro Bruno….” Disse lei gettandogli le braccia al collo ed abbracciandolo con la felicitàdi una ragazzina..Subito dopo Bruno si domandò che cosa l’avesse spinto a fare una cosa simile… ma conosceva la risposta… Mirella era l’unica donna che fosse riuscito a trovare simpatica dopo la brutta storia con Francesca…. Il pensiero lo incupì ma si sforzò di non darlo a vedere….Sulle prime Bruno fu contento di essersi offerto di accompagnare Mirella, spesso per raggiungere il posto di lavoro doveva sorbirsi interminabili code a causa del traffico dell’ora di punta, ma con le a tenergli compagnia la cosa lo disturbava meno del solito. Parlavano di tutto e, anche se non l’avrebbe mai ammesso, parlare con Mirella gli piaceva.Tutto andò benissimo per alcuni giorni poi accadde qualche cosa che mise Bruno di pessimo umore anche se si sforzò di non darlo a vedere.Come al solito erano in coda e procedevano poche decine di metri alla volta, per distrarsi aveva acceso la radio per ascoltare un po’ di musica. Dopo un pezzo orecchiabile che l’aveva messo di buon umore, le trasmissioni s’interruppero per lasciar spazio al telegiornale. Tra le mille notizie l’annunciatore diede anche notizia della chiusura di un famoso centro terapico rivelatosi in realtà una specie di casa chiusa dove studentesse e casalinghe trovavano il modo di far quadrare i bilanci famigliari offrendo i loro corpi a clienti danarosi. Bruno non ci fece nemmeno cosa, ma si sorprese molto quando Mirella interruppe un lungo silenzio “Cosa credi che faranno alle ragazze?” domandò. Bruno scosse la testa “Nulla… le schederanno e le rilasceranno… gli unici che rischiano veramente qualche cosa sono i titolari del centro… sai cose del tipo sfruttamento della prostituzione etc….”. Mirella annuì.“Certo che quelle hanno trovato il modo di far quadrare i conti…….” Continuò Mirella pensierosa. Bruno un poco imbarazzato si limitò ad annuire. “Bruno dimmi… sei mai stato con una di quelle…?“ domandò Mirella. Imbarazzato Bruno cercò di evitare la domanda “Perché mi fai questa domanda…. È imbarazzante sai…” . “E dai… non fare il puritano…. Sei giovane… non mi risulta che frequenti ragazze… ma non credo proprio che tu sia uno a cui non piacciono le donne… ho pensato che probabilmente quando ne senti il bisogno forse….” Insistette Mirella anche se questa volta nella sua voce si avvertiva imbarazzo.“Diciamo che qualche volta è capitato……” rispose lui piuttosto irritato “Pensi che io potrei farlo????” domandò Mirella sorprendendolo. Bruno non potè fare a meno di voltarsi a guardarla stupito “Fare cosa????”. Mirella abbassò lo sguardo ed arrossì imbarazzata “Ma dai che hai capito…. Pensi che io sia abbastanza carina per farmi pagare per andare a letto con un uomo????” domandò più esplicitamente Mirella . Bruno scosse la testa “Devi essere impazzita….” Si limitò a commentare “E dai… come la metti seria….. ho più di quarant’anni e sono già stata a letto con degli uomini sai…. Non sarebbe la fine del mondo…. E magari potrebbe essere anche divertente…. Unirei l’utile al dilettevole….” Ridacchiò nervosamente Mirella .Bruno tornò a voltarsi per guardarla “Vuoi un consiglio????” domandò, ma non attese la risposta e proseguì “Lascia perdere non sono cose per tè…….”. Lei annuì “Allora mi hai risposto… non sono abbastanza carina….” Disse a bassa voce. Bruno scosse la testa “Non è questo… ma lasciatelo dire… io di donne me ne intendo…. Tu non sei il tipo…. Puttane si nasce non si diventa…..”La conversazione cadde, e Bruno s’illuse che fosse soltanto il frutto di un attimo di disperazione. Nei giorni successivi le cose sembrarono dargli ragione, ma fu solo una breve illusione.“I giornali dicono che le ragazze arrivano a guadagnare anche più di un milione…. Tu che ne dici sarà vero?” domandò improvvisamente Mirella che stava seduta al suo fianco. Bruno scosse sconsolato la testa “Ma allora la tua è diventata una fissazione !!!!” esclamò Mirella scosse la testa “No … sto solo valutando seriamente la cosa…. Ho bisogno di soldi lo sai….” Fece una breve pausa e riprese “… i giornali dicono che è facile… basta un annuncio ….”.Bruno scoppiò a ridere nervosamente “Ma dai si seria ….Dimmi una cosa… quanti uomini hai avuto in vita tua????” Mirella chinò il capo “E questo che cosa centra….” Farfugliò confusa. Bruno insistette “ Mi fai un favore?” le domandò. Mirella lentamente annuì con il capo. “Sollevati un poco la gonna….” Continuò lui.Vi furono lunghi istanti nei quali non successe nulla… poi Mirella lentamente iniziò a sollevare la gonna…. Poco dopo lui la arrestò “Basta… così è sufficiente… puoi riabbassarla…” Mirella si affretto ad obbedire con evidente sollievo “Perché l’hai fatto?” domandò subito dopo senza però riuscire a guardarlo. “Per prima cosa dimostrarti che se per te è difficile sollevare un poco la gonna davanti ad un uomo che conosci da anni probabilmente ti sarebbe ancora più difficile andare a letto con un uomo che hai conosciuto da pochi minuti…. Secondo vedere che tipo di calze indossavi… i collant non sono ne pratici ne sexy….”.Mirella rise nervosamente “Touchez maestro… imparata la lezione….” E Bruno si illuse che l’argomento fosse definitivamente chiuso….Nei giorni successivi non accadde più nulla… ma Bruno accolse come una liberazione il fatto che Mirella fosse riuscita a far riparare la macchina e tutto riprendesse come prima.Così quando i colleghi decisero di organizzare l’ennesima cena, non pensò nemmeno per un istante di non partecipare anzi fu uno tra i primi ad arrivare iniziando subito un’accanita e piacevole discussione con Mauro, uno dei suoi colleghi più giovani.Ad un tratto mentre stava cercando di controbattere con forza alle argomentazioni di Mauro percepì chiaramente di aver perso la sua attenzione e ne ebbe la conferma quando il giovane emise un inconfondibile fischio. Dal momento che Mauro guardava alle sue spalle, Bruno a sua volta si voltò e quello che vide lo lasciò senza fiato.Mirella era già circondata dagli altri colleghi, ma lui riusciva ancora a vederla anche se non distintamente…. Ma quello che vedeva era più che sufficiente….. indossava un appariscente abito di paiette verde smeraldo… stile anni trenta, sorretto solo da sottilissime spalline, abbastanza corto ma con un’abbondante frangia che dava l’impressione che fosse più lungo ma allo stesso tempo lasciava chiaramente intravedere le gambe.“Ma lei signorina chi è… che ci fa alla nostra cena….” Scherzavano i colleghi facendo finta di non riconoscerla. I complimenti si sprecavano e Mirella pareva goderseli tutti. Quando giunse a salutarlo Bruno lo fece abbastanza freddamente “Tu non mi fai i complimenti….. che ne dici… se voglio posso anch’io essere sexy….” Lo sfottè lei assumendo una posa da pin up e sollevando leggermente la gonna per mostrare il bordo delle calze ed il reggicalze.Bruno si limitò ad annuire, ma per tutta la serata si mantenne in disparte e di pessimo umore, bevendo anche troppo.Quando la cena terminò e tutti si salutarono Bruno fece per dirigersi alla sua macchina con andatura piuttosto malferma quando una voce alle sue spalle lo bloccò “Dove credi di andare conciato così?”. Si voltò e vide Mirella che lo raggiungeva “Mi hai dato una mano nelle settimane passate… questa sera ti aiuto io… andremo a casa con la mia macchina….” Bruno protestò e cercò di rifiutare, ma quando lei gli ricordò che avrebbe rischiato il ritiro della patente a guidare in quello stato si arrese.In macchina non si trattenne “Che cos’è questa sceneggiata? Perché ti sei conciata così? Non dirmi che continui con quella storia di fare la puttana…..” la investì con eccessiva foga a causa dell’alcool. Lei si limitò a scuotere le spalle “Mio caro Bruno io non continuo un accidenti… non ho ancora incominciato…. i conti da pagare arretrati sono ancora li sai….”. Bruno scosse la testa con violenza “cazzo… ma credi che sia un gioco??? Cocca la vita della puttana non è facile come credi sai….” Insistette “Sono maggiorenne Bruno… e conosco qualche cosa della vita…” rispose lei facendo ulteriormente imbufalire.“Accosta….” Le disse lui con fare d’urgenza. Mirella penso che stesse male e messa la freccia rallentò ed accostò, ma lui le indicò di andare un poco più avanti dove vi era una piazzola poco illuminata. “Stai male?” gli domandò “Spegni il motore….” Disse lui per tutta risposta mettendosi subito dopo ad armeggiare con la giacca.Pur non capendo Mirella obbedì e spense il motore.Vide che Bruno aveva affannosamente cercato il portafoglio… davanti ai suoi occhi lo aprì incominciando ad estrarne tre banconote da cinquantamila. Bruno si voltò fissandola. Mirella ebbe un sussulto quando la mano di lui si posò sulle sue cosce. “Allora mia cara puttanella dilettante… vuoi farti scopare ma sobbalzi ed arrossisci se un cliente ti tocca le gambe?” rise sguaiatamente Bruno “Dai Bruno sei ubriaco….” Rispose lei riacquistando il controllo… la mano di lui salì ma lei non fece nulla per fermarlo… lui prese una delle banconote e gliela infilò nella scollatura del vestito….”Cinquantamila… sono tue se mi fai una sega……”. Le disse.Mirella scosse la testa “Dai Bruno… sei ubriaco andiamo a casa….” Gli disse lui rispose con una risata “Te ne capiteranno altri di clienti sbronzi… stai tranquilla… allora che fai… me la fai questa sega o no???” continuò Bruno ridendo. La risata si strozzò nella sua gola mentre Mirella iniziava a slacciargli i pantaloni “E’ passato tanto tempo… spero di ricordarmi come si fa….. disse lei con un sorriso timido….. Bruno si mosse a disagio mentre le sue piccole dita s’impossessavano del suo membro… si sorprese della violenza della propria reazione e rimase bloccato lasciandola fare per qualche istante mentre la sua mente impazzita pensava a come farla smettere.Non gli venne in mente nulla di meglio… allungò una mano e prese altre cinquantamila “Aggiungo cinquantamila se me lo prendi in bocca…..” rise nervosamente ma ancora una volta, con sua grande sorpresa, Mirella non si scompose “Solo cinquantamila????” domandò. Bruno si sforzò dimostrarsi spavaldo “E cosa pretendi per un pompino in macchina… cinquanta + cinquanta prendere o lasciare….” Era certo che lei si sarebbe tirata indietro… ma Mirella non lo fece… la vide chinarsi e sentì le sue labbra e la sua lingua sul membro.Sempre più confuso cercò nuove strade per metterla in difficoltà.. approfittando della posizione che lei aveva assunto allungò la mano e le sollevò il vestito la mano prese a scorrere sulla natiche di Mirella… erano piccole e sode… la sua pelle vellutata lei s’interruppe un attimo “Puoi toccarmi se vuoi…” la sentì dire “Tu succhia e stai zitta… io pago e decido io che cosa posso o non posso fare…” rispose rabbiosamente lei non parlò più e riprese a succhiare…. Bruno cercò di farla smettere toccandola oscenamente ma Mirella continuava…. Furioso Bruno si accorse di essere sempre più eccitato.Allungò una mano e prese altre cinquantamila… le infilò nelle mutandine di Mirella “Queste sono per te se mi fai venire nella tua bocca….” Le disse….. Mirella continuò a succhiarlo… il movimento della sua lingua si accentuò solo leggermente stuzzicando il glande di Bruno. L’alcol aveva minato la resistenza di Bruno senza nemmeno accorgersene superò la barriera del piacere… il membro si contrasse furioso tra le labbra di Mirella… lei le strinse con più decisione intorno all’asta… la lingua non rallentò nemmeno mentre i primi schizzi di sperma le sgorgavano furiosamente in gola…. Bruno si agitò e fremette sino a che tutto non fu finito….. La vide alzarsi e voltarsi… Mirella aprì la portiera e si chinò in avanti… la sentì sputare lo sperma che le riempiva la bocca… Bruno affannosamente cercò di ricomporsi.Mirella richiuse la porta e preso un fazzoletto di carta si ripulì le labbra… poi, raccolti i soldi, riaccese e riavviò il motore. Bruno era furioso “Se me avessi dato il tempo ti avrei dato altre cinquantamila per ingoiarlo…..” le disse. Mirella non rispose.La mattina successiva Bruno si svegliò con un gran mal di testa, colse la scusa per non andare in ufficio ed evitare così d’incontrare Mirella. Quella donna lo aveva totalmente sorpreso… ed in vita sua gli era capitato una sola volta…. Aveva bisogno di tempo per riordinare le idee.Tornò in ufficio il giorno dopo, per prima cosa cercò il momento adatto per avvicinare Mirella, e domandarle scusa per la sera prima… lei rese tutto più facile “Scusa per che cosa??? E’ stata un’esperienza molto istruttiva….” Disse lei rendendo tutto molto più facile “Non accadrà più te lo prometto….” Disse allora Bruno. Sul viso di lei si dipinse un’espressione delusa “Vuoi dire che non mi vuoi più aiutare?” domandò. Bruno la guardò sorpreso, lei lesse la confusione nel suo sguardo “Mi devi ancora insegnare tante cose…. Che ne diresti di uscire a cena una di queste sere?”.Bruno accetto, ormai era fermamente deciso a farla desiste o a compiere la sua ennesima vendetta…. e due sere più tardi uscivano a cena. Lei si era fatta bellissima e lui faceva fatica a mantenersi freddo e distaccato “Sai ho approfittato di internet e fatto qualche ricerca… ho scoperto che esistono anche ragazze che offrono un servizio che assomiglia ad una normale serata con una ragazza…. Anche se poi la cosa finisce ovviamente a letto…. Credo di essere più portata per questo genere di cose….” Gli confidò Mirella “Per questo mi ha invitato a cena?” domandò Bruno “Guarda che hai capito male… il conto questa sera lo paghi tu….” Ridacchiò lei.“Di che cosa credi che parlino due che si incontrano per la prima volta e che di li a poche ore finiranno a letto assieme?” domandò Mirella. Bruno diede un’alzata di spalle “Di sesso?” domandò a sua volta.Mirella scosse la testa “No… non credo proprio… io credo che gli uomini che cercano una serata del genere abbiamo voglia di confidarsi… di parlare…..” disse con decisione Mirella “Sai dopo tutto io so veramente poco di te…. Potresti aiutarmi raccontandomi un poco di te….così potrei abituarmi a far finta di essere interessata….” Ridacchiò.Bruno scosse la testa “Ma che cosa vuoi che ti racconti… la mia non è una vita interessante….”“Allora farò io le domande….. mi spieghi perché un uomo della tua età intelligente e simpatico ha passato i quarant’anni senza avere una moglie o una compagna?” domandò Mirella.Bruno cercò di metterla sul ridere… “Ma mi hai guardato bene???” . Lei fece una smorfia “ho visto di peggio… dai non scherzare…” lo stuzzicò “Non mi piacciono le donne….” Rispose allora lui e lei ancora scosse la testa assumendo un’espressione esasperata “L’ho visto bene l’altra sera….” Disse “Non in quel senso.,… da quel punto di vista sono normale…. Ma non sopporto l’idea di passare troppo tempo con una donna…..”Dall’espressione di Bruno Mirella capì che si era addentrata in un terreno minato… con disinvoltura cambiò argomento… l’atmosfera si fece più rilassata e la serata migliorò molto… Salirono nell’appartamento di lei poco dopo le undici. Mirella gli offrì da bere… prese la sua mano e se la condusse tra le cosce… poi si sporse a baciarlo… Bruno ne fu sorpreso “Su internet ho letto che è considerato positivo se una ragazza bacia il cliente come farebbe una ragazza normale….” Gli spiegò a bassa voce lei “Io non sono quel genere di cliente… sono uno di quelli che vanno al sodo…..” rispose lui affondando due dita nella vagina di Mirella.Le ritrasse subito “Cazzo sei bagnata….” Non si trattenne dall’esclamare…..” sul viso di Mirella comparve un’espressione trionfante “Allora funziona……” ridacchiò “Funziona cosa???” domandò Bruno “Niente… una cremina che mi ha consigliato una mia amica…. La usa sempre con il marito per fargli credere di godere….” Rispose ridacchiando lei “Credi che piacerà ai clienti??” domandò..Bruno reagì rabbiosamente “Smettiamola…. Succhiamelo…..” disse iniziando a slacciarsi i pantaloni…… Lei gli sfuggì ridacchiando … “Non qui… in camera da letto….” Disse prendendolo per mano “e poi non abbiamo ancora concordato il prezzo…..”Giunti in camera lui la afferrò e baciò con foga “Per prima cosa voglio un bel lavoro di bocca….mi devi leccare dappertutto….” Le ringhiò in viso non appena le loro labbra si staccarono “Si può fare….” Rispose lei “E te la fai leccare???” domandò lui “Certo amore…..” lo canzonò lei “Poi voglio venirti in bocca…. ma questa volta dovrai bere tutto…..” disse Bruno… per tutta risposta lei si leccò le labbra.“Non vuoi altro?” domandò Mirella. “Vedremo… dipenderà da quanto sei brava….” Rispose lui “Sono cinquecentomila….” Disse Mirella… lui annuì.Nuda era assolutamente splendida… una bambolina perfettamente modellata e dalla pelle da ragazzina malgrado i quarant’anni suonati…. Di bocca non era bravissima, ma si vedeva che ci metteva impegno…… quando Bruno le chiese di leccargli il culo lei non si tirò indietro… la sua piccola lingua gli diede brividi sconosciuti…. Quando si allacciarono in un 69, Bruno la lecco e dopo non molto lei si bagno “Non dirmi che anche questo è merito della cremina della tua amica….” Disse lui smettendo per un attimo di leccare “Scusa… mi sono lasciata andare… ma tu lecchi veramente bene….” Ridacchiò lei e subito tornò ad affondarsi in bocca il membro di Bruno. Stava migliorando… scoprendo rapidamente cosa gli piaceva… la lingua percorse l’asta lungo tutta la lunghezza….. lambì i coglioni e scese verso l’ano di Bruno… lui sentì chiaramente i turgidi capezzoli di Mirella scorrere sul suo ventre….. stava perdendo il controllo della situazione e se ne rese perfettamente conto… l’afferrò rovesciandola sul letto .“Ho cambiato idea… ho scoperto che hai un culetto fantastico…… te lo voglio sfondare….” Disse lui per un attimo lesse negli occhi di lei quella che credeva fosse paura….. dentro di se esultò. Ma durò un solo istante. Mirella annuì “Mi sono attrezzata….” Ridacchiò. Si spostò verso il comodino e ne trasse un tubetto “Lubrificante….” Spiegò… Mirella lo aprì e se ne spalmò un poco sulle dita iniziando a passarsele nel solco delle natiche.“Quasi dimenticavo…… cinquecentomila aggiuntive vanno bene???? Io trovo che per un culetto nuovo di zecca siano poche…. Ma tu sei un amico….” Ridacchiò lei.Prese altro lubrificante e questa volta lo spalmò sul membro di Bruno e lo fissò negli occhi “Come preferisci farlo???” domandò. Lui non rispose ma la prese e la fece stendere a pancia sotto. Bruno voleva vedere sino a che punto si sarebbe spinta… ammesso che per lei fosse veramente la prima volta… passò il membro tra le natiche e la sentì irrigidirsi… lo spinse contro lo sfintere…. ”Spingi non ti contrarre….” Le disse attese che lei eseguisse il consiglio poi iniziò a spingere….. Era veramente stretta… Bruno si aspettò di vederla sgusciare da sotto di lui… ma Mirella non si mosse. Arretrò un poco… lei spinse nuovamente e lui a sua volta avanzò….lo sfintere ebbe un primo cedimento ed in glande iniziò a scivolare dentro di lei…. La vide immergere il viso nel cuscino “La troietta non vuole urlare….” pensò Bruno… e spinse con maggiore decisione… ma neanche questa volta Mirella urlò. Era talmente preso dai suoi pensieri che si accorse di essere scivolato completamente in lei solo quando il suo pube andò a sbattere contro le sode natiche della donna.“Credevo non finisse mai… ma quanto ce l’hai grosso???” ridacchiò Mirella con voce rotta. Bruno le concesse un po di tregua rimanendo immobile in lei affinché i muscoli si abituassero e si rilassassero…. “Quando ti metti in testa qualche cosa non ti ferma nessuno vero??? nemmeno un cazzo nel culo….” Le disse Bruno. Mirella ridacchiò nuovamente un poco meno forzatamente “Forse se tu non te ne stessi li fermo e mi accarezzassi un poco non sarebbe male….”.Bruno ruotò trascinandola con se e facendola mettere di fianco…. Le sue mani ebbero libero campo ed iniziò ad accarezzarla mentre lentamente iniziava a muoversi in lei… stuzzicò i capezzoli… sfiorò il clitoride….. “Forse se tu mi baciassi….” Mormorò Mirella e voltò il viso verso di lui “Non stiamo facendo all’amore… ti stò inculando….” Rispose lui. Lei continuava a fissarlo.“Centomila per un bacio….” Gli disse. Bruno non capiva cosa stesse accadendo “Duecentomila… ma che sia dolce ed appassionato…..” continuò Mirella… lui cercò di farla smettere aumentando la forza degli affondo… ma lei continuò a fissarlo “Un milione per un bacio….” Disse e questa volta la sua voce era implorante….. Bruno non resistette la sua bocca avanzò e la baciò…. Sotto le sue dita i capezzoli immediatamente s’inturgidirono……. continuò a baciarla…. Il pube di lei si unì al suo nei movimenti…..sul suo membro iniziarono a colare caldi umori….. Bruno non riusciva a capire… poi ad un tratto negli occhi di Mirella lesse la risposta e per un attimo si sentì perduto…. Lei capì e si staccò da lui….. la sua bocca s’impossessò del membro di Bruno… la sua mano lo tormentò rapidamente sino a che l’orgasmo non esplose………. Bruno la vide e sentì deglutire a calde boccate lo sperma che le allegava la bocca…….. Poi Mirella si alzò e corse verso una cassettiera, aprì un cassetto e ne trasse una busta ritornando poi verso di lui. La vide estrarre dalla busta le 150 mila lire che le aveva dato molte sere prima…. Mirella non aprlò, scivolò lentamente sul suo corpo e lo baciò nuovamente… quando le loro labbra si staccarono la sentì mormorare “Ti amo Bruno…… e poco dopo una voce ignota e sconosciuta rispondere “Anch’io….”. “Ti ho ingannato….non ho alcuna intenzione di fare la puttana… almeno non con altri… solo con te….. è da tanto che mi sono innamorata di te…. Ma tu nemmeno mi guardavi…..” sussurrò lei.Per un attimo quelle parole atterrirono Bruno, ma ancor di più lo atterrì rendersi conto che anche lui l’amava…. Poi improvvisamente si rese conto che non c’era nulla da temete… che l’incubo era finito… non vi erano più vendette nel suo futuro…. Si addormentarono l’uno abbracciato all’altra…
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