Era un pomeriggio di Giugno, giornata calma e afosa, il cielo leggermente nuvolo e senza novità apparenti, mi ero recato come faccio circa una volta l’anno, a cercare di sistemare la mia cantina ormai quasi piena, da tutte quelle cose inutili che metti da parte per poi gettarle qualche anno dopo, ero assorto a leggere dei vecchi documenti del mio compianto Nonno, quando delle voci di donna mi distoglievano dalle mie ricerche, riconoscevo le voci, erano di Luisa e Laura le figlie del portiere, due belle ragazze di 19 e 20 anni, era soprattutto Laura che parlava concitata e nervosa, ma ti rendi conto diceva, che quando dobbiamo uscire non sappiamo cosa indossare perché non abbiamo nulla, tutti abiti vecchi, tutte cose che ci hanno regalato qui nel condominio, e questo perché, abbiamo un padre che non solo guadagna poco, ma con il vizio di bere consuma molti soldi, e Luisa le rispondeva, io una idea l’avrei, perché non ci mettiamo a fare qualcosa con i ragazzi in cambio di 50 o 100 Euro? che cosa hai in mente le rispondeva la sorella, che so le diceva Luisa, gli potremmo offrire di fargli qualche sega in cambio di 50 Euro, io credo che ci starebbero tu che ne pensi? a parte il fatto che io mi vergogno, ma tu credi che ci sia qualcuno della nostra comitiva che lo farebbe per soldi? senti Laura, tu non ne hai gia fatte di seghe e senza prendere una lira? Se ne troviamo qualcuno che se le fa fare è tutto di guadagnato non credi? Io le conoscevo da pochi anni, essendomi trasferito in questo condominio da tre, ma loro erano veramente un bel bocconcino, non che a me mancassero, ma la sola idea di averle per soldi senza impegni di nessun genere mi allettava molto, e poi quando passavo notavo i loro sguardi su di me, ho una buona posizione economica, abito da solo, 29 anni e senza problemi sentimentali, la persona ideale al momento opportuno, uscivo dalla mia cantina e entravo direttamente nella loro, dallo sguardo le vedevo piacevolmente sorprese, in coro dicevano buona sera sig. Roberto, come mai qui in cantina? debbo sistemare delle cose rispondevo, e voi che ci fate qui invece di andare a divertirvi con il ragazzo? veramente noi il ragazzo per ora non lo abbiamo rispondeva Laura, allora lei perché è qui invece di uscire con la ragazza? neanche io ho la ragazza in questo periodo, e una adesso mi farebbe proprio comodo, in che senso rispondeva Luisa, nel senso che ci sono delle cose che se le fai da te non ti danno il piacere che ti da una ragazza se le fa lei, si guardavano e arrossivano entrambe, al che io ormai lanciato dalla mia voglia le dicevo, sentite ragazze, io ho ascoltato non volendo tutto quello che avete detto fino ad ora, io sarei d’accordo per tutte e due se volete, non dobbiamo fare altro che salire a casa mia e possiamo iniziare questa diciamo società di piacere, erano confuse, frastornate, non si aspettavano una richiesta così esplicita, al che continuavo io, facciamo in questo modo proposi, io salgo a casa mia e voi ci pensate, poi con calma venite su e ci mettiamo d’accordo, senza aspettare la risposta, chiudevo la cantina e salivo nel mio appartamento, andavo direttamente in bagno a rinfrescarmi e indossavo i pantaloncini di cotone dalla tuta, mi davo una spruzzatina di acqua di colonia e le aspettavo seduto sul divano in salotto, stavo pensando agli sviluppi che avrebbe preso la cosa se ben gestita, dopo circa una mezzora suonavano alla porta ed erano loro, vi entravano con timore e circospezione, le vedevo che erano nervose e impacciate, offrivo loro dei cioccolatini e prendevo subito l’argomento, sentite ragazze esordivo, primo dovete stare tranquille perché non sono il mostro di Londra, secondo non voglio assolutamente forzarvi a fare una qualsiasi cosa che non sia di vostro completo gradimento, e terza la più importante, questi sono 100 euro a testa, ve li do prima, adesso scegliete voi cosa fare e come, se ci ripensate i soldi sono vostri comunque, ma se volete andare avanti, ce ne saranno altri e di più solo per voi, che cosa mi dite? ognuna si guardava i suoi cento Euro e non parlava, ma poi era Laura che prendeva la parola non senza sforzo e diceva, senti Roberto, passando direttamente al tu, a noi sembrano molti questi soldi, tu cosa vuoi precisamente da noi? io voglio solo che voi due siate tranquille e niente altro, scegliete voi come iniziare e poi vedremo come continuare, ma ve lo ripeto, siate tranquille al massimo che io non sono un Orco, era Luisa che mi si avvicinava timida e impacciata e si sedeva vicino a me, mi metteva una mano sul collo e mi tirava verso di lei baciandomi con passione, poi mi sussurrava, sapessi quanto tempo è che volevo farlo non ne hai idea, mi piaci e molto, e adesso mi dispiace che sono qui per i soldi, non ti devi preoccupare le rispondevo, anche tu mi piaci e per i soldi considerateli un regalo mio per voi e basta, e ricominciavo a baciarla con più rinnovata passione, a questo punto sentivo che Laura si era avvicinata e mi aveva messo una mano sul pisello, e poi iniziava a farmi scendere i pantaloncini per mettere a nudo il mio bastone, anche Luisa aveva allungato la mano per sentire la mia virilità, sentivo le loro mani che adesso a carne avevano conquistato l’oggetto dei loro desideri, Luisa continuava a baciarmi e mi carezzava le palle, Laura invece era intenta a farmi una pippa veramente sopraffina, riuscivano a farmi sborrare in pochissimo tempo, e la sorpresa maggiore per loro, era vedermi emettere molto sperma, infatti Laura non faceva altro che dire, ma tu guarda quanti schizzi fa questo bel pisello e continuava nella masturbazione, oltre che alle loro mani, avevo imbrattato anche la mia pancia, mi alzavo e andavo in bagno a darmi una pulita, erano vicine a me a lavarsi anche loro le mani, era il momento per suggerire che in camera da letto saremmo stati più comodi, e loro all’unisono, come più comodi, ma hai appena sborrato e gia pensi alla prossima? e dicevo alle sorprese sorelle, ragazze, io a farmene 4 o 5 non ho problemi basta che chi partecipa ci sappia fare, e se volete altri soldi non dovete fare altro che chiedermeli, ci vogliamo provare? le portavo nella mia camera che ero di nuovo eccitato al massimo, mettevo la stanza in penombra per darle modo di non vergognarsi eccessivamente, ma entrambe mi dicevano, Roberto, non lo sappiamo che cosa hai in mente, ma noi siamo vergini tutte e due, di questo non dovete preoccuparvi rispondevo, non ho idea di metterlo dentro a nessuna di voi, ma se mi seguite vi regalo altri cento euro a testa, voi toglietevi i pantaloni e le mutandine al resto penso io, mi ero sdraiato supino sul letto con il cazzo che svettava imperioso e prepotente, loro si spogliavano con evidente imbarazzo, ma continuavano a fissarmi il cazzo che si muoveva continuamente, vedere quelle due fichette nere e bellissime mi sconvolgeva, e poi ambedue portavano un culetto sodo e abbombato che era una meraviglia, a Laura le dicevo, tu mettiti a cavallo sul mio viso, e Luisa mi ripete quello che abbiamo fatto prima sul divano, però ti chiedo un favore, ogni tanto bagnamelo con la saliva che scivola meglio, poi guardando Laura le dicevo, sbaglio o non ti hanno mai leccato la fichetta, e lei annuiva sempre più rossa in volto, però si metteva come le avevo chiesto io ma la sentivo che tremava come una foglia, sentivo Luisa che mi stava bagnando la cappella con la saliva e ci aveva poggiato le labbra, alla prima leccata in mezzo alla fica Laura faceva un balzo e poi mi chiedeva scusa, si riavvicinava e io ripetevo la leccata, questa volta la sentivo che le piaceva e cominciava a colare umori, continuavo e lei sempre di più si spingeva verso il mio viso, infine mi diceva finalmente, ma quanto è bello Roberto, ti prego non ti fermare mi piace da morire, e la cosa più bella che ho provato, nessuno mi ha fatto sentire un piacere così forte, e adesso aveva una serie di orgasmi che la stavano facendo impazzire, infatti aveva iniziato a dirmi, si continua così non ti fermare ti prego oddio quanto è bello, sto sborrando in continuazione quanto mi piace dai dai, e Luisa finalmente la sentivo che iniziava a leccarmi la cappella e succhiarla, a me mancava poco a venire, e quando ho iniziato a sborrare sentivo che Luisa non si era tolta con la bocca, ma stava ricevendo tutta la mia sborra in gola, e Laura ormai stava urlando tutto il suo piacere come una pazza, e così anche lei si accasciava sopra il mio collo ormai stremata dai ripetuti orgasmi, facevo scivolare dolcemente su un lato Laura e notavo che Luisa si stava masturbano silenziosamente, le toglievo la sua mano e continuavo io quello che lei aveva iniziato, e ne era piacevolmente sorpresa, infatti mi diceva, ma come mi stai facendo bene questo ditalino, continuando la baciavo e il bacio era veramente saporito, Luisa sapeva baciare molto meglio della sorella, e poi sarà stato il fatto che stava godendo era ancora più erotico, era appena venuta che voleva continuare, caldissima come la sorella, ma io volevo che Laura si fosse ripresa, era per il fatto di riservare anche a lei lo stesso trattamento, Luisa a quel punto si alzava e andava in bagno, ritornava con una spugna umida e la passava sul viso della sorella per farla riprendere prima possibile, e poi le diceva, dai sbrigati, che se mi fa godere Roberto la metà di quello che ho sentito da te, allora significa che vado in paradiso, e poi mi ha fatto un ditalino che non hai idea continuava, diecimila volte meglio di me e di te, (questo significava che le sorelline…) poi Luisa mi saliva sopra a cavallo del mio viso e si posizionava per farsi leccare la fichetta, ma una volta a cavallo del mio viso, si toglieva il reggiseno mostrando due mammelle incredibilmente belle e sode, erano minimo una terza misura con due caporelli piccoli e eretti per l’eccitazione, e diceva alla sorella, prova a sentirlo in bocca quel bellissimo manganello, e quando sborra assaggialo che ha un sapore buonissimo, io iniziavo a leccargli la fica e lei si agitava come un serpente in agonia, mentre Laura seguendo il consiglio della sorella mi stava facendo un bocchino, che anche se priva di esperienza era veramente bello, le dicevo a Laura di avvicinarsi con il culetto al mio fianco destro, così mentre leccavo Luisa potevo sentire e toccargli la fica a lei, ubbidiente si metteva sdraiata e un po’ piegata al mio fianco, io allungavo la mano e potevo sentire quella meraviglia di chiappe che aveva, lo carezzavo su tutta la superficie per come era tondo e sodo, e poi raggiungevo la fica e lei per favorirmi la manovra mi apriva le gambe, trovavo subito la clitoride che era eretta e dura, le strusciavo un po’ il dito sopra e in pochi secondi la sentivo sborrare, accelerava le manovre con la lingua sul mio bastone, se lo stava godendo veramente, io risalivo nella fica per tutta la sua lunghezza, e finalmente trovavo il buchetto del culo, ci poggiavo sopra il polpastrello spingendolo leggermente, e sentivo subito le contrazione dello sfintere che mi circondavano il dito, ritornavo nella fica e bagnavo bene il dito in quel mare di umori, poi risalivo fino al buchetto e questa volta lo spingevo leggermente dentro, infilavo solo una falange e poi iniziavo a muoverlo, la reazione non si fece attendere, spingeva il culo verso la mia parte e si lamentava per il piacere, contemporaneamente deglutivo in continuazione gli umori di Laura che colavano copiosamente, spingevo ancora più dentro il dito con il piacere sempre più crescente di lei, ormai lo avevo quasi tutto dentro e Laura sborrava come una fontana, ma anche il mio tempo stava concludendosi, quel culetto mi dava una scossa di piacere infinito, avvisavo Luisa che stavo per sborrare, e lei si infilava il cazzo in fondo alla gola, a quel punto Laura urlava tutto il suo piacere con l’ultimo orgasmo, mentre Luisa mugolava fortemente avendo la bocca occupata, e mentre stavo venendo lei non aveva assolutamente tolto la bocca dalla mia mazza che schizzava tutto il mio piacere, mi sentii di nuovo che avevo fatto una sborrata colossale, adesso giacevano ambedue sdraiate sfinite e soddisfatte per tutte le volte che avevano goduto, passavamo così diversi minuti, poi proponevo a loro di prenderci un buon caffè, e Laura si prodigava in cucina a preparalo, eravamo seduti aspettando il caffè completamente nudi, vederle in quel modo mi eccitava di nuovo, soprattutto erano i seni di entrambe che sembravano di marmo per come si ergevano duri e sodi, loro notavano la mia erezione e ancora vogliose avrebbero fatto chissà cosa, ma dicevo a loro, prima ci prendiamo il caffè e poi vedremo cosa inventare, io l’idea l’avevo già, mi sarebbe piaciuto vederle fare qualcosa tra di loro, e chissà che magari con 50 Euro non si potesse realizzare? ma questa storia continuerà la prossima volta.

