Premessa: Lo scritto essendo un ricordo del passato il parlare o i dettagli sono raccontati facendo mente locale. (Tutti i componenti del racconto erano poco più che maggiorenni) Questo stralcio di vita riporta indietro negli anni, abitavo in via ………….. zona navigli tra i vari negozi c’era un ortolano, gestito da una famiglia di calabresi con una figli simpatica con due tette da sballo per le sua età, e con una mentalità non certo calabrese.Fra ragazzi e ragazze spesso ci si sedeva su un muretto sul naviglio un giorno parlando e scherzando fantasticavamo sull’attività dei dottori e su cosa potevano fare con i pazienti maschi/femmine. Ad un certo punto lei Cinzia la calabrese se ne uscì con l’esclamazione casa ne dice se giochiamo al dottore anche noi!!!Certo chi non ha mai giocato al dottore da piccolo, ebbene nello spartitraffico sotto gli alberi era parcheggiato il camion della frutta/verdura di suo padre che utilizzava per il carico all’ortomercato due volte la settimana, ci incamminammo sul camion e li giunti decidemmo i ruoli, ricorso che eravamo 3 maschietti e oltre la Cinzia un’altra bimba tutti più o meno della stessa età.La Cinzia decise di fare la dottoressa e la Federica la sua assistente, naturalmente noi 3 gli ammalati. La fantasia non è da tutti e comunque ricordo che uno di noi disse che le faceva male una gamba l’altro la gola e io dato che mi piaceva la Cinzia il basso ventre.Per comodità tralascerò gli altri due e descriverò solo il mio caso.Io – Dottoressa ho un dolore fortissimo nel basso ventre, Lei – Ma il dolore è solo sulla pancia o si espande Io – Non è in pancia, si espande raggiunge l’inguine e molte volte i testicoli e i reniLei – Si masturba spesso? E se si mi dica ogni quanto e perché a cosa pensa mentre lo fa e se raggiunge sempre l’orgasmo, se dopo si sente soddisfatto e rilassato eccetera (Adesso capite quando vi ho detto che la sua mentalità non era tipicamente calabrese). Lei – Signorina Federica prenda nota che passiamo a visitare il signore, lei si cali i pantaloni e le mutande e si sdrai sul lettino (per l’occasione un sacco di iuta grande)Io – Scusi ma ci sono altri pazienti (lei nell’orecchio mi disse meglio lasciarli sul camion, fuori darebbero nell’occhio)Dopo questo mi spogliai mi distesi lei con vicino la sua assistente cominciarono con schiacciarmi la pancia con la mano mi sollevarono la maglietta e mi tastarono i capezzoli intanto sotto si cominciava a notare movimento, scese piano sul fianco poi si chinò per ascoltare il cuore dandomi un bacino e dicendo qua va tutto bene, ora vediamo più sotto arrivo all’inguine lo massaggiò premendo (Non riscontro indurimenti all’addome mentre noto che l’indurimento c’è più sotto, dopo controlliamo) arrivati all’uccello ero praticamente in alza bandiera totale lo prese in mano con cura lo scappellò lo girò e disse all’assistente scriva erezione avvenuta entro i termini standard, passeremo ora al controllo dell’autocontrollo e poi dell’eiaculazione (insomma mi stava praticando una notevole sega) mi solleticò i coglioni mi fece girare per controllare le chiappe dandomi delle pacche controllò l’elasticità del tessuto e passò ad analizzare il buco del culo, lo massaggiò più volte fino al momento che dopo essersi inumidito il dito me lo spinse nel culo (non so quanto) fatto stà che sborrai l’anima sulla sua mano sul mio petto sul sacco e altrove.Lei – Signorina scriva reazione del paziente ottima ricettività nella norma eiaculazione abbondante e perfetta autocontrollo inesistente……….. poi cosa che mi sconvolse lecco lo sperma dalle sue dite e disse gusto dello sperma ottimo e pieno.Lei – Si era fatto tardi signori sarà utile andare se vogliamo che questo studio medico possa continuare a visitare.Io – La cosa si ripetè molte altre volte chiaramente i maschietti erano pazienti quando le dottoresse erano femmine. Direi che scrivendo e ricordando mi sono eccitato le cose che abbiamo fatto sono state praticamente l’A.B.C. del sesso nulla è stato escluso se volete vi potrò raccontare quando la parte del medico era toccata al sottoscritto, anche l’Armando volle giocare a fare il paziente (facendo questi giochi si scoprì bisessuale e anche il sottoscritto provò piacere nell’essere ambivalente).
Aggiungi ai Preferiti