Successe in terrazza, ci eravamo fidati troppo, e così il padre di Antonio, rientrando a casa ci cercò, aveva visto i nostri libri sul tavolo, e venne a cercarci pensando che ci fossimo nascosti per fumare, invece….Mi ricordo che io ero in piedi di fronte ad Antonio, avevo appena finito di spompinarlo, e mi stavo facendo una sega davanti al suo viso, con l’intento di sborrarli in faccia, era diventata una consuetudine, ormai solo poche volte me lo prendeva in bocca, mentre io non ne potevo fare a meno.Mi sorprese proprio quando lo schizzo di sborra colpì il figlio in faccia, vidi la sua espressione stupefatta e lo vidi correre via. Vigliaccamente non dissi nulla ad Antonio, sarebbe stato capace di fuggire da casa, e mestamente gli diedi l’appuntamento per il giorno dopo.Il giorno seguente arrivai presto a scuola e mi misi ad aspettare Antonio, non arrivò e con la morte nel cuore entrai in classe, già mi immaginavo lo scandalo mio padre mi avrebbe perso a calci in culo e chissà che altro, la vergogna che anche i miei compagni di scuola, gli amici…mia madre.Fu una giornata di merda, ogni volta che la porta della classe si apriva immaginavo fosse il padre di Antonio che veniva per dire a tutti quello che aveva scoperto.La mattinata passò invece senza che nulla di tutto quello che con la mia fantasia avevo immaginato succedesse. Una volta a casa mia madre mi disse che aveva telefonato il padre di Antonio per avvisare che il figlio non stava bene e se per cortesia potevo andare a casa sua la sera a portargli i compiti.Mi venne un attacco di diarrea, annuii silenziosamente e mi diedi da fare per preparare la lezione da portare ad Antonio.Arrivai a casa sua come di solito intorno alle tre, mi apri la madre, che facendomi strada verso la camera del figlio mi disse che Antonio aveva un terribile mal di gola, forse le tonsille, e non era potuto andare a scuola, mi ringraziava per la premura che dimostravo nei confronti del figlio.Mi sentivo un verme, chiaramente lei non sapeva nulla forse il marito non le aveva svelato nulla ma da li a poco…..Antonio era veramente a letto con un mal di gola, mi accolse sorridendo e io mi sedetti sul letto, mostrandoli i compiti da fare. Non disse nulla, il padre ancora non gli aveva detto nulla se no me lo avrebbe detto.Rincuorato iniziammo studiare,fino a che la madre entrò per avvertirci che doveva uscire, che ci aveva lasciato la merenda sul tavolo della cucina e sarebbe stata di ritorno per cena. Continuammo studiare fino alle cinque, poi Antonio si mise giocare, iniziò a toccarmi il cazzo da sopra i pantaloni, mi fece avvicinare di più e slacciò i miei pantaloni e si mise il cazzo in bocca.”Sai” mi disse “tu si che sai tenere i segreti, mi piace quello che faccio con te, pero adesso mi devi inculare, ti voglio sentire dentro di me”.Cazzo, pensai questo ha la febbre, non mi ha mai chiesto nulla del genere, vuole sempre fare la parte attiva. Annuendo lo scoprii e lo trovai gia pronto senza mutande, con il cazzo duro, lo smanettai un po’ e gli leccai il culo per prepararlo.Pian piano mi guidò dentro di lui, inarcando la schiena per permettermi di entrare meglio, finalmente il glande scivolò dentro, sentivo chiaramente il buco del culo contrarsi sulla mia capella, spinsi ancora di più fin quando tutto il mio cazzo entrò dentro di lui.”Fermati” mi disse, “mi fai male non sono ancora abituato”. Misi entrambe le mani sulla sua schiena e lo abbassai sul letto, mentre io in piedi continuavo a penetrarlo, e da sotto gli tenevo il cazzo, segandolo.”Cazzo così mi fai venire” mi disse, “dai non fermarti” continuò “vengo” gridò mentre il suo culo si contraeva e lunghi schizzi di sborra mi riempirono le mani.Quasi istantaneamente venni anche io nel suo culo, un fiume di sborra invase le sue viscere, un clistere di spuma bianca gli riempì l’intestino, non avevo mai goduto così intensamente e per giunta dentro un qualcosa che non era la mia mano. Mi accasciai sopra di lui esausto rimanendo ancora dentro, mentre Antonio soddisfatto si girava lentamente per baciarmi in bocca. Ma che cazzo gli prende a questo qua mi chiesi, si fa inculare, mi bacia in bocca lui che era un duro, e mentre mi chiedevo del perché di questo cambiamento del mio amico, avvertivo una strana sensazione come se non fossimo soli in casa.Di scatto uscii dal culo di Antonio che cominciò a perdere sborra dal culo aperto, e spalancai la porta di colpo.Nessuno, cazzo sto diventando paranoico, andai in cucina,nulla, in bagno, nulla nello studio, nulla.Rientrai in camera di Antonio che mi chiese, “ma che cazzo stai facendo mi hai fatto male come sei uscito da dentro di me, fai più piano la prossima volta se no ti attacchi al cazzo”.Ci ricomponemmo e andai via prima che la madre rientrasse, dissi ad Antonio di aprire la finestra perché c’era un odore di sborra in camera, e andai via.La scuola stava per finire e ci impegnammo sempre di più per gli ultimi compiti e le ultime interrogazioni, così avemmo poco spazio per i nostri giochi, una cosa notai, mentre le prime volte Antonio preferiva mettermelo in bocca adesso voleva che lo inculassi sempre di più, gli piaceva da matti, e trovavo il suo culo sempre più largo e accogliente.Mi spompinava con perizia e mentre io gli ricambiavo il favore pretendeva che gli infilassi le dita in culo, dita che aumentavano di volta in volta fino a che non riuscii ad infilargliene addirittura tutte e cinque.Chiaramente fummo promossi perché oltre al sesso noi si studiava veramente.Cazzo arrivava l’estate, tempo di mare, quest’anno i miei non avevano fatto in tempo ad affittare la casa al mare e avrei dovuto viaggiare tutti i giorni in pulman mentre gli anni precedenti ci trasferivamo per tre mesi al mare e mio padre e mia madre viaggiavano per andare a lavoro.E così mentre ci salutavamo fuori dalla scuola la madre di Antonio saputo che mi sarebbe dovuto viaggiare chiese a mia madre mi mandarmi al mare con loro, la loro casa era grande con diverse camere in più e non ci sarebbero stati problemi per uno in più che oltretutto non mangiava quasi nulla.Mia madre rispose che prima avrebbe dovuto sentire mio padre ma che secondo lei non ci sarebbero stati problemi.Il permesso di mio padre arrivò grazie anche alla intercessione di mia madre che voleva premiarmi per la scuola, e fu così che feci le valigie e andai al mare insieme ad Antonio e la sua famiglia.Arrivammo al mare dopo circa un ora di viaggio in macchina, il padre di Antonio era simpatico un bel uomo, mentre la madre era una piccoletta niente male con tutte le curve a posto.La casa era in effetti un grande costruzione con in giardino sui tre lati mentre dall’altra parte c’era la strada, una specie di villa su due piani con tre bagni e diverse camere da letto. La prima camera in fondo al corridoio era quella della sorella di Antonio sposata che veniva al mare raramente, la seconda era quella dei genitori,mentre l’ultima separata da un bagno c’era la camera di Antonio, la mia invece era di fronte alla sua senza bagno.La sera dopo cena ci sedemmo in veranda e tutti eravamo vestiti da mare, la madre aveva una vestaglietta cortissima, ed ogni volta che si sedeva si vedeva il pelo della figa ma lei sembrava non farci caso, Antonio ed io indossavamo dei pantaloncini corti e la canottiera con le bretelle, il padre un paio di bermuda larghi senza canotta.Mentre io mi rifacevo gli occhi ammirando la figa della madre del mio amico che sembrava lo facesse apposta a farsi vedere, Antonio e il padre guardavano la televisione,ad un certo punto mi alzai per andare in bagno, la madre mi accompagnò per darmi gli asciugamani e tornò in veranda,cazzo in quei bagni mancavano le chiavi, mi sedetti sul water per iniziare, quando entri il padre di Antonio,”scusa ” mi disse “pensavo fossi sopra, comunque non fa nulla, tanto tra maschietti” e così dicendo tirò fuori un cazzo fuori ordinanza, il mio era grosso, quello del figlio di più ma questo sembrava una proboscide di elefante, grosso veramente tanto,e non era in erezione,”prego faccia pure” risposi affascinato da si tanto ben di dio. Si avvicinò a me che intanto avevo i pantaloncini abbassati perché mi stavo sedendo e iniziò a pisciare. Non pensavo che un cazzo che pisciava mi avrebbe scosso in quel modo, sentii che una erezione iniziava a comparire e mi girai dandoli le spalle, un po’ mi vergognavo, “però” mi disse “sei fatto bene piccoletto”. E asciugato il cazzo con la carta igienica scomparve.Dopo aver espletato raggiunsi gli altri in veranda davanti alla tele, Antonio si era assopito mentre la madre cinguettava con il marito, con lui che giocava con i peli della sua figa.Sentendomi in più diedi la buona notte e mi ritirai, una volta in camera mi spogliai e mi sdraiai sul letto nudo, pensavo al padre di Antonio, piuttosto ambiguo e molto cazzuto.All’improvviso mi svegliai, dei rumori mi avevano svegliato, rimasi immobile cercando di capire ma percepivo solo dei bisbigli,pian piano aprii la porta della mia camera ma nulla, allora decisi di andare in bagno a pisciare.Al mio rientro i rumori si sentirono più forti e venivano dalla camera dei genitori di Antonio, mi avvicinai e accostata la porta….. rimasi a bocca aperta.Il padre di Antonio era nudo sul letto, mentre la moglie sopra di lui a smorza candela si stava inculando.Il mio cazzo divento di colpo duro, continuai a spiarli per un po’, tirai fuori il mio cazzo e iniziai a segarmi. All’improvviso la madre di Antonio si alzo da quella posizione e girandosi sopra il marito iniziarono un 69.Non riusciva a tenerlo in bocca tutto da quanto era grosso, gli lambiva le palle con la lingua e iniziò a leccargli il buco del culo, poi infilò decisa prima un dito e poi due, mentre il marito sollevava le gambe per facilitarle il compito.Vedere quel uomo con il cazzo così grosso che veniva sodomizzato dalla mano della moglie mi vece venire di colpo con un gemito, sporcai tutta la porta e il pavimento, e dopo un inutile tentativo di pulizia scappai in camera mia.Una volta in camera ero ancora eccitato e mi feci di nuovo una sega infilandomi anche io due dita in culo.La mattina dopo la madre di Antonio uscendo dalla camera noto sicuramente le tracce che avevo lasciato la notte prima ma non disse nulla, a colazione a malapena riuscivo a nascondere la mia erezione, pensavo a quello che avevo visto la notte, per fortuna nessuno si accorse di nulla, finalmente andammo tutti al mare.La giornata trascorse serenamente con noi che giocavamo e con Antonio che mi lanciava delle occhiate promettenti, anche la madre si unì presto ai nostri giochi, e involontariamente la palpeggiai diverse volte sia il seno che il sedere.Finalmente dopo pranzo ci ritirammo nelle nostre camere per riposarci, e Antonio venne trovarmi, “ti ho visto sai come guardi mia madre” mi disse “ti piace vero sai anche a me, e se fai da bravo ti faccio partecipare ad alcuni giochetti”. “Cosa intendi per fare da bravo” chiesi subito, ansioso di sapere di più, “questo” mi disse abbassando i pantaloncini, il suo cazzo era già in erezione, e mi inginocchiai per prenderlo in bocca, “e no” mi disse, “non basta, oggi ti voglio inculare”.”D’accordo” dissi, non per nulla in tutti questi mesi dopo la prima esperienza negativa mi ero allenato infilandomi delle zucchine che rubavo dal cestino della verdura di mia madre, e che poi rimettevo a posto dopo averle lavate. “sono pronto” dissi “ma bisogna avere del lubrificante” “eccolo” mi disse Antonio tirandolo fuori da dietro le spalle.Aveva previsto tutto il figlio di puttana, con il cazzo in erezione mi inginocchiai sul tappetino pronto al sacrificio. Iniziò lubrificarmi il buco del culo. Introducendo le dita lubrificate dentro di me, mi stava allargando bene, sentivo che il numero delle dita aumentava ma non ero in grado di capire quante fossero,”ti prego continua” dissi, “quante ne hai infilate?” “abbi pazienza”, mi disse “lasciati servire, ecco le ho infilate tutte e cinque, sono dentro di te con tutta la mano” venni in un istante, il pensiero che tutta la mano del mio amico fosse dentro il mio culo mi aveva fatto venire, lui si accorse per via delle contrazioni, gli stringevo il polso con l’ano,mi venne sulle natiche, incredibile, Antonio era tutto dentro di me e io non sentivo dolore ma solo una voglia di defecare per il resto nulla, era stato bravissimo.Ci ricomponemmo e andai in bagno per lavarmi, e li la sorpresa, il padre di Antonio mi raggiunse mentre ero seduto sul bidet, “ma allora ti piace davvero tanto” mi apostrofò “se vuoi ti puoi servire”, ti ho visto, so tutto so di te di Antonio, e se non vuoi che dica tutto a tuo padre, che sei un froccio e che ti piace prenderlo in culo adesso giochi anche con me”.Cazzo non c’era bisogno dei ricatti, da lui mi sarei fatto inculare gratis, senza dire nulla, e rimanendo seduto nel bidet, lo attirai verso di me, ed iniziai a lambirli il cazzo che si ergeva imperioso sotto il mio naso, o meglio sopra la mia faccia, bastarono poche leccate per farlo venire, non riuscii ad ingoiare quasi nulla, il getto improvviso mi aveva colpito la gola facendomi soffocare e per poco non vomitai, comunque lo raccolsi con le dita e lo leccai tutto, mentre lui si era chinato e mi aveva infilato due dita in culo. Dopo la sborrata si ricompose e disse “ci vediamo froscetto preparati perché stanotte ti apro in due”.Mi lavai velocemente e raggiunsi la mia camera, chiusi la porta e mi distesi sul letto, pensando a come sarei potuto uscire da quella situazione.Un delicato bussare alla porta mi riportò alla realtà, era Antonio, “entra” gli dissi “non ho molto tempo ” rispose, “volevo solo spiegarti alcune cose” rispose, “la sera che mio padre ci ha scoperto, dicevo la sera che tu, brutto figlio di puttana, non mi hai avvertito, mio padre è venuto tutto incazzato nella mia camera, e dopo avermi dato due schiaffi, ha detto che mi sbatteva fuori di casa”. “a questo punto è arrivata mia madre” ha proseguito Antonio “che non capiva perché mio padre era così incazzato, e senza sapere nulla gli ha detto che invece di cacciarmi fuori di casa poteva trovare un punizione alternativa”, “allora mio padre ha detto che forse mia madre aveva ragione e che mi avrebbe punito a dovere, e che mi avrebbe riscaldato il culo in modo che mi sarei ricordato per sempre a cosa serviva”.”Mia madre ancora non capiva e allora lui gli ha detto tutto su di noi” “e ” ha proseguito Antonio, ” mi ha letteralmente stappato i pantaloncini da tennis che avevo e dopo avermi fatto coricare sulle sue ginocchia ha iniziato a colpirmi con quelle sue mani che sembrano delle pale sulle natiche” disse Antonio accarezzandosi le chiappe, “non basta, mi ha letteralmente strappato anche gli slip e mi pestava di brutto”. Rimasi letteralmente di merda mentre il mio amico proseguiva il suo racconto. “non ti dico il dolore, avevo il culo in fiamme poggiato sulle sue ginocchia, tenuto fermo a testa in giù con un braccio, a culo in aria, ma mentre mio padre si sfogava su di me, ho sentito che il suo cazzo diventava duro, allora ho tentato tutto per tutto, con la scusa di agitarmi a causa dei colpi mi sfregavo su di lui, sentivo il suo cazzo sempre più grosso e duro, mentre io mi piegavo ancora più giù e spalancavo le natiche in modo di fargli vedere il mio buco del culo, e gli sfregavo il mio cazzo sulla coscia,finche ad un certo punto ha smesso di sculacciarmi e sempre chiamandomi frocio e culatone ha iniziato ad infilarmi il dito dentro il culo, cazzo a momenti gli venivo sulla gamba” continuò Antonio mentre io con la bocca aperta come un ebete lo ascoltavo in silenzio. “A questo punto” continuò, “intervenne mia madre che letteralmente mi ha strappato dalle sue ginocchia, e mi ha spedito in cucina non senza avermi dato un bacio sulla fronte ed avermi assicurato che a mio padre ci avrebbe pensato lei”.Antonio smise di parlare e si avvicino a me che nel frattempo mi ero seduto sul lettino,”la notte andai a letto presto e senza cena, avevo la febbre alta forse lo spavento o che so!” continuò il mio amico “invece mia madre e mio padre continuarono la discussione in cucina, gli sentivo, mio padre era veramente furioso, poi ad un certo punto mia madre gli ha detto qualche cosa che non ho sentito e lui ridendo ha risposto che non era la stessa cosa”.”Praticamente la notte non ho chiuso occhio, sentivo dei rumori dalla camera dei miei, e così ad un certo punto mi sono alzato e nonostante la febbre alta sono andato a spiare.””mio padre era inginocchiato sul letto mentre mia madre dietro di lui con un cazzo di gomma lo stava inculando, e mentre lui gemeva lei gli diceva,- ti piacerebbe che qui ci fosse tuo figlio vero? ti ho visto mentre lo sculacciavi che ti fregavi il suo cazzo nelle gambe e gli infilavi il dito in culo vero? Allora chi è il froccio, dillo che ti piacerebbe inculartelo, dai dillo-” “dirti che ero sconvolto e dirti che è poco” proseguì Antonio, “sentire che mio padre avrebbe voluto incularmi e farsi fare il culo da me mi ha fatto rizzare il cazzo in un modo incredibile” “a questo punto mia madre disse” continuò Antonio “ora vado a chiamarlo cosi lo inculiamo in due”. “allora” disse Antonio “presi il coraggio a due mani e spalancando la porta della camera da letto entrai e gli raggiunsi sul letto”……..
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