A me parvero ore e invece furono solo cinque minuti come constatai sul digitale del comodino quando Lucia venne a svegliarmi baciandomi.- Amore – mi disse – sveglia che abbiamo ancora un sacco di giochetti da fare…– Ora, … ora mi alzo -Nel frattempo Camilla cercava di risvegliare l’oggetto dei loro desideri e ciò per cui servivo io sveglio. Era splendido vedere i suoi capelli corvini sbattuti sulla mia pancia nel mentre che il mio cazzo le arrivava in gola. E lei imperterrita succhiava come se nulla fosse arrivando a lapparmi le palle; poi se lo tolse dalla gola e mi salutò “Ciao”, dolce e sensuale e fissando i miei occhi da dietro le spalle di Lucia mi leccava tutta l’asta infilandolo di tanto in tanto tra le sue labbra.Sussurrai a Lucia di andarmi a cercare 2 banane, enormi specificai.Presi Camilla e la baciai, e nel mentre che le accarezzavo i capelli dietro le orecchie le dissi che era fantastica e che nessuna pompava come lei. Camilla apprezzò compiaciuta. Le dissi che ora toccava a me farla godere. Arrivò Lucia e Camilla vide i due banani. Lucia aveva esaudito i miei desideri. Erano enormi. 8cm di diametro per 25 di lunghezza. Lucia li leccava con grande maestria, Camilla emise un ooohhh misto di ammirazione, paura ed eccitazione.Misi Camilla in posizione 69 e le leccai la vulva ormai aperta e bagnata. Le leccai la clyto nel mentre che la penetravo la fichetta con tre dita movendomi regolare come fossero un cazzo. Lei ebbe i primi spasmi. Lucia venne a leccare il buchetto anale. Ogni tanto la sua lingua finiva tra la mia e la clitoride di Camilla che moriva di piacere gridando.La feci mettere appoggiata all’indietro con il culo sulla mia lingua e la fichetta in alto per Lucia. Io entrai dentro il suo ano con mezza lingua e tre dita. Lucia si impalò sul mio cazzo dopo averne saggiato la consistenza con due lappate ed infilò il primo dei due banani nella vulva di Camilla e iniziò la penetrazione. Lucia scopava me con la sua vagina e Camilla con il banano. Camilla godeva urlando il suo piacere. Io sentivo il banano dentro Camilla dal culo e penetravo Lucia la quale riusciva anche a roteare sul mio cazzo facendomi impazzire. Lucia si infilò l’altro banano nel suo culo. Sentivo l’intrusione che occupava molto spazio. Lo lasciò all’interno, senza muoverlo ma molto in profondità.Lucia pompava il banano nella fica di Camilla apostrofandola “Troia”, “Pigliati sta mazza”, etc. etc.… Camilla gridava ad ogni affondo di Lucia che si era sincronizzata con le dita del sottoscritto: lei entrava ed io uscivo e viceversa non lasciando così mai i buchi di Camilla vuoti.Andammo avanti per diversi minuti… Camilla venne due volte colandomi sul petto. La seconda volta perché Lucia, dopo averla portata al culmine, sotto mio suggerimento, sbucciò il banano infilato dentro la sua fica e prese a mangiarlo. Camilla era eccitatissima dalla scena e venne.Lucia invece venne tre volte. Era straordinaria. Uno appena si infilò il banano nel culo, le altre, in sequenza, quando Camilla la baciò. Io sborrai nella fica di Lucia spossato da tutto quell’amore femminile. Mi ripulirono succhiandolo.Camilla mi leccò i capezzoli assaporando la sua ciprigna, poi venne a baciarmi ringraziandomi per averla fatta godere come nessuna aveva mai fatto.Ci addormentammo tutti e tre abbracciati sul lettone stanchi ma soddisfatti…Mi risvegliai dopo qualche ora.Nel muovermi svegliai anche Camilla che mi diede un bacio sulle labbra sussurrandomi “Buongiorno”- Ciao – le dissi – Io devo andare in bagno — Anche io – mi rispose – fai piano! Non svegliamo Lucia -Ci alzammo e ci fiondammo in bagno tanto dovevamo scaricarci.Mentre correvamo in bagno vidi che aveva il buco del culo dilatato. Ero sorpreso. L’avevo inculata a fondo ma era successo diverse ore prima, credevo che i muscoli dell’ano si sarebbero ritratti, riportando l’ano alle dimensioni normali.Lei pisciò per prima.Glielo chiesi: “Ma come mai hai il buco del culo aperto?”Alzò gli occhi, le labbra si mossero in una dolce smorfia: – Ho lasciato il banano per tutto il sonno — Ah la porcona, cosi hai dormito godendo. Brava! – Eppoi mi sorprese: – Perché non mi pisci nel culo? – mi chiese con voce implorante ed occhietti eccitati.- Guarda che ne devo fare tanta — Va bene, mi eccita da morire. -Ero curioso. Curioso di vedere quanta riusciva a tenerne dentro. Curioso di vedere la sua eccitazione. Curioso di vedere la mia piscia uscirle dal culo per minuti.Bhe alla fine lo aveva chiesto lei… a me costava solo infilarle il cazzo nel culo come se la inculassi e pisciarle dentro.Lo feci!Lei si mise con le mani poggiate sul muro, la testa a penzoloni in mezzo alle braccia e tra le tette a guardare il mio cazzo, le sue chiappe puntate verso l’alto e divaricate.Mi avvicinai, con la mano sinistra allargai la chiappa mentre con la mano destra tenevo in mano il mio cazzo, non duro ma già barzotto. Lei mi sorrise: “Vai! Pisciami dentro!”Glielo infilai nel retto e cominciai a spingere come se la inculassi per farlo entrare meglio. Dopo tre spinte partì la mia piscia. Forte, potente, impetuosa. Lei mugolò sempre più forte. Io sentivo rumori di gorgoglio come quelli che si sentono a volte da dentro il tubo del rubinetto.”Oh mio Dio” cominciò a gridare Camilla. “E’ troppo eccitante.…… sto venendo.”Le misi una mano tra le labbra della vagina e sentì il suo miele profluire. La mia mano era fradicia. Le posi un dito tra i denti e lei mi succhiò il dito. La baciai continuando a pisciarle nel culo. Il mio cazzo continuava a divenire sempre più duro, mi stavo eccitando.Quando smisi, lei faceva fatica reggersi in piedi; io spinsi la mia verga un paio di volte attento a non far fuoriuscire nulla dello schifoso liquido che a rigagnoli mi bagnava il cazzo. Le dissi: “Ora io levo il cazzo e tu ti giri e sbrofi tutto ciò che c’hai dentro nel cesso.””Ok!” mormorò.Glielo tolsi. Lei si girò sul cesso e le infilai il cazzo in bocca. Lei succhiò a fondo ingoiandolo tutto quanto, nel mentre che godeva nel sentire il liquido uscirle dal culo. Venni nel giro di pochi secondi inondandole il viso.Mi tornò lo stimolo dell’urina. “Ora ti piscio in faccia!”La colpì in mezzo agli occhi, poi sulla lingua che lei teneva penzolante fuori dalla bocca, ed infine sulle tette.Era uno schifo. Col buco del culo aperto dal quale fuoriusciva piscia mista a merda, sugli occhi sborra che cercava di leccare per ripulirsi e le tette cosparse della mia piscia.Puzzava. La spinsi sotto la doccia.Lei ci rimase un’oretta. Io nel frattempo preparai delle uova e il caffèLucia si svegliò poco dopo e nuda come le dee greche venne a darmi un bacio tutta assonnata. Mi faceva impazzire da quanto poteva essere sexi addormentata, senza trucco e con i riccioli tutti scompigliati.Si sedette a sorseggiare il suo caffèlatte fumante quando arrivò Camilla in accappatoio e con un asciugamano che le teneva i capelli in alto.Mangiammo, chiacchierammo come se fossimo amici di lunga data. Avevamo solo scopato come maiali.

