Sposati da circa 20 anni, 20 anni e oltre di vita insieme, cresciuti insieme sotto tutti i punti di vista, affrontando le gioie e i momenti difficili della vita in modo caparbio e spesso da incoscienti, condito tutto con un pizzico d’avventura necessaria a tenere sempre vivo il nostro rapporto.. Cresciuti insieme dicevo….ma anche sessualmente….. Ci siamo conosciuti, compresi, ammirati, attratti quasi da subito, e il nostro menage erotico è stato sempre un’escalation di novità, di ricerca di nuove sensazioni e situazioni. Si è scopato tanto, con ottime medie, non sempre però con trasporti totali, e proprio in quei momenti si sentiva il bisogno di cercare nuovi stimoli che potessero rilanciare la nostra carica erotica. Da sempre lei per me ha rappresentato la libidine, l’arrapamento totale, mi è sempre bastato un suo sguardo, magari malizioso, per ritrovarmi il cazzo in tiro, mi è sempre bastato sentire anche per un attimo il profumo della sua pelle per farmi andare il sangue alla testa e scoparla in modo morboso con il cazzo , con il cuore e con l’anima. Non sempre però Lei assecondava i miei desideri, qualche volta non capiva le mie voglie anche se la eccitava, ma io lo sentivo che da parte sua non c’era un trasporto completo che potesse favorire un abbandono sfrenato alla lussuria, continuava ad auto controllarsi senza mai esternare serenamente le sue fantasie erotiche. Eppure sentivo che in lei c’era una grandissima carica erotica e bisognava solo stanarla, farla emergere completamente, cercare quale potesse essere la situazione che avrebbe liberato l’energia sessuale che era in lei. Avevo provato a scardinare la sua razionalità con giornali porno, racconti erotici, film porno, ma niente, si continuava a fare l’amore con regolarità, ma non mi bastava, sapevo che poteva essere un vulcano in eruzione, occorreva trovare la scintilla giusta. Comprai una telecamera VHS e in una sera di primavera mentre rivedevamo le riprese fatte in precedenza in occasione di una gita, le dissi che mi sarebbe tanto piaciuto riprenderla nuda ed in atteggiamenti provocanti. Rimase un pò sorpresa dalla mia richiesta, ma nello stesso tempo notai uno scintillio nei suoi occhi che esprimevano quanto meno curiosità, ma mi disse che non se la sentiva di fare la scema davanti alla telecamera anche perché, aggiunse con un sorriso anche se malizioso, non aveva mai pensato di avere un fisico da porno-star. In quel momento sapevo bene che diceva una bugia, perché lei sapeva benissimo di essere una gran figa, non molta alta, ma ben proporzionata, con due occhi verdi vagamente di forma orientale che irroravano luce ove posava il suo sguardo, capelli setosi e folti che le scendevano sulle spalle come una cascata di colore blu notte, le labbra appena pronunciate contornate da un viso sbarazzino, il seno non molto abbondante ma con due capezzoli duri e protesi verso il cielo, le cosce belle sode e tornite che non passavano inosservate agli sguardi di chi aveva la fortuna di poterle sbirciare anche se solo per attimi, Il culo il suo pezzo forte, all’in su, sodo con due fossettine proprio sopra il bacino che sembravano il tocco di uno scultore per valorizzare la sua opera. Le dissi insistendo, che poteva essere un bel gioco e che comunque se ciò non le fosse piaciuto avremmo cancellato tutto. Acconsenti e mi chiese cosa avrebbe dovuto fare, io già in preda all’eccitazione le suggerii di indossare uno dei suoi completino intimi da mozzafiato e così fece. Preparai la telecamera in camera da letto e l’aspettai. Dopo un po appare con addosso una vestaglia di seta bianca che la copriva fin sopra i piedi, sorrisi e le dissi se aveva imballato la mercanzia da esibire, e lei con molta sensualità mi disse di non essere impaziente e di pensare a riprendere per bene. Si adagiò sul letto, cominciò ad aprire la vestaglia mostrando il completino intimo di color nero, mi chiese se era di mio gradimento ed io gli risposi senza parole facendole osservare il gonfiore delle mie parti intime. Cominciò ad accarezzarsi da prima sulla biancheria, in modo soft, sul seno, sul corpo, poi la sua mano scivolò sul suo monte di venere e delicatamente si accarezzava la figa. La mia erezione era incontrollabile, selvaggia al punto da liberare il mio cazzo dalla morsa dei miei jeans, non l’avevo mai vista mentre si accarezzava da sola, era fantastica mentre si massaggiava il corpo, mentre si strillava i capezzoli fuoriusciti dal reggiseno, mentre la sua mano cercava la sua figa ormai bagnata e pronta per ricevere una quantità incalcolabile di piacere. Le dicevo, mentre la riprendevo, che mi stava facendo impazzire e che mai avevo raggiunto quel tale livello di eccitazione e lei di rimando mi disse di essere pronta a qualsiasi mio desiderio. Gli chiesi di masturbarsi, le dissi che sempre avevo desiderato di vederla mentre si masturbava per me, le dissi che vedere il suo viso mentre gode per me era il massimo della felicità e lei con movimenti lenti allungo un braccio e dal comodino prese una bottiglia che aveva una forma che bene si addiceva a ciò che avrebbe dovuto servire. Nel vedere quella scena il cazzo mi faceva male per l’eccitazione, sembrava che su di lei ci fosse una concentrazione di raggi di sole, non ce la facevo più ma resistetti ancora un po a guardare e a riprendere. Lei dopo aver afferrato la bottiglia se la portò sul seno, accarezzandosi con il vetro i capezzoli, poi avvicinò la punta della bottiglia e cominciò a simulare un pompino, la sua lingua lambiva il tappo e con le labbra succhiava con avidità, poi se la fece scivolare lentamente sul suo corpo e indirizzo la punta della bottiglia sulla sua figa. La passo sul clitoride, la introdusse leggermente, se la riporto sulla bocca per assaggiare i suoi umori, e poi spinse la punta della bottiglia nella sua figa cominciando un lento ma profondo movimento. Era fantastica, stupenda, la sua bellezza aumentava con il suo livello di eccitazione, ero sicuro che era la donna dei miei sogni. Ad un tratto tolse la bottiglia dalla sua figa e mi disse: Adesso basta vieni ho bisogno del tuo cazzo, ti prego vieni e scopami non resisto più. Lasciai la telecamera posizionata e mi fiondai su di lei. Gli succhiai la figa come un forsennato, mi ubriacai del suo nettare, risali e succhiai i suoi capezzoli mordicchiandoli di tanto in tanto, mentre lei mi incitava a continuare a pomparla a scoparla ancora. Mi posizionai su di lei e affondai il mio cazzo completamente nella sua figa. La cavalcai ancora per un po’, ma ormai l’orgasmo stava per arrivare e lei mi catturo con forza con le sue cosce e mi disse di sborrarle dentro tutto lo sperma che avevo. Raggiungemmo un orgasmo lungo violento liberatorio. In quella sera di Primavera cominciò la nostra nuova vita sessuale costellata di altre nuove fantasie che racconterò la prossima volta
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