Vivo con la mia ragazza, Sara, da quattro anni e ci sposeremo tra due mesi. Quando sono uscito per la prima volta con Sara, ella amoreggiava con un altro ragazzo, Stefano. Sara chiarì subito con me che ella non aveva intenzione di smettere di vedersi con Stefano. Io le dissi che per me non c’erano problemi. Pensai che entro un breve lasso di tempo lo avrebbe lasciato, oppure avrebbe lasciato me. Invece non è cambiato niente. Sara continua ad incontrarsi con Stefano ed intende farlo anche dopo che ci saremo sposati. Sara ha un carattere proprio forte, da dominatrice, ed è molto esigente per quanto riguarda il sesso. Io ero del tutto inesperto prima di incontrarla ed ebbi subito chiaro che dovevo faticare non poco prima di poterla soddisfare. Io sapevo solo che ella mi amava e che eravamo, e lo siamo tuttora, una gran bella coppia. Ma sapevo anche che io non avrei mai potuto darle tutto quello che ella era abituata ad ottenere nei rapporti sessuali. Quattro settimane dopo che ci fummo conosciuti, Sara venne ad abitare in casa mia; a patto, però, che potesse ancora uscire con Stefano. Sapevo, naturalmente, che Sara andava a letto con Stefano ma all’inizio non fu il caso di parlarne. Venne fuori quando io una sera ebbi per la prima volta problemi d’erezione. Sara prese in mano il mio pene, menandomelo per farlo rizzare, ma lui non ne voleva sapere. Ella si sentiva frustata. Mi disse di prenderlo io in mano, di chiudere gli occhi e pensare a quello che fantasticavo quando mi masturbavo. Io ero un po’ imbarazzato, ultimamente fantasticavo su quello che facevano Sara e Stefano per eccitarmi e venire, specialmente quando io rimanevo a casa da solo mentre loro uscivano. Appena incominciai a menarmelo, subito il mio pene diventò duro come il ferro al pensiero di Sara che si faceva fottere da Stefano. Sapevo di non avere un pene grosso, ma questo non mi aveva mai dato pensiero. Mi ero abituato e basta. Sfortunatamente era appena diventato duro che subito venni nella mia mano. Sara non fu per niente contenta, ma si accontentò per sfogarsi di farsi leccare la passera per una buona mezzora. Dopo aver avuto almeno due orgasmi, mi chiese cosa avessi fantasticato mentre mi masturbavo, prima. Ammisi che il pensare a lei che scopava con Stefano mi faceva eccitare. Ella mi chiese se mi masturbavo spesso pensando a loro. Le confessai che lo facevo tutte le volte che Lei usciva con Stefano. Da allora abbiamo parlato apertamente della loro relazione. Quando tornava a casa da un incontro con Stefano, mi raccontava tutti dettagli di quello che avevano fatto, quante volte aveva goduto ecc. Stefano era molto più dotato di me e sapeva far godere Sara con il suo arnese come io non avrei mai saputo fare. Sara mi confidò una sera che il suo membro misurava più di 25 centimetri quando era completamente eretto e che lei per godere aveva bisogno di essere penetrata da una verga così grossa e che le sarebbe piaciuto prenderne anche di più grandi. Apparentemente era solo questione di dimensioni. Sara mi confidò che voleva comprare un vibratore. Mi fece vedere un catalogo che si era fatto mandare per posta e m’indicò di voler prendere uno di 15 cm. Rimasi interdetto: come mai si accontentava di uno di 15 cm., quando poteva avere quello di Stefano che misurava oltre 25 cm. Io continuavo sempre più a leccare la topina di Sara. Le piaceva specialmente dopo che era stata fuori con Stefano. Ella tornava a casa dolorante dopo furenti rapporti ed io lenivo i suoi bruciori con la lingua. Le sue grandi labbra erano arrossate e gonfie ed io le leccavo con delicatezza. Lei aveva forse uno o due orgasmi silenziosi quando la leccavo. Spesso e volentieri potevo gustare lo sperma di Stefano, perché Sara si faceva leccare appena tornata a casa. Dopo averla leccata solitamente mi masturbavo, menandomi il pene furiosamente fino a scaricare il mio sperma sulle lenzuola. Sara si era già addormentata quando avevo finito. Il nostro matrimonio è tra due mesi. Stefano sarà il mio testimone. Sara ha scelto lui perché sicuramente egli ne sarà entusiasta. E’ stato concordato che Stefano verrà con noi anche durante il viaggio di nozze, perchè Sara vuole fare sesso colui la prima notte di matrimonio. Ho scoperto la parte umiliante di quest’eccitazione, sapendo che non sarò io colui che farà l’amore con mia moglie durante il viaggio di nozze. Immagino Stefano che scopa la mia Sara con addosso ancora il suo vestito da sposa. Diverse volte Stefano ha passato la notte a casa nostra. Io dormivo nella camera degli ospiti lasciando loro la stanza da letto. Mi piaceva vederli fare l’amore. Penso che a tutti gli uomini piace vedere una bella ragazza scopata vigorosamente da un vero uomo e che è ancora più eccitante se questo succede nella propria stanza da letto. Mi sedevo ai piedi del letto e godevo nel vedere il membro eretto di lui che entrava senza fatica alcuna nella vulva spalancata di Sara. E’ davvero impressionante vedere il grosso membro andare avanti e indietro, dentro e fuori. A volte Sara monta su di lui donandomi la stupenda visione della vulva della mia fidanzata avviluppare il superbo arnese del suo amante. Stefano non è stato l’unico amante di Sara da quando viviamo insieme. Quando andammo in ferie lo scorso luglio ella dopo poco stava andando in depressione. Si lamentava che le mancava il grosso membro del suo amante e che sebbene io facessi di tutto per farla godere con la mia lingua, non era soddisfatta. Non le bastava. La terza sera di vacanza eravamo a chiacchierare con un ragazzo tedesco in un bar. Egli era fortemente attratto da Sara e non perdeva occasione per toccarla o appoggiare il suo membro, che doveva essere già duro come si vedeva gonfiare il davanti dei suoi pantaloni leggeri, al sedere di lei mentre parlavamo. Sembrava che egli stesse scrutando fin dove lo lasciassi fare con la mia fidanzata. Dopo un’ora egli era permanentemente appoggiato con il suo membro alla coscia di Sara e delicatamente si strofinava contro mentre eravamo in piedi al bar. La musica era molto alta ed egli doveva parlare vicino all’orecchio per farsi sentire da lei. Io ero tagliato fuori dalla conversazione mentre loro scherzavano fra di loro. Sara andò alla toilette e quando tornò lui cinse con un braccio la vita di lei che era in piedi tra di noi. Chi ci vedeva sicuramente pensava che lui fosse il suo compagno e non io. Mentre chiacchieravano tra di loro lui la stringeva a se e un poco alla volta fece scivolare la sua mano sul sedere di lei accarezzandolo delicatamente. Sara indossava una minigonna pieghettata bianca di stoffa leggera ed un trasparente top bianco, visto che era una serata molto calda. Ben presto la sua mano si appoggiò sul sedere di lei stringendone una chiappa. Mi guardava mentre stringeva il sedere della mia fidanzata. Si rese conto che io non avrei protestato mentre lui toccava la mia ragazza, così che infilò una mano sotto la minigonna. La mini si sollevò sulle cosce ed io vidi la mano di lui che s’infilava dentro le mutande di lei. Almeno altri due uomini si accorsero di quello che stava succedendo. Uno dette di gomito all’altro indicando il nostro gruppo, fissando meravigliati la mano del tedesco che rovistava dentro le mutande della mia ragazza. Il nostro amico non era proprio delicato nei miei confronti nel far girare Sara verso di lui. La sua mano era ancora sotto la minigonna e sicuramente era arrivato a toccare la vulva. Ormai tutti potevano vedere quello che stava succedendo. Sara stava baciando lo straniero e il suo viso era diventato paonazzo, un sicuro segno che stava raggiungendo un orgasmo. Stava venendo lì nel bar in mezzo a tutta la gente. Sara si rese conto di essere in un luogo pubblico, smise di baciare il nostro amico. Lo prese per mano e lo trascinò precipitosamente fuori dal bar. Rimasi in piedi rivolto verso il bancone del bar con il pene duro per l’eccitazione che deformava il davanti dei miei pantaloni. Mentre sorseggiavo il mio drink immaginavo Sara che stava facendo l’amore con quel tedesco incontrato solo due ore prima. Ero indeciso se seguirli o meno. Optai per il no ed ordinai un altro drink. Inoltre ero troppo imbarazzato per camminare nel bar notando quando fosse evidente la mia eccitazione, per quanto piccolo fosse il mio pene. Fui sorpreso quando dopo circa un’ora Sara rientrò nel bar. I suoi occhi facevano capire chiaramente quanto fosse appagata. Sembrava beata. Ero sicuro di non essere l’unico a percepire la sua condizione. Mi baciò infilandomi la lingua nella bocca. Potei assaporare il gusto dello sperma del suo ultimo amante. Uscimmo poco dopo e quando fummo nella nostra camera non potei attendere ulteriormente e le sollevai la minigonna. Le misi una mano tra le gambe e la strofinai sulle sue mutandine inzuppate. Erano proprio fradice. Era evidente che non se le era neanche tolte per farsi scopare; lui aveva spostato di lato il fragile indumento e l’aveva penetrata con il suo pene. Ovviamente parte del suo sperma era fuoriuscito dentro le mutandine ed ora mi bagnava la mano. La feci distendere con le gambe aperte e portai la mia faccia tra le sue gambe. Le baciai le mutandine leccandone gli umori di cui era intrisa. La mia lingua s’insinuò sotto le mutande cercando e trovando la sua vulva. La feci entrare ed incominciai a succhiare. Il mio viso era tutto sporco dello sperma del suo amante tedesco. Poco dopo Sara mi allontanò da lei decisamente dicendomi che per quella notte ne aveva abbastanza. Mentre lei si preparava per la notte, mi masturbai ferocemente. Ella ebbe altri uomini successivamente. Succedeva tutte le volte che rimaneva lontano da Stefano anche per qualche giorno. Il mio pene non era mai in grado di soddisfarla. Posso capire che voi consideriate questo nostro rapporto non normale, ma sia io che Sara siamo felici così. Sara è pienamente soddisfatta sessualmente anche se questo non riesco a farlo io da solo. Io sono contento di farmi da parte e di lasciare che Stefano o qualcun altro, le faccia fare l’amore. Io trovo il mio piacere nel vederla tornare a casa da me, appagata sessualmente da un altro uomo, spesso con la vulva ancora piena di sperma, ma da me.
Aggiungi ai Preferiti