Eravamo a cena da Sara amica e collega di mia moglie Anna, la cena era stata piacevole e accompagnata da un paio di bottiglie di vino che piano piano avevano creato un’atmosfera piacevole e rilassata.Data la grande amicizia fra le due donne il discorso era finito sul sesso. Dapprima con considerazioni generiche per poi scendere sul terreno più personale. La cosa però si fece interessante quando Anna se ne uscì la sua consueta considerazione “Il fatto è” disse “che io sono un gay intrappolato in un corpo di donna”.Sara la guardò stupita “Sai ti confessò che anch’io mi sono sempre sentita così.””Non deve essere una cosa rara” continuò Anna “Sono sicura che come ci sono uomini vorrebbero essere donne lesbiche ci sono donne che vorrebbero essere gay. Io adoro i film gay, mi eccito da morire a vederli”.”Il problema sono gli uomini” si lamentò Sara “Hanno un sacco di complessi e resistenze riguardo alla loro analità, gli piace il nostro culo ma guai se sfiori il loro.”Io ascoltavo interessato e ridacchiavo alle occhiate indagatrici di Sara.”Sì sono una vera frana” concordò Anna “per fortuna che da quando ho conosciuto Marco le cose hanno cominciato ad andare per il verso giusto” e detto questo mi scoccò un bacio sulla guancia.”Sono proprio felice per te. Il mio attuale amante invece è un disastro se solo mi avvicino al suo buchetto si irrigidisce e si smonta. Ho avuto un solo uomo che mi ha reso felice” continuò Sara “abbiamo passato anni bellissimi, adorava farsi sodomizzare. Ho ancora una collezione di falli che usavamo insieme poi, a parte qualche raro amante occasionale, gli altri sono stati una gran delusione.””Vedi, cosa ti avevo detto” intervenni io “Devi tenermi stretto per non farmi scappare.””Non ci penso neppure a farti scappare” ammise Anna “Adoro giocare con il tuo culetto e adoro quando mi prendi come se fossi un uomo”.”Ragazzi non sapete quando vi invidio” ammise Sara.”Senti” chiese Anna incuriosita “cosa dicevi a proposito dei tuoi falli?””Vedi all’inizio come tutti solleticavo e penetravo Luca con il dito poi, lessi su una rivista che gli uomini hanno un punto molto sensibile, una specie di punto G che non si raggiunge con il dito, ci vuole qualcosa di più lungo” io ed Anna ascoltavamo interessati “ne parlai con Luca e lui fu subito entusiasta all’idea di provare. Effettivamente riuscimmo subito a trovarlo. Le nostre sedute di sesso divennero roventi, Luca eiaculava quantità incredibili di sperma quando gli solleticavo a dovere la zona in questione”.”Noi finora abbiamo usato solo le dita” confessai ” è piacevole, non c’è dubbio, ma quello che dici mi risulta nuovo.””Sai c’è molta ignoranza in materia. Se volete vi faccio vedere i miei strumenti di piacere”.”Stavo per chiedertelo io.” Notai che Anna aveva gli occhi lucidi segno evidente della sua eccitazione.Ci trasferimmo in camera da letto, Sara tirò fuori da un cassetto dell’armadio una busta di pelle e la poggiò sul letto. Ne uscirono fuori alcuni dildi di varia grandezza.”Questo” ci disse mostrandocene uno lungo una ventina di centimetri e largo un po’ più del mio dito medio “è quello con cui abbiamo cominciato.””Cominciato?” chiese Anna.”Sì, all’inizio abbiamo cominciato con questo poi, con l’uso, i muscoli si sono abituati e abbiamo usato dildi più grossi fino ad arrivare a questo” e ci mostrò un doppio dildo di rispettabili dimensioni. “Non sai che libidine si prova a sodomizzare un uomo con quest’affare infilato nella passera ti sembra di essere veramente un uomo.””Con tutta la mia buona volontà non credo che riuscirei a prendere un affare così grosso nel culo” dissi io soppesando il grosso dildo.”Capisco che può sembrare impossibile all’inizio ma i muscoli dell’ano sono come tutti i muscoli se li abitui piano piano e aumenti gradualmente la dimensione del dildo in un paio di mesi ti stupiresti di cosa saresti in grado di ricevere”.”Come dicevi che bisogna usarlo per raggiungere il punto sensibile?” intervenne Anna.”Ecco” cominciò Anna”non è tanto il movimento avanti indietro quello che conta ma, una volta infilato una buona metà devi spingere la punta verso il basso e usare un movimento circolatorio.””E come si fa a sapere quando raggiungi il punto?””Non ti preoccupare sarà lui a fartelo capire.”La cosa mi intrigava parecchio così ruppi gli indugi e dissi “Sentite ragazze invece di fare tutte queste chiacchiere che ne dite di fare una prova?””Ma Marco ti sembra una cosa da chiedere…” si vedeva però che anche lei non vedeva l’ora di mettere in pratica i consigli di Sara.”Non mi sembra che Sara si scandalizzi per così poco” ribattei “E poi quando ci ricapiterà l’occasione di avere a disposizione una maestra così esperta?””Ragazzi io sarei felicissima di aiutarvi con la mia esperienza e anzi, vi confesso, che ho passera bagnata all’idea.”Anna sorrise “Anche la mia è un po’ che lo è dai proviamo quest’affare”Mi si buttarono addosso e cominciammo a spogliarci Sara era affascinata dal mio culo e non smetteva di accarezzarlo. Io ero arrapatissimo e non vedevo l’ora di provare questa nuova esperienza.Con dolcezza Sara mi fece appoggiare alla testata del letto poi cominciò a strofinarmi la punta del dildo sul buchetto, lentamente lo fece entrare e quando ne ebbe infilato un bel pezzo passò ad Anna il comando delle operazioni.”Infila lentamente ” le disse “Ti dirà lui quando fermarsi”La penetrazione era piacevole i muscoli si rilassavano al passaggio del dildo poi, ad un certo punto, sentii fitte di piacere arrivare direttamente dal mio culo alla punta dell’uccello che cominciò a perdere un po’ del suo turgore.”Ecco dissi è questo il punto”.”Bene ” disse Sara “ora spingi lentamente la punta del dildo verso il basso”. Un brivido mi attraversò la schiena, mi inarcai di colpo mugolando.”Così ora muovilo i senso circolare”.Mentre Anna eseguiva Sara mi baciò sulla bocca poi afferrò il mio uccello e con delicate strizzatine facilitò la fuoriuscita di liquido preseminale e sperma.”Ecco ” disse ad un certo punto “sta per venire”Lunghi fiotti di sperma bollente le riempirono la mano che portò prima alla sua bocca poi a quella di Anna.Lentamente il dildo uscì dal culo e io mi girai a ringraziare le due donne che mi avevano fatto scoprire un mondo nuovo.Infilai la mano fra le cosce di Anna e la portai velocemente all’orgasmo Sara, invece la sdraiai sul letto, le aprii le gambe e le leccai la figa per dimostrarle tutta la mia riconoscenza.Una volta a casa ero ancora così eccitato che non detti ad Anna il tempo di spogliarsi le tolsi la gonna e gli slip e la sodomizzai lì in corridoio.Dopo pochi giorni Anna tornò a casa raggiante con pacchetto sotto il braccio. Non ci fu bisogno di chiedere spiegazioni. Quella sera fu lei a sodomizzare me.Non era passato molto tempo quando Anna decise, di sua iniziativa di usare il dildo più grosso e, devo dire in tutta sincerità che l’aumentata dimensione mi regalò un orgasmo travolgente.Arrivammo così al momento di usare il doppio dildo. Quella sera eravamo tutti e due emozionati. Nudi sul letto ce lo passavamo l’uno a l’altro scambiandoci occhiate febbricitanti.Fu io a rompere gli indugi, le aprii le gambe e iniziai a farglielo scivolare dentro, quando ebbi finito Anna andò a rimirarsi allo specchio. Era decisamente soddisfatta del risultato.Venne verso di me e scivolò alle mie spalle mi posizionai per riceverla.Sentivo la punta premere sul mio sfintere trattenni il respiro e il grosso fallo iniziò a farsi strada dentro di me.Non finiva mai di scivolare dentro si fermò, girai la testa e guardai Anna negli occhi.”Dai ” le dissi “scopami”.
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