Ero sempre stato attratto per natura da cio’ che non era uguale a me, “la curiosita’ e’ il motore della vita”, era sempre stato il mio motto. E cosi avevo agito in tutti i campi, ovviamente anche in campo sentimentale. Cosi per caso cominciai, dopo aver visionato alcuni film porno con lesbiche, a considerare anche l’aspetto omo-sex del problema.E quando uno pensa gli vengono delle domande e cerca le inevitabili risposte.Perche’ una persona e’ attratta da un altro essere vivente del proprio sesso? Sicuramente non lo fa’ apposta. E’ un istinto o una malattia, o peggio una perversione?Se fosse il primo, in quanto tale non sarebbe sottoposto alle regole della ragione. Le altre ipotesi suonavano solo come convenzioni o stereotipi della societa’ benpensante (o bacchettona!!!).Eppoi i “froci” o “culattoni” erano proprio tutti come li si dipingeva? Dei trans effeminati, privi di qualsiasi connotato maschile?Ero titubante al riguardo e con l’andare del tempo mi convinsi che ognuno di noi sia sostanzialmente composto da due persone, femmina e uomo insieme. Durante la procreazione il feto ha entrambi gli organi sessuali, poi un gene ne decide il sesso ma siamo un mix di entrambi i sessi.Sono sempre stato una persona sensibile, ma non avevo mai capito perche’ in certe occasioni fossi attratto da un uomo. Semplicemente non ci avevo mai pensato, come se il condizionamento di questa societa’ mi avesse impedito di ascoltare i miei istinti. Eppure era cosi, ci pensai e analizzai tutti i miei comportamenti sotto la lente di questa nuova consapevolezza. Quando ero piccolo era il ragazzo forte del gruppo, il dominatore che attraeva la mia attenzione, ma non era un istinto sessuale, più un bisogno di appartenenza ad una banda, il bisogno di protezione.Poi con l’andare del tempo era il rispetto e l’invidia per l’audacia e la forza del compagno di rugby.In seguito la profonda amicizia per qualche compagno di scuola. Poi il cameratismo a militare, ma nulla di tutto cio’ era mai stato legato alla sfera sessuale. Gli uomini non mi eccitavano le donne invece eccome.Mi erano sempre piaciute e mi sono tolto con loro delle belle soddisfazioni, ma il fatto che nel mondo esista questa sorta di omo-fobia verso i “diversi” mi incuriosi’ oltremodo.Negli incontri amorosi con le donne non mi tiravo indietro se durante un pompino lei aveva l’ardire di toccarmi il sedere, sfiorandomi con un dito il buchino nascosto,anzi mi mettevo piu’ comodo per facilitarle il compito.Non mi sono mai sentito gay o meno uomo per questo anzi mi piaceva moltissimo.Se poi la ragazza si spingeva oltre e mi metteva un dito dentro la sborrata arrivava imperiosa e spontanea.Tanto era alto il mio tasso di omologazione con i principi della societa’ che arrivai persino a sposarmi ed ad avere un figlio con questa donna.Quando poi il matrimonio fini’ a rotoli non imputai il fallimento al lato sessuale che era sempre andato a meraviglia con mia moglie. Eravammo solo incompatibili dal punto di vista caratteriale, tutto qui.Un bel giorno pero’ decisi di approfondire questo tarlo che mi rodeva la mente e cominciai a frequentare le chat. Sulle prime non fu’ un esperienza molto piacevole, i piu’ erano dei semplici perditempo, trans o coppie gay di consumata esperienza. Non facevano al caso mio, avevo bisogno di qualcosa di particolare per effettuare il salto di sponda. Fu’ cosi per caso che incontrai su una chat una coppia normale, con lui bisex che cercava un singolo come me, disposto a tutto, a soddisfare sia lei che lui e cosi risposi. Diciamo che la mia curiosita’ latente era emersa all’improvviso e avevo voglia di provare sensazioni nuove.Nel primo incontro, fatto solo per conoscersi, potei ammirare lei, una superba stangona mora e lui un perfetto esempio di macho latino, tanto per dire che non tutti i bisex o gay devono per forza essere effemminati. Misi subito in chiaro che per quanto riguardava lei non c’erano problemi ma che per lui, essendo la prima volta, non sapevo come sarebbe andata a finire. Non ero mai stato con un uomo, per cui non sapevo se la questione mi sarebbe piaciuta e non volevo assolutamente che la cosa creasse problemi. Lui mi disse che non c’erano paranoie al riguardo e che tutto si sarebbe svolto senza drammi o forzature.Fu’ cosi che fissammo un incontro a casa loro per la settimana successiva. Nel frattempo io non feci che pensare a quello che avrei fatto o provato, ebbi sogni notturni con visioni che mi facevano svegliare tutto sudato ed eccitato allo stesso tempo, insomma ero impaziente come una scolaretta al suo primo appuntamento.Il giorno del nostro primo incontro mi feci una doccia (ho sempre odiato la sporcizia) e vestitomi al meglio arrivai a casa delle coppia in perfetto orario.Entrai e fu’ lui ad accogliermi al cancello di una splendida villa, vestito di un semplice completo cachi (eravamo in estate dopotutto). Mi ricordo ancora quella scena, aveva un sorriso smagliante e mi abbraccio’ come si fa’ con un vecchio amico.”Son contento che tu sia arrivato, vieni ti faccio vedere la casa, mentre Sonia finisce di preparare il pranzo”, cosi mi disse accompagnandomi nella visita della magnifica residenza, una villa davvero fenomenale, posta su una collina che dominava il lago Maggiore.Era un uomo facoltoso e se la passava decisamente bene, ma sapendo dei miei timori non fece nulla per mettermi a disagio, che so, toccatine o battutaccie (che a dire il vero mi ero solo immaginato io nelle mie fantasticherie).Sonia ci chiamo poco piu’ tardi mentre era intento a farmi vedere la sua moto nel garage.Lei era abbigliata alla stessa maniera del marito, fresca e spigliata con un miniabito che copriva veramente poco il suo magnifico corpo.Il pranzo si scaldo’ dopo qualche bicchiere di vino (qualche, diciamo che bevemmo di gusto un ottimo vino di cui adesso non ricordo il nome…….) quando entrambi i padroni di casa allungarono un piede per saggiare la consistenza dei miei attributi.Di loro sono sempre andato fiero, cosi come del mio corpo, allenato da anni di sport e curato sotto ogni punto di vista.I loro piedi mi stimolarono a tal punto che dopo pochissimo l’uccello urlava per venir fuori dagli ormai scomodi boxer.Fu cosi che in un battibaleno i due si spogliarono e rimasero nudi. Lei aveva un fisico scultoreo, da frequentatrice di palestra, seni perfetti e sodi, ventre piatto e culetto alto e marmoreo.Lui non era da meno, sembravano divi di Baywatch, abbronzato e con gia’ una perfetta erezione in bella vista.Si avvicinarono sorridenti e presero a spogliarmi delicatamente. Quando fui nudo mi stesero sul divano e cominciarono un bocchino di comune accordo poi mi proposero un giochetto.Mi bendarono e mi chiesero di indovinare chi mi stesse sbocchinando, se sbagliavo c’era una penitenza. Loro non mi avrebbero toccato con le mani, perche’ cosi sarebbe stato piu’ facile indovinare.Cosi presero a spompinarmi senza pieta’, non ci crederete ma non ne azzeccai una. Infatti se si fossero alternati almeno avrei capito, o se lui avesse portato la barba (invece era totalmente depilato). Cosi quando “qualcuno/a” mi regalo’ un ingoio da urlo (il mio), appena mi tolsero la benda vidi lui che sorrideva tutto entusiasta con ancora il mio pisello in bocca, che si andava ammosciando. Me lo puli’ perfettamente da ogni traccia di piacere cosi come avrebbe fatto la piu’ navigata delle troie e una volta finito disse con noncuranza:” Adesso devi pagare pegno, a me e alla mia signora, visto che non hai azzeccato chi di noi due era al lavoro neanche una volta su dieci”, disse avvicinandomi e incominciando a baciarmi. Potei sentire quindi dalle sue labbra l’odore del mio seme.La sua lingua era calda ed esperta e nonostante fosse la prima volta che baciavo un uomo la cosa non mi mise per niente a disagio. La riprova fu’ che il mio sesso si eresse nuovamente, come se il pompino di pochi minuti prima non fosse nemmeno esistito.”Bene la mia punizione l’hai superata, e come inizio direi che non c’e’ male, non ti sei sdegnato di assaggiare il tuo sperma dalle mie labbra, quindi adesso tocca a lei” mi disse indicando la sensuale Sonia.Ci spostammo per l’occasione in un’immensa vasca per idromassaggio, di quelle che si vedono nei film americani, a livello del pavimento e grande come una piccola piscina di forma rotonda.Ci immergemmo tutti e tre e quando si ebbe finito do acclimatarci si avvicino’ Sonia con un sorrisino beffardo:” visto che devi fare penitenza ho pensato che dovresti incominciare a leccarmi un po’ il culo, cosi lo preparerai all’introduzione dell’arnese di mio marito”.Si mise a pecorina sull’orlo della vasca spingendo indietro le reni per invitarmi a cominciare. La sua fica emanava un profumo afrodisiaco e l’assenza di peli agevolava il lavoro di lingua su tutte le pieghe di quel sesso infuocato.Poi con calma passai a lambire il buchetto grinzoso, stendendo con cura le pieghette e assaporando il diverso sapore di quell’anfratto, molto piu’ deciso del precedente.Vidi Sonia che godeva di quel trattamento e quando le misi le dita a forbice, una in fica e l’altra in culo, per slargarla un poco, emise un lamento di piacere, come un gemito trattenuto a lungo.”Bene mi sento soddisfatta, adesso devi preparare il mio maritino” disse rivolgendo lo sguardo verso lui che aveva gustato la scena appoggiato al bordo della vasca, menandosi distrattamente il sesso. Questi spuntava appena dal pelo dell’acqua, cosi mi venne spontaneamente un’idea. Feci finta di fare uno squalo affamato, mimando goffamente una nuotata e appena giunto a tiro spalancai la mascella buttandomi a capofitto verso il mio primo pompino.Appena ebbi il suo mostruoso arnese nella mia bocca ebbi un tale fremito alla zona genitale che pensai che tutto il sangue fosse affluito improvvisamente li’ facendomi scoppiare come un palloncino gonfiato male.Che sensazione meravigliosa, sentire quel pezzo di carne che non aveva nulla da invidiare al mio, saggiarne la consistenza con le labbra, vellicarlo con la lingua, sentirne gli spasmi e le contrazioni come se fosse animato di vita propria, poterne apprezzare il forte odore muschiato, l’odore dell’uomo virile!!!Luca apprezzo’ molto il mio lavoro e mi incito’ delicatamente prendendomi per la testa e pilotando il ritmo del pompino e sussurandomi “ehi ma sei sicuro di essere alla prima esperienza, succhi in maniera divina”. Sfilandolo per un attimo dalla mia bocca risposi gioviale:” vuol dire che ci saro’ portato, non credi?”Cosi raddoppiai gli sforzi leccandogli tutta l’asta, a partire dal glande, giu’ per il frenulo e poi sulla nervatura sottostante, traendo piacere nel seguire tutte le minuscole vene in rilievo. Gli feci un servizietto coi fiocchi leccando anche le palle, spingendomi fino a lambirgli l’ano con veloci tocchi di lingua. Dalla sua faccia potei apprezzare che il mio impegno era ben ripagato, nonostante fossi un novizio. E il viso non era l’unico indizio del suo reale appagamento, mentre leccavo potevo sentire distintamente il sapore delle prime goccie di piacere che uscivano dalla sua nerchia vigorosa. Poi, quando ebbe il sesso bello lucido e levigato mi fece smettere mi accarezzo’ il sesso turgido, e per scherzo mi massaggio’ un poco l’ano dicendo “eh caro mio mi sa che oggi perderai la verginita’……” poi disse a Sonia di montarmi a smorzacandela, rimanendo io in acqua con lei sopra. Cosi lui pote’ finalmente sfondargli il culo col suo maglio possente.Fu’ un momento molto intimo, con i sensi moltiplicati a mille dall’adrenalina, sentivo distintamente come in un film, come se in pratica io non fossi li, i gemiti sommessi di lei, completamente aperta e piena di carne pulsante, e il pene di lui che sfregava sul mio diviso da un sottile membrana di carne.Mentre mordicchiavo i seni di Sonia, sentii le ondate dell’orgasmo che montavano in lei, poco dopo si irrigidi’ e gemette a lungo in preda al piacere mentre finivamo di colpirla con i nostri cazzi.Luca si sfilo da lei ma non era ancora venuto cosi si diresse verso la mia bocca che con pochi e delicati colpi lo fece venire con un urlo rauco, ingoiai il suo seme con naturalezza senza che mi facesse schifo, mentre mi accarezzava i capelli con fare gentile.Avevo voglia di venire, visto che dopo la magnifica pompa, non avevo piu’ goduto mi girai verso Sonia, che in fase post-orgasmo, mi sembrava un po’ tramortita, e glielo scaraventai senza troppi fronzoli nel culo.Sonia si rianimo’ e comincio’ di nuovo a gemere, finche’ la portai ad un nuovo ed imperioso orgasmo, svuotandomi nei suoi intestini.Uscimmo in piscina per rinfrescarci un attimo e per farci due bracciate, mentre Sonia preparava un aperitivo.L’alcool della bevanda fresca mi ritempro’ un pochino e mi ricordo’ la promessa sulla mia verginita’. Avevo voglia di farmi sfondare il culo a tal punto che quando Luca si avvicino’ e mi sfioro’ di nuovo l’ano con un dito d’istinto inarcai il culo per agevolargli il compito.Cosi Luca propose un trenino preparatorio. Sonia si distese di schiena su un lettino, con un cuscino sotto le reni, in modo da facilitarmi l’esplorazione delle sue parti basse.Aveva tutto l’ano arrossato dai nostri assalti e la poveretta reclamava un po’ di lingua per alleviare quel bruciore.Cosi mi misi davanti a lei, a pecorina, per leccare l’ano dolorante con la passione di una crocerossina. Dietro di me Luca comincio’ a leccarmi a sua volta il sedere, massaggiandomi nel contempo il cazzo e le palle. Ogni tanto mi ficcava dentro tutta la lingua a mo’ di cazzo, ritraendola metteva un dito e lo faceva roteare per allargarmi bene il mio buchetto. In realta’ avevo provato a ficcarci dentro qualcosa, e con soddisfazione.Avevo usato quella settimana in preparazione di questo evento, il vibratore che avevo preso per la mia ex-moglie e devo dire che mi era piaciuto tantissimo.Ma un conto era un vibratore e un altro era un vero cazzo, e che cazzo aggiungerei!!!Poi mentre Sonia di contorceva nuovamente per i colpi della mia lingua, Luca prese un gel lubrificante e con quello mi spalmo tutto il buco e anche l’uccello provocandomi intensi brividi di piacere. Sonia aveva raggiunto il suo ennesimo orgasmo e mi suggeri’ di leccare ancora un poco l’uccello di Luca, che era eccitato come uno stallone.Nonostante l’orgasmo di mezzora prima era tutto teso e violaceo con una goccia di piacere che gia’ imperlava la cappella infuocata, cosi leccai via con fare malizioso il segno evidente del suo stato di infoiamento e lo spompinai coscienziosamente per la seconda volta.La moglie non era stata con le mani in mano e nello stesso momento mi ficco’ ben 3 dita a cuneo nel culo, avendo l’effetto di procurarmi solo delle fitte di piacere che si ripercossero sul mio uccello congestionato.”Adesso e’ pronto Sonia, aiutalo a sdraiarsi di schiena come eri tu prima” disse uscendo lucido dalla mia bocca che si rattristo’ al momento di essere lasciata cosi “vuota”.Mi sdraiai e Sonia mi aiuto’ a tenere le gambe aperte prima e ad allargarmi personalmente le chiappe con le sue belle mani affusolate.Ebbi un solo moto istintivo di paura quando l’enorme cappella si appoggio’ al mio ano indifeso, ma Luca fu’ speciale e con un sorriso mi disse che potevo ripensarci, per tutta risposta mossi per quanto possibile, il culo nella sua direzione per obbligarlo a porre fine all’attesa.Spinse cosi delicatamente che non mi accorsi dell’introduzione della cappella finche’ non me lo disse la moglie” bravo bravo… cosi…. e’ entrata, non stringere il muscolo e vedrai che andra’ tutto bene”.Il gel faceva il suo lavoro magnificamente e potei sentire solo una piacevole sensazione di “pieno” quando il cazzo arrivo’ a fondo corsa.Attese un po’ per permettere al mio intestino di abituarsi all’intruso poi facendomi un cenno d’intesa, per avere la mia approvazione, prese a muoversi con fermezza, strappandomi gemiti di godimento.Sonia aveva preso nel contempo a leccare l’arnese di suo marito che entrava ed usciva dal mio culo, leccandomi anche le palle e tutta la zona intorno al perineo.Non avevo mai goduto cosi tanto, era forse questo che mi mancava?Luca, capito che non avrebbe retto molto, incito’ Sonia a prendermelo in bocca e a farmi venire.Si attacco’ al mio affare pompando come un’ossessa, mentre il marito menava fendenti ormai scomposti dall’imminente orgasmo. Appena cominciai a scaricarmi nella bocca della donna le contrazioni del mio ano fecero oltrepassare a Luca la soglia del non ritorno e anche lui esplose con potenti zaffate di seme che andarono a calmare solo in parte i miei spasmi di piacere.Luca attese un attimo che si calmasse la foga, attendendo di sgonfiarsi un poco, cosi da non farmi male. Nonostante questo il suo cazzo usci facendo un flop dal mio martoriato culo, rimasto un po’ slargato e aperto per la scopata incredibile, procurandomi un po’ di male.Per qualche minuto rimasi in quella posizione con l’aria fresca che lambiva il mio ano, che a poco a poco andava richiudendosi.Stavo per addormentarmi quando senti delle dita delicate mettere un po’ di crema per alleviare l’inevitabile bruciore.Dormii da loro quella notte anche perche’ ero talmente spossato che non me la sentivo di guidare.La mattina dopo li salutai come si farebbe veramente con degli amici e ripartii per casa.Come e’ andata a finire?A distanza di anni vedo ancora quella coppia, ogni tanto ci vado a trovarli e finalmente, lo posso dire ho capito la mia sessualita’. E forse proprio grazie a loro. E’ per questo che nutro per Sonia e Luca una specie di venerazione, o di amore se preferite, che va ben al di la’ della semplice amicizia tra esseri adulti. Se non fosse stato per loro adesso vagherei ancora alla ricerca della mia meta’ di mela. Sarebbe bastata una “prima volta” con gente rozza e non capace come Luca, che forse non sarei quello che sono oggi.Ho ancora occasionalmente rapporti con le donne, non le butto via di certo, ma vivo con un ragazzo come me, che ama la vita e non fa’ distinzioni tra le persone in base ai loro gusti sessuali.Insomma sono felice.
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