Una vecchia fiamma mi ricontattò telefonicamente dopo più di 12 anni dall’ultima volta che ci eravamo visti. Era un po’ timida al telefono, non ci eravamo lasciati da buoni amici e non sapeva quale sarebbe stata la mia reazione risentendola. In realtà io fui entusiasta della sua chiamata e mi misi d’accordo per incontrarci una sera e chiacchierare un po’ su quanto successo negli ultimi anni.Ero curiosissimo di rivederla, aveva delle caratteristiche fisiche e comportamentali che hai tempi mi intrigavano moltissimo. Un metro e sessanta circa, uno sguardo malizioso con occhioni verdi e nocciola, un bel seno ed un sedere “in fuori” (dato da una particolare conformazione della spina dorsale) che lo rendeva davvero appetibile. Ma la cosa che ai tempi più mi intrigava era quel suo atteggiamento un po’ da “bambina” e la sua tendenza ad imbronciarsi che mi faceva venire voglia di “mangiarla”.Ai tempi aveva 17 anni e io ne avevo 18, siamo stati insieme per un po’ poi la storia finì.Quella sera ero pronto ad aspettarmi di tutto, cercavo di cacciare via l’ultima bellissima immagine di lei, non volevo restare deluso ma sapevo tuttavia che in 12 anni si cambia ed oramai lei era sulla soglia dei 30, non potevo certo aspettarmi una diciassettenne, e in più lei cosa avrebbe detto di me?Ci incontrammo nelle vicinanze di un locale rivederla fu fantastico, era davvero ancora una bella ragazza, aveva solo 4-5 chili di troppo, ma per il resto non aveva perso per nulla la sua bellezza. Ci sedemmo nel locale e bevemmo qualcosa. Le dissi quanto bella fosse, ma lei non mi prendeva sul serio, poi scoprii che si vergognava un po’ per quel sovrappeso, (che per me tra l’altro non le stonava per nulla).Mi disse che l’unica cosa che era cambiata in me era che adesso avevo i capelli corti mentre 12 anni prima gli avevo lunghi fino alle spalle. Dissi che apprezzavo la bugia e che comunque ero contento del fatto di averli ancora tutti in testa i capelli!Ci divertimmo quella sera, lei aveva ancora quel delizioso atteggiamento da “ragazzina”, non stonava per nulla, si era adattato all’età ma era rimasto estremamente stimolante e la desiderai molto…la salutai con un azzardato bacio sulle labbra, lo ricambiò e capii che era un “sì”.Ci rivedemmo qualche giorno dopo e finimmo in un’hotel, lei era davvero messa “da gara” (per usare un termine tipicamente maschile) calze autoreggenti nere, corpetto di pizzo nero tanga nero ed uno sguardo tutt’altro che da bambina…Facemmo sesso e fu molto bello per entrambi, poi facemmo una pausa, io mi sedetti sul bordo del letto e la feci sedere sulle mie gambe, chiacchierammo un po’ e poi lei cominciò ad accusarmi di essere cattivo perchè non volevo diventare ufficialmente il suo amante (questa faccenda da spiegare è un po’ lunga, quindi la taglio dal racconto) fatto sta che cominciò, un po’ per gioco un po’ sul serio, a fare i capricci e darmi degli schiaffetti sul petto… ad un certo punto, senza neanche avere il tempo di pensarlo ed in modo completamente spontaneamente la presi e la girai sulle mie ginocchia, e gli diedi una sculacciata su quel delizioso culetto “hai ma che fai?” Mi disse sorpresa, gliene diedi ancora un paio dicendogli che si stava comportando come una bambina capricciosa, si cominciò a dimenare sulle mie ginocchia… ma non cercò di rialzarsi (cosa che poteva fare benissimo, visto che non la stavo bloccando) il suo sembrava quasi uno strusciarsi… un’invito non dichiarato… tra un urletto e l’altro mi diceva di smettere, pur non facendo nulla di serio per togliersi dalla situazione. Qualcosa di estremamente erotico scattò… così incominciai ad alternare leggere sculacciate a palpate profonde che mi rivelarono che la mia porcellina si era eccitata… le diedi ancora alcune sculacciate e poi iniziai a maturbarla… la rifeci sedere sulle ginocchia e le dissi sempre mentre la masturbavo di smettere di fare la ragazzina. Mi mise il muso ma già il suo respiro si era fatto affannoso per il godimento…. mi disse che ero stato cattivo e le avevo fatto male, e nel contempo aveva preso a muoversi per agevolare il movimento delle mie dita dentro la sua fighetta bagnata… (quando le donne hanno voglia di giocare possono prendere un’uomo e farlo davvero a pezzi! )A quel punto ero oramai calato nella parte e le dissi che non volevo farle male ma che non doveva fare i capricci, l’accarezzai lungamente sulle guance, poi le passavo il dito sulle labbra mentre lei ansimava sempre di più… alla fine venne con due dita nella fighetta e due dita in bocca…Se avessi voluto programmare quella situazione non ci sarei mai potuto riuscire, è stata una esperienza erotica fantastica e spontanea, il sesso è stato il massimo, ma lo “stuzzichio” provocato dalla situazione e dalle sculacciate, ha reso il rapporto molto più “piccante” e divertente.
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