Dovevo raggiungere la mia ragazza al mare dai suoi, era un caldo pomeriggio di un venerdì di Luglio; Insieme a me c’erano pure due amiche della mia ragazza, E. e T., anche loro avrebbero passato il week-end al mare con noi. Si erano fatte ormai le 20.30 e mancava ancora circa un’ora per arrivare alla meta, ci fermammo in una pizzeria di un piccolo paese per tamponare I tremendi richiami della fame, e non solo forse…… La cena scivolò via tra una risata ed un bicchiere di buon vino bianco, troppo forse!!; Risaliti in macchina, gli argomenti di discussione Si erano fatti sempre più spinti, parlavamo delle nostre fantasie sessuali, che, guarda caso, erano le solite, ho meglio …..la solita…… una passionale “scopata” a tre!!! Vedevo gli occhi di E. e T. illuminarsi in un modo del tutto nuovo, la mia eccitazione iniziava a salire vorticosamente… non solo quella!!!!, infatti dai miei pantaloni si iniziava a vedere un rigonfio strano, cosa che mi metteva in enorme imbarazzo, se ne sarebbero accorte! Fatte alcune decine di chilometri, le due amiche mi dissero che avevano bisogno urgente di fare pipì, imboccai quindi la prima stradina un po’ nascosta per accontentarle. Ma la sorpresa non tardò ad arrivare, non appena la macchina si fermò, le due, al momento di scendere, si esibirono in un bacio davvero sensuale ed eccitantissimo; potete immaginare la mia condizione, sentivo le mutande scoppiarmi.. e loro se ne erano accorte benissimo, tanto che E. si sedè sul sedile davanti, e in un attimo tirò fuori la mia asta ormai impazzita, ed in un secondo la fece sparire dentro la bocca, iniziò a farmi un pompino da vera professionista, alternava lubrificazioni con la saliva ad ingoiate prima rapidissime, poi sempre più lente; T. invidiosa di non partecipare al gioco, iniziò a masturbarsi in maniera folle, i gemiti si sentivano a qualche decina di metri, ma anche lei di li a poco ebbe l’onore di gustare “l’asta dei desideri”; T., si vedeva che era meno esperta di E., ma anche lei riuscì a togliermi dei gemiti spaventosi, arrivai quasi sul punto di esplodere, T. se ne accorse, staccò la bocca, iniziò a muovere su e giù la mia asta, mostrando un glande grosso e ben umido, pronto per offrire tutto il suo succo, le due, non aspettavano altro, erano li pronte ad accoglierlo tutto; Non appena il primo schizzo uscì le due si avvicinarono ben bene con la faccia e lo accolsero tutto, E. non appena finii di cacciare il mio succo, sia avventò sulla mia verga e la ripulì ben bene, era di nuovo pronta per l’uso. Adagiai T. sul cofano della macchina, e in un attimo la penetrai nella sua vagina, a ritmi indiavolati, i gemiti di entrambi erano davvero rumorosi, qualcuno ci poteva sentire, ma il tutto non faceva altro che eccitarci ancora di più; E. guardava la scena con gli occhi iniettati di sesso, masturbandosi e penetrandosi prima con uno, poi con due ed infine con tre dita! Iniziai a sentire gli umori di T. scendere come cascate, aumentai il ritmo di spinta, ed ella arrivò con un urlo pazzesco, era sul cofano della macchina priva di forze… toccava ad E.; Non appena accennai a guardarla, ormai in preda all’eccitazione più perversa, E. si stese a pancia in giù, sul cofano, ormai diventato il protagonista assoluto della serata, e volle che la penetrassi analmente; Le lubrificai il fiorellino con un po’ di saliva, infilai prima uno e poi due dita, per allargarglielo un po’, dopo poco passai all’azione, infilai pian piano il glande, poi con un colpo secco infilai gran parte della mia asta, le tirò un urlo di dolore, non grandissimo a dir la verità, si vedeva che era un culetto già allenato; Gli urli si trasformarono in gemiti, e la mia asta entrò del tutto e pompava a ritmi sempre più veloci. E. iniziò a venire di continuo, ma sembrava che il tutto non gli bastasse, gli penetrai la vagina con tre dita, ormai il cofano era un lago di umori, T. guardava il tutto senza avere la forza di partecipare, era sfinita, arrivai dentro di lei scaldandola, semmai ce ne fosse stato bisogno, con tutto il mio succo, E. si girò, prese in bocca la mia verga e la ripulì nuovamente come un’artista, con un sorriso davvero malizioso rimontò in macchina come nulla fosse successo. Ripartimmo, ormai mancava circa mezzora ad arrivare, nessuno dei tre aprì più bocca. Arrivati salutai la mia ragazza, i genitori e dopo qualche minuto di conversazione detti la buona notte a tutti e andai a dormire, ero stanchissimo… chissà perché!!! Dopo quella serata in macchina con E. e T. non aspetto altro che andare con le MIE amiche a fare il week-end al mare dalla mia ragazza!
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