Livia e Carlo sono due fratelli gemelli, da due mesi hanno compiuto 18 anni, ormai si sentono adulti in tutti i sensi, da 3 anni vivono soli senza la tata, hanno la donna che le la mattina viene e riordina il grande appartamento, e per il resto provvedono da soli, il padre grosso dirigente di azienda, e quasi sempre fuori in giro per il mondo, la loro madre ormai sono sette anni che l’anno persa, e la loro vita è per lo studio devono andare avanti per un posto di prestigio nella società, quello che da sempre le dice il loro padre, loro due fin dallo sviluppo si sono divertiti a toccarsi e provare il piacere uno con l’altra, ma il sesso vero e proprio quello carnale non lo hanno mai fatto, è la sera che Carlo le lecca la fica, e poi tocca a Livia succhiarle il cazzo, e spesso lo ripetono anche il giorno, ormai è quasi una sfida a chi fa godere di più l’altro, non hanno mai avuto storie con persone del sesso opposto, loro sono sufficienti a se stessi, Livia studia il pianoforte da sette anni, e come Carlo che studia il violino sono vicini al diploma, ma mentre Livia la professoressa le viene in casa, Carlo deve andare lui dal suo professore. Era di Giovedì mattina e Carlo era andato come al solito a studiare il violino, alle dieci avevano suonato alla porta ,Livia si accertava chi potesse essere e poi apriva, quello che si presentava era un ragazzo con la tuta, infatti Livia lo aspettava, doveva controllare l’impianto e l’antenna della televisione che non andavano, lui si presentava subito dicendole , ciao mi chiamo Sergio, ma lo sai che sei veramente carina? Livia arrossendo le rispondeva grazie, anche tu lo sei, ma credo che tu sia venuto per l’antenna e non per farmi i complimenti o sbaglio? infatti Sergio era veramente un bel ragazzo, moro con due occhi verdi grandissimi, le ciglia degli occhi molto lunghe, ed un sorriso beffardo che le dava l’apparenza della simpatica canaglia, e poi aveva la tuta, ma il fisico possente e ben piantato forse frutto di anni di palestra, le davano il tocco finale del bellissimo veramente, lui si metteva subito all’opera e iniziava a smontare la prima presa della televisione, e mentre era chinato a lavorare diceva a Livia, ma non me lo chiedi se voglio bere un caffè? anzi non chiedermelo, lo fai e me lo porti, per favore,diceva sottolineando con la voce l’ultima parola, Livia si dirigeva ridendo in cucina per preparare il caffè per Sergio, le veniva da ridere per la sfrontatezza e la sicurezza di questo ragazzo, ma ci passava sopra anche perché lo vedeva e lo era, veramente bello, poco dopo si presentava al cospetto di Sergio con un vassoio e due tazze fumanti di caffè, e le diceva quante zollette ci voi? Sergio si girava e poi ridendo le diceva, ha si non lo ricordavo che voi signori non usate lo zucchero sciolto, ma avete le zollette, Livia preferiva non rispondere a questo zotico che aveva in casa, ma si limitava a bere il suo caffè osservandolo in silenzio, poi lui si alzava e le chiedeva, mi fai vedere dove dormi, devo controllare anche li, come in tutta la casa, almeno dove avete un televisore, a Livia quella richiesta la metteva di buon umore, e dicendole ti faccio strada si dirigeva nella sua camera da letto, ma nell’entrare insieme nella camera, la stretta porta li aveva avvicinati moltissimo, si erano trovati con i visi molto vicini, Sergio non perdeva l’occasione e le dava un leggero bacio sulle labbra, Livia era diventata di brace, per un attimo quella cosa l’aveva sconvolta, ma la sua fica ragionava differentemente, si era bagnata senza sapere il perché, e la stretta allo stomaco lo confermava che quel leggerissimo bacio le era piaciuto, ma Sergio come se nulla fosse accaduto, si chinava sulla presa della televisione e iniziava a smontarla, e poi rivolgendosi a Livia le diceva, ma lo sai che hai un sapore dolcissimo sulle labbra? ma usi qualche cosa che è dolce? o così è proprio la tua bocca? Livia continuava ad essere sconvolta, e non rispondeva, ma i brividi continuavano a correrle per tutto il corpo, controllata la presa anche Sergio si rialzava e ritornava verso Livia, ma lei rimaneva ferma senza il coraggio di muoversi, e Sergio arrivatole vicino chinava il viso verso di lei e le ridava un bacio sulla bocca, ma questa volta non si staccava anzi, con la lingua le forzava le labbra e le entrava dentro la bocca, era un bacio sensuale e dolcissimo, e Livia decideva di sentire con la sua quella di Sergio, l’intreccio fra le loro lingue era una lotta senza quartiere, Livia avvertiva che la sua fica ormai era diventata una fontana, non riusciva a resistere a questo ragazzo bellissimo e così audace nei suoi confronti, Sergio l’aveva stretta a se e le faceva sentire la sua erezione, a quel punto Livia aveva ceduto su tutta la linea, ormai era solo uno oggetto nelle sue braccia, poi le mani di Sergio le avevano preso le chiappe e la spingevano ancora di più verso di lui, infine con una mano le aveva prima saggiato i seni, e poi era scivolato velocemente in mezzo alle sue gambe conquistando la fica, chiaramente la trovava zuppa di umori, allora presa in braccio Livia la portava sul suo letto e iniziava a leccarle la fica come un pazzo, le aveva scansato gli slip e si era impadronito immediatamente del clitoride, lo stava lappando in un modo che Livia non aveva mai provato, infatti sborrava in continuazione sotto i colpi di quella lingua indiavolata, e mentre lei godeva sempre di più, Sergio le aveva messo un dito nel culo, quella cosa a Livia l’aveva eccitata ancora di più, aveva iniziato a lamentarsi sempre più forte, ormai era preda degli orgasmi a ripetizione, quel ragazzo la stava facendo impazzire, lei non avrebbe mai creduto che si potesse godere così tanto, poi Sergio la girava come una bambola, e cominciava a leccarle il culo, ci metteva dentro la lingua e gliela muoveva al suo interno, lei avvertiva questo piacere nuovo e non sapeva più dove era e cosa faceva, poi Sergio si era sollevato e gli aveva bagnato con ulteriore saliva il buco del culo, poi senza preamboli le puntava la cappella sul buco iniziando a spingere, Livia avvertiva il forzare del cazzo nel suo vergine buco, ma era tanto il godimento provato fino ad allora che rimaneva in attesa di sentirlo entrare dentro, era un’attesa fatta di paura e trepidazione, non vedeva l’ora che il cazzo di Sergio le entrasse dentro al culo, per provare un piacere a lei sconosciuto, e sentire finalmente un cazzo dentro di lei, le manovre di Sergio cominciavano ad avere successo, prima la cappella, e poi lentamente continuava ad entrarle negli intestini, Livia provava dolore, ma era determinata a farsi fare il culo da questo ragazzo bellissimo, e poi lui velocemente lo aveva sfilato e bagnato di nuovo il culo di saliva, aveva ricominciato ad entrare, e andava sempre più in fondo, poi si era fermato di nuovo, Livia lo sentiva battere dentro al culo, e istintivamente si era mossa verso di lui per favorire l’entrata, Sergio iniziava molto lentamente a pomparle il culo, per Livia iniziava una scalata al godimento, sentiva la fica che le colava enormemente, si sentiva il culo pieno da scoppiare per il cazzo di Sergio, e cominciava a supplicarlo di muoversi dentro di lei, aveva iniziato a sborrare per un piacere nuovo a lei sconosciuto fino ad allora, e presa dal godimento lo istigava ad incularla sempre più forte, le gridava ti prego spingimi dentro quel cazzo meraviglioso, ti prego inculami più forte, vai più svelto ti supplico, spaccami il culo che non ne posso più, e solo allora Sergio aveva cominciato a pomparla nel retto veramente forte, lo tirava fuori fin quasi alla cappella, per poi riaffondarlo velocemente dentro quel buchetto appena profanato, a Livia sembrava che il buco del culo si stesse per rompere da un momento all’altro, ma il piacere che provava era notevolmente superiore al dolore, poi Sergio con la mano le aveva preso la fica, con l’indice e l’anulare le aveva allargato le labbra, e con il medio iniziava a torturale il clitoride, per Livia era l’apoteosi, iniziava a sborrare con un intervallo di pochi secondi da un orgasmo all’altro, e nel momento che avvertiva l’enorme sborrata di Sergio nel suo piccolo culo, mentre orgasmava faceva un urlo e crollava sfinita sul letto, Sergio l’aveva seguita, adesso le era di fianco, ma ancora le muoveva il suo bastone nel culo, e continuava a sborrarle dentro a quel buchetto dolorante, quando lo sfilava vedeva che era sporco di sperma e tracce di sangue, andava in bagno e se lo lavava nel lavabo, quando ritornava in camera da Livia lei si stava faticosamente riprendendo, rimaneva in piedi a contemplare questa bellissima bambolina, lei era in posizione fetale, dalle cosce le si vedevano i peletti biondi della fichetta, ed il buco del culo che ancora colava l’abbondante sborrata di Sergio, aveva due seni piccoli ma belli e ben fatti, duri al tatto, erano una seconda abbondante, lei si era girata e vedeva che il cazzo di Sergio dava di nuovo segni di vita, allungava una manina e le carezzava le palle, e poi le diceva,e grosso come quello di mio fratello, ma il tuo è più lungo e sollevatasi le prendeva in bocca la cappella, Sergio rimaneva in piedi davanti al letto, e Livia iniziava a farle un bocchino, lui l’aveva presa per la testa e l’accompagnava nel suo movimento, Livia cercava di imboccarlo tutto come faceva con Roberto, ma non le riusciva, Sergio lo aveva molto più lungo del fratello, ma lei ormai si stava gustando quel bastone con un impegno incredibile, lo affondava nella sua piccola bocca e poi ritornata su le leccava la cappella, le piaceva proprio sentirsi il cazzo in bocca e succhiarlo, ma tenendole una mano sulle palle avvertiva che Sergio stava per sborrare, lo sfilava in tempo per dirle, ti prego sborrami dentro la bocca, ti voglio bere fino all’ultima goccia, non faceva in tempo a riprenderlo, che una bordata di sperma le invadeva la gola, non si aspettava tanta sborra così violenta ma tossiva e continuava a bere tutto la sborra che Sergio le stava donando, cessava di leccarlo e succhiarlo fino a che l’ultima goccia non era sua, poi rimanendo seduta le diceva, adesso mi basta che mi guardi, quello che faccio, è solo in tuo onore, allargava le cosce e bagnatasi il medio con la saliva iniziava a farsi un ditalino mentre continuava a guardare il cazzo di Sergio, lui si era chinato e l’aveva baciata sulla bocca, le lingue si erano ritrovate ancora e mulinavano a festa una con l’altra, e poi con un lungo mugolio Livia aveva un orgasmo che la squassava completamente, a quel punto cadeva supina sul letto continuando a tremare e ansimare, Sergio si rivestiva e stava per andarsene, ma Livia con un briciolo di forza le diceva, quando ti posso rivedere? e Sergio le rispondeva, io il Sabato e la Domenica non lavoro, ti lascio il mio numero sul tavolo in sala da pranzo, e così se mi vuoi telefoni e io vengo, però patti chiari, non voglio legami e mi piace il culo, sei d’accordo? Io per te sono d’accordo su tutto quello che vuoi, le rispondeva Livia, speriamo solo che mio fratello esca, anche se non esce per me problemi non ce ne sono, le diceva Sergio e aggiungeva, io lo faccio anche in tre e se tuo fratello ci sta mi inculo anche lui, anzi potresti intanto chiederle se sarebbe d’accordo, così noi, ma……. ma questa è un’altra storia.
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