Mi ero sposata che avevo 24 anni perché amavo sinceramente mio marito; eravamo fidanzati da 4 anni e, anche se con un po’ di fatica, sono riuscita ad arrivare vergine al matrimonio. Lo so, siamo delle mosche bianche, ma complice un’educazione piuttosto rigorosa, ho cercato di rispettare questo principio. Non che durante gli anni del fidanzamento non facessimo nulla: ci accarezzavamo, ci davamo piacere con le mani e con la bocca – quanto sperma ho ingoiato per evitare di sporcargli i pantaloni o i sedili dell’auto – e nell’ultimo anno di fidanzamento lui appoggiava il suo membro all’ingresso della mia fessura. Godevamo parecchio e, anche se la tentazione di spingere fino in fondo c’era, siamo riusciti a non cedere.La prima notte di nozze fu favolosa; la prima penetrazione non fu affatto dolorosa, fu divina!!! Non smettemmo di fare l’amore; venni non so quante volte e anche lui venne più volte. Stavolta non dovevo per forza bere il suo seme, così me lo fece dappertutto: in faccia, dentro la passera, sui seni.I primi mesi furono di sesso sfrenato; le voglie arretrate dovevano essere sfogate. Tutto ciò che potevamo fare in due l’abbiamo fatta: anche la sodomizzazione che, pur non trovandola particolarmente piacevole, la praticavo perché a lui piace moltissimo – il mio era il primo culo che violava.Dopo quattro mesi di matrimonio rimasi incinta. Eravamo felici perché entrambi desideravamo un bambino, tuttavia avremmo preferito qualche mese in più di tranquillità sia per assestare la vita matrimoniale sia per poter ancora liberamente scopare. La gravidanza procedeva senza problemi: io, a parte i normali malesseri dei primi mesi, non avevo particolari problemi; la bambina cresceva tranquillamente in me. Nulla di particolare. A parte…A parte il fatto che io avevo un appetito sessuale veramente forte. Avevo letto su vari libri che durante la gravidanza la mamma ha un aumento della libido; ed era effettivamente il mio caso. Nei primi mesi mio marito mi accontentava non facendomi mancare la mia dose di cazzo, ma con l’andare del tempo, quando la pancia di faceva sempre più evidente era meno disponibile. Mi diceva che non se la sentiva, che aveva paura di far male a me e alla bambina, che era meglio se avessimo aspettato qualche mese e poi avremmo ricominciato. Non era possibile!!!! Io avevo una voglia incredibile e dovevo sfogarmi facendomi dei lunghi ed estenuanti ditalini che mi lasciavano con più voglia di prima. Al massimo si faceva fare dei pompini, ma anche questo con una frequenza piuttosto rara. Non ne potevo più; i mesi non passavano più, la voglia aumentava ogni giorno. Cominciavo ad odiare la gravidanza e quello che in sé portava, credevo di avere un corpo ormai sformato che non era più in grado di eccitare un uomo. Eppure avevo preso i chili giusti per una corretta gravidanza. Mannaggia a me e quando decisi di non prendere la pillola.Un giorno di luglio – sesto mese di gravidanza – venne a trovarmi un mio cugino; era l’estate del 2003, quella molto calda, per cui – visto anche il mio stato – indossavo un abito senza maniche, molto leggere che arrivava al ginocchio. Portavo un reggiseno che faticava a contenere il mio seno che si era ingrossato. Con Andrea, mio cugino, da adolescenti avevamo avuto qualche approccio sessuale, di quelli che si hanno quando si inizia a scoprire il proprio corpo (chi non ha avuto una cugina compiacente con la quale fare le prime, timide, esperienze in ambito sessuale?).Lo accolsi con calore, andavamo molto d’accordo. Ci raccontavamo tutto di noi; così anche quel giorno. Mi confermò che non aveva ancora messo la testa a posto, che continuava a saltare da un fiore all’altro senza impegnarsi in una storia seria, ma che in quel periodo non andava troppo bene.”Ma tu credi che io mi sia imbruttita così tanto?” gli chiesi ad un certo punto.”Ma che dici? Sei sempre bellissima; e poi la maternità di dona quel qualcosa in più che farebbe impazzire qualsiasi uomo” rispose prontamente. A quelle parole la mia malinconia aumentò ed i miei occhi si bagnarono di lacrime.”Lo dici soltanto per farmi piacere; purtroppo la realtà è diversa e lo dimostra il comportamento di mio marito””Che dici? Perché dovrei mentirti? Non ho mica intenzione di ottenere qualcosa per adularti così.”Lo so, ormai nessuno da me vuole più nulla.” Ero incazzatissima, facevo fatica a contenere in singhiozzi. Andrea mi abbraccio stringendomi forte; il contatto di quel corpo muscoloso e abbronzato mi fece avvampare di desiderio. Mi alzai dalla sedia e feci cadere l’abito a terra rimanendo in reggiseno e slip. Mio cugino strabuzzò gli occhi.”Dimmi Andrea, mi trovi ancora attraente? Ancora sexy?””Ma che dici, certo che lo sei. Dai copriti ora che potrebbe tornare tuo marito”.”Se davvero mi trovi ancora sexy, dimostramelo. Mio marito non mi tocca più, ho paura di non essere più in grado di eccitare un uomo” e dicendo questo mi slacciai il reggiseno e mi abbassai gli slip.”Se non fossi tuo cugino ti sarei già saltato addosso!! Ma non possiamo, siamo cugini”Intanto, dai pantaloni leggeri che indossava potevo vedere la sua erezione che lui cercava di nascondere. Ne fui compiaciuta; ma non mi bastava”Beh, qualche hanno fa non ti sei preoccupato della parentela quando mi hai fatta spogliare per te””Che c’entra, eravamo giovani””Ti prego Andrea, non ne posso più. Sono mesi che non scopo, dammelo” ed iniziai a toccarmi tra le gambe per farlo eccitare. Non era insensibile a quello spettacolo; mi guardava tra le gambe e non parlava più.”Sono mesi che vado avanti così; ora ho voglia di un bel cazzo”Si alzò e mi venne vicino; mi tirò a se baciandomi. Mi fece girare, mi tirò a se facendo aderire il suo uccello ancora nei pantaloni al mio culo. Mi abbracciava da dietro; con una mano mi torturava le tette e con l’altra mi accarezzava la fighetta fradicia. Non ci volle molto per farmi venire; pochi minuti di quel trattamento, le mie voglie arretrate mi portarono ben presto ad un violentissimo orgasmo per il quale a fatica mi sostenni in piedi. Passato l’effetto mi girai verso di lui, baciandolo, e poi scesi in ginocchio davanti ai suoi pantaloni; avevano una macchia bagnata sul davanti, segno di una inequivocabile eccitazioni. Gli abbassai pantaloni e boxer in un sol colpo, per non perdere altro tempo e scattò fuori un bellissimo cazzo. Non era lungo come quello di mio marito, ma più grosso in circonferenza. Lo imboccai subito ed iniziai un pompino come meglio ero capace. In effetti, dai suoi gemiti, dalle sue parole e dal suo respiro, capii che mi stava riuscendo proprio bene.Ad un certo punto sentii che le sue mani stavano premendo la mia testa verso il suo pube; il suo cazzo diventava più grosso e più duro nella mia bocca: stava per godere!!!! Accolsi nella mia bocca tutto il suo seme caldo che sembrava non finire mai. Aveva un gusto diverso da quello di mio marito; in quel momento mi parve buonissimo, tant’è che lo ingoiai senza difficoltà.”Sandra, sei favolosa!!!! Ho goduto in maniera intensissima, altro che le troiette che mi scopo di solito.”Mi faceva piacere; non avevo perso le mie capacità di far godere un uomo. Ma non mi bastava, lo volevo dentro, volevo sentirlo frugare in me. Così mi misi a pecorina e lo invitai allargandomi le natiche a penetrarmi. Il suo cazzo non si era sgonfiato dopo la sborrata precedente; non si fece pregare, mi venne dietro e con un colpo secco, deciso entrò in me. Fu una sensazione che non provavo più da molto e che mi fece mancare il fiato. Era splendido scopare così, selvaggiamente solo per il gusto di godere. Mi pompava con decisione, anche se stava attento a non essere troppo violento per non danneggiare la bambina, strapazzandomi anche le tette nel frattempo. Io lo incitavo a prendermi, a darmelo tutto, a scoparmi. Da quella posizione poteva vedere il mio culo che si apriva ai suoi colpi; si accorse che non era più vergine perché ci infilò un dito mentre mi scopava. Era una sensazione fantastica: mi sentivo troia, la troia di Andrea, ma mi andava bene così. Se quello stronzo di mio marito non mi scopava, perché ci dovevo rinuniciare? Mi sborrò in figa con dei potenti schizzi; sentendoli entrare in me anche io non potei trattenermi ed urlai il mio godimento. Purtroppo il nostro amplesso ci aveva fatto perdere il senso della realtà; quando mi ripresi dall’orgasmo, notai che mio marito era sulla porta di ingresso con i pantaloni sbottonati che si stava segando. Mi crollò il mondo addosso: che stupida ero stata!!!!! E ora? Se mi avesse cacciata di casa lo avrei capito, se mi avesse odiato per il resto dei suoi giorni lo avrei capito. Sia io che Andrea eravamo in piedi pietrificati; mio marito si avvicinò a me con il cazzo di fuori e con un viso serissimo. Mi preparavo a ricevere i suoi insulti e le sue botte. Quando mi fu proprio davanti, alzò le mani, tutte due e… mi abbracciò!!!!!!! Non capivo nulla, non capivo cosa stava succedendo.”Ti amo Sandra, oggi ancora più che quando ti ho sposata””Ma come puoi dire questo! Mi sono appena fatta scopare da mio cugino, ho ancora il suo seme dentro di me. Come puoi amarmi ancora?””Ti amo perché ti ho capita! Perché vederti mentre lui ti riempiva la bocca di sborra, mentre ti scopava furiosamente, ho capito che splendida femmina sei e come sono stato stupido in questi mesi. Pensavo di tutelare il tuo ruolo di madre, invece offendevo il tuo ruolo di femmina. Perdonami”Ero sconcertata, ma sollevata a e felice. Andrea, nel frattempo si stava allontanando di soppiatto; mio marito se ne accorse”No, non andare via, se vuoi puoi rimanere. Anzi, se Sandra è d’accordo, potremmo ospitarti nel nostro letto ogni tanto” “Ne sarei felicissima!!!!!””Beh, mi piacerebbe”, disse timidamente Andrea.Intanto il cazzo di mio marito non si era minimamente afflosciato.”Ma tu devi ancora sborrare””Eh già, ma voglio sborrare dentro di te, voglio riempirti il ventre. VOGLIO SCOPARTI SANDRA!!!!!!!!!!!!”Quelle parole mi resero felice; lo volevo anche io. Mi rimisi a pecorina, ma lui mi bloccò e mi fece salire sopra di lui che nel frattempo si era stesi sul divano. Lo presi fino in fondo con una soddisfazione che poche altre volte avevo provato. Intanto Andrea si toccava guardandoci mentre scopavamo; mio marito mi disse in un orecchio:”Vuoi mica lasciarlo là da solo!!! Che ne dici se lo invitiamo ad entrare nel tuo culetto?”Oddio, la mia prima doppia!!!!! Ero un po’ spaventata, ma l’eccitazione era troppa e acconsentii. Mio marito mi aprì le natiche mettendo in mostra il buchetto”Andrea, Sandra ha un altro buco da riempire. Visto che prima non l’hai riempito, fallo ora”Si avvicinò, si mise dietro dietro di me, insalivò il buchino e poi iniziò ad entrare. Come ho accennato la sodomizzazione non mi è mai piaciuta particolarmente, ma quella situazione così particolare mi aveva portato ad una eccitazione tale che non appena entrò in me ebbi un orgasmo devastante. Era bellissimo sentirli muoversi dentro di me; io mi sentivo piena. Mi sborrarono dentro tutti e due, uno in figa e uno in culo. Non fu l’unica volta che scopammo tutti e tre assieme; lo rifacemmo sia in gravidanza che scopo. Oramai Andrea era un ospite abituale del nostro letto; qualche volta ha portato anche una sua compagna di sesso e mi ha fatto provare l’amore lesbico. Un’altra esperienza straordinaria che non avrei mai potuto fare se mio marito non avesse capito il mio momento particolare.
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