La sera, continuando a mantenere le nostre abitudini, siamo andati a cena dal Sig. Augusto, il cibo era squisito, la conversazione piacevole, e le libagioni abbondanti, ogni tanto il discorso ricadeva sulla loro amica Laura, che ne erano attratte lo si capiva, ma quel filo di vendetta puramente femminile c’era, ci siamo messi d’accordo che Laura e Gianni sarebbero arrivatati verso le 11 del giorno successivo, per il pranzo avremmo fatto conoscenza, e poi io adducendo una scusa, li avrei rivisti per la cena e avremmo combinato il nostro incontro il giorno dopo, così davo modo a loro di tenere sulla corda Laura, per un pomeriggio e tutta la notte, e che non si sarebbero fatte toccare assolutamente, usciti dal ristorante, prima Silvia e poi Fernanda, mi davano un bacio che mi portava immediatamente ad avere un’erezione incredibile, e Silvia lanciava un’idea, senti Aldo, perche non andiamo un’attimo quì sotto al ponte? al mio sguardo interrogativo aggiungeva, abbiamo una voglia matta di succhiarti il cazzo, ti preghiamo, così andremo a dormire tranquille, non dimenticare che deve passare questa notte e tutto domani, e la notte successiva, infatti poco distante c’èra un ponte che superava un viottolo, siamo scesi sotto, e freneticamente mi sbottonavano la patta, io già ero in erezione, Fernanda mi teneva le palle con la manina a cucchiaio, e con l’altra me lo segava lentamente, Silvia mi succhiava la cappella e si faceva un ditalino, io pastrucchiavo i seni di loro due, poco dopo Silvia sborrava con un lamento, dava il cambio all’amica che iniziava a fare la stessa cosa, ma eccitata da prima sborrava poco dopo, poi iniziavano a segarmelo in due, e si alternavano con la bocca a succhiarlo, erano due forsennate, le ho fatte mettere di fianco a me piegate, e mentre continuavano la loro opera, con un dito a ognuna nel culo iniziavo a masturbarle nel retto, sentivo che ormai ero al capolinea, facevo appena in tempo ad avvisarle, il primo getto in bocca lo riceveva Silvia, poi scansata da Fernanda che si gettava a capofitto con la bocca spalancata, (come farebbe un assetato nel deserto, che ha visto una fonte) anche lei leccava e deglutiva, come impazzita Silvia si rimpadroniva del mio bastone in tempo per succhiarmi le ultime goccie, poi si scambiavano un bacio appassionato leccandosi a vicenda le poche tracce del residuo sperma che avevano sul viso. In due mi hanno rimesso il bastone negli slip creandomi un leggero brivido, poi mi si sono avvinghiate addosso baciandomi e leccandomi il viso e la bocca, erano allegre, soddisfatte contente di quello che avevamo appena fatto, come due ragazzine ridevano si toccavano e si baciavano in continuazione, sia sulla bocca che il viso, poi Silvia la più ritrosa a lasciarmi andare, mi ha detto adesso ti facciamo noi un regalo se vuoi, con un’occhiata complice di chi si conosce molto bene, si sono tolte gli slip, io le guardavo, ma non capivo, allora Fernanda mi ha detto, bagnati i due diti medi con le nostre fiche, e metilici nel culo poi vedrai e capirai, mi si sono messe una per fianco, con le gambe leggermente divaricate, le ho smaneggiato le fiche, erano una meraviglia, zuppe di umori, ne avvertivo il profumo inebriante, le ho palpato i buchi, li sentivo fremere, li ho introdotti lentamente, sentivo lo sfintere che mi si agitava intorno al dito, si contraeva in continuazione, loro hanno iniziato a masturbarsi a vicenda, era una cosa meravigliosa, io preda di queste piccole valchirie assatanate di sesso, che si contorcevano dal piacere si baciavano, toccavano i loro seni, erano in preda a delle convulsioni di piacere inimmaginabile, infine si incollavano ognuna sulla bocca dell’altra, e mugolavano come due gatte in calore, con le mano avvertivo i loro orgasmi che incontrollati si susseguivano uno dopo l’altro, e con un rantolo più forte degli altri si abbandonavano con il loro culetti sodi sulle mie mani, sentivo il loro miele colarmi sulle mani, mentre loro scosse dall’orgasmo appena provato erano alla mia completa mercè, mi abbracciavano felici, soddisfatte, e distrutte, ma contente di avere portato a termine la loro idea, ci lasciavamo con un bacio, e dandoci appuntamento telefonico per la tarda mattinata del giorno dopo, io senza neanche prendere il solito caffè, ritornavo nella mia amata casetta, per crollare poco dopo in un sonno profondo, la mattina successiva, erano quasi le 11, squillava il telefono, era Silvia, mi confermava la venuta della suo amica Laura, e di suo fratello Gianni, e come d’accordo ci davamo appuntamento per le 13 al ristorante del Sig. Augusto, dove io prenotavo il tavolo per noi cinque, anticipandoli di pochi minuti, mi stavo gustando un aperitivo accompagnato da una sigaretta, la porta del ristorante si apre e vedo entrare loro quattro. Vederle entrare (eccetto Gianni che stonava vicino a tanta bellezza), era un spettacolo, vestite con giacche a vento, tipiche della montagna, avevano i pantaloni attillati che mostravano generosi le loro forme, Silvia neri, Fernanda rossi, e Laura blù, Laura era uno schianto, di un rosso acceso che sembrava finto, una quarta di seno che appariva ancora di più su quell’esile corpicino da bambola, occhi verde chiaro, un nasino ed una bocca stupendi, una fila di denti bianchissimi, due gambe perfette, nel posare la giacca si girava leggermente, mettendo in mostra un culo da urlo, si inchinava e mi dava un bacio sulla guancia provocandomi un brivido al basso ventre, e mi sussurrava ciao Aldo, io sono Laura, piacere di conoscerti, Silvia e Fernada mi guardavano compiaciute e ridevano, anche Gianni mi salutava con un bacino, sia Laura che Gianni si misero di fronte a me, mentre le due viperette mi avevano messo in mezzo, (avendole una per lato) immediatamente posavano le loro manine sul mio pacco, avvertendone la consistenza, abbiamo pranzato, conversato amabilmente, Laura mi ha anche accennato al suo lavoro, faceva Pubbliche Relazioni per una grande azienda di Milano, aveva quasi 20 anni, e le piaceva andare a cavallo, finito il pranzo, andavamo tutti a prendere un caffè al centro del paese, leggevo negli occhi della gente del luogo, il piacere che provavano a guardare queste tre stupende, creature, erano meravigliose, perfettequasi inreali per le loro bellezze, molto fini delicate, (chi avrebbe mai potuto pensare, quello che erano capaci con un uomo o una donna) dopo il caffè mi congedavo da loro con la scusa già pattuita, che avevo del lavoro da fare, rimanendo d’accordo di sentirci per la sera all’ora di cena, debbo essere sincero, io me la sarei lavorata subito Laura, ma i patti e l’attesa erano combinati per farla cedere, ritornavo a casa mia e mi concedevo un pisolino pomeridiano, verso le 19 mi squilla il telefono, era Silvia, mi dice adesso Laura non c’è è uscita con Fernanda e Gianni, pensa che lei credeva di fare qualcosa con noi oggi pomeriggio, si è anche masturbata davanti a noi, ma niente gli accordi fatti sono promesse che vanno mantenute, io l’unico spettacolo che le ho concesso, è farla guardare mentre tiravo tre pippe a mio fratello, a quel punto lei si è fatta due ditalini davanti a noi. La sera come al solito ci siamo rivisti da Sig. Augusto, eravamo tutti elettrizzati, Laura la vedevo leggermente triste, le chiedevo cosa aveva, e lei mi rispondeva quasi con le lacrime negli occhi, credo che sia per colpa tua se lo sono, io mostarvo la mia più assoluta estraneità al tutto, facendo vedere che ignoravo completamente le sue motivazioni, lei scusandosi mi diceva, vedi Aldo, io sono venuta e tu credo che lo sai il motivo, mi hanno costretta ad un accordo che mio malgrado ho accettato, ma perchè debbo aspettare tutto questo tempo? le rispondevo, vedi tesoro, il mio impegno di lavoro è stato improvviso, non potevo fare altrimenti, se poi le tue amiche ti costringono ad una astinenza forzata non è per colpa mia, ma tu prendila così, lo sai che l’attesa aumenta il desiderio? regolati di conseguenza credimi, e vedrai che dopo sarà tutto meraviglioso, Laura si alzava dalla tavola, mi si avvicinava e mi stampava un bacio a metà bocca, dicendomi il resto verrà dopo, e tutta pimpante si rimetteva seduta, sfidando con lo sguardo soddisfatto le due amiche, terminata la cena, io mi alzavo saldavo il conto, e le salutavo tutte queste stupende bambole, con un bacio ad ognuna vicino alle labbra, (Gianni sulla guancia) e mi congedavo con la scusa di dover finire il lavoro urgente, dandole appuntamento a casa mia per le 12 del giorno dopo, notavo lo sguardo triste di tutti, compreso Gianni che mi guardava come un cane che vede il padrone allontanarsi, facevo la solita passeggiata e poi tornavo a casa mia, mi coricavo quasi subito, addormentandomi con il pensiero delle follie che avrei combinato il giorno dopo, alleato di quelle due scatenate di amiche mie, la mattina dopo precedute da una telefonata, si presentavano tutti e quattro, Gianni in tuta, Silvia Fernada e Laura, con una minigonna da urlo, vedere quelle gambe toniche, tornite, perfette, mettevano i brividi, loro sorridenti, spensierate, allegre, erano la reclame della giovinezza, volevo offrirle un’aperitivo, ma loro ridendo correvano veloci sulla scala per andare in camera da letto, e mentre salivano si lasciavano dietro una scia di vestiti, arrivate che erano in camera, le trovavo solo con gli slip, vedere il seno di Laura grosso in rapporto al corpo, ma bello sodo sostenuto da solo, con due caporelli che sfidavano il mondo, ritti in mezzo a due aureole di un rosso chiaro, era una visione sconvolgente. Si sono sdraiate sul letto, invitandomi a togliere loro gli slip, lo facevo, e mano mano che toglievo loro gli slip, le baciavo in mezzo alla fica, Gianni dietro suggerimento della sorella mi spogliava di tutti gli indumenti, al momento di togliermi le mutande, si inchinava e mi dava un leggero bacio sulla punta del cazzo, Laura che guardava meravigliata il mio bastone, si è girata verso le amiche e ha detto loro, ragazze ma scherzate? io quel palo nel culo non lo voglio, Silvia mi veniva vicino e prendendomi il pisello, prima me lo baciava sulla cappella, e poi girata verso Laura le diceva, tu adesso ti metti seduta vicino a Gianni e guardi, e poi se lo prendi nel culo partecipi, altrimenti ti puoi fare cento ditalini da sola, mentre noi ce la spassiamo con Aldo, aiutata da Fernanda, Silvia si metteva la vasellina nel culo e fuori dal buco, poi stando alla pecorina mi incitava, ti prego amore mio fammelo sentire quel bellissimo bastone, io poggiandole la cappella sul buchetto iniziavo a spingere, entrava un po a fatica, e se anche Silvia avvertiva un po’ di dolore, guardava la sua amica sorridendo, io ero dentro per metà e lei iniziava a godere, avvertivo lo sfintere che aveva ceduto e mi strozzava la cappella, continuai ad entrare, mi muovevo leggermente, la volevo far abituare alla grossezza del cazzo che la stava stantuffando, contemporaneamente Fernanda, le si era sdraiata sotto e le leccava la fica con grande godimento di entrambe, con la coda dell’occhio notavo Laura che masturbava Gianni mentre si faceva un ditalino, la vedevo rossa in viso noi la eccitavamo molto, e lei si doveva sfogare, a quel punto Laura mi si toglieva da sotto, e dava il cambio a Fernanda, che aiutata da lei si metteva la vasellina nel culo, io mi ritrovavo con un culo differente sotto, ma sempre magnifico, mentre iniziavo a penetrare analmente Fernanda, Silvia si metteva sotto a lei e iniziava a leccarle la fica, e si ripeteva, che con il godimento della fica Fernanda si spalancava, quando le entravo tutto dentro al culo faceva l’atto di togliersi, Silvia cominciava a spronarmi dicendomi, senti come cola, dai inculala più svelto, ecco così la sento è una fontana, madonna quanto sborra, si dai Aldo riempile il culo di sborra, poi me lo darai anche a me, tutto immaginavo meno che Laura arrivata sul letto, diceva a Fernanda, dai togliti mi hai fatto venire una voglia e curiosità che lo voglio sentire nel culo anche io. Eravamo veramente sorpresi e meravigliati, non ci aspettavamo da Laura una reazione del genere, ma vedendola seduta sul letto con le gambe aperte, la vedevo che luccicava di umori con la clitoride eretta che le usciva dalle labbra della fica, mi avvicinavo e poggiandole un dito sul bottoncino mi sobbalzava quasi vergognandosi della reazione, poi girandosi verso le amiche le diceva, ragazze io ci provo, ma voi datemi la forza e il godimento di sentirmi questo palo nel culo, le due assatanate la mettevano in mezzo a loro, e mentre Silvia le leccava la fica, Fernanda cominciava a leccarle il culo e si faceva masturbare, la portavano sull’orlo dell’orgasmo, ma improvvisamente si fermavano e cominciavano a metterle la vasellina dentro e fuori da buco del culo, io iniziavo con un dito, e Silvia la baciava in bocca, poi Fernanda stando in piedi sul letto si faceva leccare la fica, io infilavo il secondo dito e iniziavo a muoverli dentro quel buchetto stretto, la tranquillità relativa di Laura, era dovuta al fatto che vedendo con quale goduria e facilità avevo inculato le sue amiche, lo credeva semplice e pochissimo doloroso anche per lei, me la posizionavano davanti a pecorina, e io iniziavo a farle un ditalino per scaldarla ulteriormente, nel frattempo continuavo a tormentarle il buco del culo con le dita, ad un mio cenno, le sfilavo le dita e le puntavo la cappella sul buco del culo, Silvia si è messa sotto di nuovo e ha ricominciato a leccarle la fica, Fernanda dopo averla baciata le metteva la sua fica davanti alla bocca, incitandola a succhiarle la clitoride, io la prendevo per i fianchi, e iniziavo a infilarle la cappella ne buco del culo, appena dentro, iniziava ad lamentarsi che le faceva male, Silvia immediatamente le succhiava il bottoncino eretto, lei si allargava per il piacere e io entravo altri cinque centimetri, Laura con le lacrime agli occhi mi pregava di uscirle dal culo, Fernanda le spingeva la testa sulla propria fica incitandola succhiare il bottoncino, Silvia le si era attaccata con la bocca al grilletto di Laura, lei naturalmente ricedeva per il piacere e si allargava di nuovo, allora con un affondo bestiale le infilavo di botto tutto il cazzo dentro a quel buchetto da sogno, emetteva un urlo strozzato che di umano non aveva nulla, lei iniziava a piangere dicendomi ti prego sfilalo, non lo sopporto più, mi stai squartando figlio di puttana, eri d’accordo con queste due troie, io rimanevo fermo per darle modo di adattarsi. Facendo un cenno sia a Silvia che a Fernanda, loro acceleravano le leccate io mi muovevo leggermente, ma sentivo che anche a sfilarlo sentiva dolore, all’accenno di cedere per la continua succhiata clitoridea alla quale Silvia la sottoponeva, io le rientro nel culo con maggiore forza, lei piangeva e sia Silvia che Fernanda mi incitavano ad incularla più forte, aumentando a loro volta le prestazioni di lingua sulla poveretta, a questo punto cominciavo ad incularla come si deve, sordo alle sue proteste, lamenti e lacrime la pompavo nel culo quasi con rabbia, (sapendo che era lesbica mi eccitava ancora di più) dopo sette otto pompate, la sentivo che leggermente si rilassava, aveva smesso di urlare e piangere, adesso si lamentava, ma era un lamento frammisto al piacere, si allargava di nuovo per favorire la lingua di Silvia, e quando le andavo fino in fondo non aveva più quel gesto di togliersi, in una frazione di secondo, mi sfilavo un’attimo per rimandarle dentro un bel po’ di vasellina, e favorito dalla apertura momentanea del buco del culo vi rientravo immediatamente, riandavo di nuovo in fondo e sentivo che il retto mi riceveva finalmente bene, la sentivo mugolare ma non sapevo se per dolore o godimento, poi improvvisamente cominciava ad assecondarmi le spinte che le davo, Silvia mi incitava, dai inculala più forte è diventata una fontana, sentila come sborra, non si ferma, cola in continuazione, Fernanda era a pecorina davanti a lei, e le gridava dai leccami il culo troiona che aspetti? non piace solo a te, dai lecca, io ormai entravo alla grande, me la stavo inculando meravigliosamente, in quel momento vedo Gianni che davanti a Fernanda le aveva messo il piselletto in bocca e se lo faceva succhiare, e lei senza toglierlo si prendeva la sborratina di Gianni, ormai Laura era partita sborrava in continuazione, godeva come una pazza, sia a leccare il culo e la fica a Fernanda, che sentire le slinguate sulla fica da Silvia, e finalmente godeva ad essere inculata da sottoscritto, io le avvertivo dell’imminente sborrata che avrei fatto ne culo di Laura, tutti acceleravano i loro movimenti, e contemporaneamente, compreso Gianni che stava venendo di nuovo in bocca a Fernanda sborravamo, io riempivo quel poco che c’era di libero nel retto di Laura, e ci accasciavamo tutti sul letto, Laura era l’unica preda delle convulsioni da orgasmo che le continuavano. Veramente a malincuore, mi sono sfilato da quel culetto che era il mio sogno da tanti anni, Laura aveva un culetto meraviglioso, sporgente, fatto bene, due chiappette che erano una meraviglia, era veramente il monumento al bucio del culo, e poi i peletti rossi che lo adornavano, che nell’andare verso la fica, si facevano sempre più fitti e numerosi, e poi le labbra, pronunciate, gonfie, con il grilletto che faceva capolino, non potevo ammirarlo più di tanto, avrei scatenato l’inevitabile gelosia delle sue e mie compagne di giochi, che tanto mi davano per il comune godimento, andavo in bagno mi davo una bella lavata, e mi posizionavo sulla poltrona fumandomi una sigaretta, dal letto mi guardavano le tre bambole e Gianni, era uno sguardo interrogativo, come per dire e adesso? l’idea che avevo per me era favolosa, infatti gli dissi, ragazze, Laura è stata molto carina con me per voi, allora non vi sembra che sia venuto il momento di ringraziarla?come un fulmine Laura si gettava in mezzo alle gambe di Fernanda, e iniziava a leccarle la fica ed il buco del culo, ma con una lentezza esasperante, si godeva l’amica veramente, a quel punto Silvia faceva altrettanto con la fica di Laura, e Gianni vedendo quello spettacolo, iniziava a incularsi la sorella, le ragazze le sentivo godere oscenamente, si sentiva lo sciacquio delle lingue per le abbondanti emissioni di miele delle stesse, le vedevo dissetarsi ognuna della sborra dell’altra, ormai erano tre scatenate che godevano in continuazione, vedevo Gianni che si era inculato la sorella e aveva sborrato, a quel punto era andato dietro a Fernanda e iniziava a incularsi lei, io ormai eccitato da morire mi alzavo e dicevo loro, ragazze chi si occupa di questo bastone? la prima era Laura, che lasciata la compagnia, iniziava a farmi un bocchino meraviglioso, poi mi faceva sdraiare e si impalava la fica da sola, iniziava a scoparmi, poi quasi sussurrando mi dice, Aldo amore mio, mi raccomando a te, quando stò per sborrare io ti bacio, tu continua a pomparmi , e mettimi due dita nel culo, voglio essere piena di ta quando ti regalerò il mio miele, infatti poco dopo mi crollava addosso, freneticamente cercava la mia lingua, io già avevo bagnato le dita con i suoi abbondanti umori, e gli riempì il culo con esse, me la stavo scopando selvaggiamente, me la sentivo piccola, avvinghiata a me come un pitone, mi stringeva, mugolava, mi assecondava con il bacino i colpi che le assestavo nella fica. Poi in crescendo, a cominciato prima a lamentarsi, poi mugolava, cercava di gridare ma era afona dal godimento, le sentivo la lingua che si ghiacciava in continuazione, era in una serie di orgasmi che si ripetevano uno dietro l’altro, le due amiche si sono avvicinate a lei, una per parte, e mentre le leccavano le orecchie si divertivano con i suoi seni e i caporelli, poi improvvisamente ha cominciato ad urlare, si agitava con la testa, dondolava come impazzita, e dopo un urlo che di umano non aveva niente, mi è crollata sopra, affannata, se non era per l’affanno sembrava morta, non aveva più reazioni, la baciavo, la chiamavo, era completamente assente, la poggiavo su un fianco e mi toglievo, il mio guaio era che stavo a cazzo dritto, non avevo ancora goduto, spinta da Fernanda Laura si avvicinava, me lo prendeva in mano e lo tastava per sentirne la consistenza, Fernanda insisteva, ma Laura sempre con il mio manganello in mano mi diceva, senti il culo me lo hai rotto oggi, per la fica non ci pensare, tanto almeno oggi non te la do, io mi ci diverto con questo palo, e ti faccio sborrare stai tranquillo, a patto che Fernanda nel frattempo mi lecca la fica, mi si è messa dandomi la schiena seduta sullo stomaco, con la fica spalancata, (ma io non potevo vederla) mi ha preso il cazzo e se lo strusciava sul grilletto, io l’avvertivo quella piccola protuberanza che mi strusciava sulla cappella, e con questo sistema Laura a sborrato due volte, poi mi si è girata, si è posizionata a pecorina sopra la sua amica, Fernanda, e mentre mi succhiava il cazzo si faceva leccare la fica dall’amica, un momento si è sfilata il mio bastone e mi ha detto, mi racccomando avvisami quando sborri, che non lo voglio in bocca, Fernanda la sentivo da sotto, per i rumori che faceva lappando tutti gli umori di Laura, Silvia intanto si era ripresa, ha cominciato a baciarmi, chiedermi scusa, perchè non era riuscita a farmi godere, si è avvicinata a Laura, le ha tolto il mio cazzo dalla bocca dicendole, guarda come si fà, lo devi succhiare e andare a fondo, quando lo senti che ti tocca la gola la cappella, allora piano piano ritorni sù, dai riprova, io con le ciucciate di Silvia non reggevo più, l’avvisavo, e lei reggendo la testa a Laura, mi faceva riempire la sua bocca di un mare di sperma, la sentivo che tossiva, si agitava, ma Laura le diceva impassibile per farlo godere ti devi riempire la bocca, poi se lo mandi giù lo fai godere di più, altrimenti sei un’ingrata. Ci siamo messi tutti sdraiati sul letto, io mi rilassavo fumando una sigaretta, e vedevo che sia Silvia che Fernanda stavano pensando al da farsi, ne frattempo scherzavano toccandosi un po da tutte le parti, hanno provato più volte con Laura a convincerla a farsi sverginare da me, ma era inremovibile, infatti la poverina (non ha torto) le ripeteva che il dolore al culo c’èra per tanto si teneva quello per ora, ma che a farsi leccare la fica da me non le sarebbe dispiaciuto, Silvia dal canto suo voleva che partecipasse anche suo fratello, alla fine l’idea è venuta a lei, mi ha fatto mettere supino, al fratello lo ha spalmato bene di vasellina nel buco del culo, Laura me l’ha messa in ginocchio avanti al mio viso, in modo che la sua fica era alla mia portata di lingua, e Silvia con Laura mi si sono messe una per fianco, mi hanno spalmato bene i due diti medi di vasellina, e se li sono fatti mettere ognuno nel culo, a Gianni la sorella le ha detto adesso impalati per tuo conto, e poi cominciamo tutti insieme, io iniziavo a lappare la fica di Laura che già gocciava di umori, e mentre facevo avanti e indietro nel culo di Fernanda e di Silvia, loro due si stavano sgrillettando a vicenda, sentivo Gianni che già alla seconda pompata che si dava nel culo con il mio bastone, mi gocciava sulla coscia, (quel ragazzo era un fenomeno) sborrava in continuazione, nel frattempo mi arrivava in bocca la prima scarica di miele di Laura, che non rimaneva ferma, ma si gustava i seni e le bocche di Laura e Fernanda, loro due venivano quasi allo stesso tempo, sentivo nelle mano ed i polsi scorrermi il frutto del godimento delle due assatanate, e poco dopo sborravamo tutti contemporaneamente, (con enorme soddisfazione di Gianni che finalmente lo aveva sentito nell’intestino) eravamo di nuovo sdraiati sul letto soddisfatti, e Silvia mi chiede, cosa facciamo domani? se tu volessi, noi avremmo anche un’altra amica si chiama Anna, è vergine anche lei, ma noi parlandogli l’abbiamo messa in curiosità, al che le ho detto, ragazze, voi siete stupende, meravigliose, incredibili, ma io ho un’azienda, anzi tre da mandare avanti, se volete frà tre mesi io sono di nuovo quì, adesso non posso domani mattina parto, mi sono di nuovo saltate tutte e tre addosso, baciandomi, leccandomi, me lo succhiavano una alla volta, fino ad innaffiarsi il viso con l’ennesima sborrata, e poi…………. ma questa è un’altra storia, alla prossima.
Aggiungi ai Preferiti