E’ vero: siamo sposati da pochi mesi e tutto questo potrebbe sembrare quasi scontato. Il fatto è che, visto i presupposti ,sembra proprio di poter continuare sempre così “per tutti i giorni della nostra vita!”. Nato, come spesso capita, un po’ per gioco, il nostro rapporto si è manifestato alla grande (e da subito) proprio sul piano fisico, senza però trascurare tutti gli altri aspetti, in particolar modo quelli sentimentali. Da fidanzati passavamo anche ore intere la notte a provocarci vicendevolmente, a scambiarci effusioni “virtuali” che puntualmente esplodevano in orgasmi “reali” (per entrambi). a prometterci vicendevolmente che il bello doveva ancora venire una volta condiviso lo stesso tetto. Anzi, praticamente molto prima. Il gioco è sempre il solito: facciamo a gara a chi sconvolge letteralmente l’altro in “sorprese erotiche”. Di ogni tipo. Ha iniziato lei, cominciando ad uscire con me SEMPRE senza slip. Con ogni tipo di biancheria intima provocante, guepiere, reggicalze, sottovesti trasparenti, reggiseni scollatissimi. Una condizione che qualsiasi uomo, sono disposto a scommetterci, non potrebbe desiderare diversa. Mirabile è stata quella volta in pizzeria, quando, infilata sotto il tavolo la mia mano nello spacco della sua gonna (per finire subito nello spacco della sua vagina!) – era come sempre senza niente sotto! – la feci venire ben due volte mentre aspettavamo i piatti. C’era tanta gente, tanto casino, ma quando scatta tra noi il momento d’eccitazione (praticamente sempre quando stiamo insieme) esistiamo solo noi due. Noi due e il nostro bollore. Così di lì a poco fece altrettanto lei, frugando nella patta dei miei pantaloni e facendomi venire praticamente con solo lo sguardo di cerbiatta in calore e poche carezze sotto al tavolo. Fu incredibile: non contenta di ciò rincarò ancora la dose leccandosi lo sperma dalle mani che poco prima aveva fatto fuoriuscire in abbondanza dal mio pene infuocato. Sempre davanti a tutti, sempre consapevole che nessuno, proprio nessuno, potesse mai immaginare cosa, realmente, stesse facendo. Il vero apice l’abbiamo toccato proprio nel giorno del nostro matrimonio. Terminata la funzione religiosa – durante la quale, per fortuna, siamo riusciti a non far nulla di strano! – al ristorante ne abbiamo combinato un’altra delle nostre. Anzi, delle sue! Ad un certo punto mi ha sussurrato all’orecchio di strapparle le mutande da dosso. Eravamo seduti al tavolo, noi due da soli, con centinaia di occhi puntati addosso. Senza farmene accorgere – non immaginate con che palpitazione! – riuscii a raggiungere sotto gli infiniti veli del suo vestito il minuscolo slip. Per fortuna era poco più di un perizoma. Tra l’altro mi accorsi che anche in quell’occasione aveva calze e guepiere, come piace a me. Fu un attimo, un colpo secco, e lo slip – per quanto rotto. – era mio! Non finì qui. Mi disse: “Senti come è bagnato”. Trattandolo come fosse un fazzoletto, tanto era bianco anche questo, lo avvicinai al naso per sentirne l’odore. Era, ovviamente, l’odore inconfondibile della vagina di mia moglie! Ci mancò poco che anche in quell’occasione le venissi tra le mani. Iniziò a toccarmi. ma le chiesi di rimandare il tutto alla sera. “No”, disse, “seguimi. ho sete”. Ci allontanammo un attimo cercando un posto lontano dagli sguardi degli invitati. Lo trovammo nell’ascensore dell’hotel dove si inginocchiò durante la corsa per leccarmi. Ero eccitatissimo, lei era bellissima e provocante al massimo. Fu un’esperienza breve ma intensa (e indimenticabile). Bevve tutto. senza disperdere una sola goccia. Questa storia del rapporto-lampo in ascensore la minacciava da tempo ma non credevo che l’avrebbe mai fatto. Figuriamoci se potevo aspettarmelo nel giorno del nostro matrimonio! Così va avanti la nostra storia di coppia. Con continue provocazioni mirate all’eccitazione reciproca. Non c’è notte che non facciamo l’amore. A me piace svegliarla accarezzandola col mio pene duro e, a quanto pare, piace molto anche a lei. Ci mette un attimo per bagnarsi – non sapete quanto! – e riusciamo quasi sempre a raggiungere l’orgasmo insieme. Quando non accade io continuo a muovere il mio pene ancora duro nella vagina, fino a farla urlare di piacere. Che soddisfazione!
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