Simona era terrorizzata dal signor Enrico, non sapeva cosa fare, dopo averci pensato tutta la notte, la mattina dopo decise di parlare con la signora Elena.Si alzò presto per preparare la colazione e scoprì che il signor Enrico era già uscito, con un sospiro di sollievo andò dalla signora, le chiese se poteva parlarle e alla sua risposta affermativa, le raccontò quello che era successo la sera precedente, la signora non sembrò meravigliata, infatti, le disse che si era accorta che stava succedendo qualcosa di strano quando aveva visto il marito uscire dalla sua camera, lo aveva affrontato e lui le aveva detto che aveva bisogno di uno sfogo, visto che lei, la moglie, non voleva mai fare certe cose con lui, alla fine erano giunti alla conclusione che era meglio che si sfogasse in casa piuttosto che andare a cercare avventure altrove, quindi le disse che era meglio se si rassegnava se non voleva finire in mezzo alla strada.Simona era sconvolta, quando uscì per fare la spese pensò di scappare da quella casa, ma non sapeva proprio dove andare così si ritrovò a casa.Nel pomeriggio la signora Elena le disse che quando non c’erano ospiti avrebbe dovuto girare per casa senza le mutandine, come voleva il marito.Mentre serviva la cena il signor Enrico volle controllare se era stato fatto come lui aveva richiesto, la chiamò, la fece girare di spalle e le ordinò di abbassarsi, inevitabilmente la gonnellina si alzò mettendo in mostra il suo culo e i peli della sua figa, le diede una leggera pacca sul sedere e le disse di continuare a servire la cena.I signori mangiarono come se tutto fosse normale e non badarono più a lei, purtroppo mentre stava per sparecchiare il signor Enrico le mise una mano sotto la gonna e lei spaventandosi, fece cadere a terra un bicchiere che andò in mille pezzi.La signora Elena si arrabbiò e la sgridò, perché a quel servizio ci teneva molto; Simona si scusò dicendo che non aveva fatto apposta, allora il signor Enrico disse alla moglie che ci voleva una punizione così la prossima volta sarebbe stata più attenta, la signora Elena si disse d’accordo e affidò al marito il compito di punirla.Enrico le ordinò di finire di sistemare la cucina e quando finiva doveva raggiungerlo in salotto, quando Simona entrò nella stanza i signori stavano guardando la televisione, il signor Enrico si alzò, la prese per un braccio e se la sistemò sulle ginocchia, in posizione per una sculacciata, infatti senza darle neanche il tempo per capire quello che stava per succedere, cominciò a colpirla con violenza sul culo, ad ogni colpo Simona gridava per il dolore, dopo un po’ il signor Enrico le alzò la gonnellina sulla schiena, mettendo in mostra il sederino ormai livido per i colpi subiti, lo fece notare alla moglie la quale si stava godendo la scena, la signora Elena gli consigli di colpirla ancora senza la protezione della stoffa della gonna, lui non se lo fece dire due volte e ricominciò a sculacciarla, Simona non aveva più la forza per gridare e si limitava a singhiozzare.Finalmente i signori furono soddisfatti, la fecero alzare e le ordinarono di rimanere in piedi davanti a loro, per un po’ sembrarono quasi dimenticarsi di lei che singhiozzava silenziosamente per non farsi notare e chiacchierarono fra di loro, il signor Enrico stava dicendo alla moglie che la punizione lo aveva eccitato e per dimostrarlo tirò fuori dai pantaloni il cazzo duro come il marmo, quella sera aveva proprio voglia di farsi fare un pompino per concludere la serata, la signora Enrica gli ricordò che a lei non piaceva molto, infatti di solito si limitava a leccarlo un po’ e aveva sempre rifiutato di farsi sborrare in bocca, ma ora i suoi problemi erano finiti ci avrebbe pensato Simona a soddisfare le sue voglie da maniaco, come le chiamava Elena.Simona sentendo quelle parole cercò di scappare per rinchiudersi in camera ma fu raggiunta da Enrico che con uno schiaffò la gettò a terra poi, presola per i capelli le mise il cazzo sulle labbra dicendole di fare quello che gli aveva fatto la sera precedente, Simona allora suo malgrado dovette aprire la bocca per accogliere quel palo di carne che premeva sulle sue labbra, come la volta precedente lui non cercava la morbidezza della sua bocca ma spingeva per arrivarle in gola.Cercando di non soffocare tra un colpo e l’altro Simona respirava appena poteva, dopo un po’ il signor Enrico sembrò calmarsi e lasciò che Simona trovasse il ritmo per continuare da sola, intanto parlava con la moglie dicendole di guardarlo mentre scopava la bocca della serva, Simona sentì il cazzo che diventava sempre più grosso nella sua bocca e finalmente sentì la sborra che le scendeva direttamente in gola, Enrico tirò fuori il cazzo dalla bocca e finì di sborrare sul suo viso, Simona sentiva ancora quel liquido vischioso, appiccicaticcio sulla sua faccia e represse un conato di vomito, dopo essersi fatto pulire il cazzo facendoselo leccare Enrico ordinò a Simona di far godere anche sua moglie.Lei rimase stupita dalla richiesta, non sapeva cosa doveva fare e anche la Signora Elena provò a protestare ma lui non volle ascoltarle, ordinò loro di spogliarsi completamente, fece sdraiare la moglie sul divano e posizionò Simona fra le sue gambe, le mise una mano sulla nuca e la spinse in giù finché fu a contatto con la figa della moglie.Entrambe erano imbarazzate, la signora stava con le gambe spalancate e Simona non sapeva cosa si aspettassero da lei, Enrico con la mano scostò i peli che coprivano l’apertura della figa della moglie facendo vedere a Simona dove doveva leccarla, Simona non si muoveva allora lui cominciò a sculacciarla, il sedere era ancora tumefatto da prima e ogni colpo fece gridare Simona la quale per evitare altre botte si rassegnò a leccare come le era stato ordinato, ogni tanto Enrico le diceva di far entrare la lingua nell’apertura, dopo qualche tempo la signora Elena cominciò a sentire gli effetti delle leccate e cominciò a bagnarsi, Simona sentiva che la figa si stava bagnando di un altro liquido oltre la sua saliva, era un liquido viscido e aveva un sapore amarognolo, continuò comunque a leccare ad un certo punto la signora cominciò a tremare e a spingere sempre più verso di lei la figa, Simona ne aveva la bocca piena, la signora le prese la testa fra le mani e cominciò a sfregarsi sempre di più sulla sua bocca, Enrico accorgendosi che la moglie stava per venire ordinò a Simona di infilare due dita nella figa muovendole dentro e fuori e nel frattempo doveva prendere fra le labbra, quello che le disse si chiamava clitoride, della moglie, appena Simona obbedì la signora Elena lanciò un grido e venne anche lei per merito della bocca di Simona.
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