Mi chiamo Sonia, ho 40 anni sono ormai divorziata da più di dieci anni, vivo con mio figlio Andrea di 19 anni e con Bulk un cane alano che mio figlio ha voluto a tutti i costi e che sta con noi da quasi 5 anni.Anche se tutti dicono che sono una bella donna non ho più avuto rapporti con altri uomini dopo il divorzio, la mia vita sessuale si svolge tutta nella mia fantasia e si concretizza in epiche quanto solitarie masturbazioni.Sono abbastanza soddisfatta della mia vita, anche se in certi momenti non so che darei per dar vita alle mie fantasie sessuali che, detto per inciso, sono ben poco ortodosse.La nostra vita sarebbe trascorsa così senza scosse se quel giorno non fosse accaduto quello che sto per raccontarvi.Era un pomeriggio d’estate e ciondolavo per casa con indosso una semplice vestaglietta, eravamo tutti accaldati, Andrea seminudo si sventolava lamentandosi del caldo, Bulk era smanioso, mi sedetti in poltrona e cominciai a carezzargli la testa per quietarlo un po’.Dopo un po’ che lo accarezzavo Bulk si erse sulle zampe posteriori e iniziò a strofinarsi l’uccello sulla gamba che tenevo accavallata.Non era la prima volta che lo faceva così come provava ad annusarmi fra le gambe ma io di solito lo allontanavo subito, ma quella volta, sarà stato il caldo o che, sentire il suo grosso uccello strofinarsi sulla mia gamba nuda mi dette un brivido e dimenticandomi della presenza di mio figlio lo lasciai fare per un po’.Quando mi resi conto della situazione allontanai Bulk e guardando mio figlio mi resi conto che aveva notato il mio turbamento e mi guardava fra lo stupito e il divertito.<<Bisognerà trovargli una compagna con cui sfogarsi>> disse sogghignando <<se no qualche giorno ci si fa a tutte e due>>.<<Bel modo di esprimersi con tua madre>> lo rimproverai senza convinzione <<anche se in fondo mi sa che tu abbia ragione>>.Bulk intanto girava per casa con il suo grosso arnese ciondolante.Andai in camera mia per riposare un poco ma non riuscivo a togliermi dalla testa quanto successo.La mia fantasia per la prima volta mi portava ad immaginare accoppiamenti bestiali e non potei fare a meno di masturbarmi.Nei giorni successivi quella fantasia tornò a farsi viva e cominciai a guardare Bulk con altri occhi.Una sera che ero sola in casa mi misi in poltrona, scoprii abbondantemente le gambe e cominciai a giocare con il cane sperando si ripetesse la stessa scena.Infatti dopo poco senti l’uccello di Bulk strofinarsi sulla mia gamba, chiusi gli occhi e lo lasciai fare fino a che non sentii schizzare il suo sperma.Quella sera dovetti masturbarmi più volte per trovare un pò di calma.La cosa, anche se bizzarra, poteva finire lì se, un giorno riordinando la camera di Andrea, non avessi trovato un pacco di riviste pornografiche.Per niente scandalizzata mi sedetti sul letto a sfogliarle.Veder materializzate molte delle mie fantasie mi eccitò non poco, pur sapendo che esistevano riviste simili non avrei mai immaginato che mi piacessero tanto.Poi mi capitò in mano quella rivista.In copertina c’era un grosso cane nero e una ragazza, con il cuore in gola iniziai a sfogliarla.Nonostante le mie fantasie dei giorni precedenti non avevo mai pensato che certe cose si potessero fare realmente ma quello che vidi su quella rivista mi tolse ogni dubbio.Ero turbata ed eccitatissima non potei fare a meno di masturbarmi e lo feci con molto gusto.Più tardi, ancora scombussolata, pensai allo sguardo di Andrea l’altro pomeriggio e alla sua frase, evidentemente, avvezzo a quelle riviste, chissà che fantasie si era fatto. Nei giorni successivi tornai spesso in camera sua a cercare quelle riviste e vidi che ce n’erano sempre di nuove con cani e altri animali, evidentemente la scena di quel pomeriggio aveva eccitato la sua fantasia su questo argomento.Comunque vedere quelle scene mi eccitava sempre da morire così un pomeriggio, sicura che Andrea non sarebbe tornato che a tarda ora, mi decisi di dar corpo alle mie fantasie.Non sapevo neanche io fino a dove mi sarei spinta.Mi misi a girare per casa senza mutande, con la solita vestaglietta mezza sbottonata, sperando che il cane fiutasse l’odore, infatti dopo un po’ accorse scodinzolando, lo accarezzai sulla testa e lo avvicinai alla mia figa ormai liquefatta, Bulk cominciò ad annusare incredulo poi mi infilò il muso sotto la vestaglia cercando con la lingua l’origine di quell’odore e dei suoi umori.Fra le leccate di Bulk e la consapevolezza di fare una cosa da vera troia stavo godendo da matti.Intravedevo l’uccello di Bulk che aveva assunto dimensioni enormi, non erano i soliti 10 cm che tirava fuori quando si strusciava sulle mie gambe ora erano almeno 30 cm e di larghezza impressionante.Mi chinai fra le sue gambe e come avevo visto fare sulle riviste iniziai e percorrerlo con la punta della lingua, Bulk mugolava e io mi infoiavo sempre di più.Dopo un po’ Bulk venne abbondantemente ed io non potei trattenermi dal masturbarmi furiosamente.Fu un orgasmo lunghissimo. Rimasi allungata sul letto con le gambe aperte, Bulk intanto mi girava intorno dandomi ogni tanto delle linguate.Mi ripresi a fatica, rimisi in ordine poi me ne andai a dormire.Nei giorni successivi Bulk si avvicinava ad annusarmi sempre più spesso ed io, per stuzzicare mio figlio, viste le sue letture, lo lasciavo fare per un po’ prima di allontanarlo e intanto con la coda dell’occhio spiavo le sue reazioni.Dapprima Andrea sembrava divertito ma poi col ripetersi della cosa vedevo che guardava sempre più interessato.<<Credo che Bulk si sia innamorato di te>> mi disse un giorno, cercava di scherzare per mascherare il suo turbamento.<<Dimostra di avere buon gusto, non penserai mica che tua madre sia da buttar via>> gli risposi sollevando la vestaglia per mostrargli le gambe.Andrea era disorientato, farfugliò qualcosa e se ne andò in camera sua.Immaginando cosa fosse andato a fare, lasciai passare qualche minuto poi lo seguii.Poggiai l’orecchio alla porta e sentii dei gemiti soffocati.Aprii piano la porta, Andrea era sul letto completamente nudo che si masturbava guardando una delle sue riviste <<Oh scusa>> finsi di essere dispiaciuta <<non volevo disturbarti…>> Andrea era confuso cercò di farfugliare qualcosa <<Ma cosa stai leggendo?>> mi avvicinai al letto, Andrea cercava di nascondere come poteva la sua rivista.<<Dai fammi vedere…non sono mica una puritana>> il tono era complice, gli presi la rivista e feci finta di scandalizzarmi <<Ma guarda che cose legge il mio bambino…>><<Me l’ hanno prestata>> mentì malamente, il suo uccello stava perdendo la sua erezione, non volevo fare la guastafeste così gli dissi <<Non è che ne hai qualcuna anche per me? Sai anche la tua mamma ha le sue esigenze>> Gli brillarono gli occhi <<Sì certo, se voi puoi leggerle qui>> <<Staremmo troppo scomodi in due sul lettino. Vieni tu in camera mia>>Non se lo fece ripetere due volte, prese la rivista e mi seguì.Giunti in camera mi tolsi la vestaglia e ammirandomi davanti lo specchio dissi <<Allora che ne dici della tua mamma, ti sembro da buttare via?>><<Così si direbbe proprio di no, però sai il reggiseno inganna>> <<Pensi che abbia le tette mosce, che screanzato!>>Il gioco mi divertiva <<Non sarà che vuoi vedermi nuda?>><<Ti confesso che è proprio lì che voglio arrivare>>Mi tolsi quel poco che restava <<Allora che ne pensi?>> Si avvicinò con l’uccello ben in tiro <<Hai ragione sei proprio una bella gnocca>> cominciò a carezzarmi un seno con delicatezza poi con le dita iniziò a giocare con il capezzolo che si inturgidì di colpo.<<Non precipitiamo le cose. Vediamo questa rivista>>Ci mettemmo sul letto e cominciammo a sfogliarla.Eravamo vicini a pancia sotto <<Pensi che gli piaccia davvero?>> mi chiese una volta finito<<Al cane sicuramente>> scherzai io <<e anche le ragazze non sembravano dispiaciute. E a te?>> chiesi a mia volta.Si girò e mi mostrò l’uccello teso allo spasimo <<E a te che effetto ha fatto?>> Presi la sua mano e la feci scorrere fra le mie cosce bagnate <<Capisco>> fece lui ammiccando poi prese a far scorrere la sua mano sull’uccello in cerca di sfogo, anch’io mi afferrai il clitoride fra l’indice e il medio facendogli compiere un movimento rotatorio.La stanza si riempì di gemiti poi venimmo insieme.Un paio di giorni dopo Andrea entrando in casa mi trovò in piedi vicino al tavolo con il muso di Bulk infilato fra le gambe, si avvicinò appoggiandosi dietro di me e facendomi sentire il suo uccello che spingeva da sotto i pantaloni mi sussurrò all’orecchio<<Vieni di là, ho qualcosa da farti vedere>>.Lo raggiunsi in sala, chiudemmo la porta, Andrea tirò fuori una videocassetta e la infilò nel videoregistratore, poi si sedette vicino a me sul divano.Dopo i titoli di testa in una lingua incomprensibile apparve una donna non particolarmente bella che se ne andava in giro per casa con solo una corta maglietta, ogni tanto si vedeva un uomo, suo marito forse, anche lui seminudo con in mano una telecamera.Ad un certo punto la donna di avvicinò ad un cane lupo che le fece le feste ed incominciò a leccarla fra le gambe. Dopo varie scene nelle quali la donna succhiò sia il marito che il cane si inginocchiò per terra e aiutata dal marito si fece montare dal cane.Finito il film ci guardammo senza dire una parola, poi mi alzai e mi spogliai <<Fai entrare Bulk>> dissi sottovoce ad Andrea che aprii la porta ed andò a cercare il cane.Arrivarono subito, Bulk mi corse incontro e iniziò subito a leccarmi fra le gambe, Andrea intanto si era spogliato e si era seduto a guardarci.La lingua di Bulk mi scavava fra le gambe, mi inginocchiai per terra ed iniziai a giocare con il suo grosso uccello, intanto Andrea ci aveva raggiunti e ci accarezzava entrambi.Mi accucciai a quattro zampe come la protagonista del film e Bulk mi si avventò addosso cercando di montarmi, sentivo il suo uccello che dava colpi furiosi senza riuscire a trovare la strada. <<Aiutalo ad entrare>> Andrea afferrò l’uccello di Bulk e lo appoggiò alla figa che fradicia di umori non faticò ad inghiottirlo.Lo sentivo farsi strada dentro di me poi iniziò a dare colpi furiosi, mi sentivo morire, Andrea intanto si era inginocchiato davanti a me e mi porgeva il suo uccello da succhiare.Mi sentivo una vera cagna in calore.Sentii Bulk inondarmi di sperma e uscire lasciandomi una sensazione di vuoto.Andrea, intanto uscito dalla mia bocca si inginocchiò dietro di me e sentii il suo uccello appoggiarsi e spingere nel buco del culo.Inarcai la schiena per facilitargli il compito ed entrò lentamente e senza fatica, poi iniziò a sbattermi con foga.Ero in pieno delirio erotico, sentivo lo sperma di Bulk colarmi fra le gambe mentre l’uccello di mio figlio mi squassava, l’orgasmo ci prese insieme e crollammo sfiniti sul pavimento.
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