Vi voglio raccontare una storia dove i protagonisti principali sono tre, Aldo, Sara e Serena. Incominciamo con il dire che Serena e Sara sono sorelle, gemelle. Due donne affascinanti ed intelligenti, molto simili tra loro ma che la vita ha condotto su due strade diverse. Almeno in apparenza. Serena è una donna che vive la sua vita da single, senza rammarichi, felice di quello che ha. Soddisfatta del suo lavoro e delle persone che gli sono vicino, famiglia e amici. Sara è sposata, ha un figlio, lavora, ha una vita piena ma la sua insofferenza è grande, talmente grande che l’ha portata a diventare una donna dura e scontrosa con tutto il mondo, tranne che con suo marito. Invece Aldo è il figlio di Sara. Ragazzo sveglio e dinamico, nel pieno della sua giovinezza. La sua è una vita felice, se si esclude il rapporto con sua mandre, che vive appieno. Mario, il marito di Sara, è un avvocato di successo che ama il suo lavoro e che ne ha fatto lo scopo della sua vita. Le sue giornate si dividono fra il suo studio legale, le aule di tribunale e i salotti buoni della città. È un uomo importate e rispettato, spesso interpellato come consulente in grossi affari che si risolvono con la soddisfazione certa di chi lo ha interpellato. Avrete già capito che nella sua vita la famiglia non occupa un posto molto rilevante. Tutto questo è alla base del cambiamento di Sara. Lei ama il marito, è una donna molto passionale che sente molto questa disattenzione da parte di lui. Adesso che vi ho presentato i personaggi principali di questa storia passiamo a narrarla. È domenica, ore 15:00, di un settembre inoltrato. Aldo è solo in casa davanti al televisore. Non guarda niente in particolare, fa zapping furioso, come sempre quando è annoiato. Suona il campanello e, mentre va a vedere chi è, spera sia uno dei suoi amici ma scopre che si tratta di sua zia. Serena spiega al nipote che, dato il caldo, ha deciso di venirli a trovare per usufruire della loro piscina e chiede al ragazzo dove sono i suoi genitori. Lui le spiega che sono andati a pranzo da un tipo fuori città e che rientreranno in serata. Allora la donna fa spallucce e chiede al nipote se le vuole fare compagnia. Quando Aldo raggiunge la zia in piscina, dopo essersi messo il costume, la trova già in acqua. Si tuffa anche lui ed inizia ad andare avanti ed indietro. I due si divertono in acqua, scherzano e ridono come al solito. Aldo si è sempre trovato bene con sua zia, hanno un rapporto molto cameratesco fra di loro. In acqua i loro corpi vengono spesso a contatto ed entrambi ne traggono un senso di piacere che nascondono l’uno all’altro. Stanchi ma in uno stato di eccitamento poggiano i teli sul prato per poi adagiarvisi e godere del tepore del sole. Serena nota che anche il nipote ha gradito il gioco di contatti fisici che hanno avuto in acqua, almeno a giudicare dal rigonfiamento che gli si nota nel costume. Abituata a godere di tutto ciò che la vita gli concede, non ci pensa due volte a chiedere al ragazzo di fargli qualche massaggio per aiutarla a scaricare la stanchezza che ancora sente addosso. Aldo si poggia sulle ginocchia, al suo fianco, ed inizia a passare le mani sul corpo della zia, iniziando dalla schiena. Senza chiedere il permesso slaccia il costume e scosta i lembi di stoffa, facendoli ricadere sul telo. La schiena viene percorsa in modo lieve ma deciso dalle mani di Aldo la cui eccitazione è ormai a stento contenuta dal costume. Quando passa alle gambe la situazione è già rovente, il respiro di entrambi è diventato pesante, rumoroso nel silenzio che li circonda. Il ragazzo si fa spazio tra le gambe della donna che non oppone resistenza, anzi agevola l’operazione. Le mani di Aldo partono dalle caviglie per poi risalire lentamente sino alle natiche. Arrivato in cima dà una leggera strizzata a quella carne rotonda per poi ricominciare da capo. Serena ormai è travolta dall’eccitazione, non le importa che quelle mani che la stanno toccando sono di suo nipote, decide, lo vuole! Allunga le braccia lungo il proprio corpo, senza alzare il capo dal telo. Con le dita prende i laccetti del costume e li tira, una volta slacciati riporta le mani sotto il capo, decidendo di lasciare al ragazzo la decisione se oltrepassare il limite. Aldo si era fermato quando le braccia della zia si mossero. Aveva paura di essere andato oltre. Adesso fissava quel lembo di stoffa che ricopriva le natiche della zia capendo che lei voleva qualcosa di più ma che toccava a lui decidere se procedere. Delicatamente sposta il costume portando alla luce quell’ultimo pezzo di corpo bramato. Lo contempla, deliziato per la sua perfezione, lo sfiora con le dita, provocando un fremito accompagnato ad un lungo sospiro da parte di lei. Si china e posa un bacio per ciascun globo. Tira fuori la lingua e la scorrere nel solco, una, due, tre volte. Con calma. Si stende. Afferra per i fianchi la zia e si tuffa fra le sue gambe con la sempre con la lingua. Senza calma, con frenesia quasi. Serena non dice niente, ansima e geme senza controllo, in preda al piacere che il suo nipotino le sta donando. Aldo decide che è arrivato il momento. Si alza. Si abbassa il costume a metà coscia. Facendo leva su di un braccio si pone sopra di lei. Con la mano libera si prende il sesso e lo guida in sua zia. In questa posizione inizia a muoversi in lei. Le bacia la schiena, il collo, l’orecchio. Serena sente il caldo alito del nipote sulla guancia e gira il capo. Le loro labbra si toccano, si schiudono, lasciando che le loro lingue si incontrino. È molto forte quello che provano i due durante quest’amplesso, di un’intensità che entrambi non conoscevano ancora. Serena ha raggiunto il suo primo orgasmo con la sola penetrazione mentre Aldo, anche se non ha un ritmo sostenuto, forsennato, trattiene a stento il suo di orgasmo che non tarda ad arrivare, dentro. Il caldo che sente invaderle il ventre, unito alla coscienza che si tratta del suo nipotino, fanno perdere la ragione a Serena che raggiunge il suo secondo orgasmo in poco tempo, cosa che la non le era mai capitato, anche con il migliore degli amanti che aveva avuto. Il ragazzo scivola su di un fianco, stendendosi al lato del corpo della zia, tenendo un braccio ed una gamba mollemente poggiati su di lei. I due si guardano teneramente, non dicono niente, i loro sguardi gli bastano, si scambiano piccoli bacetti, a fior di labbra. Passati alcuni minuti Serena si alza in piedi. Il costume rimane sul telo. Allunga la mano e fa alzare anche Aldo che fa scivolare il costume che ancora è a metà delle sue gambe. Nudi si dirigono alla piscina, mano nella mano. Si tuffano. Il contatto con l’acqua li sveglia da quel torpore che hanno addosso. Danno un paio di bracciate prima di fermarsi sul bordo della piscina. Escono dall’acqua e si stendono abbracciati al sole. È arrivato il momento di parlare, di capire, di capirsi. Scoprono che nessuno dei due ha frainteso l’accaduto, ne sono felici entrambi, non ne sono pentiti, non escludo che non riaccada, sono in piena sintonia. Serena dice ad Aldo che sta incominciando a sentire un poco di fresco a stare lì fuori. Queste parole sono accompagnare da uno sguardo malizioso in direzione del nipote che ne afferra subito il significato e propone alla zia di andare in camera sua a scaldarsi. Raccolgono i teli ed i costumi ed entrano in casa, dirigendosi in camera di lui. Si stendono sul letto e si abbracciano, si baciano, si stringono l’uno all’altra. Serena sente che il sesso del nipote è già pronto per donarle altro piacere. Inizia a cospargerlo di baci sul viso, sul collo, sul petto, sul ventre per arrivare, a piccole tappe, al suo sesso. Lo afferra con una mano, lo osserva da vicino, rimane compiaciuta delle sue dimensioni, lo bacia teneramente in punta, poi per tutta la sua lunghezza sino alla base per poi risalire sempre baciandolo teneramente. Arrivata in cima ne prende in bocca il glande, lo stuzzica con la lingua, lo fa affondare in bocca, sino a fargli sentire la sua gola. Aldo non è nuovo a questo tipo d’attenzioni al suo sesso ma la bravura della zia è al di sopra di quello che ha già provato, freme. Serena non ha intenzione di portarlo al culmine in quel modo, lo vuole di nuovo dentro di se. Si alza, sale sopra di lui, si siede, facendosi penetrare lentamente, poggia le mani ai lati del capo di Aldo, chinandosi su di lui, guardandolo in faccia, negli occhi, per percepire la sua estasi e fargli percepire ciò che prova lei, attraverso lo sguardo. Inizia la sua danza. Le mani del ragazzo si poggiano sulle cosce della donna, le accarezzano, salgono sino ai fianchi, li stringono, seguendo il loro movimento, ricominciano a salire sino a posarsi sui seni che stringono, le dita si portano sui capezzoli iniziando a tormentarli. Avvicina il capo, apre la bocca e prende possesso di un capezzolo che inizia a succhiare, mentre continua a stuzzicare con le dita l’altro. L’estasi di Serena è pienamente descritta dal suo volto, con gli occhi chiusi e la bocca spalancata in cerca d’aria, di gridare. Con la bocca incollata al seno della zia Aldo pone le sue mani sui glutei che lo cavalcano, li palpa, li accompagna nella cavalcata. Non riesce a reggere oltre, anche se ha già goduto non riesce a trattenersi e, stringendo la carne della donna che ha fra le mani, la inonda per la seconda volta. Le ore successive le passano sul letto, a donarsi piacere a vicenda, sino a non poterne più, scoprendo i propri corpi. Fanno una doccia, assieme, per poi sedersi in cucina e fare uno spuntino, necessario dopo il grosso dispendio d’energie al quale si sono sottoposti. Spuntino che in pratica è una cena, data l’ora, infatti fuori è ormai buio. Verso la fine del loro pasto sentono la macchina dei genitori di Aldo. Sono rientrati. Entrati in casa si salutano con Serena che dice loro di aver approfittato della loro piscina durante il pomeriggio e di aver fatto compagnia ad Aldo. Mario si trattiene poco con loro, dice che ha bisogno di una doccia e di andare a letto. Sara lo guarda allontanarsi. La gioia di aver passato la giornata con il marito e di aver visto la sorella al suo rientro le si spegne dentro, come al solito. Aldo la distoglie da questi suoi pensieri chiedendole come ha passato la giornata, se si sono divertiti, chi c’era e roba del genere. Sara si gira a guardare il figlio, fissa lo sguardo su di lui. Il ragazzo si sente intimorito dallo sguardo della madre, abbassa gli occhi. Lei pensa che sta allontanando il figlio da se con quel suo comportamento assurdo ma non riesce a venirne fuori, non ne ha la forza. Risponde, in modo secco, che è stato tutto come al solito, niente fuori dalla norma che lui conosceva bene. Quindi chiede alla sorella se si ferma a guardare un poco di televisione con lei e dopo aver ricevuto la conferma che si sarebbe fermata va a cambiarsi. Serena ha assistito in silenzio al comportamento della sorella e non le è scappato l’alone di tristezza in Aldo, capi benissimo che il comportamento di Sara rattristava il ragazzo. Rimasti soli si avvicina a lui, gli prende la testa fra le mani e gli da un bacio. Poi gli chiede se va tutto bene. Lui la fissa distratto e gli risponde che non capisce il comportamento della mandre. Dice che lui gli vuole bene e che non sopporta di vederla in quelle condizioni, non la riconosce. Allora lei gli dice che probabilmente sta passando un brutto periodo ma che le cose si sistemeranno, di non preoccuparsi. Il discorso viene interrotto lì dal ritorno di Sara. La serata la passano in salotto, davanti la televisione, a vedere un film. L’unica a dire qualcosa di tanto in tanto è Serena ma non riesce a far parlare gli altri due che si limitano a risposte brevissime, ridotte al minimo indispensabile. Il film finisce ed Aldo si alza dando la buona notte ad entrambe le donne, posando un bacio sulle loro guance. Serena nel ricevere il bacio dal nipote lo accarezza sulla guancia e fa sì che le loro bocche si tocchino sugli angoli. Le si stringe il cuore a vedere il suo nipotino così giù di morale e vorrebbe ricoprirlo di coccole per farlo tornare felice ma non può, la sorella è lì con loro. Rimaste sole, Serena non si lascia scappare l’occasione di chiedere alla sorella come sta e del perché si comporta in quel modo, specialmente con il figlio che le vuole tanto bene da soffrirne troppo nell’essere trattato male. Come al solito è stata diretta nel dire le cose, caratteristica che la distingue dalla sorella da sempre. Sara è colpita da quelle parole, si volta di scatto a fissare la sorella. I suoi occhi si velano di lacrime. Serena capisce che è sul punto di piangere e che ha bisogno di sfogarsi, le si siede accanto, la stringe a se e le chiede di raccontarle tutto, di sfogarsi. Cosi, fra le lacrime trattenute a stento, Sara spiega alla sorella che il comportamento del marito è il problema che l’affligge e che è la causa del suo cambiamento. Mario ormai è sempre più preso dai suoi impegni, sia professionali che sociali. Lei capisce le sue esigenze ma sente troppo la mancanza di un uomo nel letto. E, intuendo cosa avrebbe detto la sorella, si apprestò a dirle che avevano parlato, con il marito, ma lui non la voleva capire, o non ci riusciva. Dice anche che ha pensato a farsi un’amante ma, oltre al fatto che ama il marito, la situazione si sarebbe sicuramente risaputa in giro e avrebbe danneggiato la posizione del marito. In riguardo ad Aldo lei non si rende conto dei suoi scatti con lui ma subito dopo se ne pente e ne soffre molto perché ama il figlio oltre ogni cosa, più di se stessa ed il fatto d’essere proprio lei a ferirlo la fa stare male. Serena capisce il problema della sorella ma non ha in mente niente che la possa aiutare. Immersa nei suoi pensieri alla ricerca di una soluzione a quella situazione non si rende neanche conto che dice a Sara quanto è strana la vita a volte, com’è facile passare dall’euforia dell’aver trovato un’amante unico allo sconforto per i problemi di una sorella a cui si vuole molto bene. A Sara scappa da ridere e chiede alla sorella di questo suo nuovo amante, curiosa come sempre della vita sentimentale e sessuale di Serena. La sorella si rende conto solo adesso di aver parlato troppo ed adesso deve pur dire qualcosa. Cosi spiega che si tratta di una persona che conosce da molto tempo e che si è trattato di una situazione irreale che li ha travolti ma li ha lasciati entrambi molto appagati da quello che è successo. Sara chiede alla sorella se lei lo conosce, come si chiama e poi quando hanno avuto questo incontro se è stata in casa tutto il pomeriggio con Aldo. Fortuna che le due donne non si stanno guardando in faccia, altrimenti Sara capirebbe. Serena cerca di riprendersi e di dire qualcosa che non faccia insospettire la sorella. Spiega che si sono incontrati prima che lei venisse qui in piscina e che per il nome deve aspettare, almeno per adesso. Le due sorelle finiscono di chiacchierare e Serena rientra a casa sua mentre Sara si dirige verso la camera da letto. Passando davanti la camera del figlio scosta leggermente la porta per guardarlo mentre dorme, cosa che le è sempre piaciuto fare, fin da quando era nato. Rimane subito colpita dalle condizioni del letto del figlio. Le lenzuola sono tutte stropicciate e quasi levate, le coperte sono atterra. A Sara viene da pensare che probabilmente il figlio ha avuto delle visite durante la loro assenza. Questo pensiero la rende gelosa ed orgogliosa al contempo. Richiude la porta e si dirige in camera sua. Una volta a letto si mette su di un fianco e fissa il marito mentre dorme. Ripensa a quando si sono conosciuti, al loro primo rapporto, a quelli successivi, a quanto le piaceva, e le piace tuttora, sentirsi piena di lui. Pensieri che le fanno portare la mano fra le gambe per darsi piacere. Quel tocco fa partire una serie di pensieri nella sua testa in modo autonomo, che lei non riesce a controllare. Vede l’immagine di sua sorella, che è anche la propria, fra le braccia di un uomo senza volto, rivede se stessa nei momenti d’intimità con suo marito. Quando è arrivata al culmine dell’eccitazione, sul punto di godere del suo stesso tocco, ha dei flash, che all’inizio non comprende e poi la scioccano. Rivede il momento in cui è tornata in cucina dopo essersi cambiata, fu un momento, credeva di aver visto sua sorella baciare suo figlio, poi il momento della buonanotte da parte di Aldo, sempre loro due, un bacio che sembrava qualcosa di più che un semplice saluto, poi le lenzuola del letto di suo figlio, poi di nuovo l’immagine di sua sorella fra le braccia di quell’uomo senza volto, poi quel volto che cambia, si trasforma in quello di Aldo, poi suo figlio e Serena nel letto del suo bambino, poi lei nel letto del suo bambino! Giunge prepotente l’orgasmo, forte, incontrollato, che la fa tremare, Mario che nel buio si sveglia e le chiede cosa succede, lei che non ha la forza di rispondere, il marito che riprende il suo lieve russare, la quiete, dopo la tempesta. O almeno sembra. Infatti in Sara la tempesta non si è placata. Pensa sconvolta a ciò che l’ha portata a godere, lei e suo figlio, pensa a quel dubbio che l’ha assalita, sua sorella e suo figlio. Sara passerà sicuramente una notte molto agitata con questi pensieri.
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