Giovanni, 45 anni, era sposato con Maria, 43 anni, ed aveva due figlie, Lara, gia’ sposata da qualche anno e Marina, 20 anni, studentessa universitaria. Giovanni assieme alla moglie ed alla figlia minore viveva in una piccola cascina che assieme ai terreni circostanti aveva trasformato in un maneggio senza pretese ma sufficientemente redditizio.Tutto ebbe inizio un giorno qualunque, quando tornando da un giro di commissioni Giovanni vide la figlia armeggiare furtivamente intorno a due cavalli nella stalla. Dalla distanza a cui si trovava non capi’ cosa stesse succedendo, ma Marina con l’aria impacciata lo saluto’ con la mano attraverso una finestra e poi corse in casa nella sua camera. Il padre ando’ a controllare che nella stalla fosse tutto in ordine, e cosi’ infatti era. Provo’ allora a salire in casa anche lui e ad andare da Marina. Raggiunse la porta chiusa della sua stanza e chiese se fosse tutto a posto. La figlia rispose di si’ e gli disse che la mamma era uscita anche lei a fare delle compere.Non convinto del tutto Giovanni si allontano’, ma testardamente curioso di li’ a poco torno’ di soppiatto alla porta della camera della figlia. Ascolto’ con attenzione e quello che senti’ era abbastanza chiaro: Marina si stava masturbando. Niente di strano, Giovanni lo trovo’ normale, ma quel suo atteggiamento nella stalla era cosi’ sospetto…Nei giorni successivi volle stare attento ai comportamenti della figlia e dopo un paio di mesi ebbe la certezza che il comportamento della ragazza non era casuale: prima si recava nella stalla dove rimaneva un quarto d’ora circa, poi si chiudeva in camera sua per quasi mezz’ora. Spesso tutto cio’ si svolgeva a sera inoltrata e comunque sempre quando Giovanni e Maria uscivano per passare la serata con amici.Giovanni ormai aveva fiutato qualcosa di molto interessante e voleva assolutamente scoprire cosa ci fosse sotto. Fu cosi’ che decise di mettere una telecamera a filmare le operazioni della figlia. Fu una operazione difficoltosa che consistette nel nascondere la sua videocamera in una scatola appositamente forata per permettere la ripresa, e posizionarla fuori dalla finestra della camera della figlia assieme ad altro materiale prendendo come scusa una serie di lavori. In effetti a lavoro finito non c’era modo di vedere la videocamera, e la presenza del materiale e della scatola impedivano la chiusura completa delle persiane, assicurando alla videocamera una visuale perfetta dell’interno della camera.Rimaneva ancora scoperta la stalla, cosi’ si fece prestare una seconda videocamera da un amico che posiziono’ nella stalla nascosta fra del fieno. Tutto era pronto. Alla prima occasione Giovanni dopo cena porto’ la moglie da amici, avvisando Marina dell’uscita due giorni prima, per sicurezza.Alle nove e mezza di sera uscirono, ed ovviamente Giovanni subito prima fece partire la registrazione delle due videocamere, sperando di trovarci qualcosa di interessante al suo ritorno.La notte si fece fonda, e verso l’una marito e moglie ritornarono, si prepararono ed andarono a dormire, ma Giovanni nonostante ostentasse tranquillita’ era pervaso da curiosita’ morbosa.Il giorno dopo recupero’ videocamere e nastri, ma dovette aspettare la terza mattina successiva prima di ritrovarsi solo in casa per visionare in sicurezza le cassette.Marina era a scuola, la madre era a sbrigare delle faccende, e Giovanni corse al videoregistratore ad inserire la cassetta della stalla.Le immagini iniziarono a scorrere, lo schermo era semplicemente tutto nero.Ovvio, era notte. Fece scorrere avanti il nastro, finche’ la luce della stalla si accese e comparve la figura della figlia che si muoveva a velocita’ doppia. Giovanni fece riporto’ a velocita’ normale il videoregistratore e cio’ che pote’ vedere fu Marina che portava in mano due contenitori, due barattoli di vetro. La figlia inizio’ a toccare uno dei cavalli, lo accarezzo’, poi si accovaccio’ ed inizio’ a toccargli le parti basse.”Mio Dio” esclamo’ Giovanni, “gli sta toccando il cazzo…”Le immagini continuavano e Marina ormai stava letteralmente masturbando l’enorme cazzo del cavallo. Giovanni penso’ che fosse questo, che fosse la depravazione della figlia, ma non aveva ancora visto tutto. Piu’ avanti sullo schermo Marina posiziono’ un barattolo all’estremita’ del cazzo del cavallo, finche’ a forza di toccarlo e masturbarlo questo le riempi’ il contenitore del suo caldo sperma.Giovanni non poteva credere a cio’ che vedere, e soprattutto non sapeva immaginare cosa ne sarebbe stato di li’ a poco di quello sperma. La registrazione continuo’ e la figlia esegui’ la stessa operazione con un secondo cavallo ed il secondo contenitore, poi lascio’ la stalla spegnendo la luce. Il resto del nastro non conteneva altro.Deciso a scoprire il mistero ed ormai eccitatissimo dalla pervensione animale della figlia Giovanni visiono’ il secondo video. Porto’ la cassetta fino al momento in cui la figlia entro’ in camera, e guardo’.Marina aveva ancora in mano i due contenitori colmi dello sperma dei due cavalli, che poso’ sul comodino. Poi si svesti’ completamente. Il padre osservo’ eccitato il corpo nudo di sua figlia, il seno, i fianchi, il pelo pubico che lo faceva impazzire. Giovanni si rese conto che ormai sessualmente impazziva per la figlia, e che nulla sarebbe piu’ stato come prima. Intanto Marina sul video si stendeva sul letto, nuda, a gambe completamente aperte e con una grossa siringa senza ago posata sul letto. La ragazza si stava ormai masturbando, cosi’ anche come suo padre stava facendo alla vista di quelle scene cosi’ calde.Dopo qualche minuto delle sue dita che correvano in mezzo alle gambe, bagnatissima, iniziava ad armeggiare con la siringa ed un barattolo. Il contenitore di vetro lasciava vedere perfettamente il contenuto bianco e vischioso di cui presto si sarebbe scoperto l’uso.Marina infilo’ le dita nel barattolo, prese una quantita’ di sperma che si spalmo’ sul viso, sul collo, sul seno, e poi giu’ sulla pancia fino in mezzo alle gambe. Una visione migliore di qualsiasi film porno al mondo. Poi dopo aver spalmato dell’altro sperma sulla vagina Marina aspiro’ con la siringa dello sperma dal barattolo, fino a riempirla completamente. Poi alzo’ le gambe ed il culo verso l’alto, rimanendo appoggiata sul letto con la testa e la schiena. Da quella posizione si infilo’ la siringa dove ormai era chiaro:nella vagina. Spinse in profondita’, davvero in profondita’, raggiungendo sicuramente il collo dell’utero. Poi schiaccio’ la siringa, e lo sperma di cavallo inizio’ a scendere nella vagina e giu’ nell’utero della giovane ragazza. Durante tutta l’operazione Marina si masturbava velocemente, mentre sentiva lo sperma entrare nel suo corpo. Ogni tanto estraeva la siringa, per poi inserirla nuovamente e continuare ad iniettarsi lo sperma.Il padre a quelle visioni venne sborando tutto per terra, guardando preso dalla libido quelle scene fantastiche.Marina continuo’ a masturbarsi in quella posizione, dopodiche’ riempi’ un’altra volta la siringa, e ripete’ la stessa procedura ma non riempiendosi l’utero e la vagina, riempiendosi completamente questa volta il culo.Era la cosa piu’ perversa che Giovanni avesse mai visto in vita sua. Ma lo show della figlia non era ancora finito. Stesasi ora sul letto continuo’ a masturbarsi mentre intingeva le dita nel secondo barattolo e le portava alla bocca. Adesso beveva anche quella sbora di cavallo.Il cazzo di Giovanni era di nuovo ritto e la masturbazione non pote’ non riprendere.Sul video Marina continuava a masturbarsi con velocita’ crescente, poi prese in mano il contenitore, lo porto’ direttamente alla bocca e bevve avidamente mentre raggiungeva visibilmente l’orgasmo, tanto che un po’ di sperma usciva dalla sua figa per le contrazioni muscolari. Ed il padre anche lui raggiunse un secondo orgasmo di fronte a quelle immagini.Dopo un paio di minuti di quiete, Marina si riprese, inseri’ nella figa un assorbente interno, mise le mutandine, poi si vesti’ con il solito pigiama e si infilo’ nel letto a dormire.Null’altro sulla cassetta.Incredibile. Dopo tutto quello che aveva fatto, Marina dormiva con il suo corpo ricolmo di sbora di cavallo, sbora nell’utero e nella figa, sbora nel culo, sbora nello stomaco ed il corpo sporco di sbora ovunque.Giovanni ringrazio’ Dio di avergli dato una figlia femmina e tanto perversa. Certamente il padre non avrebbe resistito troppi giorni prima di provarci con quella figlia tanto porca, magari offrendogli un po’ del suo liquido seminale da bere…
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