– sai, stasera ti porto in un bel locale…… – dico alla mia piccola guardandola mentre molto lentamente si infila un perizoma veramente microscopico, color nero, guardandosi allo specchio della camera. Sono seduto sul bordo del nostro letto, la osservo da dietro, ha veramente un bellissimo fondoschiena, perfetto, rotondo, mi alzo e l’abbraccio da dietro posando le mie labbra sul suo collo sentendo la sua pelle morbida e il profumo speziato che tanto mi piace. Avvicinando le labbra al suo orecchio sussurro un dolce invito guardando il suo volto riflesso allo specchio – mi attira l’idea di andare una volta in un club privè con te e vedere cosa salta fuori – La frase mi esce così senza tanto girarci intorno e lei – ma sei matto? chissà cosa succede lì dentro – La guardo con un bel sorriso rassicurante, le prendo le sue mani nelle mie – se non vuoi non succederà assolutamente niente ma mi piace pensare a quanto sei troia se qualcuno ti guarda mentre scopi con me, la mia curiosità è solo quella di qualche spettatore interessato a quello che combiniamo, poi se qualcuno vuole entrare nel gioco…….. – lascio la frase non finita e aspetto che la finisca lei – non so, ma…… certo che sei un porco…… e mi faresti scopare da un estraneo, lì davanti a tutti…… – no…..non ho detto questo….. mi piace l’idea della vacca che sei pensando di essere scopata davanti a tutti, al modo che ti bagni sentendoti in vetrina…… – Il suo sguardo si illumina di una luce perversa che conosco molto bene, accetta l’invito. Senza dire altro mi stacco da lei e torno in bagno a rifarmi la barba, penso a cosa si metterà addosso, spero vivamente nulla di troppo appariscente da non sembrare volgare. Dopo poco appare il mio amore davanti alla porta del bagno – beh, se pensi che sia vestita adeguatamente per me va bene…… ma sono già bagnata sotto… razza di bastardo che non sei altro!!!! La guardo un attimo, indossa una maglietta attillata, come sempre con sotto un reggiseno che sorregge il suo magnifico seno, gonna a metà coscia, sicuramente sotto porta un paio di autoreggenti, non scommetterei sulle mutandine, qualche volta sostiene le diano fastidio e non le indossa, ma visto che prima le aveva indosso non voglio indagare, stivali neri, tacco altissimo. – sei perfetta…… un tesoro……. ti amo!!! – ….anch’io orsacchiotto!!!!!……. ma……. in che locale mi porti…..lo conosci già?? – accentuando il tono della voce. La mia gelosona…….pensa che io frequenti quei locali….. – non ti preoccupare, ho già un’idea……. stai tranquilla, non sono locali che frequento!!!!! Prendo il cellulare e chiamo il mio amico Gianluca, so per certo che lui ogni sabato ha un’amica che lo accompagna in un club, solo un’amica ma gli serve per non spendere le cifre esorbitanti che vengono chieste agli uomini singoli. – ciao Gianluca, stasera per caso non è che vai al solito club??? – certo! non mi dire che vieni anche tu?????…… ma non da solo??? – ..no…. stasera viene anche il mio amore… se sei in compagnia…..dai passaci a prendere….. – bè certo che sono in compagnia…… tra mezz’ora siamo da voi – Bene, il primo passo è fatto, finiamo di vestirci, sarei curioso di sapere se il mio tesoro sotto porta ancora il perizoma oppure lo ha tolto, ma mi tengo la sorpresa per dopo. Il viaggio è tutta una discussione su quello che troveremo una volta entrati, Gianluca, grande esperto descrive il locale, le salette dove ci si può appartare, i gestori, ma noi stiamo solo pensando ai corpi che vedremo, alle cose sconvolgenti, e penso alla mia piccola in mezzo a tanti corpi nudi ed a occhi golosi che la spogliamo, la toccano…….. Non è un viaggio lungo, in mezz’ora siamo già davanti al portone del locale, un nome esotico, luci da autogrill tutte intorno alla porta, non è che il buon gusto abbia lavorato un granché. Appena entrati iniziamo a guardarci intorno, la gente non è assolutamente quella che mi aspettavo di trovare, sembra uno di quei posti dove le persone di una certa età vanno a ballare il liscio, solo una cosa è molto diversa, l’abbigliamento delle signore, le calze autoreggenti fanno categoricamente capolino da gonne troppo corte per contenerle, camicette trasparenti lasciano intravedere troppo oltre il lecito e così via per tutte le signore presenti, definirle battone sarebbe un complimento. La prima impressione è assolutamente negativa, lo dico alla mia piccola che mi guarda, annuisce e dice – sì, hai ragione, ma prima beviamo qualcosa, poi tu mi hai messo un calore addosso…… – Ci sediamo al bancone e prendiamo la consumazione, naturalmente alcolica per riscaldare un po’ gli animi, come se ce ne fosse bisogno, sono curioso di vedere le famose stanze con gli specchi oppure i normali divanetti nascosti solo con tende, e poi l’idea della mia piccola scopata completamente nuda davanti ad altri mi eccita da morire, farla sentire troia oltre ogni limite eccita anche lei, poi chissà se qualche altro individuo si unirà alla nostra scopata, e penso che anche a lei sia balenata in testa questa possibilità. – almeno ci sarà qualcosa di divertente da vedere – dico io e dal tono si capisce benissimo che sono impaziente di mettermi all’opera. – Avete voglia di vedere se c’è qualcosa di divertente?….. dai andiamo allora…. – fa Gianluca mentre il mio amore mi prende il braccio come per proteggersi da quello che vedremo da lì a poco. Scostando una tenda entriamo nella saletta più vicina, è la più grossa delle tre e in fondo si vede una specie di letto ma molto più grande, un letto che potrei definire a 4 piazze! Tutto intorno è circondato da divanetti, ma quello che mi colpisce è un groviglio incredibile di corpi! Sinceramente non mi aspettavo tanta libertà, credevo che in un posto come questo avrei visto cose molto più soft, comunque devo ammettere che la cosa non mi lascia per niente indifferente, ci saranno almeno quattro, cinque donne, ormai già completamente nude, sommerse da una decina di uomini allupati che le sbattono a più non posso. La cosa che attira subito la mia attenzione è un ragazzo che si è avvicinato alla mia piccola e da dietro le sta delicatamente sfiorando la schiena, lei mi guarda ma non si sposta, lo lascia fare e scopro che questa cosa è molto più eccitante di tutti quei corpi in ebollizione! Il ragazzo capisce che forse può osare di più e lo vedo appoggiare le sue mani sui suoi glutei, lei ha un fremito, mi sorride maliziosamente e la vedo sporgersi per facilitare il gioco del suo occasionale vicino. – che puttana che sei amore, ti fai palpare di già e non siamo ancora entrati……. e scommetto che sotto sei completamente bagnata……. sei davvero una troia…… dai vai a sedere su quel divano e portatelo con te……. fallo morire di voglia e poi torna qua da me…… Mi guarda, sorride maliziosa, mi da un piccolo bacio sulle labbra e la vedo sedersi su uno dei divanetti, lui si siede vicino a lei e io inizio ad eccitarmi, un misto di eccitazione e gelosia che mi sta attanagliando non mi permette di pensare, riesco solo a guardare il ragazzo che sta alzando la gonna e infila una mano sotto, è un attimo, vedo lei che gli dice qualcosa in un orecchio, poi si gira guardandomi, io le faccio cenno con la testa che può fare, così fa mettere il ragazzo davanti a lei in ginocchio, divarica le gambe, gli prende il viso tra le mani e se lo porta tra le gambe, ma lo tiene vicino alla sua figa, gli fa sentire l’odore di femmina che ha tra le gambe……. che puttana la mia piccola penso dentro di me, mentre ormai la gonna scopre completamente le gambe e il pizzo delle autoreggenti, il mio cazzo compresso nei pantaloni chiede di essere preso in considerazione. Vedo che il ragazzo si ribella, vorrebbe infilare la lingua nella fessura del mio amore, e mi viene il sospetto che sia senza mutande sotto, ma lei glielo vieta, lo sposta di lato, si alza e ritorna al mio fianco…….. – cosa ha visto quello lì che era così insistente di entrare tra le tue gambe con la lingua, dimmelo troietta che non sei altro….. – è stato sconvolgente, appena ha visto che sotto non porto nulla, mi voleva mangiare, però amore sono fradicia sotto…..fai qualcosa……. – Lo dice rossa in viso, si vede che è eccitatissima e spaventata dalla sua reazione di fronte ad una cosa così strana. – che puttana che sei, certo che se stai senza nulla sotto non puoi pretendere di passare inosservata…….. e poi gli hai fatto vedere anche un bello spettacolo!!!! Dai cerchiamo una saletta e stiamo un po’ lì a vedere cosa succede…… – ma ho il cazzo durissimo perciò so già cosa succederà. Entriamo in una saletta piccola e la luce è bassissima, non si vede quasi niente ma in pochi minuti la vista si abitua e si riesce a distinguere il contorno della stanza, qui non c’è nessun letto, solo divanetti contro le pareti e nient’altro. Ci sediamo e da come ci stiamo baciando si capisce benissimo che stiamo pensando la stessa cosa, mentre infilo la mano sotto la sua corta gonna per arrivare ad accarezzare la sua peluria, sento con le dita quanto la sua figa è bagnata, ne infilo due insieme entrando completamente fino in fondo sguazzando dentro di lei, la sento lamentarsi mentre la sua mano mi accarezza l’uccello rigido dentro ai pantaloni – sei una cagna in calore, sei bagnata da far schifo, senti come sei già larga……. ci starebbero 4 dita dentro……. – mentre muovo sempre le due dita infilate fino alle nocche. – si …… dai mettine 4 di dita…….aprimi amore mio……. – – facciamo così invece, mettiti in ginocchio davanti a me….infilati l’uccello in bocca, succhialo…. – ho paura che entri qualcuno… – fa lei non molto convinta – se entra qualcuno ti avviso e smettiamo, ok…… ma adesso fammi vedere che succhia cazzi sei…. – sei il solito bastardo, un porco…… – esclama con un sorriso malizioso. Ho la testa che mi scoppia, è da quando siamo entrati che l’eccitazione per qualcosa di totalmente diverso mi sta sconvolgendo, ho voglia di vedere la mia piccola in questa situazione!! La voglio troia, voglio che si senta una vacca, una cagna in calore, voglio che veramente la guardino e lei si senta guardata, osservata…….. desiderata. Ora è in ginocchio davanti a me, mi apre la cintura e sbottona i pantaloni. – vedo che la cosa non ti dispiace per niente, maiale…. – prendendomi in mano il cazzo durissimo e iniziando ad ingoiarlo completamente, leccando la cappella per poi infilarselo di nuovo in gola. – fammi godere troia…… succhialo….. fammi sentire la gola…… Mentre le parlo controllo la tenda dell’ingresso, c’è un uomo, direi sulla trentina che sta curiosando, vorrei che entrasse ma se ne va subito, peccato, mi dispiace perché vorrei vedere la mia piccola troia fare la vacca anche con un ‘altro uccello tra le mani, in bocca, o mentre la scopo, lei che succhia il cazzo dell’altro…….. con questi pensieri abbinati al lavoro di bocca del mio amore rischio di venire subito……….. ma ad un tratto si riapre la tenda, l’uomo di prima torna con altri due amici, la cosa si fa pericolosamente interessante, la situazione mi eccita ancora di più, e infatti volevo farle fare la troia stasera, quale occasione migliore!!!!! – amore…… sono entrati tre uomini ma non preoccuparti, continua a succhiare il mio uccello e non guardare……..
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