La storia che vi sto per raccontare è la storia di un ragazzo a cui la vita ha dato delle delusioni, ma che non può essere che definito come un ragazzo davvero molto fortunato. Ciro è l’unico figlio di Gabriele e Teresa, due figli dell’alta borghesia del nord, entrambi ricchi che come si sono sposati sono diventati ricchissimi. Lui noto industriale, lei figlia di un noto avvocato, il loro rapporto aveva vissuto alti e bassi ma era abbastanza atipico : lui brizzolato 45 sempre pronto ad andare dietro a qualche bella ragazza desiderosa di ricevere bei regali, lei 40enne mora, di non rifatto gli era rimasto ben poco, tra liposuzioni, gonfiamenti di labbra, tette, zigomi era una figura molto grottesca ed aveva un’aria proprio da vaccina che amplificava con i suoi abbigliamenti spregiudicati, e anche lei era facile che si trovava qualche aiutante amico per passare piacevoli serate. A Ciro non è mancato mai niente, ma ha da sempre sofferto questa situazione, con le voci che giravano e le scenate a cui assisteva tra i loro genitori dove ognuno rinfacciava all’altro le varie corna; poi quando i due decisero di separarsi per il ragazzo all’ora sedicenne fu un colpo durissimo, andò a vivere con la madre, lei stava al piano di sotto mentre lui si stabilì in mansarda non comunicante con sotto (c’è da dire che era una mansarda ma era grande come una casa…), in pratica si vedevano giusto le poche volte che la signora decideva di stare in casa e pranzare o cenare insieme al figlio. Ciro di questa situazione ne soffriva abbastanza, il 90% dei suoi coetanei avrebbe dato qualsiasi cosa per avere un budget settimanale pari ad un dirigente d’azienda ed in pratica una casa tutta per lui, ma lui avrebbe voluto anche un po’ di quella tranquillità che li è sempre mancata. Inoltre Ciro ha anche altre due qualità che lo rendono un ragazzo non proprio comune, la prima è che è molto bello, alto 1,80, muscoloso, ha dei lineamenti molto belli con dei capelli rasati che donano molto con i suoi occhi celesti, l’altra qualità è l’impressionante grandezza del suo pisello, una lenza di 27cm, con una cappella di normale dimensioni ma con il tronco che mano a mano che scende si allarga raggiungendo un diametro di circa 20cm alla base, insomma un batacchio molto raro da trovare in giro. Ciro in quel periodo aveva una fidanzato, Mara, con la quale era fidanzato da un anno e che lo aiutò a superare il difficile momento della separazione dei genitori. Sicuramente la ragazza non era bella quanto lui, alta 1,60 con qualche chiletto di troppo ma assolutamente non grassa, capelli molto ricci castani come gli occhi, piccoli e molto miopi che la costringevano sempre a portare gli occhiali, ma sicuramente il suo forte era il seno, grande e sodo, già a 16 anni una quarta piena che in pochi anni sarebbe diventata una sesta. Ma lui ci stava benissimo insieme e nonostante le ronzassero intorno veramente tantissime ragazze molto più carine lui ha sempre avuto solo occhi per lei. Dal punto di vista sessuale Mara ha sempre negato a Ciro un rapporto sessuale, diceva che non si sentiva ancora pronta, e che poi era spaventata dalla grandezza dell’arnese del ragazzo. Si limitavano lui a leccarla e sditalinarla, lei spesso gli faceva lunghissime seghe, poche volte gli faceva spagnole dandole delle leccate e delle succhiate molto veloci alla cappella e quando veniva lo faceva sempre eiaculare su dei fazzoletti. Così per circa due anni, poi poco dopo aver compiuto 18 anni Mara di punto in bianco decise di troncare il loro rapporto, e nonostante le insistenze di Ciro lei non ne volle sapere niente. Per lui fu un colpo molto duro, ma la mazzata gli arrivò quando un suo amico gli confidò che un ragazzo che giocava a calcio con lui gli aveva confessato che si scopava Mara da più di un anno e che lei lo aveva lasciato perché voleva stare con lui ed ora lui era titubante. Una coltellata avrebbe fatto meno male Ciro, cominciò ad uscire con i ragazzi più poco raccomandabili del quartiere, a bere e fare uso di spinelli e cocaina, inoltre cominciò a frequentare un bar dove stazionavano sempre personaggi molto strani. Cominciò a vedere le donne, dopo le esperienze con la madre e con Mara, solo come delle troie, e quando la barista del bar, Carla, una ragazza 23enne abbastanza in carne, ma con due tette enormi che nessuno al bar poteva dire di non esserci mai stato, accettò il suo invito ad andare con lui nella sua mansarda ebbe il suo primo rapporto sessuale. A casa lui la spogliò velocemente soffermandosi a leccarle le grosse tette, poi lei lo fece sdraiare e quando gli tolse i pantaloni e le mutande strabuzzò gli occhi, e mentre cominciava a menarglielo piano piano elogiava la grandezza del cazzo dicendo che non ne aveva mai visto di così grandi, poi cominciò a succhiarglielo con molta voracità, con una mano lo masturbava mentre con la bocca gli stava consumando la cappella con risucchi osceni, poi lo cacciava e se lo metteva fra le tette che per quanto erano grosse riusciva a far scomparire quel palo impressionante. Dopo 5 minuti di quel trattamento la ragazza si spogliò e si impalò sul suo cazzo, nonostante le dimensioni entrò abbastanza facilmente visto che la ragazza era abbastanza larga e molto bagnata, dopo i primi colpi per farlo entrare completamente cominciò una cavalcata furiosa, Carla si metteva le mani sulla nuca emettendo un continuo e prolungato gemito di piacere, poi cominciò ad andare ancora più veloce, le sue tette quasi soffocavano il ragazzo che dopo un po’ la sentì aggrapparsi alla sua schiena e gridare a squarciagola, la ragazza ebbe un orgasmo fortissimo, poi si staccò dal ragazzo e gli cominciò a fare una spagnola stupenda, andava a mille all’ora fino a che Ciro non sborrò una quantità indicibile di sborra sulle tette e sul viso della ragazza. Dopo quel giorno almeno 3 volte a settimana i due scopavano, e un pomeriggio lei disse che voleva essere inculata, si mise a pecorina e dopo essersi lubrificata fece scivolare nel suo culo il palo del ragazzo, ci vollero 5 minuti per farlo entrare tutto tra urla strazianti, poi cominciò a pomparla fino a riempirle lo stomaco di sborra. Le scopate successive la vaccina voleva solo essere scopata in culo e tra gigantesche inculate i copiosi orgasmi Ciro apprese una certa dimestichezza con l’attività sessuale. Si stancò di scoparla soprattutto perché era uscito un paio di volte con Erika, una sua compagna di liceo che finalmente accettò il suo invito a studiare con lui a casa sua. Erika era molto bella, capelli biondi tinti, un faccia molto da maiala che culminava in un culetto delizioso e in due belle tettine sode. A casa la ragazza gli confidò che era molto sorpresa quando ha cominciato a ricevere le sue attenzioni perché con le ragazze finora aveva avuto sempre un rapporto molto distaccato, lui sorrideva e invitò la ragazza a iniziare a studiare. Lei rimase sorpresa dall’invito di lui perché pensava che, come lei, che non avesse intenzione di studiare ma solo di fare una bella scopata; Erika era molto eccitata per l’occasione, usciva con uno dei ragazzi più belli della scuola che piaceva moltissimo anche a lei, si era vestita in maniera molto provocante con una gonna jeans molto corta ed un toppino molto audace. Durante la prima pausa decise lei di fare la prima mossa, tentò di baciarlo e Ciro la avvinghiò subito iniziando una limonata furiosa mentre cominciavano a palparsi tutti. La spogliò e la sdraiò su divano, aveva una patatina deliziosa, molto fresca ed invitante, non come quella slabbrata di Carla, iniziò a leccarla e a penetrarla con un dito, la ragazza mugolava e gli accarezzava i capelli, poi dopo alcuni minuti lo fece alzare e con sguardo molto malizioso gli disse che adesso toccava a lei… Ciro era in piedi davanti a lei seduta, si tolse la maglietta poi contemporaneamente la tuta e le mutande facendo uscire come una molla il suo bastone già completamente in tiro che andò a sbattere sul volto di Erika che d’istinto buttò la schiena sullo schienale del divano. Rimase li immobile per qualche secondo molto stupefatta, poi lui si avvicinò e le prese la mano e la mise sul cazzo cominciando a farla andare su e giù, poi la guardò e le disse che come aveva detto ora toccava a lei, le mise una mano dietro la nuca e la spinse verso il suo affare, la ragazza cominciò a succhiarlo molto lentamente, quasi spaventata, Ciro cominciò a muovere il sedere cominciando ad aumentare il ritmo, il suo cazzo sebbene entrasse solo per un quarto le riempiva e sformava la bocca. Poi si staccò, la fece stendere e tentò di penetrarla tra gli urli della ragazza che quasi strappava il divano per quanto lo stingeva tra i pugni, ma riusciva ad inserire solo la cappella, così ricominciò a leccarla e la penetrò prima con una, poi con due e infine con 3 dita per circa 5 minuti, poi le tolse e velocemente con un colpo secco la penetrò con la sua verga cominciando a pomparla sempre più velocemente…..
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