Arrivati a casa fu lei, una volta posate le chiavi e la borsa, a rompere il silenzio, mi guardò e mi chiese che ne sarebbe stata di lei. Io in un primo momento rimasi immobile, non sapevo cosa dire, mi girai e mi misi a sedere su una poltrona, mia madre fece altrettanto. Trovai il coraggio e con voce un po’ tremante le dissi di essere tranquilla, che io sono suo figlio e mai avrei permesso che potesse succedere qualcosa di spiacevole a mia madre, e trovando un po’ di coraggio le disse che ci avrebbe dovuto assecondare sessualmente fino a settembre, poi sarebbe finito tutti, e terminai dicendo con malizia che in fondo non mi sembra che a lei fosse dispiaciuto fare l’amore con Luca e Peppe. Così dicendo mi avvicinai a lei ma appena mi sedetti mi madre scattò in piedi urlando di non toccarla e che mai avrebbe fatto sesso con me, poi con tono isterico urlò che andava a preparare la cena. Il pensiero di non poter gioire delle grazie di mia madre mi rodeva in una maniera indicibile, me ne andai in camera poi decisi di giocarmi la carta più sporca, così chiamai Luca e gli dissi di mandarmi qualche foto del video che era stato girato oggi pomeriggio via mail, lui attaccò a dirmi di quanto fosse stato stupendo, che il suo sogno si era realizzato e mi chiedeva se era stato bravo, io ansioso di ricevere le foto gli dissi che lo dovevo lasciare e di mandarmi subito le foto, lui disse di si e ci salutammo. Dopo 10 minuti mi fece uno squillo e come aprì la posta c’era una sua mail, mi aveva mandato due foto: la prima ritraeva mia madre in primo piano con il cazzone di Peppe piantato dentro e con Luca che le toccava le tette, l’altra si vedeva Peppe che strusciava il cazzo sulle tette dopo che le aveva sborrato addosso. Le stampai e quando mia madre mi chiamò per la cena le misi in tasca. Entrai in cucina e vidi che lei si era cambiata, ora indossava una tuta blu e si era struccata, senza dire una parola mi misi a sedere, lei mi porse una bistecca e mise delle patate sul tavolo, poi si mise a sedere anche lei e cominciammo a mangiare senza guardarsi. Finto di cenare lei si alzò e cominciò a sparecchiare, io la chiamai e le dissi di farlo in reggiseno. Lei mi guardò e mi disse che ero pazzo, che questa storia non l’avrebbe sopportata a lungo, io presi le foto e le tirai sul tavolo verso di lei, poi mi alzai e mi misi alle sue spalle. Lei farfugliò che questo non era nei patti, io le dissi semplicemente che non avrei mai voluto arrivare a questo, ma se non mi avesse assecondato quelle foto avrebbero fatto il giro della scuola e che a settembre tutto il materiale sarebbe stato distrutto. Lei rimase immobile e io ne approfittai per palparle il seno da dietro, lei non si opponeva, misi le mani sotto la maglia e cominciai a tastare quei due meloni enormi da sopra il reggiseno, erano piene e dure, grandi molto più della mia testa, poi con una mano le girai il volto e comincia a baciarla, le ficcavo l’intera lingua in bocca mentre le palavo le tettone. Poi mi staccai e le tolsi maglia e reggiseno avventandomi così per la prima volta su quelle due montagne, le succhiavo i capezzoli mentre con la mano avevo cominciato e toccarle la fica da sopra la tuta e piano piano anche lei smise di essere tese accompagnando i miei palpeggiamenti con lunghi sospiri. Pensai che si stesse sciogliendo ed infatti non appose molta resistenza quando le sfilai la tuta e le mutandine, appena le tolsi mi guardò con aria da troia e mi disse se io non spogliavo… dopo 5 secondi già ero nudo ma il cazzo ancora mi faceva male per tutte le seghe che mi ero fatto il pomeriggio ed era tutto rosso, lei cominciò a masturbarmi lentamente poi si mise davanti a me e fece scomparire il mio cazzo tra le sue tettone cominciando a farmi una spagnola incredibile mentre mi fissava con gli occhi con lo sguardo voglioso, poi lo tolse da in mezzo le tette e cominciò prima a leccarlo, giocando con la lingua lungo l’asta, poi cominciò lentamente a pompare e non resistetti molto, la situazione era troppo eccitante così spruzzai il poco sperma che mi era rimasto sulle guance di mamma che sorrise, io la guardai poi la presi e la buttai sul divano sobbalzare le tettone, poi mi tuffai con la faccia sulla sua patatina. Comincia a leccarle il clito e a penetrarla con due dita, proprio con vedevo nei film porno, lei gemeva e cominciava a contorcersi iniziando ad incitarmi, allora colsi la palla al balzo, alzai la testa e guardandola negli occhi le chiesi se prima di Felice aveva mai tradito mio padre. Lei tutta rossa mi disse che non era il momento e mi prese la testa spingendomela verso la sua patata, io le tolsi la mano, mi portai di fianco a lei e mentre la toccavo dolcemente la fica ormai tutta bagnata, le ridissi la domanda. Lei tutta eccitata mi disse quasi urlando che ha scoperto una cosa che l’ha turbata molto e che da quel giorno le capita di fantasticare sul fare pompini alla gente, e che un paio di volte l’ha fatto. Poi si alzò e tornò dopo un minuto tornò con un diario. Mi disse che era di mia sorella e di sfogliarlo. Così ci abbracciammo e cominciammo a leggerlo, le prima pagine parlavano di quando lei era col suo vecchio ragazzo e del fatto che nonostante le pressioni di lui lei non voleva fare l’amore perché voleva assolutamente arrivare vergine al matrimonio. Poi detti il diario a mamma e le dissi di leggerlo mentre io ricominciai a toccarla e palparla. Così andando avanti nel leggere scoprii che per accontentare Mirko, il suo ragazzo di allora, ogni pomeriggio quando uscivano lei le faceva un pompino aiutandosi con le sue grandi tette e che dopo le prime volte iniziò anche ad ingoiare tutta la sborra. Gli incontri erano raccontati con molta ricchezza di particolari, descriveva il cazzo del ragazzo, non un granchè, corto e fino, e cosa provava mentre pompava il suo cazzo. Poi raccontava della sua gita scolastica e di quando il professore aveva sorpreso lei ed una sua amica, Erika, anche lei bionda e abbastanza piccolina, tette piccole ma con un gran culo e soprattutto una faccia da maialina. Il prof Soriani , un uomo sulla cinquantina con capelli bianchi ma ancora molto sportivo già stava compilando un foglio di richiamo che il giorno dopo avrebbe mandato al preside, così mentre l’uomo scriveva Erika li si avvicinò e cominciò a toccargli la patta. Sara scrisse senza tralasciare particolari che andarono nella camera del prof e qui lo spompinarono. Soriani aveva un cazzo sui 16cm ma molto duro e le due se lo passavano voracemente di bocca in bocca, l’uomo fece tirare fuori le tette a Sara e poi disse di fargli una spagnola. Era molto resistente e la cosa durò molto, poi quando sborrò una quantità indicibile di sperma, che secondo quando scritto imbratto completamente le tette e la faccia delle due fin sopra i capelli, tanto che si dovettero fare una doccia. Quell’episodio sconvolse la sua vita sessuale, facendole scoprire quando amava succhiare il cazzo e bere il caldo sperma. Così andando avanti nel leggere scoprii che andò avanti a cornificare Mirko succhiando cazzi di molti suoi (e anche miei) amici. Chiudemmo il diario e mamma mi disse che quando lo trovò e lo lesse ne rimase sconvolta, anche in lei nacque il desiderio di provare sensazioni simili e così mi confessò che in occasione della gita scolastica di quest’anno , visto che c’era anche il prof Soriani decise di lasciarsi andare. Così mentre erano con i ragazzi in giro per Milano lei gli stava praticamente sempre appiccicato, ridendo a tutte le sue pessime battute e assecondandolo nei suoi strampalati discorsi. Mi guardò e mi disse che in quel momento pensava solo al suo cazzo che spruzzava quantità record di sborra. La sera a cena mise una gonna ed una maglia leggermente scollata, ma quanto bastava per alzare il livello ormonale di tutti i maschietti presenti in sala, soprattutto dei suoi studenti. Il prof naturalmente qualcosa aveva intuito, magari pensava tale mandre tale figlia, così la sera dopo aver portato i ragazzi in giro si fermarono a bere un succo nel bar dell’hotel. Qui lei si fece audace e disse che andava a controllare che tutti i ragazzi fossero nelle camere e che se voleva poi potevano continuare la chiacchierata nella camera del prof. Mentre raccontava le stimolavo il clitoride penetrandola a volte con uno o due dita, le disse che era eccitatissima ed era bagnata in una maniera oscena. Finita la ronda bussò alla porta dell’uomo che la fece accomodare subito. Essendo piccola la camera si misero sul letto e mia madre cominciò a dirgli che un alunno stasera non faceva altro che guardarle le tette, il prof subito le disse che era inevitabile visto tanto splendore, e lei subito lo guardò e si tolse la maglia rimanendo in reggiseno. L’uomo rimase senza parole e lei si sciolse il reggiseno e gli mostrò quelle due montagne di carne dicendoli se erano veramente così belle. Per risposta l’uomo si avventò sulle sue tette cominciando a succhiarle e palparle, poi cominciò a toccarla in basso ma qui lei lo fermò dicendole che gli avrebbe fatto solo un pompino. Ora mia madre aveva cominciato a toccarsi le tette mentre parlava e continuò dicendo che gli tolse i pantaloni e le mutande tirando fuori un pisello non grande ma durissimo e liscio, se lo ficcò subito tutto in bocca cominciando a pomparlo con regolarità, poi lo mise tra le tettone cominciando una spagnola furiosa, quello che aveva scritto Sara era vero, infatti l’uomo non dava cenni di cedimento nonostante mia madre lo pompasse in maniera forsennata. Mi raccontò che glielo succhiò per 20 minuti buoni in maniera indiavolata fino a quando l’uomo non si irrigidì sprizzandole addosso una quantità incredibile di sperma, una buona parte ne ingoiò, molto riusciva dalla bocca colandole sul mento, anche le tette erano imbrattate, poi lei si lavò e tornò in camera sua. Io subito le chiesi se avevano avuto altri incontri e lei mi disse che il tempo delle chiacchiere era finito, mi buttò a terra , si mise sopra di me e incominciò a cavalcarmi furiosamente. Io ero ancora vergine e la prima volta fu magnifica: sotto mia madre con le sue enormi tette che quasi mi soffocavano sulla faccia, fui molto più resistente e dopo 10 minuti lei cominciò ad urlare venendo copiosamente. Si buttò sopra di me baciandomi con molta foga, poi scivolò fino al mio pisello e cominciò a pomparmi incitandomi a riempirle la bocca di sborra e a quelle parole venni sporcandola con le mie ultime gocce rimaste…lei me lo leccò un po’ ancora poi si alzò e andò in camera invitandomi ad andare a dormire che il giorno dopo c’era scuola e salutandomi con un bacio in bocca ed un occhiolino. Io rimasi per alcuni minuti a terra ancora esterrefatto, poi mi alzai ed andai a dormire, che giornata!!!!….
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