Era una domenica tranquilla, di quelle fredde, umide, con nessuno in giro, di quelle che non hai voglia di uscire, insomma. Me ne stavo davanti al pc, con mia moglie che fa dei lavoretti in cucina e io con il mio videogame preferito. Suona il campanello, vado ad aprire. E’ Susanna, la cugina di mia moglie, vent’anni, carina, un po’ rompiballe. Come stai come non stai e si infila in cucina da mia moglie, mentre io mi riattacco al pc. Dopo un po’ la sento arrivarmi alle spalle, appoggiandosi con il corpo dietro di me. Io sono 190 cm, e le sue tette sode molleggiano conto la testa. Siediti – le dico, lei prende la sedia e si mette alla mia destra. Indossa un maglioncino aderente che mette in risalto il seno, e una mini che non ha nulla a che vedere con la temperatura esterna. Che fai? Vedi? Sto facendo f22 L’aereo virtuale esegue alcune virate, scivolando fra due base colline, planando veloce sopra alcune postazioni nemiche e mitragliando implacabile diversi camion parcheggiati. Parliamo del videogame, e lei sembra molto interessata. Si avvicina per guardare meglio e appoggia una gamba contro le mie, facendosi poi più vicina. Mia moglie intanto inizia a lavare i piatti, ascoltando la radio. Il profumo della ragazza è leggero e penetrante, e mi accorgo che, sotto il maglioncino, le si sono induriti i capezzoli. Non voglio pensare male, anche se ci sono tirato per i capelli, e faccio finta di nulla, ma il calore della sua gamba si sente attraverso la tuta dimessa che indosso. La mini, aderente, elasticizzata, le è salita di qualche centimetro, e, mentre lei si sporge sulla tastiera per osservare il monitor sulla mia sinistra, non posso fare a meno di avere una erezione, per altro non troppo evidente, vista la mia posizione seduta. Posso provare ? mi chiede, e io faccio per alzarmi dalla sedia quando lei si sporge ancora un po’, allungando le mani sulla tastiera, e mentre con una mano scivola sulla tastiera, con l’altra prende il joystick, mandando l’aereo a schiantarsi. Carico un’altra partita – dico Schiaccio gli opportuni tasti, e lei si risolleva, guardando come per caso in basso, il mio inguine, dove l’erezione è un po’ più manifesta. Si gira a guardarmi e il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Senza pensare alle eventuali conseguenze, con una mano le accarezzo la testa mentre con l’altra mi abbasso la tuta, liberando il mio cazzo dai vestiti. Chiudendo gli occhi e aprendo le labbra, Susanna si abbassa racchiudendo la mia verga fra le labbra. Il suo abbraccio caldo e umido è delizioso, mentre la sua bocca accarezza tutta la lunghezza dell’organo. Sono molto eccitato, e dopo pochi movimeni della sua testa le schizzo in bocca le prime ondate di sperma. La sento irrigidirsi, poi si rilassa e afferrata l’asta con entrambe le mani la stringe forte, bevendo avidamente il mio seme. I piatti che rumoreggiano nell’altra stanza indicano che mia moglie sta ancora lavando. Susanna indugia ancora sulla mia verga, che si sta ritirando lentamente. Si rialza e mi sorride, lasciandosi sfuggire una goccia di seme dall’angolo della bocca. Poi inghiotte, passandosi la lingua sulle labbra e mi lecca avidamente il glande ormai ritirato. E’ buono – sussurra rapita, poi i abbassa il capo e ripone il cazzo nei pantaloni. Resto un attimo fermo, un po’ sconvolto da quello che è appena successo. Lei mi bacia, e io sento il sapore del mio seme nella sua bocca. Mia moglie dice qualcosa e Susanna risponde allegra. Si alza e va in cucina, mentre io faccio decollare il mio aereo per un’altra missione.
Aggiungi ai Preferiti