Piove, anzi, diluvia, mi rifugio in un bar nella zona del vecchio centro storico di Brescia. Pochi clienti ai tavoli,vecchietti intenti a scrutare nel fondo del loro quartino di rosso. in un angolo, seduta ad un tavolino, una signora apparentemente sulla cinquantina. capelli neri e lunghi,poco trucco, maglietta bianca che a malapena contiene due grossi seni, gonna corta a dispetto dell’età. Mi avvicino al banco e chiedo un caffè. La signora seduta alza lo sguardo ed inizia a fissarmi, mi scruta, quasi che mi conoscesse o che le ricordassi qualcuno, il suo sguardo è insostenibile, abbasso il mio. Dove è il bagno? chiedo, devo fare pipi. Mi infilo nella toelette e con la coda dello sguardo incrocio gli occhi della signora. Con un sorriso mi accompagna fino a che sparisco dietro la porta. Entro in bagno, mi sbottono i pantaloni ed inizio a far pipi. dopo pochi secondi accade qualcosa.Sento la porta dietro di me che si apre, poi sento che si richiude, due giri di chiave. Non mi giro, sento una mano che da dietro si appoggia sul mio sedere, adesso mi giro, davanti a me la signora di prima. con una mano mi tappa la bocca e con l’altra mi palpa i coglioni, la lascio fare. Le mie mani si danno pure loro da fare. Le sfilo la maglietta, le succhio le tette, le infilo una mano sotto la gonna……. niente mutande, solo pelo, tanto, folto, poi la figa, bagnata, calda. Intanto il mio cazzo si è fatto di marmo, lei si inginocchia, lo lecca, lo succhia, sussurra “perchè non continui a pisciare?… dai pisciami in bocca….” non ci riesco, troppo duro… adesso io. si alza, si alza anche la gonna, mi inginocchio, odore di figa, la lecco, succhio il clitoride, mi spinge contro, sborra…. ma non mi fa alzare, mi spinge in giù, stai giù, mi intima, dopo la sborra la pipi…. leccala, leccala! la sua pioggia dorata è calda, non ne posso più, devo sborrare anche io…. mi alzo, con forza, quasi con violenza la giro, la faccio piegare contro il muro, poi dentro, alla pecorina, in piedi…… qualche colpo, esplodo, lei si gira, lo riprende in bocca, ingoia quanto può….. il resto sui capelli, sulla maglietta. Siamo esausti, lei seduta sul vwater, io sul lavandino, ci stringiamo la mano, piacere, io sono Andrea, piacere, io Luisa….. posso offrirti un caffè?
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