Mi chiamo Alberto ed ho 22 anni, siamo soli io e la mamma da due anni, papà ci ha lasciato dopo una brevissima malattia, e la mamma si è ritrovata vedova giovanissima, ha compiuto 40 anni pochi giorni addietro, è una bellissima donna, mora con gli occhi neri, un seno di oltre la seconda misura che ancora si tiene da solo, alta circa 1,70 due gambe favolose e un culetto che fa invidia a molte ventenni, quando usciamo insieme ci prendono o per fidanzati o per due fratelli.Io frequento il secondo Anno di Legge, non ho mai perso un esame anzi sono in vantaggio con gli studi, la mamma continua a lavorare nel negozio che era di papà, è un negozio di calzature e gli affari vanno bene, ha molti corteggiatori la mamma, ma ha un solo amore, il sottoscritto, e poi dice sempre che le sembrerebbe di essere infedele a suo marito, io tutti i giorni continuo a dirle che lei deve rifarsi una vita perché sarebbe naturale, non può rimanere sola in eterno, e poi anche per non lasciare indietro i piaceri che le arriverebbero con un nuovo compagno, ma lei insiste che i piaceri se li procura ugualmente, ma di un altro uomo ne ha il terrore, soprattutto per me.Con la mamma ho la massima confidenza, spesso parliamo di sesso come due vecchi amici, e molte volte mi ha detto, se hai un problema non crearti scrupoli, sai che la mamma è sempre pronta e presente, e così io vivo tranquillo e sereno.Erano circa due settimane che avevo conosciuto Carla, una ragazza molto carina e dolce, frequentava lo stesso mio corso di Laurea, e dopo qualche giorno l’avevo invitata a casa mia, eravamo nella mia camera e ci stavo provando come un pazzo, ma Carla sfuggiva a tutte le mie manovre per possederla, ero riuscito a farmi fare qualche sega i primi tempi, poi finalmente mi aveva fatto due bocchini ma non ci sapeva fare, però quando cercavo di scoparla andava su tutte le furie, continuava a dirmi che lei era vergine, e che avrebbe scopato quando sarebbe stata sicura di sposarsi, quel pomeriggio dopo che le avevo leccato la fica, si era leggermente rilassata, aveva provato due orgasmi veramente appaganti, e allora ero partito per prendermi il culo, sulle prime ci stava, ma quando ho cominciato a spingere la cappella sul suo buchetto, lanciava un urlo e si metteva seduta chiudendo la cosa, e mi rimproverava dicendomi, tu vuoi fare delle cose contro natura, e il dolore che provo non lo puoi immaginare, pertanto scordati anche il culo, se vuoi te lo meno o te lo succhio, ma di entrarmi dentro non se ne parla, e se anche ti dovessi sposare ricordatelo sempre che il culo non te lo darò mai, finiva di rivestirsi e andava via sbattendo la porta.Quel pomeriggio la mamma era rientrata prima, nella zona del negozio era andata via la corrente per un guasto serio alla cabina erogatrice, e non volendo aveva sentito le urla di Carla e tutto il discorso fino alla fine, entrava nella mia camera, e mi sorprendeva che stavo piangendo per il nervoso, si metteva seduta vicino a me sul letto carezzandomi la testa, e in continuazione mi diceva, non preoccuparti amore della mamma, è una ragazzina la tua Carla, ancora non capisce i piaceri della vita quali sono, ma come dico io continuava, trova un ragazzo bellissimo e dolce che rinuncia a scoparla, e si impunta che il sesso anale è una cosa contro natura, ma se c’è una cosa bella è proprio questa, lei proverebbe piacere puro senza avere problemi di paure, se scopasse potrebbe rimanere incinta, anche con il preservativo c’è pericolo perché si potrebbe rompere, con il sesso anale sente il contatto vero della carne, ti fa venire dentro di lei e ci gode senza paure, e invece promette che se anche la sposi, il culo non te lo darà mai, allora permettimelo di dirtelo, quella ragazza non capisce niente, se c’è una cosa bella che si può fare senza problemi è proprio il sesso alale, pensa che con tuo padre, prima le ho dato il culo per moltissimo tempo, e quando ci siamo sposati la prima notte mi ha sverginata, ma abbiamo scopato pochissime volte e una di quelle è stata per farti nascere, il resto ero io che lo volevo, in tutti i modi, davanti, di dietro, di fianco, a volte ero io che le salivo sopra e mi inculavo da sola per moltissimo tempo, ma toglimi una curiosità tesoro continuava la mamma, chi ti ha detto che il culo è molto meglio della fica, un mio amico le rispondevo, mi ha raccontato che adesso sta con una donna separata, e dal momento che lei non vuole correre pericoli con gravidanze indesiderate, gli da sempre il culo e che è una cosa stupenda, mi ha raccontato che il piacere che si prova è notevolmente più forte che a scopare, ha ragione il tuo amico concludeva la mamma, ma aggiungeva, speriamo che la tua Carla se ne renda conto di che bel ragazzo sei e andava via.Il giorno dopo era domenica, io telefonavo a Carla scusandomi per le mie insistenze del giorno prima, lei accettava le mie scuse però aggiungeva, adesso mi devi giurare che non mi chiederai mai più di fare quelle cose, altrimenti sai cosa ti dico, che la nostra storia finisce qui, io mi infuriavo come un toro e le rispondevo, quello che ti ho chiesto è una normale pratica che si fa tra un uomo e una donna, pensa che ne è rimasta sorpresa anche la mamma per il tuo rifiuto,(e poi mi sarei morso la lingua per averlo detto) e la sua risposta me l’ero cercata, infatti quasi urlando mi diceva, se per tua madre è una pratica normale, il culo fattelo dare da lei, io non ti voglio più vedere stronzo maniaco pervertito, e aggiungeva vaffanculo.Per come si era svolta la telefonata, avevo di nuovo le lacrime agli occhi, ormai l’avevo persa Carla e questo mi dispiaceva immensamente, ritornavo nella mia camera e mi sdraiavo sul letto singhiozzando per il nervoso, ero incazzato a morte per tutto quello che mi era accaduto, ma la colpa credo che era soltanto mia, mi ero fatto influenzare dal racconto del mio amico e avevo accelerato gli eventi, magari con un po’ più di calma, forse l’avrei convinta a darmi il culo senza fare tante tragedie.Dopo poco sentivo aprire la porta e richiudersi, era la mamma che si era messa seduta vicino a me e mi carezzava di nuovo la testa, e poi mi disse, dimmi che ti succede cucciolo mio, possibile che quella stronzetta riesce a farti incazzare a questo modo, le ripetevo quello che mi aveva detto senza tralasciare nulla, te l’ho detto ieri che essendo molto giovane non capisce, ma no perché è scema, solo che ancora non apprezza le belle cose che la vita ci da, e questo perché non le conosce, ma credo che un giorno lo scoprirà da sola e ti verrà a cercare, ma quel giorno sarà troppo tardi le rispondevo, io la volevo adesso perché la desidero ardentemente, domani chissà cosa farò e dove sarò, la mamma continuava a carezzarmi la testa, e avvicinatasi al mio orecchio mi sussurrava, aspettami un attimo qui che vado in bagno a rinfrescarmi, il regalo che volevi adesso te lo fa la mamma, così impari tutte le manovre che dovrai usare per fare del sesso anale con una donna, si alzava dal mio letto e andava in bagno, dopo circa cinque minuti ritornava con indosso solo la camicia da notte, era trasparente e si vedeva tutto, il seno favoloso con due poppe che stavano su da sole, le gambe perfette con sopra il triangolino nero, un ciuffetto di peli che era un’opera d’arte, in mano aveva un barattolino di crema, mi diceva, adesso spogliati e non parlare assolutamente, perché se mi distolgo da questo mio proposito, molto probabilmente faccio marcia indietro e non se ne fa più niente, tu spogliati completamente e sdraiati supino sul letto, io in un attimo ero completamente nudo e con un cazzo dritto e duro da impazzire, come me lo vedeva esclamava, madonna mia Alberto che manganello ti ritrovi in mezzo alle gambe, forse aveva ragione quella poveretta che non voleva, ma tu con quella bestia l’avresti massacrata la prima volta, me lo prendeva in mano segandolo leggermente, e poi mi diceva, ma sembra di legno per come è duro, tu con questo fai impazzire una donna esperta no una vergine, mi saliva sopra allargandosi, la fica aperta era uno spettacolo della natura, la vedevo che gocciava miele in continuazione, le spuntava la clitoride dritta e completamente fuori dal suo guscio, aveva aperto il barattolo e si stava spalmando la crema nel buco del culo, poi mi immergeva la cappella dentro al barattolo impregnandomela bene tutta, infine mi si posizionava bene sopra e tenendolo con la mano se lo indirizzava sul buco del culo, poi lentamente se lo infilava dentro ma con molta cautela, la vedevo che chiudeva gli occhi per il piacere che stava provando, e quando finalmente mi toccava le palle con le chiappe mi diceva, tu hai un tesoro qui sotto che non potevo immaginare amore della mamma, non mi sono mai sentita cosi piena nel culo come oggi, e adesso vediamo di farlo scorrere bene questo palo di carne favolosa, e dopo avermi poggiato le sue mano sul torace, iniziava a incularsi da sola, alla terza discesa del mio randello lei sborrava copiosamente, continuava a salire e scendere sempre più svelta, io cercavo di andarle incontro quando mi scendeva e allentarmi quando risaliva, ormai le sborrate della mamma non le contavo più, continuava a cavalcarmi ed urlare il suo piacere, sul mio pube aveva fatto un lago di umori, infilavo una mano in mezzo a noi e le raggiungevo la clitoride che era come un piccolo cazzo, come la toccavo mia madre partiva per un orgasmo che non riusciva a controllare, e non facevo in tempo a dirle che avrei sborrato anche io, che lei veniva di nuovo ma con un grido soffocato, e mi crollava sopra esausta e sudata, adesso l’avevo sopra di me tutta dolce e distrutta dall’enorme godimento provato, me la stringevo contro il mio petto come in una sorta di protezione, le sentivo le chiappe belle dure e compatte, il canale del culo distaccato e liscio, il torace dove lateralmente ne avvertivo le costole, e poi i seni ancora compatti e per nulla flaccidi, sentivo che il mio bastone stava ricrescendo in fretta, infatti in pochi secondi era di nuovo duro e dritto e sempre dentro al suo retto, con una mano afferravo un cuscino e lo mettevo in mezzo al letto, poi abbracciandola stretta a me la giravo mettendomela sotto, ero sempre dentro di lei e il cazzo mi batteva le pulsazioni molto forti, prendevo le sue gambe mettendomele sulle spalle, adesso era completamente spalancata e pronta per essere inculata di nuovo, cominciavo a scorrere in quel buchetto meraviglioso, me la stavo pompando con tutto l’amore possibile, improvvisamente riapriva gli occhi riprendendo coscienza di se, mi guardava e poi li richiudeva per il piacere che stava provando, mi afferrava la testa avvicinandomi al suo viso dolce e lascivo, mi dava un bacio sulla bocca dardeggiandomi la sua lingua all’interno, sentivo che si gelava ad ogni orgasmo, e continuava a spaziarmi nella bocca con una lingua che sembrava un serpente in agonia, ormai la stavo pompando con tutta la forza che avevo, e lei che cercava di fare il possibile per farmi entrare ancora più a fondo, infine l’avvertivo che stavo per riempirle il retto di un’altra dose massiccia di sperma, e al prima schizzo che avvertiva, urlava come se la stessero seviziando con un ferro rovente, le crollavo sopra sudato e affannato, questa seconda inculata mi era piaciuta ancora di più, era vero quello che diceva il mio amico, il culo ti trasmette delle sensazioni che non puoi immaginare, la mamma mi diceva, fammi uscire da qua sotto amore mio, debbo andare in bagno, me lo hai stuzzicato quel tanto che mi ha stimolato ad andare di corpo, la facevo alzare, e con un fazzolettino che si teneva sotto al culo correva in bagno, io andavo nel mio a farmi una doccia rigeneratrice, e dopo poco ci ritrovavamo nella mia camera, la mamma era ancora nuda bella dolce e sorridente, io ero sdraiato supino e stavo finendo di fumare una sigaretta, lei mi si avvicinava sfiorandomi le labbra con un tenero bacio, e poi mi diceva, adesso ti voglio ringraziare per quello che mi hai fatto provare prima, si girava e mi prendeva in bocca il cazzo che era di nuovo pronto, era accovacciata di fianco a me, me la tiravo dalla mia parte e trovavo la sua fica davanti al mio viso, cominciavo a leccarla in tutta la sua lunghezza, le spaziavo dal buco del culo fino alla clitoride, e dopo pochi secondi mi regalava una cascata di umori notevole sul mio viso, lei intanto si dedicava al mio manganello con una delicatezza e esperienza incredibile, me lo stava succhiando e leccando da vera pompinara, la sentivo che cercava di fare il possibile per darmi il massimo del piacere, e quando sentivo che stavo per sborrare l’avvertivo dicendogli, mamma io sto per godere, e lei sfilandoselo un attimo mi diceva, e che aspetti, non vedo l’ora di bere tutto il tuo miele, sapessi quanto tempo è che aspetto questo momento, e quando ho iniziato a sborrarle dentro la bocca, la sua fica cominciava a colare come una fontana, aveva un orgasmo appresso all’altro, ha continuato a scolarmi nella bocca fino a che io le continuavo a schizzare il mio piacere nella sua, poi finalmente quasi appagati ci siamo rilassati una accanto all’altro addormentandoci felici e contenti.Mi svegliavo perché la mamma mi stava scuotendo, appena aprivo gli occhi mi diceva, alzati dormiglione dolcissimo, il pranzo è pronto e credo che l’appetito non ti manchi, mi ero seduto al tavolo con lei e mi gustavo la pasta che era squisita, mentre continuavo a divorare il tutto mi diceva, a proposito amore della mamma, prima ho telefonato alla tua Carla, abbiamo parlato abbastanza, e credo che si sia convinta che il sesso anale non è così brutto come lei pensa, e viene nel pomeriggio le dicevo un po preoccupato, no tesoro le ho detto che hai qualche linea di febbre ed è meglio che ti lasci riposare, mi alzavo e le davo un bacio leggerissimo sulle labbra, ma la sua lingua mi dardeggiava nella bocca come un serpente in agonia, avevo già il cazzo duro da morire, e lei mettendoci una mano sopra mi diceva, adesso finiamo di mangiare, poi un bel pisolino ci rimette al mondo, e poi speriamo che con quel coso favoloso che hai in mezzo alle gambe, riesci finalmente a trovare il fondo del mio culetto, perché prima si ti ho sentito spingerlo bene dentro, ma fino in fondo credo che tu non ci sia arrivato, allora faremo in modo di trovarlo questo fondo le rispondevo, però sarebbe bene che tu sia meno disponibile quando entra, ma perché mi dici questo amore della mamma, perché se lo facciamo come prima, credo che alla fine me lo affoghi con tutti gli umori che gli mandi sopra, la mamma ridendo mi diceva, allora sai cosa facciamo? prima te lo succhio come si deve, e poi quando sei pronto per sborrare, la mamma lo prende e se lo infila nel culo, ma quando è proprio tutto dentro allora io…..ma…..ma questa è un’altra storia.
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