Non ci poteva credere: aveva tradito suo marito. Certo è che quel ragazzotto impertinente aveva fascino da vendere, sarà stato che le ferie estive avevano fatto la loro parte, si sentiva più leggera, si sentiva meglio con se stessa… e la cosa buffa è che si sentiva meglio pure con suo marito. Innanzi tutto occorre descriverla: una bella donna, non molto alta, circa un metro e 65, ma formosa nei punti giusti e soda, il viso è quello di un angelo, con i lineamenti delicati, contornato da stupendi capelli castani chiari lisci come la seta, gli occhi hanno i riflessi di un lago di montagna. Quest’estate hanno deciso di concedersi una vacanza, era da molto tempo che non si dedicavano un po’ di tempo a loro stessi, i figli, due adorabili ragazzini di 10 e 12 anni, li hanno parcheggiati dai nonni paterni, poiché sono ancora giovani e gli piace molto badare ai nipoti. Non badiamo troppo al luogo, potrebbe essere ovunque, l’importante è la situazione che si è creata. Per qualche giorno le cose sono andate a meraviglia, intimità tra i due coniugi, sole, mare e del grande e sano sesso. Una delle caratteristiche di Lara è quella di vestirsi in modo da mettere in evidenza il seno, come abbiamo già detto abbondante e sodo, è una misura che sta tra la terza e la quarta, ma sembra che stia su da solo, comunque si vesta non perde mai quel minimo di discrezione e raffinatezza che non la fanno mai scadere nella volgarità. Anche la vacanza non fa eccezione, di giorno indossa degli stupendi bikini, molto sgambati, qualche perizoma, a coprire tutto secondo la giornata metteva un elegante pareo di seta appena velato, oppure uno scamiciato di lino bianco; la sera poteva indossare gonne dieci centimetri sopra il ginocchio, nonostante le sue gambe permettessero ben di più, con spacchi laterali, camice leggermente aderenti tenendo sbottonati i primi due o tre bottoni, oppure vestiti firmati aderenti di taglio classico scollati sul davanti, certo che il pezzo forte era u! n completo composto da una gonna plissettata a taglio obliquo ed un top allacciato dietro che lasciava il ventre (peraltro appiattito dalla palestra) ed ampie porzioni di schiena scoperta. Come già accennato prima l’intesa tra i due coniugi pareva perfetta, lui era certo un uomo ammirato ed invidiato nello stesso tempo, quando uscivano la sera lei indossava solamente un perizoma, dello stesso colore del vestito o della gonna, stavano sempre insieme, infatti, ad entrambi piaceva ballare e sorbire cocktail, tanto non avevano la preoccupazione di dover guidare. Quella sera trovarono un po’ di gente dell’albergo, sia coppie sia singles, nel locale dove si ballava, fecero subito comunella specialmente con le coppie, affinità di vedute pensarono, comunque si ballava in allegra compagnia, lei era stupenda, indossava il pezzo forte, ed un paio di sandali con tacco non troppo alto, allacciati sul polpaccio. La serata fu piacevole, lei adorava ballare come anche suo marito, e quella s! era si erano proprio scatenati. Venne quindi il momento di una pausa cocktail, il gruppo occupava alcuni divanetti riservati per l’albergo in cui erano ospiti, l’allegria la faceva da padrona e l’euforia creata da quella serie di cuba libre ha fatto accendere il desiderio specialmente nel ragazzotto impertinente ma pieno di fascino. Lui l’aveva notata fin dal suo arrivo in albergo e non le aveva tolto mai gli occhi di dosso, da quando si incrociavano per la cena a quando si vedevano in spiaggia, dove impazziva quando la vedeva con quel bikini rosso, quella sera decise che ci avrebbe provato. Lei dal canto suo non l’aveva notato in modo particolare, ne aveva apprezzato il fisico, ma lo faceva spesso, e quasi sempre condivideva queste impressioni col marito, ma quella sera lo notò perché quel piccolo insolente le ballava molto vicino, non perdendo occasione per strofinarsi contro di lei. Ora dicevamo che i cuba libre fecero la loro parte perché l’allegra comitiva non finiva di! ridere, ad un certo punto la bella signora si alza per andare verso i bagni, e lui come un mastino poco dopo le è subito dietro. Non appena furono giunti alle toilette, ben tenute per essere una discoteca, lui la cinse per un fianco e la tirò a se, facendole sentire tutta la sua eccitazione tra le chiappe sode, lei ebbe come un moto di sorpresa e si girò di scatto facendo la mossa di dargli uno schiaffo, ma lui fu più veloce e le bloccò il braccio, girandoglielo dietro la schiena e tirandola ancora più verso di se, tanto che il seno gli si schiacciava sul torace possente. Ora il membro durissimo premeva sull’inguine della donna, e lei cominciò a sentire uno strano formicolio tra le gambe, un misto di rabbia e di eccitazione le stava provocando un languore allo stomaco, lui a quel punto fece per baciarla e lei fece per ritrarsi, ma lui non le diede scampo inseguendo quelle labbra carnose ed invitanti, le diede così un primo bacio a fior di labbra al quale lei si bloccò, rima! se impietrita, poi appoggiò la a quella della donna e lei prima serrò i denti, poi pian piano cedette e lasciò saettare la lingua del ragazzotto a contatto con la sua, cominciava a piacergli, maledettamente. Non c’era più bisogno che le tenesse il braccio, ormai non opponeva più resistenza, certo non prendeva l’iniziativa, però lasciava che lui la prendesse senza più opporsi, lui aveva visto giusto e cominciò un mulinellare di lingue vorticoso, quasi feroce, fece allora correre la mano sinistra lungo il fianco di lei fino a giungere al bordo del vestito, lei si irrigidì un attimo temendo che qualcuno li potesse sorprendere, ma poi sentendo il caldo contatto di quella mano sulla sua pelle di pesca, cedette e quando arrivò con le dita ad insinuarsi sotto il perizoma era completamente bagnata, lui se ne accorse e ne approfittò per stimolarle il clitoride. Lei iniziò a gemere sotto l’abile tocco della mano del ragazzotto, che diventato più intraprendente le abbassò le mutandine ! e si slacciò i pantaloni estraendo un cazzo dalle ragguardevoli dimensioni, lei era ormai preda del baldo giovine e non vedeva l’ora di essere presa lì, attaccata al muro, con foga e passione, non desiderava altro che essere chiavata! Lui come se avesse capito la smania della donna, la penetrò con forza, sferrando colpi possenti, con una mano teneva alzata la gamba destra della donna, con l’altra le teneva la testa bloccata in un bacio lubrico e voluttuoso. Sentirono che il marito di lei da fuori l’antibagno la chiamava chiedendole se stesse bene, i due rimasero fermi e attaccati per un istante, il tempo di lasciarle rispondere che andava tutto bene e che aveva avuto un leggero giramento di testa, a quel punto lei lo spinse nella prima toilette libera, ben sapendo che non poteva lasciarlo in quelle condizioni, ed iniziò un pompino da infarto, lui ormai al colmo dell’eccitazione non resistette a lungo, per fortuna, dato che il marito della donna aspettava fuori dall’antibagno, ed esplose in un orgasmo liberatorio nella bocca della signora, che non lasciò uscire nemmeno una goccia, d’altra parte non poteva certo rischiare di macchiare il vestito. I due amanti si rimisero in sesto, si guardarono negli occhi e si scambiarono un tenero bacio sulla guancia, lei uscì dal bagno e lui rimase come inebetito con le mutande in mano. Lei come uscì trovò il marito ad aspettarla, ed accarezzandola le chiese se tutto andasse bene, lei leggermente rossa in viso gli rispose che in quel momento stava benone… La notte seguente lei non dormì bene, era molto agitata, riuscì a trovare sollievo solo verso mattina, infatti decise che sarebbe rimasta a letto ancora un po’ quando suo marito scese in spiaggia. Dopo quel breve sonno ristoratore si sentiva bene, ed anche sexy, il fatto di aver avuto quell’incontro di sesso con quel ragazzo la faceva sentire ancora più sicura di se, allora decise di mettere quel bikini rosso che piaceva molto a suo marito, molto sgambato e con due triangoli di stoffa a coprire poco più dei capezzoli, un leggerissimo pareo ed un paio di sandali infradito. Ha inforcato la borsa da spiaggia e si è incamminata verso il suo amatissimo marito, caso volle che in ascensore si ritrova davanti il ragazzotto impertinente che fino alla sera prima tanto la irritava, ma che ora… beh ora si stava rendendo conto che nonostante i suoi sforzi di convincersi che era stato l’ultimo cuba libre a farle perdere la testa, il ragazzotto le metteva addosso una strana agitazione. Più lui la guardava e più lei sentiva di dover abbassare gli occhi, e per lei era molto strano, si sentiva quasi avvampare, ma in fondo le piaceva, e quando lui le posò una mano sul fianco e passando sotto il pareo arrivò all’inguine, lei rialzò di scatto la testa per guardarlo in faccia, intimamente sperando non si fermasse, lui come leggendole nel pensiero si insinuò sotto il costume raggiungendo le grandi labbra che trovò quasi gonfie dal piacere, cominciò quindi a stantuffarla lì in ascensore, prima con uno poi due dita, lei era ormai bagnata, di nuovo quella stretta allo stomaco la attanagliava, quando ecco le porte dell’ascensore aprirsi costringendo i due a riprendere un minimo di contegno. Questa volta si sorprese da sola, nel cammino verso la spiaggia lei spinse nel vialetto tra le cabine, ora era arrapata come poche volte in vita sua, l’aver interrotto quel ditalino l’aveva fatta quasi impazzire, forse il pericolo di essere scoperti, forse il fatto di farlo proprio! vicino a suo marito che li avrebbe potuti sorprendere da un momento all’altro, le avevano messo addosso un’inquietudine molto stimolante, e lui se ne stava accorgendo. Dopo lo stupore iniziale, i due si avvinghiarono in un bacio di fuoco, lui le metteva le mani dappertutto e lei intanto gli aveva tirato giù i boxer liberandogli il cazzo ormai quasi paonazzo dall’eccitazione, e si era girata dandogli la schiena, lui le scostò le mutandine la infilzò da dietro, prendendo a pomparla ad un ritmo indiavolato, la libidine li possedeva, lei si puntellava alla cabina, lui era leggermente più alto di lei, che perciò si teneva in equilibrio sulle punte dei piedi, lui di contro aveva piegato leggermente le ginocchia e con una mano si reggeva al seno prosperoso della “sua” donna, con l’altra anche lui si puntava alla cabina. L’amplesso non durò molto, per il ritmo e per la foga che i due ci misero, lei stava godendo quand’ecco che pure lui aumentò il ritmo della scopata, le afferrò i seni e le venne come una fontana nella figa. Un godimento impareggiabile, per tutti e due. Quando lei arrivò da suo marito lasciò la borsa ed il pareo ed andarono subito in acqua, tanto più che aveva paura che si vedesse qualche traccia della scopata appena conclusa sul costume. Lui la trovò insolitamente pimpante per essere mattina, giocarono in acqua finché lui non la prese e la tirò a se, abbracciati nell’acqua iniziarono un po’ di petting spinto, la prese in braccio e lei gli avvinghiò le gambe dietro la schiena e come volse lo sguardo verso la spiaggia vide che il ragazzotto li stava guardando e sorrideva, era ormai sollevata, aveva avuto quello che aveva forse da molto tempo desiderato, era stata scopata in modo selvaggio, quasi animalesco, col rischio di essere scoperta anche da suo marito, ma ora era lì con lui, ed aveva intenzione di goderselo fino in fondo. Il bel maritino la stava baciando sul collo e nell’incavo dei seni prosperosi, alternando tocchi di labbra umide a leggere saettate con la lingua, a lei piaceva, quella mattina si sentiva piacevolmente porca, come non si era mai sentita prima, e le piaceva questa sensazione, accidenti se le piaceva. La performance acquatica risultò facilitata appunto dall’acqua che permetteva delle pose plastiche alla faccia della legge di gravità, si incastravano via via come un tetris, ora l’uno di fronte all’altra, ora con lui dietro e lei con una gamba alzata a facilitargli il compito, lui sembrava un toro, ci sapeva fare, dannatamente, aveva una resistenza pazzesca, e preso dalla foga le ha fatto anche il culo, lei non lo faceva volentieri di solito, ma quella era una mattina speciale. I due coniugi rimasero in acqua per una buona oretta, finchè lei non raggiunse nuovamente il piacere e lui scaricò nel mare una sborrata cavallina, la sua signora l’aveva eccitato troppo e nel piazzare l’affondo finale le era uscito da dentro il culo ed il contatto con l’acqua marina fresca gli ha dato la scossa facendolo giungere all’orgasmo. Ripreso il controllo i due piccioncini uscirono dal mare e si diressero verso le docce dove trovarono un’altra coppia che stava nel loro stesso albergo ed era stata compagna di danze la sera prima, un po’ più avanti con gli anni, intorno ai 55, ma ancora perfettamente in forma, specialmente lui, un bell’uomo, brizzolato e col fisico ancora tonico, si vedeva che in gioventù aveva praticato palestra. Lei si stupì a pensare queste cose dopo quello che era appena successo, ormai non pensava più al ragazzotto, lo aveva già assaggiato, in fondo aveva già soddisfatto il suo capriccio, ecco in quel momento capì che era stato un desiderio fino alla sera prima inconfessato, perfino a lei stessa di farsi montare da un ragazzo giovane. Ora però c’era quell’uomo…
Aggiungi ai Preferiti