Non so perchè sento il desiderio di raccontarlo, forse scriverlo mi aiuterà a farmi sentire meglio dopo un’esperienza così, o forse solo perchè mi piace scriverlo e basta.. Mi chiamo Giorgia, ho 33 anni sposata da tre con Pio, che ne ha 29, una coppia felice ed affiatata, una condizione economica molto buona, mio marito è un imprenditore. Non posso negare di essere una bella donna, mora, occhi neri, un bel visino magra ma delle forme giuste (considerando gli sguardi degli uomini) grazie anche a palestra e estetista, insomma la classica donna mediterranea. con Pio a letto le cosa sono andate sempre bene, tutto quello che mi ha chiesto gliel’ho sempre concesso… Tutto procedeva bene fino a quando, nel settembre scorso ho scoperto che la situazione economica dell’azienda era pessima, Pio per cercare di raddrizzare i conti si era rivolto a una “finanziaria”… Franco, il titolare, era un amico di mio marito conosciuto a una festa di amici, 45 anni, brillante, giovanile, il classico scapolone, mi aveva anche fatto un pò di corte, senza esagerare, probabilmente sapeva come arrivare a me… La scadenza del prestito era per quel maledetto venerdì, giovedì Pio telefonò a Franco per dirgli.. “lo so, Pio , non puoi pagare la rata, ma a me questo non interessa, trova un modo o per te rimarranno solo le pezze al culo”. “ti prego Franco concedimi almeno un proroga di 15 giorni!” “Potrei anche concederla, ma io sono un uomo d’affari, in cambio di qualcosa voglio qualcos’altro…” “Franco, sono nelle tue mani…” “Allora ascoltami bene, è una proposta insindacabile, e voglio una risposta per un si o per un no entro le 10 di stasera” “Dimmi….” “Questo week-end ci saranno a casa mia tre miei amici di Roma, dovremo discutere di alcuni affari, però, siccome mi piace sempre stupire i miei ospiti, Giorgia li potrebbe intrattenere, che ne dici?” “Sei pazzo?? Vaffanculo!” “Non ti puoi permettere di parlare così, stronzo! Fai venire quella troia a casa mia per le 11 di sabato, noi ce la fottiamo in tutte le maniere che ci vengono in mente, e poi se ci avrà soddisfatto, deciderò se prorogarti la scadenza della rata!!” clic.. Discutemmo tutta la sera fra rabbia e disperazione, ma non c’erano alternative, dovevo andare… “Pronto Franco? ciao ti devo parlare” “Allora ti sei deciso, vero? “Va bene, Giorgia verrà” “Molto bene, vedo che sei ragionevole, però voglio le tue scuse per il vaffanculo di oggi” “Scusami Franco…” “OK e intanto a vaffanculo ci vai tu!” Franco aveva voluto parlarmi… “ciao Giorgia” “c..ciao Franco” “Mi fa piacere che ti sei decisa a venire, vedrai che non sarà niente male” “S..scusa ma chi ci sarà?” “Io e altri tre amici di Roma, tutte persone di un certo livello, non ragazzini, che sanno apprezzare certe cose…ti avverto, non ti presentare con il muso, non lo apprezzerei, anzi ti voglio vedere entusiasta di collaborare” “V..va bene” “Forse non mi sono spiegato bene, dovrai essere troia, molto troia, anzi, più lo sarai e più saranno le possibilità di far slittare la scadenza del vostro debito…. tutto quello che ti sarà detto di fare lo farai presto e bene, mi sono spiegato, puttana?” “S..si ho capito” “Ti voglio truccata leggermente, non troppo, le unghie rosse, mani e piedi, mettiti un tubino con spalline e una giacchetta adatta, scarpe adatte, niente biancheria intima, ti aspetto sabato alle 11” “D’accordo” “Vedo che oltre che troia, sei anche maleducata, non si ringrazia per l’opportunità che ti offro?” “Gr….grazie Franco” Arrivai in orario alla grande villa fuori città, avevo il cuore che batteva all’impazzata, ma dovevo controllarmi… “ciao Giorgia, sei puntuale… wow sei uno schianto.. entra” entrai nella casa e Franco mi condusse nel salone, una enorme stanza con una vetrata con vista un grande giardino. “Ragazzi, ecco a voi Giorgia” Imbarazzatissima, salutai: “Ciao..” “ciao Giorgia, aveva ragione Franco sei davvero splendida!” Marco, Luigi, Paolo si presentano, tutti tipi dai 45 a i 50 vedendo le macchine posteggiate fuori immagino che fossero tutti di un certo reddito, quello che era impressionante erano gli sguardi e le occhiate che mi davano e si davano… “Bevi qualcosa, Giorgia” “Grazie un analcolico” Bevvi il bitter con avidità, avevo la gola secca per la salivazione azzerata… ma ben presto non avrei più avuto di questi problemi… Franco mise un cd di musica anni 70 e poco dopo disse… “Giorgia, perche non ci fai vedere come balli?” così mi misi a ballare con 8 occhi che mi osservavano, mi scannerizzavano, qualcuno si parlava nell’orecchio… ad un certo punto Marco mi disse: “Non è meglio vederla ballare nuda, che ne dite?” “Ottimo, disse Franco, togliti tutto e continua a ballare!” Obbedii, ricordavo le parole della sera precedente, ero impaurita, imbarazzata, ma che potevo fare? “Mmmm… che pezzo di fica… belle tette…. E che culetto…” Tutti, seduti sui divani mi guardavano con espressione eccitata e cominciavano a toccarsi.. “non vedo l’ora di scoparla…” “chissà come se la cava a pompini…” “Ragazzi, perchè non glielo chiedete direttamente?” disse Franco, bastardo… Paolo si rivolse a me: “E’ vero che lo prendi anche nel culo?” continuando a ballare risposi…. “S…ssi….” Ad un tratto si alzarono uno dopo l’altro e si avvicinarono ,cominciarono a toccarmi e palparmi dappertutto…. “Wow… che esemplare… è bella soda… che passera… mmm…ragazzi è pure bagnata questa troia…” Effettivamente questa situazione non so come mai cominciava a coinvolgermi, solo dopo capii che nel bitter c’era qualcosa… ero molto sciolta… “Io mi voglio far fare un pompino” disse Luigi così Franco mi disse: “In ginocchio, puttana!… adesso sai quello che devi fare… ” “Le posso venire in bocca?” “Potete fare tutto quello che volete, è nel suo interesse…” “Hai capito? La nostra sborra te la devi bere tutta, mi sono spiegato, cagna?” fece Paolo tenendomi per i capelli…”odio vederla sprecata…” “Vvv..va bene” “Dai, chi comincia?” Uno dopo l’altro si divertirono molto, sentendo le loro urla di soddisfazione; erano molto eccitati, si erano tenuti pronti evidentemente… e feci come volevano, ingoiai tutto quello sperma… strano ogni uomo ha un sapore diverso….non lo sapevo, l’avevo fatto solo con Pio… “Che bocca ragazzi….. che zoccola… portiamola a letto che ce la chiaviamo” Passarono le ore, fui scopata, inculata, spompinata per non so quanto tempo; si divertivano a umiliarmi e offendermi, e questo incredibilmente mi eccitava… loro lo avevano percepito.. “Io mi fermo un attimo” “si anch’io” “io mi vado a fare una sigaretta” Rimasi sola con Paolo, il più anziano dei quattro ed anche il più maiale…. “Bene siamo io e te…. sai cosa faccio? Ora ti fotto alla pecorina fica e culo e quando sto per venire ti giri e ti fai una bella bevutina di sborra, che ne dici, stronza?” “Si, Signore” dovevo chiamarlo signore….. “Si signore grazie, puttana!” e mi diede uno schiaffo… “Grazie, Signore….” “ora leccami bene palle e buco del culo prima, con molta cura!!” Leccai , non senza un certo trasporto, ero del tutto trascinata dentro questa situazione…. “Brava…, brava… pensa di leccare una fichetta… mmmmm…” poi mi prese, eccitatissimo e fece quello che mi aveva predetto, io eseguii alla perfezione gli ordini….”Pulisci bene… lo devi lasciare perfettamente pulito….” “Cazzo , ragazzi, sono le tre, non avete fame?” “Ho una fame da lupo” “Anch’io! Ho fatto Fare dei sandwiches, però direi, se siete d’accordo, di farci preparare dalla troia una spaghettata aglio olio e peperoncino, siete d’accordo?” Mentre i quattro parlavano di questo, ero andata a farmi una doccia, ero bagnata di sudore, la fichetta e il culetto mi dolevano, sesso anale ne avevo fatto poco con Pio.. qui invece… mi lavai i denti, avevo la bocca ancora un pò impastata… e mi ritruccai, in bagno c’era un grande specchio e vedendomi tutta nuda mi resi conto di come fossi attraente…. sentii una voce che mi chiamava… “Giorgia ti muovi?” andai da loro, Franco mi diede un grembiulino da cameriera e una cuffietta.. “Mettiteli e vai in cucina a prepararci spaghetti aglio olio e peperoncino” indossai quella umiliante divisa, era un grembiulino molto ridotto, si vedeva tutto… ma oramai peggio di così… in cucina mentre preparavo, arrivò Marco… “Se cucini come scopi, mangeremo bene…” Gli feci un ceno di assenso, lui era in accappatoio mi strinse da dietro e cominciò a toccarmi…. “Ti voglio scopare mentre cucini…” Pensai…ma sono inesauribili questi qua… Servii gli spaghetti, i commensali mi sembravano soddisfatti, a me venne ordinato di presenziare accanto al tavolo in ginocchio…. “Cosa possiamo farle fare ancora?” “Adesso ci rilassiamo un pò e poi ripartiamo con lo scopaggio…” A Franco venne un’idea… “Hai fame, Troia?” “un pò” dissi “Ma come con tutta quella sborra che ti sei mangiata, hai ancora fame??” e tutti risero…. prese un pò di spaghetti avanzati e con la mano e li mise in un piatto, lo lo appoggiò per terra….. “OK mangia…. ” “E la forchetta?” domandai “Niente forchetta e niente mani, le cagne non usano le mani per mangiare… adesso mangia altrimenti m’incazzo, e togliti quel grembiulino e quella cuffietta, ti voglio completamente nuda, come una vera cagna!!” Che umiliazione… ma non potevo fare nient’altro… affondai il viso in quel piatto… inevitabilmente mostravo ai commensali quella fica e quel culo che si erano ben goduti e che si sarebbero presi per un altro giorno e mezzo… “Guardate la troia… succhia bene anche gli spaghetti oltre che i cazzi…” “Ho un’idea, facciamole fare il candelabro, l’ho visto in un film” “Candelabro? E che sarebbe?” “Si mette la troia a gambe divaricate su un tavolino fica all’insù con una bella candelona infilata, la facciamo stare così, immobile….” E così feci anche il candelabro….. una posizione davvero degradante e dovevo stare ferma altrimenti la cera……. Udii le loro voci…. “La vedrei bene a fare una lesbicata…” “Io con due cazzi in bocca” “facciamo la doppia penetrazione…” “Calma ragazzi” disse Franco “Più tardi c’è una sorpresa per voi…”
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