PremessaMi chiamo Giuseppe e sono sposato da tre anni con mia moglie Giusy, abbiamo rispettivamente 27 e 25 anni, io ho sempre chiesto a mia moglie, durante i nostri rapporti, di essere umiliato e trattato da bambino chiedendole spesso di tradirmi con un altro e di mostrarsi nuda ad altri, cosa che lei aveva sempre rifiutato fino a quando:" Avevamo a cena la sua migliore amica, Lella, con il marito Roberto e durante la cena il discorso cadde sul sesso e dell’importanza di questo nella vita di coppia.Lella, presa forse anche un po’ dall’eccitazione, cominciò ad elogiare Roberto descrivendo nei particolari la sua focosità e quanto l’appagava sessualmente; di canto Giusy, con mio grande stupore, racconto nei particolari le mie richieste, affermando che spesso per eccitarmi era costretta a farmi indossare mutandine e altri capi femminili e che in ogni modo le mie prestazioni non l’appagavano minimamente anche forse dovuto al fatto che il mio pene era di dimensioni molto ridotte.Giusy aggiunse che non sapeva più come comportarsi chiedendo a Lella un consiglio.Io mi sentivo molto umiliato dalla situazione ma allo stesso momento mi eccitavo vedendo mia moglie umiliarmi pubblicamente.Lella disse di aver già sentito e letto situazioni del genere e a suo parere, poiché ero proprio io a chiederlo, Giusy doveva mettere in atto quello da me richiesto per vedere se effettivamente erano solo mie fantasie o se invece il realizzarsi di queste faceva nascere una complicità e un’eccitazione che appagava la coppia.Giusy, approvo il suo discorso, ma aggiunse che non sarebbe stato facile mettere il tutto in pratica.Dopo alcuni giorni partimmo, per il fine settimana, in montagna con Lella e Roberto, arrivati in albergo sistemammo il tutto e ci dirigemmo verso le piste.La sera loro rientrarono prima in camera mentre noi ci soffermammo un altro po’ sulle piste.Appena rientrati io mi feci la doccia e mi vestì mentre Giusy sistemò la camera, dopo un po’ ci vennero a trovare i nostri amici che ci sollecitarono poiché a poco la cena era pronta, Giusy si accorse del ritardo e comincio a spogliarsi mentre Lella e Roberto ci dissero che ci avrebbero aspettato fuori, ma Giusy l’invito a rimanere seduti che tanto lei ci avrebbe messo un attimo e visto il loro assenso continuò a denudarsi rimanendo completamente nuda davanti a loro.Lella, fece dei complimenti al corpo di mia moglie sostenendo che ero proprio stupido a non saper apprezzare le sue doti, chiedendo conferma a Roberto che ne sottolineò la bellezza.Giusy si diresse in bagno e lasciando la porta aperta si sedette sul water a fare pipì e nella posizione in cui si trovava sia Lella sia Roberto la potevano tranquillamente vedere fare i suoi bisogni.Dopo si lavò e ritornò nuda in camera cominciandosi a vestire e chiedendomi se la cosa mi eccitava.Visto il mio assenso mi porse un perizoma femminile chiedendomi di indossarlo e visto il momentaneo rifiuto mi diede un ceffone dicendomi che ero solo un frocio e che dovevo indossarlo, così mi tolsi i pantaloni e le mutande, sentendo nel frattempo le risa di Lella che confermava a Giusy che il mio pene era veramente piccolo, e indossai il perizoma scatenando le risa e i commenti dei presenti.Dopo essersi esibita davanti Lella ed a Roberto, ci siamo diretti al ristorante, ma in me aumentava la vergogna di indossare quel perizoma sapendo che loro n’erano informati.Durante la cena, Giusy si scusò con Lella e Roberto per il suo atteggiamento e per quello che erano stati "costretti" ad assistere ma Lella la interruppe dicendo: "Anzi vi dobbiamo ringraziare per quello che è successo in questi ultimi giorni, primo perché così la nostra amicizia si è rafforzata avendo meno segreti da mantenere e accettando che nell’amicizia si condivida anche la sfera sessuale, senza nascondersi in ipocrisie o doversi celare dietro a false idee; secondo perché abbiamo parlato spesso tra noi di quello che è successo e ti devo confidare che siamo molto eccitati, e durante il nostro rapporto sessuale abbiamo parlato di voi. L’unica cosa che ci spiace è se Giuseppe sia umiliato a dover condividere le sue fantasie con noi."A questo punto trovai il coraggio aggiungendo che effettivamente mi umiliavo a subire il tutto anche davanti la loro presenza ma, in realtà, era proprio quello che volevo senza dovermi nascondere fingendo di non avere fantasie sessuali e che adesso mi sentivo più libero e vedevo in loro veramente dei veri amici.Continuammo così la cena parlando di tutto quello che ci piaceva e di come volevamo si realizzasse.Mi alzai scusandomi perché dovevo andare in bagno ma Giusy intervenne dicendo: "Mi raccomando vai nei bagni delle donne perché adesso è questo che sei, una femminuccia, e fai la pipì da seduto proprio come una donna", diedi conferma a Giusy di aver capito e andai in bagno, appena dentro trovai una forte eccitazione ad entrare nelle toilette femminili, entrai e mi chiusi dietro la porta accorgendomi che questa era sprovvista della chiave o d’altra chiusura, ma assalito ancor più dall’eccitazione mi tirai giù pantaloni e perizoma e mi sedetti per urinare.In quel momento, mi sentivo invaso dall’eccitazione per quello che stavo facendo e per quello che mi stava accadendo negl’ultimi giorni, e mentre ero li seduto ad urinare mi accorsi della porta che si apriva non facendo neanche in tempo ad avvertire che era occupato vedendomi Lella davanti i miei occhi che scoppio a ridere aggiungendo:"Giusy mi ha chiesto di controllare come stava procedendo e devo affermare che non sei niente male seduto a mutande calate mentre fai pipì come una donna e mi raccomando di pulirti dopo!"Così davanti a lei finì di urinare, mi asciugai in modo molto grottesco e mi rivesti ritornando in sala con lei.Appena seduti, Giusy chiese a Lella com’era andata e lei rispose che ero seduto proprio come una donna ma non avevo neanche avvertito, visto che la porta non era chiusa a chiave, che il bagno era occupato, quando lei ha aperto per entrare.Giusy non mi chiese spiegazioni ma come se niente fosse finimmo la cena e dopo facemmo una passeggiata.Appena rientrati in albergo vicino le nostre camere, i nostri amici ci salutarono dandoci la buonanotte, ma Giusy gli annunciò che aveva intenzione di sculacciarmi per il mio comportamento e, se loro volevamo, erano invitati ad assistere alla sculacciata per aumentare la vergogna.
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