Fin da bambina ho sempre ammirato molto mio fratello maggiore. E’ sempre stato l’eroe dei miei sogni. Lui ha sette anni più di me e quando io ero ancora un’adolescente lo vedevo fare milioni di cose che a me erano proibite. Fù circa a quell’epoca che si trasferì a Bologna per frequentare l’università. Io avevo sedici anni e cominciavo a truccarmi e vestirmi più da donna, per attirare l’attenzione dei ragazzi.Con le mie amiche trascorrevo lunghi pomeriggi a leggere libri proibiti e la sera cominciavo ad uscire con i compagni di liceo. Mi resi conto ben presto che sul piano sessuale non ne sapevano molto più di me. Mi lasciavo baciare e toccare il seno, ma non si spingevano quasi mai oltre. Riuscii comunque a perdere la verginità con un ragazzo di cui credevo di essere innamorata. Dopo qualche incontro piuttosto deludente, però, lasciai perdere. Proprio allora mia madre mi informò che mio fratello Marco sarebbe tornato a casa per le vacanze estive.Ero talmente felice che il giorno del suo arrivo persi ogni ritegno. Non era nemmeno sceso dall’auto che mi ero già precipitata ad abbracciarlo baciandolo sulla bocca. Lui si scostò per osservarmi bene e notai uno strano luccichio nel suo sguardo mentre valutava le curve del mio corpo. Avevo dimenticato quanto fossi cambiata. Quella sera andai a letto presto, dopo aver tempestato di domande mio fratello, e lo lasciai a chiacchierare con i nostri genitori. Feci un sogno stupendo: sentivo il mio sesso diventare caldissimo e sognavo che qualcuno stava giocando con il mio clitoride, facendo scivolare le dita fra le labbra della vagina. Ero sempre più bagnata. Le dita mi penetravano sempre più a fondo. Era meraviglioso. Piegai le ginocchia per permettere a quelle dita di accarezzarmi meglio. Non avevo mai provato una sensazione del genere.Fù allora che mi svegliai e mi resi conto che non si trattava di un sogno. Stavo per gridare, ma mio fratello mi pose una mano sulla bocca. Sentendo il calore di quella mano sulle mie labbra, la leccai avidamente. L’altra mano si infilò più profondamente nella vagina, costringendomi ad allargare le gambe.Poi, comprendendo che non avrei detto nulla, mi tolse la mano dalla bocca. Era in piedi accanto al letto e potevo vedere il rigonfiamento nei suoi pantaloni del pigiama. Le sue dita continuavano a frugarmi deliziosamente le intimità e mi chiese se mi piacesse quello che mi stava facendo. Gli risposi che lo adoravo. Poi, realizzando che mi aveva sfilando le mutandine mentre dormivo, mi eccitai ancora di più. Premetti il ventre contro la sua mano. Lui sorrise e mi chiese se fossi ancora vergine. Il sorriso si allargò quando gli dissi che non lo ero.Tentai di afferrargli la mano quando la ritirò dalla mia passera, ma lui fece resistenza e lo vidi leccarsi le dita per assaporare il mio liquido. Lo supplicai di continuare a toccarmi, ma lui disse che aveva un’altra idea. Cominciò a spogliarsi. Spalancai la bocca stupita vedendo il suo fallo enorme. Nessuno dei ragazzi con cui ero stata aveva un cazzo così bello. Tesi il braccio per afferrarlo, e non esitai un istante quando mi chiese di succhiarglielo. Lui mi prese la testa fra le mani e l’avvicinò al suo pube. Aprii le labbra e protesi la lingua verso di lui. Fù allora che mi disse che se avessi accettato di essere la sua schiava avrei dovuto fare tutto quello che mi chiedeva. La parola “schiava” mi eccitò al massimo grado.Leccai il suo membro dalla base fino al glande senza trascurane un millimetro. Sentivo il suo odore di maschio che mi elettrizzava. Disse che voleva succhiarmi anche lui. Alzai gli occhi colmi di amore e di desiderio. Mi spinse verso il letto e mi fece sdraiare. Poi sollevò la camicia da notte e io lo aiutai alzando le braccia. Quando i miei seni pesanti si trovarono fra le sue mani, emise un sospiro di piacere. Si sedette sopra di me posando il suo cazzo nell’incavo fra le tette, e le strinse attorno al membro mentre la cappella si sfregava contro il mio mento. L’eccitazione mi fece gonfiare il seno, sentivo un liquido caldo colarmi fra le cosce. Sapevo che avrei fatto tutto quello che mi avrebbe chiesto; non desideravo altro che essere la sua schiava. Gemevo di piacere sentendo il suo membro scivolare fra i miei seni e lo guardavo affascinata. Lui abbandonò infine il mio petto per scendere verso il ventre e afferrandomi con le mani le chiappe, mi infilò un dito nel buco del culo. Stavo per gridare, ma mi trattenni in tempo temendo di svegliare i nostri genitori che avrebbero potuto interrompere quegli attimi deliziosi. Osservai i movimenti della sua testa fra le mie cosce, stava per succhiarmi e nessuno mi aveva mai fatto una cosa simile. Spinsi i fianchi verso di lui e le sue labbra si impadronirono della mia fica umida e calda. Fece ruotare la lingua sempre più velocemente attorno al clitoride, provocandomi una sensazione quasi dolorosa. Ma era anche così bello! Poi la premette contro le labbra fino a farmi urlare. Era una sensazione completamente nuova, come se mi risucchiasse qualcosa dal profondo di me stessa…Era la prima volta che raggiungevo un orgasmo senza masturbarmi da sola. E mai avevo provato un simile piacere con i miei compagni di scuola.Gemetti, dicendo a mio fratello che stavo per venire. Lui si allontanò dal mio sesso, prese fra le mani il suo lungo pene e lo appoggiò contro la mia apertura febbricitante. Gli afferrai le palle e lui mi disse di distendermi e rilassarmi. Il suo cazzo era così grosso e la mia fichetta ancora così stretta, malgrado l’eccitazione, che dovette penetrarmi lentamente, avanzando centimetro per centimetro. Allargai ancora di più le cosce e avvertii la muscolatura che si distendeva. Il suo sesso mi penetrò allora più profondamente. Era così bello che sollevai i fianchi per accoglierlo tutto intero dentro di me.Sentivo un leggero dolore, ma sapevo che sarebbe passato presto. Mi morsi un labbro quando sentii il cazzo che urtava contro il fondo della vagina. Fu allora che venni. Tremavo tutta e dovetti fare uno sforzo per non gridare. Lui mi schiacciava col peso di tutto il suo corpo e io lo stringevo fra le cosce mentre gli ultimi colpi di reni mi portavano all’apice di un ennesimo orgasmo.Godetti come una folle e avevo l’impressione che non finisse più. Tutto il mio corpo era scosso da violenti sussulti mentre sentivo le pareti della mia fica scivolare attorno al suo cazzo duro. Lo strinsi ancora più forte a me e lui mi scopò con ancor più violenza, uscendo quasi completamente ogni volta e penetrandomi ancora più a fondo in un movimento ininterrotto. Allacciai le gambe attorno al suo busto e avvertii la prima ondata di sperma che mi riempiva. Era la prima volta che sentivo un uomo venire nella mia pancia. Mio fratello era un amante meraviglioso e mi chiesi come avrei potuto fare l’amore dopo questa esperienza eccezionale. Aprii la bocca e sentii la sua lingua che cercava la mia. Ero ancora scossa da brividi. Il sapore delle sue labbra era dolce come la sensazione del suo sesso dentro di me. Mi accorsi che il membro diminuiva di volume, ma gli dissi di restare dentro. Strinsi le cosce, strappandogli un rantolo di piacere. Mi disse che ero un’amante stupenda e che non avrebbe mai smesso di scopare con me. Mi confessò poi che mi desiderava da tempo e che aveva cercato invano di dimenticarmi. Protestai quando ritirò il cazzo dalla topa fradicia e gli dissi timidamente che volevo fare ancora l’amore appena fosse stato pronto. Lui si mise in ginocchio sul letto e mi mise in bocca la verga afflosciata, bagnata dalla sua sborra mescolata alla mia. La succhiai golosamente. Mi domandò se mi piacesse e io risposi con un sospiro di piacere. Il suo cazzo cominciava a gonfiarsi, provai un senso di orgoglio vedendo che riuscivo a dargli tanto piacere. Lui mi insegnò tutto quello che dovevo fare: come aprire la bocca e come muovere la lingua. Mi disse che ero la migliore della schiave e che mi avrebbe insegnato tutto quello che avrei dovuto sapere. Mi sentivo sempre più eccitata. Aspirai il suo uccello fino in fondo alla gola e ben presto lo sentii raggiungere una magnifica erezione. Appena sentì il piacere risalire dentro di sé, mi prese la testa fra le mani premendola con forza contro il suo basso ventre. Desideravo ricevere in bocca il suo sperma caldo. Pochi istanti dopo mormorò che stava per venire e che avrebbe voluto scaricarsi dentro la mia gola. Gli risposi in un soffio: – Sì-. Il suo cazzo si mosse più rapidamente avanti e indietro e io potevo appena muovermi tanto mi teneva stretto a sé. Infine appoggiò la cappella sul fondo della gola, fino a soffocarmi. Chiusi gli occhi mentre sentivo la sua sborra che sgorgava e la inghiottii con voluttà, fino all’ultima goccia, assaporandone il gusto. Mentre succhiavo l’uccello ancora rigonfio, lui mi ficcò un dito nella fichetta e cominciò a masturbarmi. Quindi ne infilò un secondo e poi un terzo, e continuai a ciucciarlo mentre mi cercava l’apertura anale. Cominciò a masturbarmi da entrambi i lati. Quando fui sul punto di venire accelerò il movimento e ben presto esplosi in un gemito di piacere, impiastricciandogli la mano di secrezioni trasparenti. Il giorno seguente ci mettemmo insieme e fui la sua ragazza per un anno, di nascosto da tutti naturalmente. Dopo d’allora ho fatto l’amore con molti uomini, ma quando mio fratello mi chiama non posso resistere. Mi eccito solo a sentire il suono della sua voce.
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